sabato 18 marzo 2017

Il Fatturato Netto della Serie A 2015/16.




Luca Marotta


Il fatturato netto della Serie A 2015-16 risulta pari a 1,93 miliardi di Euro.
Per Fatturato netto si intende i ricavi al netto dei Proventi economici da gestione diritti calciatori derivante dal Trasferimento degli stessi (ossia plusvalenze, prestiti e altri proventi da gestione calciatori) e degli storni per la capitalizzazione dei costi del vivaio.



Il fatturato e il rendimento sportivo.

La Tesi secondo la quale il fatturato determina il risultato sportivo, dovrebbe prefigurare una classifica del campionato che sia riflesso della classifica del fatturato.  Tale circostanza nel 2015/16 si è verificata solo per tre club ossia: Juventus, Inter e Genoa, la cui posizione in campionato risulta uguale alla graduatoria del fatturato.




La ripartizione percentuale.

La ripartizione percentuale mostra la dipendenza dai diritti TV per il 60%, dai ricavi commerciali per il 19,3%, dai ricavi da gare per il 10,5% e dagli altri ricavi per il 10,1%.



L’unico club che non evidenzia il prevalere, in misura percentuale, dei ricavi per diritti TV è il Sassuolo. Infatti, per il Sassuolo prevale la dipendenza dai ricavi commerciali per il 45,4% sull’incidenza percentuale dei diritti TV pari al 42,8%. Tale dipendenza dai ricavi commerciali è dovuta alla sponsorizzazione “Mapei”.
Per tutti gli altri club prevale l’incidenza percentuale dei ricavi per cessione di diritti televisivi.




Il club che dipende in misura percentuale maggiore dai ricavi TV è l’Empoli con l’86%, seguito dal Chievo col 76,6%, dal Carpi col 74,2% e dalla Lazio col 74%.
Per quanto riguarda l’incidenza percentuale dei ricavi televisivi, i club che si collocano al di sotto della media del 30% sono quattro, precisamente: Juventus col 57,1%; Milan col 40,2%; Inter col 40,1% e Sassuolo col 42,8%.
Il club che evidenzia la percentuale maggiore per i ricavi commerciali è, come detto, il Sassuolo col 45,4% seguito dal Milan col 39,6% e dalla Juventus col 24,5%.

I ricavi da Gare.

Il dato complessivo dei ricavi da Gare è di 203,7 milioni di Euro, pari al 10,5% del fatturato netto complessivo.
Il club col maggior importo di ricavi da Gare è la Juventus, con 43,6 milioni di Euro, molto probabilmente tale dato è frutto della combinazione del fattore stadio e dei risultati sportivi, che hanno permesso di disputare anche gare da Champions League. Il dato di AS Roma, rispetto al dato di bilancio è depurato degli importi relativi alla performance delle competizioni Europee, che nei bilanci delle altre società di calcio è allocato tra i diritti televisivi, pertanto include solo i ricavi da botteghino di Champions League. In ogni caso, AS Roma si colloca al secondo posto con 31,6 milioni di Euro, seguita dall’Inter con 26,3 milioni di Euro, dal Milan con 16,7 milioni di Euro, dal Napoli con 15,3 milioni di Euro e dalla Fiorentina con 13,4 milioni di Euro. Ben 13 club non raggiungono i 10 milioni di Euro. L’Empoli si colloca all’ultimo posto con 1,7 milioni di Euro.

 
      
Ricavi Commerciali.

Il dato complessivo dei ricavi Commerciali è di 373 milioni di Euro, pari al 19,3% del fatturato netto complessivo.
Nel 2015/16, la Juventus con 83,5 milioni di Euro precede il Milan con 82,75 milioni di Euro. Negli anni precedenti il Milan, tradizionalmente guidava la classifica con grande distacco sulle altre società. L’aumento dei ricavi commerciali della Juventus è da imputare ai nuovi contratti con JEEP e “adidas”, oltre che all’internalizzazione dei Ricavi da vendite di prodotti e licenze, che negli anni precedenti erano esternalizzati.




Ricavi TV.

La ripartizione dei proventi della cessione dei diritti audiovisivi della serie A è regolata dal D.Lgs n. 9 del 9 gennaio 2008, che attribuisce ai club una quota in parti uguali; un’altra quota in base al bacino d’utenza e un’altra in base ai risultati sportivi.
Per i ricavi televisivi nazionali prevale la Juventus seguita dalla Roma, dal Milan, dal Napoli, dall’Inter e dalla Lazio. Nel 2015/16 Juventus e Roma beneficiano dei proventi da Champions League. La Lazio, che aveva già anticipato al 2014/15 i proventi per il play-off di Champions League 2015/16, il Napoli, la Fiorentina e il Torino evidenziano proventi da Europa League.
La Sampdoria era stata eliminata al turno preliminare di Europa League.

 


Per quanto riguarda la Lazzio, occorre evidenziare, che nel 2014/15 aveva già contabilizzato alcuni proventi per competizioni europee per l’importo di Euro 20,99 milioni. Precisamente la Lazio ha contabilizzato nel 2014/15: Euro 3 milioni per l’eliminazione dai play-off della Champions League 2015/16; Euro 11 milioni quale quota di market-pool spettante per la partecipazione al preliminare della Champions League 2015/16; Euro 2,40 milioni per aver conseguito il diritto di accedere al group stage della Europa League 2015/16; Euro 4,59 milioni quale quota spettante alla Società del primo 50% del market pool della Europa League 2015/16 spettante alle tre società italiane.
Nel caso della Fiorentina l’importo dei ricavi TV da competizioni europee è un dato di stima.
Gli ultimi due posti sono occupati da squadre retrocesse,

Gli Altri Ricavi.

Per gli altri ricavi spicca l’Inter con 44,7 milioni di Euro. Nel caso dell’Inter gli Altri ricavi e proventi diversi riguardano sopravvenienze attive e insussistenze del passivo per 18,3 milioni di Euro. Inoltre gli Altri ricavi comprendono: il provento relativo al "Surplus Market pool e Fixed Amount" legato alla Europa League disputata nel 2014/2015 e anche i proventi relativi ai diritti d’archivio RAI-Infront, per 10,56 milioni di Euro.
Per il Milan gli altri ricavi ammontano a 22.6 milioni di Euro e comprendono i corrispettivi rivenienti dalla concessione a terzi del diritto di sfruttamento delle immagini delle partite casalinghe di A.C. Milan relative a specifiche stagioni sportive (c.d. “Library Milan”) per 9,1 milioni di Euro. Inoltre, sono compresi € 5.655.000 quali proventi rinvenienti dalla fatturazione ad un primario partner commerciale ed € 5 milioni a titolo di utilizzo del fondo rischi per la quota di oneri di competenza dell’esercizio 2015 relativa a personale tecnico “esonerato”, accantonata nel precedente esercizio

 


Nel caso della Juventus, gli altri ricavi pari a € 19,4 milioni, riguardano sopravvenienze attive, per € 1.793.000, che includono i premi addizionali distribuiti a consuntivo dalla UEFA per la partecipazione alla UEFA Champions League 2014/2015. I proventi per iniziative commerciali come “Accendi una Stella”, “Membership”, lo Stadium Tour, il Museo e il “Club Doc” per € 6.340.000. I Proventi da Lega Nazionale Professionisti Serie A per €  2.167.000. I Proventi da attività “no match day” e altri proventi stadio aumentano per € 3.655.000.
  
Conclusioni.

Un fatturato di 1,93 milardi di Euro si pone di poco al di sopra della "Ligue 1", che nel 2015/16 ha fatturato 1,62 miliardi. Il confronto con la Premier League non è proponibile.
La situazione del Fatturato netto della serie A continua a manifestare una forte dipendenza dai ricavi televisivi. Tale circostanza non è di per sè negativa, tuttavia richiede che il "prodotto televisivo Serie A” sia venduto bene e che la domanda del prodotto goda di buona salute economica. In effetti, il "boom" del fatturato della Premier dipende dai diritti TV. Tuttavia, i ricavi commerciali e da match day costituiscono una solida base su cui contare in caso di improvvisa crisi del mercato televisivo. Non altrettanto può dirsi per la "Serie A".


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