giovedì 7 aprile 2016

I Conti del Tottenham 2014/15: terzo utile consecutivo.



Luca Marotta


Al 30 giugno 2015, il Gruppo, cui fa capo il club londinese del Tottenham Hotspur, per il terzo anno consecutivo, ha registrato un utile consolidato dopo le imposte di £ 9,4 milioni, mentre nel 2013/2014 fu evidenziato un utile di £ 65,3 milioni, dovuto alla plusvalenza record per la cessione di Gareth Bale al Real Madrid.
I ricavi dell’esercizio 2014/15 sono stati pari a £ 196,4 milioni, nel 2013/14 erano pari a £ 180,5 milioni e si è registrato un risultato operativo, con esclusione delle attività di ‘Football Trading’, positivo per £ 40,5 milioni (£ 31,1 milioni, nel 2013/14).
Nella classifica “Football Money League” della Deloitte, relativa alla stagione 2014/15, il Tottenham è posizionato al 12° posto con £ 195,9 milioni.
Il Gruppo ha continuato ad investire in modo significativo in onorari professionali e lavori relativi al progetto di Northumberland e, durante l’anno, la spesa cumulativa e aumentata da £ 40,9 milioni a £ 59 milioni.
Il Club continua a rispettare e sostenere sia il Fair Play Finanziario dell’UEFA che quello della Premier League.

La proprietà.

Al 30 giugno 2015, la società ‘Enic International Limited’, registrata alle Bahamas, deteneva 182.952.721 azioni ordinarie, pari all'85,55% di ‘Tottenham Hotspur Limited’.
La società ‘Enic International Limited’ è di proprietà al 70,59% di Joe Lewis, residente nelle Bahamas, mentre il presidente Daniel Levy e alcuni membri della sua famiglia, tramite un trust,controllano l'altro 29,41%.

La continuità aziendale.

Al momento dell’approvazione del bilancio, gli Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la Società ‘Tottenham Hotspur Limited’ ed il Gruppo abbiano adeguate risorse per continuare l’attività operativa in un futuro prevedibile, pertanto hanno adottato il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio. Gli Amministratori degli “Spurs” ritengono che il business del Gruppo abbia solide basi e che avrà un capitale circolante sufficiente per il prossimo futuro.
Il Consiglio di Amministrazione ha scritto che monitora costantemente l'esposizione del Gruppo a una serie di rischi e incertezze, tra cui l’andamento sportivo della Prima Squadra e il connesso livello di spesa, la situazione economica generale e la necessità di eventuali supporti finanziari aggiuntivi per il finanziamento del progetto del nuovo stadio. Gli Amministratori ritengono che questi rischi e incertezze siano attenuati anche dalla natura robusta del business del Tottenham, con particolare riferimento ai diritti TV garantiti dalla partecipazione alla FA Premier League.
Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha riconosciuto che la struttura del capitale e del business cambierà con il progredire del progetto Northumberland, ed è soddisfatto del livello di finanziamento che può essere ottenuto.

Lo Stato Patrimoniale.



Il totale delle attività è diminuito del 6,86%, passando da £ 439,4 milioni a £ 409,2 milioni.
La struttura dell’attivo patrimoniale è composta per l’85,9% da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni materiali incidono per il 53,2% e quelle immateriali per il 26,5%.
Il totale delle attività non correnti ammontante a £ 351,4 milioni (£ 343,14 milioni nel 2013/14), segna un incremento del 2,41%.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è superiore a 1, essendo pari a 1,81 (1,72 nel 2013/14).
Ciò vuol dire che il valore dei beni del club è sufficiente per pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,34 (0,57 nel 2013/14), ciò vuol dire che l’attivo a breve non è in grado di pagare i debiti a breve.
Le attività correnti risultano pari a £ 57,8 milioni (£ 96,2 milioni nel 2013/14) , registrando un decremento del 39,9% e sono insufficienti a coprire il passivo corrente che ammonta a £ 172,3 milioni (£ 170,2 milioni nel 2013/14). Pertanto, il capitale circolante netto è negativo per £ 114,47 milioni, mentre nel 2013/14 era negativo per £ 73,9 milioni. Tuttavia, tale dato include anche risconti passivi per £ 80,4 milioni (£ 99,18 milioni nel 2013/14).

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,81 (0,72 nel 2013/14).
L’equity ratio è pari al 44,7%.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto consolidato è positivo e ammonta a £ 183 milioni (£ 183,7  milioni nel 2013/14). La variazione negativa di £ 673 mila, rispetto all’esercizio precedente, è dovuta all’utile di esercizio pari a £ 9,4 milioni.
Il capitale sociale è diminuito da £ 10,655,110.45 a £ 10,646,454. Il numero delle azioni ordinarie è di 212.929.088 (213.102.209 al 30.06.2014) del valore nominale di 5p. Durante l’anno sono state acquistate dalla società e cancellate n. 173.121 azioni ordinarie, determinando una variazione negativa sul patrimonio netto per £ 69 mila. Durante l’anno sono state acquistate dalla società n. 1.000.000 di azioni privilegiate per l’importo di £ 10 milioni, impattando negativamente per lo stesso importo sul patrimonio netto.

I mezzi propri finanziano il 44,7% delle attività.
Il Patrimonio Netto essendo positivo è conforme a quanto richiesto dal regolamento del Financial Fair Play.

La Posizione Finanziaria Netta.



L’indebitamento finanziario netto consolidato ammonta a £ 20,8 milioni. Nel 2013/14 la posizione finanziaria netta era positiva per £ 3,1 milioni. La variazione è dovuta principalmente alla diminuzione delle disponibilità liquide. Le disponibilità liquide sono passate da £ 38,5 milioni a £ 10,7 milioni, segnando un decremento del 72,2%.
Una parte dell’indebitamento finanziario lordo è “virtuoso”, essendo dovuto all’attività di investimento nelle infrastrutture.
I debiti bancari, esposti in bilancio, al netto dei costi, ammontano complessivamente a £ 12,9 milioni di cui £ 952 mila con scadenza entro l’esercizio successivo. Al 30 giugno 2014, i debiti bancari, al netto dei costi, ammontavano a £ 15 milioni.
Nel corso dell'anno sono stati rimborsati £ 1.168.000 di prestiti bancari garantiti da attività del Gruppo e da alcuni immobili di proprietà.
I debiti bancari riguardano un prestito di £ 16.000.000 da parte di Investec Bank, che è stato usato per finanziare la costruzione del nuovo Centro Sportivo (Training Ground), ed è garantito dallo stesso. Alla data del 30 giugno 2015 residuava la cifra di £ 13.000.000, rimborsabile in 5 anni dal 31.12.2012. Tale prestito bancario è esposto in bilancio al netto di £ 70.000, relativi ai costi di concessione del prestito, che vengono ammortizzati lungo la durata del prestito.
Il Gruppo detiene tra le altre passività finanziarie dei titoli di debito garantiti (loan notes) derivanti da due emissioni. La prima di £ 10.000.000, la seconda di £ 20.000.000.
Il prestito di £ 10.000.000 è stato usato per rimborsare il debito a breve termine e per finanziare il capitale circolante del Gruppo. Queste note sono rimborsabili in rate annuali di pari importo per 20 anni a partire da settembre 2003. Il prestito di £ 20 milioni è rimborsabile in rate uguali per 16 anni a partire dal settembre 2007 ed è garantito dal “White Hart Lane Stadium” e dalle future entrate per biglietti e ospitalità aziendale.
Di questi prestiti, al 30/06/2015, in bilancio residuano £ 18.535.000, cui bisognerebbe aggiungere £ 127 mila di costi da ammortizzare per la durata degli stessi.

Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori è a credito per circa £ 27,35 milioni (£ 22,3 milioni nel 2014).
I crediti commerciali per cessioni calciatori ammontano a £ 53,5 milioni (2014: £ 73,4 milioni).
I debiti commerciali a breve per cessioni calciatori ammontano a £ 21 milioni (2014: £ 33,7 milioni). I Debiti commerciali a lungo termine per l'acquisizione di calciatori sono pari a £ 5,1 milioni (£ 17,4 milioni nel 2014).
Considerando insieme l’indebitamento finanziario netto con il saldo debitorio da compravendita calciatori si ha una posizione finanziaria netta positiva pari a £ 6,5 milioni (£ 25,45 milioni nel 2013/14), in linea conformità al regolamento del Fair Play Finanziario, che permette una posizione finanziaria netta negativa inferiore al fatturato netto.

I Flussi di Cassa.

La variazione delle disponibilità liquide ha registrato un decremento di £ 27,8 milioni.
La gestione operativa ha generato un flusso di cassa netto positivo per £ 38,35 milioni (2014: £ 79 milioni).
L’attività di investimento ha assorbito un flusso di cassa per £ 52,2 milioni, mentre nel 2013/14 era negativo per £ 61,1 milioni. Infatti sono stati effettuati investimenti in immobilizzazioni materiali per £ 41,9 milioni (£ 17,4 milioni nel 2011/12) e smobilizzi per £ 238 mila (£ 137 mila nel 2013/14). Inoltre, il gruppo ha registrato un esborso di £ 64,4 milioni (2014: £ 91,7 milioni) per acquisire giocatori, mentre dalle vendite di calciatori ha ricevuto £ 53,8 milioni (2014: £ 47,9 milioni).
L’attività di finanziamento ha generato deflusso di cassa per circa £ 13,9 milioni, mentre nel 2013/14 si è registrato un flusso di cassa netto positivo per £ 17,4 milioni. Infatti, durante il 2012/13, il Gruppo ha acquistato azioni proprie per £ 69 mila e privilegiate per £ 10 milioni ed ha rimbrsato prestiti finanziari per £ 3.841.000.

Il Valore della Rosa.



Mentre nel 2013/14 si è registrato un forte aumento del valore della Rosa dei calciatori, a seguito degli investimenti effettuati, nel 2014/15 le immobilizzazioni immateriali sono diminuiti da £ 122,3 milioni a £ 108,6 milioni.
Nel corso dell'esercizio sono stati acquistati giocatori per un costo totale di £ 37,3 milioni (£ 109,7 milioni nel 2013/14), sono stati ceduti calciatori con un valore di libro pari a £ 10,8 milioni (£ 10,6 milioni nel 2013/14); sono state effettuate svalutazioni per £ 3 milioni (£ 10,2 milioni nel 2013/14) e sono stati effettuati ammortamenti per £ 37,2 milioni (£ 39,8 milioni nel 2013/14).
Durante l’esercizio 2014/15, sono stati ceduti: Jake Livermore e Michael Dawson, ceduti all’Hull City; Sandro ceduto al Queens Park Rangers; Gilfy Sigurdsson e Kyle Naughton allo Swansea City e Zaki Fryers al Crystl Palace.

Dopo la chiusura dell’esercizio sono stati acquistati:Wimmer dal FC Koln; Trippier dal Burnley; Aldwerweireld dall’Atletico Madrid; Njie dall’Olympique Lyonnais e Son dal Bayer Leverkusen.
Sempre dopo la chiusura dell’esercizio sono stati ceduti: Paulinnho al Guangzhou Evergrande; Capoue al Watford; Stambouli al PSG; Aaron Lennon all’Everton; Vlad Chiriches al Napoli; Holtby all’HSV; Azzaoui al Wolfsburg; Sldado al Villareal.

Le Immobilizzazioni materiali.

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali, durante il 2014/15, è aumentato da £ 181,3 milioni a £ 217,9 milioni. L’importo delle immobilizzazioni materiali in corso di costruzione è aumentato da £ 76,6 milioni a £ 97,6 milioni. Tale valore è comprensivo di terreni, fabbricati e spese di progettazione. Nel caso in cui il progetto del nuovo stadio non si realizzi, una parte della cifra di £ 59,9 milioni, riguardante oneri professionali e oneri capitalizzati, potrebbe essere portata direttamente e interamente a costo.
Secondo il parere degli Amministratori , il valore corrente di mercato dei  terreni e fabbricati, pari a £ 108,9 milioni, è in linea con il valore di bilancio.

La Gestione Economica.



Il fatturato netto aumenta dell’8,87% da £ 180,5 milioni, a £ 196,4 milioni, fissando un nuovo record storico.
Deloitte riclassifica il fatturato del Tottenham nella “Football Money League” nel seguente modo: ‘Matchday’ per £ 41,2 (€ 54,2 milioni); ‘Broadcasting’ per £ 95,3 milioni (€ 125,2 milioni); ‘Commercial’ per £ 59,4 milioni (€ 78,1 milioni).
Nella Nota Integrativa, il fatturato è suddiviso nel seguente modo: “Match receipts” per £ 41.248.000 (£ 42.427.000 nel 2013/14); UEFA Prize Money £ 4.725.000 (£ 5.268.000 nel 2013/14); “TV and Media” per £ 90.536.000 (£ 89.512.000 nel 2013/14) e “Commercial” per £ 59.868.000 (£ 43.334.000 nel 2013/14).
La biglietteria per le partite della Premier League ha registrato incassi pari a £ 22,3 milioni, mentre nel 2013/14 erano pari a £ 22,4 milioni. Lo Stadio ha continuato a registrare il “tutto esaurito” per tutte le gare casalinghe di Premier League. I ricavi da competizione UEFA, compreso il botteghino, a causa del raggiungimento dei sedicesimi di UEFA Europa League, ammontano a £ 7,1 milioni (£ 9,1 milioni nel 2013/14). I ricavi da Coppe Nazionali ammontano a £ 4,4 milioni (£ 3,2 milioni nel 2013/14).
I ricavi per diritti audiovisivi nazionali sono aumentati a £ 90,5 milioni, registrando un incremento del 1,14% (nel 2013/14: £ 89,5 milioni). In campionato è stato raggiunto il quinto posto (sesto posto nel 2013/14).
I proventi da sponsorizzazioni e da “Corporate Hospitality” sono aumentati a £ 48,9 milioni; nel 2013/14 ammontavano a £ 37,3 milioni. L’incremento è stato del 31%. I ricavi da merchandising sono aumentati del 12% a £ 12,3 milioni (nel 2013/14: £ 11 milioni).
Il costo del personale è pari a £ 100,8 milioni (£ 100,4 milioni nel 2013/14). Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto, è diminuito, passando dal 55,6% al 51,3%. Tale indicatore è ben al di sotto del limite massimo auspicato dal Fair Play Finanziario, che è pari al 70%. Inoltre sono stati sostenuti costi per risoluzione contrattuali per £ 6,5 milioni (£ 6,4 milioni nel 2013/14).
Il numero medio dei dipendenti è aumentato da 380 a 399. Inoltre si è ricorso all’utilizzo di 529 unità (nel 2014: 570), impiegate in modo temporaneo, per i match days.
Il compenso agli amministratori è stato di £ 4,311,000 (£ 3,6 milioni nel 2013/14), tra questi il compenso più elevato è stato di £ 2,610,000.
I costi operativi aumento da £ 44,1 milioni a £ 48,8 milioni.
Il risultato del Player Trading è negativo per £ 17,38 milioni, nel 2013/14 era positivo per £ 56,9 milioni. Nel 2014/15, le plusvalenze realizzate non sono riuscite a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori; mentre, il risultato positivo del 2013/14 è dovuto alla plusvalenza record di Bale ceduto al Real Madrid. Le plusvalenze del 2014/15 hanno riguardato: Jake Livermore e Michael Dawson, ceduti all’Hull City; Sandro ceduto al Queens Park Rangers; Gilfy Sigurdsson e Kyle Naughton allo Swansea City e Zaki Fryers al Crystl Palace.
Gli ammortamenti e gli altri proventi oneri per cessioni calciatori si riducono a £ 38,6 milioni da £ 47,1 milioni.
La gestione finanziaria è negativa per £ 4,58 milioni, nel 2013/14 era negativa per £ 3,3 milioni. I costi finanziari sono aumentati da £ 7,5 milioni a £ 8,8 milioni. I proventi finanziari sono aumentati da £ 4,18 milioni a £ 4,2 milioni.
Per quanto riguarda il pagamento degli Agenti, nel sito internet del club, è specificato che nel periodo 1° ottobre 2014 al 30 settembre 2015 il totale netto corrisposto è stato di £ 5,987,052.

Il “Breakeven Finanziario”

Il Tottenham non ha problemi per quanto riguarda l’obiettivo del pareggio di bilancio, considerando anche le varie soglie di tolleranza del Fair Play Finanziario.
Il risultato prima delle tasse, 2012/13 è positivo per £ 3,7 milioni, quello del 2013/14 è positivo per £ 84,7 milioni e quello del 2014/15 è positivo per £ 18,5 milioni.

Il Fair Play Finanziario della Premier League.

Gli utili evidenziati negli ultimi due esercizi consentono al Tottenham di rispettare la regola che stabilisce che i Club della Premier League dalla stagione 2013/14 non devono più registrare perdite triennali aggregate superiori a £ 105 milioni.
Il Tottenham rispetta anche la regola sulle misure di controllo dei costi a breve termine (“Short Term Cost Control Measure”).

Conclusioni.

Il consolidato 2014/15 di “Tottenham Hotspur Limited” presenta dei risultati in linea con i parametri del Fair Play Finanziario sia dell’UEFA che della Premier League. Innanzitutto, il Break-even Rule è ampiamente rispettato, il patrimonio netto è positivo e il rapporto tra costo del personale e ricavi rientra ampiamente nei limiti previsti dal Financial Fair Play e la posizione finanziaria netta è positiva.

L’ipotesi gestionale degli amministratori, che punta su uno stadio nuovo con una capacità maggiore rispetto ai 36.230 spettatori del White Hart  Lane, per ottenere maggiori entrate, è anche confermata dal fatto che il Tottenham non riesce a soddisfare la richiesta di biglietti da parte dei suoi tifosi avendo una lista di attesa che supera la cifra di 45.000. 

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