sabato 18 ottobre 2014

Arsenal: fatturato, utili e solida base finanziarie per un “Business sostenibile”.



Luca Marotta


La società “Arsenal Holdings plc” ha chiuso il bilancio consolidato al 31 maggio 2014 con un fatturato di £ 301,9 milioni (€ 371,1 milioni, ad un cambio 1 € = 0,8135 £) e un utile netto di £ 7,3 milioni (€ 8,9 milioni). Nel 2012/13il fatturato era pari a £ 280,4 milioni e l’utile netto era di £ 5,8 milioni.
Il fatturato comprensivo del settore immobiliare ha superato la soglia di 300 milioni di Sterline e segna un incremento di £ 21,5 milioni (+7,7%), l’utile netto segna un incremento di £ 1,5 milioni. Il settore sportivo ha contribuito con un fatturato di £ 298,6 milioni (€ 283,5 milioni) ed un risultato prima delle imposte positivo per £ 3,8 milioni (£ 1,6 milioni nel 2012/13).
Tra le cause principali dell’aumento di fatturato ci sono l’aumento dei ricavi TV della Premier League e il rinnovo del contratto di sponsorizzazione con “Emirates”, che ha esercitato i suoi effetti positivi per l’intero anno.
Dal punto di vista sportivo, la stagione 2013/14, ha visto il ritorno dell’Arsenal ad un successo di un’importante manifestazione come la FA Cup e la qualificazione per la diciassettesima volta consecutiva all’UEFA Champions League, grazie al quarto posto in campionato.

La Strategia di Gruppo.
Gli Amministratori, in questi anni, hanno cercato di creare una base finanziaria solida, che permettesse di finanziare la costruzione dello Stadio e il ritorno al successo sportivo.
La strategia a lungo termine è quella di perseguire uno sviluppo sostenibile autosufficiente dal punto di vista economico al fine di conseguire risultati sportivi che determinino l’affermarsi dell'Arsenal Football Club, come squadra di calcio, sia sulla scena nazionale che su quella internazionale.
I fondi generati dal business sono messi a disposizione per ulteriori investimenti nel Club, con l'obiettivo di raggiungere un maggiore livello di successo sul campo che si traduca in ultima analisi, nella conquista di trofei.
In linea di massima ed in estrema sintesi il cerchio virtuoso della strategia dell’Arsenal è riassumibile nel fatto che gli investimenti nella prima squadra, con l’acquisto di calciatori, dovrebbero determinare i successi in campo sportivo, che a loro volta alimentano la base dei tifosi e simpatizzanti, che costituiscono la potenziale clientela, che alimenta i ricavi commerciali e quelli da “match day”. Ovviamente con l’aumento dei ricavi si generano profitti che vengono reivestiti nella prima squadra. Così il cerchio dell’autofinanziamento è chiuso.

Il Gruppo.

L’Arsenal fa parte di un gruppo con a capo la società Arsenal Holdings Plc, con sede nel Regno Unito. Arsenal Holdings Plc è, a sua volta, controllata dalla società KSE UK Inc., che ne possiede il 66,8%. Tale società, risulta registrata negli USA, precisamente nello Stato del Delaware, e fa capo a Enos Stanley "Stan" Kroenke, che pertanto è il controllore in ultima istanza del Gruppo.

Il Patrimonio Netto.



Il patrimonio netto, che corrisponde ai “mezzi propri”, è positivo e ammonta a £ 310,6 milioni (€ 381,8 milioni). L’esercizio precedente era pari a £ 303,4 milioni e pertanto risulta un incremento di £ 7,2 milioni, dovuto all’utile conseguito nell’esercizio.
Essendo non negativo e in crescita, questo indicatore è conforme a quanto stabilito dal Regolamento del Fair Play Finanziario.
Dal punto di vista strutturale, il rapporto tra patrimonio netto e totale delle attività è pari al 37,2%. Il Patrimonio Netto finanzia il 90,5% del capitale investito netto. Il capitale circolante netto, ossia la differenza tra attivo corrente e passivo corrente, è positivo per £ 90,1 milioni (€ 110,7 milioni), con un decremento di £ 25,3 milioni rispetto al 2012/13.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso dell’Arsenal, l’indice di indebitamento è pari a 0,59, che segnala il prevalere delle Liabilities sui mezzi propri.


L’Indebitamento Finanziario Netto.



La Posizione Finanziaria Netta del consolidato di Arsenal Holdings Plc è negativa per £ 32,6 milioni (€ 40 milioni). Si pensi che nel 2008/09, si registrava un indebitamento finanziario netto pari a £ 318,1 milioni. Le disponibilità liquide sono ingenti e sono pari a £ 207,9 milioni (€ 255,5 milioni) e rispetto all’esercizio precedente risultano aumentate di £ 54,4 milioni. Il debito finanziario lordo risulta diminuito da £ 246,7 milioni a £ 240,5 milioni (€ 295,6 milioni). Di questi, solo £ 6,7 milioni, hanno la scadenza entro l’esercizio successivo.



I debiti verso squadre di calcio per trasferimenti giocatori ammontano a £ 38,3 milioni (£ 20,5 milioni nel 2012/13). Mentre i crediti verso squadre di calcio per trasferimenti giocatori ammontano a £ 9,5 milioni (£ 26,1 milioni nel 2012/13).
In base al Regolamento del Fair Play Finanziario, è consigliabile che l’indebitamento di natura finanziaria, al netto delle disponibilità liquide, e comprensivo dei debiti e crediti da trasferimenti calciatori, non sia superiore ai ricavi. L’Arsenal rispetta questo parametro e la maggior parte dell’indebitamento è “virtuoso” essendo dovuto alla costruzione dello stadio.

Il Valore della Rosa.



Il valore contabile netto della rosa ammonta a £ 115 milioni (€ 141,3 milioni), mentre l’esercizio precedente era pari a £ 96,6 milioni. L’incidenza sul totale dell’attivo non corrente è del 13.8%. La variazione è dipesa da acquisti per £ 64,2 milioni (£ 58,7 milioni nel 2012/13), cessioni per un valore contabile netto residuo di £ 5,7 milioni (£ 1,7 milioni nel 2012/13), ammortamenti per £ 40,1 milioni (£ 40,3 milioni nel 2012/13). L’eccedenza di plusvalenze sulle minusvalenze è stata di £ 6,9 milioni (£ 47 milioni nel 2012/13).
Tra gli investimenti figura l’acquisto di Ozil.
Il rapporto tra Patrimonio Netto e Valore Rosa Calciatori è di 2,7, pertanto il valore della rosa calciatori è ampiamente coperto dai “mezzi propri”.

La Gestione Economica.

Il fatturato complessivo al netto della joint venture aumenta da £ 280,4 milioni del 2012/13 a £ 301,9 milioni. L’incremento è dovuto principalmente ai ricavi TV e ai ricavi commerciali, mentre il settore immobiliare, che evidenzia un fatturato di £ 3,2 milioni con una variazione negativa di £ 34,3 milioni rispetto al 2012/13.

Il grafico che mostra l’evoluzione dei ricavi da “match day” e fatturato, evidenzia il “salto” di qualità dei ricavi da “match day” con l’entrata in funzione dell’Emirates, ma anche l’aumento più che proporzionale degli altri ricavi rispetto ai ricavi da “mach day”, che hanno permesso di evidenziare un tasso di crescita del fatturato superiore a quello dei ricavi da “match day”.



Il Settore Immobiliare.

Il fatturato relativo al settore immobiliare diminuisce di £ 34,4 milioni, precisamente da £ 37,6 milioni a £ 3,2 milioni (€ 3,9 milioni).  I costi operativi del settore immobiliare diminuiscono da £ 33,1 milioni a £ 2,8 milioni. Il risultato operativo è di £ 400 mila.

A differenza del 2012/13, che comprendeva la permuta con Barratt, per la costruzione di tre torri nell’area a nord-est di “Queensland Road”, l'attività di vendita del settore immobiliare si è limitata alla cessione di un piccolo numero di case. Di conseguenza, il risultato del settore immobiliare prima delle imposte è diminuiti a £ 900 mila da £ 5,1 milioni del 2012/2013.

Esistono due siti rimanenti: Hornsey Road e Holloway Road, per i quali si stanno ancora verificando le possibilità di progettazione.

In tredici anni, dal 2001/02 al 2013/14, il Settore Immobiliare dell’Arsenal ha fatturato 447,6 milioni si Sterline e ha contribuito positivamente alla redditività del Gruppo con 53,6 milioni di Sterline.

Il rapporto Pre Tax Profit e Turnover è del 12% circa. Questo significa che ogni 100 Sterline fatturate se ne sono guadagnate circa 12. Indubbiamente, anche il settore immobiliare ha contribuito positivamente alla copertura finanziaria per la costruzione dello stadio.



Il Settore Sportivo.



Il fatturato imputabile alla gestione sportiva, comprensivo dei ricavi per i prestiti dei calciatori, risulta in crescita del 23%, da £ 242,8 milioni a 298,7 milioni (€ 367,1 milioni).
L’Arsenal, per quanto riguarda il settore calcio, dipende per il 33,6% dai ricavi da gare e per il 40,4% dai ricavi TV.
I ricavi da gare risultano pari a £ 100,3 milioni (£ 92,8 nel 2012/13). I ricavi da diritti  tv ammontano a £ 120,8 milioni (£ 86 nel 2012/13).

I ricavi commerciali aumentano complessivamente a £ 77,1 milioni; nel 2012/13 erano pari a £ 62,4 milioni e nel 2011/12 ammontavano a £ 52,5 milioni. I ricavi da merchandising sono uguali a £ 17,9 milioni (£18 nel 2012/13). I ricavi commerciali da Sponsorizzazioni e pubblicità registrano la cifra di £ 59,2 milioni (£ 44,4 nel 2012/13). Il rinnovo del contratto di sponsorizzazione con “Emirates Airlines”, che ha esercitato i suoi effetti positivi per l’intero anno, mentre nel 2012/13 aveva esercitato i suoi effetti solo sulla seconda parte dell’esercizio. Il rinnovo è avvenuto sulla base di £ 150 milioni, che dovranno essere ripartiti sulla nuova durata del contratto. Il contratto di “naming rights” con “Emirates Airlines” scadrà nel 2028, mentre quello riguardante la sponsorizzazione della maglia scadrà nel 2019.
Il contratto dello sponsor tecnico Nike è scaduto nel 2014. Nel gennaio 2014 è stata annunciata la nuova partnership con PUMA, che diventa Sponsor tecnico dal 1° luglio 2014. L'accordo rappresenta il più importante accordo di partnership nella storia dell'Arsenal e di PUMA e l’impatto finanziario di questo accordo inizierà ad esercitare i suoi effetti dal 2014/15.
Sono stati siglati accordi commerciali con marchi come: Gatorade, Huawei, Cooper Tires, Lanvin, JEANRICHARD, Pru Health, Europcar, Hansa Pilsener e BT Sport e sono stati rinnovati quelli con Citroen e Indesit.
I ricavi da prestiti calciatori diminuiscono a £ 513 mila da £ 1,6 milioni del 2012/13.

Il Player Trading.

Il risultato della gestione “Player trading” è determinato dalla differenza tra plusvalenze e minusvalenze, dagli ammortamenti sui diritti alle prestazioni dei calciatori, comprese eventuali perdite di valore, e dai ricavi per i calciatori in prestito. Il risultato della gestione “Player trading” è negativo per £ 32,6 milioni. Invece, nel 2012/13, il risultato è stato positivo per £ 1,6 milioni.
L’ammortamento dei giocatori è pari a £ 40,1 milioni, mentre nel 2012/13 era pari a £ 41,3 milioni, con un decremento del 3,1%.
Nell’esercizio 2013/14, l'ammortamento dei giocatori non è stato compensato dai profitti sulla vendita di giocatori pari a £ 6,9 milioni (nel 2012/13: £ 46,9 milioni). Gli importi maggiori hanno riguardato le cessioni importanti di Gervinho e Mannone.

Costo dei dipendenti.
Il costo del personale continua ad essere di gran lunga la più importante voce di costo e ammonta a £ 166,4 milioni (€ 204,5 milioni), con un incremento del 7,7%, rispetto ai 154,5 milioni di sterline del 2012/13. L’incidenza sul fatturato del settore calcio senza Player Trading è del 56% (64% nel 2012/13).
Il costo del personale non include accantonamenti per contratti onerosi di calciatori oggetto di impairment, nel 2012/13 li includeva per £ 4,3 milioni.
La media del numero dei dipendenti, durante il 2013/14, è stata di 548, di cui: 67 “Playing staff”; 80 “Training staff”; 304 Administrative staff e 97 “Ground staff”.
In aggiunta, sono stati utilizzati in media circa 860 “temporary staff” nei giorni di “match days” (2012/13: 817).
Il Consiglio di Amministrazione è costato £ 2.748.000 (£ 2.456.000 nel 2012/13). La maggior parte del costo si riferisce al solo Gazidis, che è costato £ 2.191.000.
Gli Altri costi operativi ammontano a £ 69,8 milioni (£ 61,6 milioni nel 2012/13).

L’incidenza del “Fattore Lavoro Sportivo”.
Il Costo del “Fattore Lavoro Sportivo”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti dei calciatori, rapportato al fatturato netto sportivo incide per il 69,3% (81,2% nel 2012/13).

La gestione finanziaria.
Gli oneri finanziari netti, come nel 2012/13, sono rimasti pari a £ 13 milioni. Nella sostanza, gli oneri finanziari, pari a £ 13,9 milioni, derivano principalmente dal costo delle obbligazioni emesse per finanziare la costruzione dello stadio.
I proventi finanziari sono pari a 887 mila Sterline.

Il Breakeven Result.
Al momento l’Arsenal non ha alcun problema a confrontarsi con il criterio del “Breakeven Result” del Fair Play Finanziario e con le sue soglie di tolleranza. Il risultato prima delle imposte del Gruppo al 31 maggio 2014 è positivo per £ 4,7 milioni (€ 5,7 milioni); al 31 maggio 2013  era positivo per £ 6,6 milioni e al 31 maggio 2012 era anch’esso positivo per £ 36,6 milioni.
Molto probabilmente per l’Arsenal il dato di partenza da considerare sarà l’EBIT della Gestione Sportiva, che esclude gli oneri finanziari legati allo Stadio oltre che le imposte. In aggiunta l’EBIT della gestione Sportiva deve essere “depurato” dagli ammortamenti delle infrastrutture sportive.
L’aggregato riguardante l’EBIT della gestione sportiva degli ultimi tre esercizi è positivo per £ 77,4 milioni. Non considerando gli altri ammortamenti, l’ “Aggregate Break-even Result” è positivo per £ 114 milioni.
L’utile netto del 2013/14, risulta pari a £ 7,3 milioni (£ 5,8 milioni nel 2012/13) ed è ormai il dodicesimo risultato positivo consecutivo, per trovare un bilancio in perdita bisogna risalire all’ormai lontano 2001/02.

Conclusioni.

I dati del bilancio consolidato dell'Arsenal sono da giudicare positivamente in ottica Fair Play Finanziario. Con la vittoria in FA CUP, il 2013/14 ha segnato il ritorno al successo sportivo, la cui mancanza da diversi anni era messa in evidenza da alcuni tifosi.
Gli Amministratori del club hanno messo in rilievo la raggiunta solidità finanziaria del club, che
ha permesso di conservare tutti i calciatori chiave e completare l’organico della prima squadra con alcuni calciatori di alta qualità.
In effetti, l’Arsenal da alcuni anni inizia ad acquistare i “Top Players”, dopo aver acquistato, per il 2013/14, Ozil dal Real Madrid, si è proceduto all’acquisto di Alexis Sanchez dal Barcellona, per la stagione sportiva 2014/15.

Per conseguire un business sostenibile rimane fondamentale la crescita dei ricavi commerciali, che rappresenta un obiettivo fondamentale del club sia nel breve che nel medio termine. 

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