domenica 15 giugno 2014

Bilancio Consolidato UEFA 2012/13: perdita da 21,4 milioni di Euro e dipendenza da Champions League.



Luca Marotta


Il bilancio consolidato dell’UEFA 2012/2013 si è chiuso con una perdita consolidata netta di 21,4 milioni di Euro. Il confronto con il bilancio consolidato 2011/2012, chiusosi con un utile di 128,8 milioni di Euro, risente dell’apporto economico della manifestazione “EURO 2012”.

L' UEFA (Union des Associations Européennes de Football) è un’organizzazione internazionale non governativa e non-profit costituita in forma di associazione secondo il diritto svizzero.
Dal bilancio consolidato al 30 giugno 2013, risulta che l’UEFA controlla 3 società: UEFA Events SA (Service company), registrata in Svizzera e controllata al 100%; Euro 2008 SA (Service company) registrata in Svizzera e controllata al 100%; Euro 2016 SAS, registrata in Francia e controllata al 95%.

Il Conto Economico.

Le manifestazioni organizzate dall’UEFA generano dei ricavi le cui principali fonti sono la cessione di diritti televisivi, la cessione dei diritti commerciali, come sponsorizzazioni e la biglietteria.



I ricavi relativi alla cessione dei diritti complessivamente ammontano a € 1,6 miliardi (€ 2,5 miliardi nel 2011/12) e riguarda la cessione dei diritti televisivi e la cessione dei diritti commerciali.
Nel 2012/13, i ricavi per la cessione dei diritti televisivi sono stati pari a 1,3 miliardi di Euro, mentre nel 2011/12 erano pari a 1,9 miliardi di Euro. La differenza è imputabile ai ricavi di “EURO 2012”, che erano pari a 837,2 milioni di Euro. I ricavi per la cessione dei diritti televisivi della UEFA Champions League aumentano a € 1,1 miliardi da € 892,3 milioni. I ricavi per la cessione dei diritti televisivi della UEFA Europa League risultano pari a € 217,9 milioni, mentre nel 2011/12 erano pari a € 206 milioni. I ricavi per la cessione dei diritti televisivi di altre competizioni, come quelle femminili, Under-21 e giovanili, risultano pari a 9,9 milioni di Euro.
I ricavi commerciali ammontano a 313,2 milioni di Euro, mentre nel 2011/12 erano pari a 593,4 milioni di Euro. La differenza è imputabile ai ricavi commerciali di “EURO 2012”, che erano pari a  313,9 milioni di Euro. I ricavi commerciali della UEFA Champions League aumentano a € 291,4 milioni da € 260,9 milioni. I ricavi commerciali della UEFA Europa League risultano pari a € 17,1 milioni, mentre nel 2011/12 erano pari a € 12,9 milioni. I ricavi commerciali per altre competizioni risultano pari a 4,7 milioni di Euro.
I ricavi per biglietti crollano, sempre a causa di “EURO 2012”, da € 139 milioni a € 19,5 milioni. I ricavi per biglietti di EURO 2012 erano pari a 136,1 milioni di Euro. I ricavi per biglietti relativi alle competizioni dei club aumentano da € 2,6 milioni a € 18,2 milioni. Per tale tipologia di ricavo bisogna evidenziare che dipende dalla capacità di posti a sedere degli stadi utilizzati. Inoltre, dal 2012/13, i ricavi da biglietteria sono contabilizzati al lordo e non al netto. Il ricavo lordo generato nel 2011/12 era di 13,6 milioni di Euro.
Anche i ricavi per “hospitality” risentono di “EURO 2012”, diminuendo da € 112 milioni a € 19,6 milioni.
Gli altri ricavi sono pari a € 21,5 milioni (€ 15 milioni nel 2011/12) e comprendono i proventi da multe pari a € 10,1 milioni. I proventi da multe servono anche per finanziare vari progetti con finalità sociale.

La principale voce di costo è costituita dalla ripartizione tra le squadre dei proventi legati alle manifestazioni UEFA.
Tra i costi figura la ripartizione tra le squadre dei proventi legati alle manifestazioni UEFA.



Nel 2012/13 i proventi distribuiti tra le squadre sono stati pari a 1,2 miliardi di Euro.
In particolare, sono aumentati i proventi distribuiti per la Champions League da € 836,9 milioni a € 974,4 milioni e i proventi destinati ai club che hanno partecipato all’Europa League, che sono passati da € 164,3 milioni a € 226,3 milioni. I proventi destinati alle squadre nazionali si sono azzerati a causa di EURO 2012.
I contributi alle associazioni sono diminuiti da € 50 milioni a € 36,2 milioni.

Le spese relative all’organizzazione di eventi sono diminuite da € 453,7 milioni a € 117,3 milioni. Le spese riguardanti l’evento “EURO 2012”, che hanno inciso sul bilancio 2011/12, erano pari a € 281,4 milioni.
Nello specifico le spese strettamente legate agli eventi comprendono costi quali contributi per gli organizzatori locali, noleggio di stadi e infrastrutture, sicurezza e materiale. Tali spese sono diminuite da € 121 milioni a € 27 milioni.
Nella voce di costo generale, sono compresi il costo di produzione di contenuti televisivi e i costi legati al marketing e altri costi come il catering per l’hospitality e tutti gli altri servizi messi a disposizione degli ospiti aziendali, sponsor e funzionari per le partite più importanti, come il Campionato Europeo per squadre nazionali e la finale di UEFA Champions League.

Le spese per gli arbitri diminuiscono da € 33,9 milioni a € 29,2 milioni a causa di EURO 2012. Tale importo include tutte le spese arbitrali per le partite ufficiali, come compensi, viaggio e alloggio.

Le spese non capitalizzate per “Information and communications technology” (ICT) risultano diminuita da € 114,2 milioni a € 47,7 milioni. In particolare, i costi connessi direttamente al sito della UEFA, come l'hosting e dei costi redazionali, nonché gli investimenti non capitalizzati in relazione alla progettazione del sito web, ammontano a € 8 milioni. Il resto dei costi si riferisce al sistema della rete, ai programmi software, ai sistemi audiovisivi.

I costi del personale sono diminuiti da € 117,7 milioni a € 59,8 milioni, a causa di numerosi contratti a tempo determinato, stipulati per Euro 2012 e giunti a scadenza senza rinnovo. Inoltre, è stata effettuata l’esternalizzazione della gestione dei diritti media e commerciali per le competizioni a squadre nazionali UEFA.

La voce altre spese pari a € 68,7 milioni comprende le spese per viaggi, alberghi e indennità giornaliere per i funzionari UEFA (esclusi gli arbitri) e personale per un importo di € 22,8 milioni. Le spese per consulenze ammontano a € 38,7 milioni.

Altra voce importante dei costi è quella relativa ai contributi di solidarietà, che diminuiscono da € 642,3 milioni a € 159,8 milioni. I fondi utilizzati provengono principalmente dal Campionato Europeo per Squadre Nazionali ogni quattro anni e, su base annuale, dalla UEFA Champions League. In genere, i fondi provenienti da UEFA EURO sono destinati: al programma HatTrick per associazioni, per finanziare progetti di investimento come lo sviluppo delle infrastrutture; alle associazioni per progetti straordinari approvati e ai club i cui calciatori abbiano partecipato al Campionato Europeo. Altra fonte dei contributi di solidarietà è quella proveniente dai ricavi relativi alle principali competizioni per club. Tali contributi vengono destinati ai club eliminati nelle fasi preliminari. Un’altra parte di questi contributi è destinata alle attività di sviluppo dei giovani nel calcio professionistico.

I Proventi finanziari sono notevoli e ammontano a € 22 milioni (€ 38,7 milioni nel 2011/12).
I Costi finanziari risultano inferiori essendo pari a € 6,3 milioni (€ 2,8 milioni).

Lo Stato Patrimoniale.

La struttura dello Stato Patrimoniale è molto liquida. Le disponibilità liquide e le attività finanziarie correnti costituiscono il 56% dell’attivo. Le disponibilità liquide ammontano ad € 327,5 milioni. Le Attività finanziarie sono pari a € 983,2 milioni. I fabbricati di proprietà ammontano a € 97,9 milioni e i terreni a € 13 milioni.



I Crediti ammontano a € 676,8 milioni, Nel 2011/12, i crediti erano pari a € 498,6 milioni. L'incremento dei crediti rispetto al 2011/12 è dovuto al minor numero di pagamenti anticipati ricevuti. I crediti relativi alle competizioni per club sono aumentati da € 473 milioni a € 656,2 milioni.
Tra la attività finanziarie non correnti pari a € 166,6 milioni, nel 2011/12 era evidenziato un anticipo di € 8 milioni fatto alle Federazioni di Ucraina e Polonia per EURO 2012 e il prestito di € 16,3 milioni fornito ai comitati organizzatori locali (LOC), al fine di finanziare il costo organizzativo di UEFA EURO 2012. Tali prestiti sono stati compensati nel 2012/13.
I mezzi propri rappresentano il 25,7% dell’attivo. La variazione dell’importo dei mezzi propri è dipesa dalla perdita dell’esercizio.
I debiti diminuiscono da € 641,8 milioni a € 406,7 milioni. La maggior parte riguarda i debiti verso le Associazioni per € 394,9 milioni.
I ratei e risconti passivi ammontano a € 958,4 milioni. L’importo relativo ai risconti passivi è di € 914,5 milioni. I ricavi anticipati si riferiscono alle competizione per club per € 805,2 milioni e i ricavi anticipati per €  UEFA EURO 2016 per € 69,2 milioni. Risultano accantonati a fondo rischi l’importo di 289,5 milioni, soprattutto per i progetti relativi ai contributi di solidarietà.

Il Rendiconto Finanziario.

Il rendiconto finanziario dimostra come le disponibilità liquide, al netto delle differenze di cambio, siano aumentate di € 147,4 milioni, grazie soprattutto ai disinvestimenti effettuati. Infatti, l’attività operativa ha drenato flussi di cassa netti per € 530,7 milioni di Euro e l’attività di investimento ha comportato afflussi di cassa per € 678,1 milioni di Euro.

Conclusioni.


Fatta eccezione per gli anni in cui si disputano i Campionati Europei per Squadre Nazionali, il bilancio dell’UEFA dipende soprattutto dagli introiti per la cessione dei diritti della Champions League. Trattandosi, per la Champions League, di cifre rilevanti, vicine a 1,5 miliardi di Euro, è comprensibile la minaccia della creazione di una “Super Lega Europea”, che organizzi la competizione sostituendosi all’UEFA.

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