mercoledì 28 maggio 2014

Il Merchandising 2012/13 della Juventus e il “trasporto emotivo”.



Luca Marotta

Juventus Merchandising S.r.l. è una società soggetta a direzione e coordinamento di NIKE Inc., che gestisce il merchandising, il licensing e le scuole calcio della Juventus. Secondo quanto scritto dagli Amministratori di Juventus Merchandising S.r.l. nella Relazione sulla Gestione, <>. Gli Amministratori definiscono quanto sopra scritto come “trasporto emotivo”, che ha comportato benefici nei segmenti di attività in cui opera Juventus Merchandising S.r.l., ossia: “Retail”, “Licensing” e “Promotional Services”, riconducibile essenzialmente alle attività delle “Juventus Soccer Schools”.
In effetti il bilancio 2012/13 mostra un incremento del valore della produzione del 34% e un utile netto che aumenta, rispetto al 2011/12, da €  239.793 a € 416.916.

Il Gruppo Nike.

Nike Australia Holding B.V. è il socio unico della società Juventus Merchandising S.r.l., con sede legale a Torino in Corso Galileo Ferraris n. 32. Nike Australia Holding B.V. è controllata dalla capogruppo Nike Inc..
Per avere un’idea della grandezza del Gruppo Nike, si consideri che il consolidato di Nike Inc. al 31/05/2013, si è chiuso con un utile di 2.485 milioni di dollari USA (nel 2011/12: $ 2.223 milioni), con ricavi per 25.313 milioni di dollari USA.

Il Bilancio di Juventus Merchandising.

Il bilancio al 31.05.2013 di Juventus Merchandising Srl si è chiuso con un utile netto di € 416.906 (€ 239.793  nel 2011/12), che è stato riportato a nuovo. Nel verbale dell’assemblea dei soci del 27 settembre 2013, tra gli amministratori, figuravano: Aldo Mazzia, che è anche Amministratore delegato di Juventus F.C. Spa, Francesco Calvo, che è anche Commercial Director Juventus F.C. Spa e Gianluca Pessotto.

Lo Stato Patrimoniale.



Il totale dell’attivo ammonta a € 7 milioni (€ 8.158.939 nel 2011/12) e risulta finanziato per il 56,7% dai mezzi propri (43,8% nel 2011/11), essendo il Patrimonio Netto pari a € 3.986.961.
Le immobilizzazioni totali nette sono diminuite a € 2.105.119 da € 2.336.980.
Le immobilizzazioni immateriali nette diminuiscono da € 1.079.442 a € 971.223. La maggior parte di tali immobilizzazioni riguarda i costi di progettazione del design e la realizzazione dei lavori di edilizia per l’allestimento dei nuovi punti vendita ed, in particolare, dello “Stadium Store” all’interno dello Juventus Stadium. Gli investimenti del 2012/13 sono stati pari a € 27.575 e gli ammortamenti, calcolati in base alla durata dei contratti stipulati con la società proprietaria della galleria commerciale adiacente allo stadio e con la Juventus, sono stati pari a € 135.794.
Le immobilizzazioni materiali nette aumentano da € 1.247.538 a € 1.123.896. La maggior parte di tali immobilizzazioni riguarda i cespiti, come attrezzature e arredi, per l’allestimento dei nuovi punti vendita ed in particolare dello “Stadium Store”. Durante il 2012/13, si sono registrati incrementi per € 119.738 e ammortamenti per € 243.380.
Tra le immobilizzazioni finanziarie è esposto il valore della partecipazione in J-Stars S.r.l., che è una società sportiva dilettantistica, per € 10.000.
Le rimanenze di prodotti finiti e merci risultano aumentate da € 1.366.028 a € 1.552.693.
La società espone crediti per € 2,4 milioni, in diminuzione di circa 842 mila Euro. Il credito maggiore riguarda un contratto di deposito e finanziamento infragruppo (“Deposit and loan agreement”) per € 984.761 verso la società Nike European Operations Netherland B.V..
Nike European Operations Netherland B.V. funge da “treasury center” del Gruppo, dove depositare le eccedenze e attingere prestiti. I crediti verso clienti, al netto del fondo svalutazione (€ 1.187.063), ammontano a € 673.243. Esistono crediti verso clienti relativi al segmento retail e licensing.
Nei crediti tributari, pari a € 97.737 sono evidenziati anche dei crediti per imposte pagate all’estero relative alle ritenute operate alla fonte dai clienti esteri per le royalties pagate per lo sfruttamento del marchio Juventus.
Le disponibilità liquide sono pari a € 914.297, mentre nel 2011/12 erano pari a € 1.162.382.
Il patrimonio netto risulta aumentato da € 3.570.055 a € 3.986.971. La variazione è dovuta all’utile dell’esercizio.
I fondi per rischi e oneri sono diminuiti da € 50.000 a € 25.216. La variazione è dovuta all’utilizzo dell’accantonamento effettuato per un atto vandalico allo “Store” del centro di Torino, nel maggio 2012 e al sostenimento di spese legali già accantonate.
I debiti sono diminuiti da € 3.466.499 da € 1.923.430. Il maggior importo riguarda i debiti verso fornitori pari a € 1.259.807. L’importo dei debiti verso fornitori si è ridotto a causa della riduzione degli investimenti negli stores, rispetto al 2011/12.
Nei risconti passivi figurano € 771.890 (€ 704.490 nel 2011/12) per royalties del diritto d’uso del marchio Juventus.

La Gestione Economica.



I ricavi delle vendite sono aumentati del 34% assestandosi a € 13.946.655 (€ 10,4 milioni nel 2011/12). I risultati del 2009/10 e 2010/11 erano modesti, come se riflettessero l’andamento sportivo della squadra di calcio. Infatti, le vendite del 2010/11 erano pari a € 5.812.372 e quelle del 2009/10 a € 5.695.314.
La suddivisione dei ricavi per tipologia evidenzia che i ricavi derivanti dalla vendita di prodotti risultano pari a € 9,7 milioni (€ 7 milioni nel 2011/12). Di questi € 844.896 (€ 709.655 nel 2011/12) derivano dalla scuola calcio. I ricavi per royalties del diritto d’uso del marchio Juventus ammontano a € 3,3 milioni (€ 2,7 milioni nel 2011/12). Gli atri ricavi da scuola calcio sono pari a € 970.035 (€ 660.643 nel 2011/12). Gli Amministratori individuano nel “Megastore” sito nella galleria commerciale adiacente l’impianto sportivo la causa principale nell’incremento dei ricavi. Per quanto riguarda i ricavi del segmento Retail, ben 8,3 milioni provengono da punti vendita gestiti direttamente, solo € 0,5 milioni provengono dai negozi in franchising di Torino Lingotto e Milano e dalle vendite tramite il canale internet.
La suddivisione dei ricavi per area geografica dimostrano che la crescita del fatturato è avvenuta esclusivamente in Italia. Infatti, la ripartizione del fatturato per area geografica è la seguente: Italia € 13.105.549 (€ 9.450.347 nel 2011/12 e € 5.179.119 nel 2010/11); Unione Europea € 400.931 (€ 457.635 nel 2011/12 e € 114.527 nel 2010/11); Extra UE € 440.175 (€ 518.768 nel 2011/12 e € 518.725 nel 2010/11).
I costi della produzione sono aumentati del 33% ed ammontano a € 13,6 milioni (€ 10,2 milioni nel 2011/12). I costi per l’acquisto di materie prime e merci aumentano da € 4,4 milioni a € 4.986.177. Anche il costo del personale aumenta del 7% da € 1.861.441 a € 1.992.954. I costi per servizi aumentano a € 5 milioni da € 3,6 milioni .
Il risultato prima delle imposte è pari a € 732.500 (€ 569.997 nel 2011/12).

La Differenza con Manchester United Merchandising Limited.

La differenza di fatturato con l’analoga società che gestisce il merchandising ed il licensing del Manchester United è evidente, perché la società inglese fattura complessivamente il doppio. La forbice di fatturato si amplia enormemente se si considera il fatturato estero. Di conseguenza anche gli importi pagati dalla Nike per il contratto di sponsorizzazione ne risentono. Infatti, per il 2012/13 il Manchester United ha ricevuto £ 25,3 milioni (€ 29,5 milioni) a titolo di minimo garantito oltre a £ 12,8 milioni aggiuntivi (€ 14,9 milioni); mentre, la Juventus è stata senza dubbio penalizzata dalla rinegoziazione del contratto con Nike, del 2006. Nike confermò la sponsorizzazione tecnica con Juventus sino all’originaria scadenza prevista al termine della stagione sportiva 2014/2015. Tuttavia, Nike concordò una riduzione dei corrispettivi di circa € 4,5 milioni per l’esercizio 2006/2007 e di ulteriori € 4,5 milioni circa ripartiti nei successivi otto anni di contratto. Non essendo riportato in modo esplicito nel bilancio l’importo della sponsorizzazione tecnica, secondo alcune stime effettuate, tra cui il sito “Tifoso Bilanciato”, per il 2012/13, l’importo potrebbe essere stato di 16,5 milioni.
Tra le curiosità, della Relazione sulla Gestione, emerge che il rapporto economico con Manchester United Merchandising Limited, che è parte correlata di Juventus Merchandising Srl, ha generato costi per servizi per € 15.544 e Ricavi per Royalties per € 52.565.



Considerazioni finali.

Gli Amministratori evidenziano che il business in cui opera Juventus Merchandising Srl è strettamente correlato all’andamento sportivo di Juventus Football Club Spa e all’emotività che le prestazioni sportive esercitano sui tifosi.
Tuttavia, a giudizio di chi scrive, l’aumento del volume d’affari è, senza dubbio, il frutto combinato di alcuni fattori importanti: l’andamento sportivo della squadra, che sia nel 2011/12, che nel 2012/13 ha vinto il campionato oltre alla Super Coppa Italiana, raggiungendo i quarti in Champions League; lo stadio di proprietà e i nuovi punti vendita.

Dai dati esposti, sembrerebbe che il merchandising della Juventus nel 2012/13 confermi il fatto già evidenziato per il 2011/12, del "salto di livello", rispetto alle stagioni dei settimi posti, per iniziare a potersi confrontare col livello raggiunto dai club Europei, almeno quelli di media fascia. I Top Club, come il Manchester United, sono ancora molto distanti.

martedì 27 maggio 2014

Il Merchandising del Manchester United 2012/13: fatturato e utile in crescita.



Luca Marotta


I risultati economici della società “Manchester United Merchandising Limited”, che è controllata dalla Nike, per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2013, evidenziano un utile ante imposte di £ 1.050.470, di poco superiore a quello del 2011/12, che era pari a £ 944.322 e un fatturato di £ 22.952.463  (2012: £ 20.7 milioni ) in crescita del 10,8%, nonostante le difficili condizioni economiche globali

L’accordo Nike – Manchester United.

L’accordo Nike – Manchester United è iniziato il 1 Agosto 2002. La Nike oltre ad essere sponsor tecnico del Manchester United, ne gestisce il merchandising, il licensing e le operazioni di vendita al dettaglio, tramite la società: Manchester United Merchandising Limited, alla quale ha concesso una sublicenza in relazione a tali diritti.
Come scritto nel bilancio 2012/13 di Manchester United PLC, il vecchio contratto della durata di tredici anni, con scadenza 2015, con la Nike, ha garantito ai “Red Devils” un ricavo aggregato minimo di £ 303 milioni, sia per sponsorship che per diritti di licensing. Nello specifico per il periodo che va dall’1 luglio 2010 al 30 giugno 2015, Nike, Inc ha garantito al Manchester United l’importo di 127 milioni di sterline, come minimo garantito. Per il 2012/13 il Manchester United ha ricevuto £ 25,3 milioni a titolo di minimo garantito oltre a £ 12,8 milioni aggiuntivi, per il 2011/12 il minimo garantito è stato di £ 25,4 milioni oltre £ 8,4 milioni e per il 2010/11 era di £ 23.3 milioni oltre £ 5.7 milioni aggiuntivi.
In linea teorica, l'importo da pagare potrebbe essere ridotto se, tra le altre cose, il Mannchester United non raggiungesse i primi dieci posti della Premier League o non disputasse competizioni europee. L'ammontare della riduzione del pagamento dipende dal tipo di evento si verificatosi, e la riduzione massima possibile sarebbe di £ 6.350.000 se la Prima Squadra fosse retrocessa dalla Premier League.

La proprietà.

Manchester United Merchandising Limited è una società, con sede nel Regno Unito, controllata dalla società statunitense Nike Inc, tramite un’altra società: Nike International Holding BV.

Le attività.

Le tre principali attività di cui si occupa la società Manchester United Merchandising Limited sono:
1)     la vendita al dettaglio di prodotti con il marchio del Manchester United e Nike attraverso propri punti vendita al dettaglio nel Regno Unito;
2)     le licenze per la produzione, la distribuzione all'ingrosso e vendita al dettaglio di tali prodotti a livello globale;
3)     gestione a livello mondiale delle “Manchester United Soccer Schools”.

La crescita del fatturato.

Il fatturato al 31 maggio 2013, supera il record stabilito col bilancio chiuso al 31 maggio 2012 che era di £ 20.7 milioni. Nel periodo 2007/08-2011/12, il fatturato cumulato ha raggiunto la cifra di £ 119,8 milioni, mentre come utile netto si sono superati £ 3,7 milioni. Il CAGR, relativo alla crescita del fatturato, considerando gli esercizi dal 2007/08 al 2012/13, è del 5,43%.



Il fatturato per l’esercizio chiusosi il 31 maggio 2013 è stato di £ 22,9 milioni, che, considerando un cambio di € 1= £ 0,8559, equivalgono a circa € 26,8 milioni. Nell’esercizio precedente il fatturato è stato pari a £ 20,7 milioni. L’incremento registrato è stato del 10,8%. Secondo gli amministratori è un buon risultato tenuto conto della crisi economica generale.
Dal punto di vista geografico il fatturato è così suddiviso: £ 19.8 milioni nel Regno Unito (+ 10,2% rispetto al 2012); £ 3.2 milioni nel resto del mondo (+14,9% rispetto al 2012).
Dal punto di vista delle “aree business” il fatturato è suddiviso in tre grandi settori: Retail; Licensing; Soccer Schools.
Il settore Retail, ossia la vendita al dettaglio dei prodotti a marchio, registra un fatturato di £ 16,3 milioni (€ 19,1 milioni). Tale settore, nell’esercizio precedente, ha registrato la cifra di £ 13,5 milioni. L’incremento registrato è stato del 20,8%.
Il settore Licensing, segna un fatturato di £ 5,3 milioni, pari a 6,2 milioni di Euro. Questo settore, al 31 maggio 2012, ha registrato la cifra di £ 5,4 milioni. Si è registrato un decremento dell’1% rispetto all’esercizio precedente.
Il settore Soccer Schools, ossia la gestione delle scuole calcio del Manchester United, riporta un fatturato di £ 1,3 milioni, pari a € 1,5 milioni. Tale settore, nel 2011/12, ha registrato la cifra di £ 1,8 milioni. Il decremento registrato è stato del 27,9%.
Il costo del venduto pari a circa £ 8 milioni (£ 6,4 milioni nel 2011/12), permette di esporre un margine lordo sulle vendite di £ 14,9 milioni (£ 14,3 milioni nel 2011/12), pari al 65,2% del fatturato.
I costi operativi riguardano i costi di distribuzione e i costi amministrativi. I costi di distribuzione aumentano da £ 2,3 milioni del 31/05/2012, a £ 2,4 milioni (€ 2,8 milioni).
I costi amministrativi pari a £ 11,9 milioni (€ 14 milioni) risultano aumentati dell’8,1%.
Tra i costi amministrativi spicca il costo del personale, che ammonta a £ 2,3 milioni (£ 2,5 milioni nel 2011/12). Tale costo segna un decremento dell’8.3%. Le unità impiegate sono passate da 43 a 45, di cui 25 nel retail. In occasione delle gare casalinghe del Manchester United sono state ingaggiate altre 76 unità con contratti di prestazione occasionale (nel 2012: 77 unità) e in più con le stesse modalità “precarie” sono stati ingaggiati 29 allenatori per le scuole calcio (37 nel 2012).
L’utile lordo prima delle tasse è pari a £ 1.1 milioni (€ 1,2 milioni), con un incremento dell’11,2% rispetto all’esercizio precedente, quando il risultato era stato pari a £ 944 mila.

Lo Stato Patrimoniale.

Lo stato patrimoniale presenta delle attività per un totale di £ 11,3 milioni (£ 10,9 milioni nel 2011/12), con £ 435 mila di immobilizzazioni materiali, £ 1,1 milioni  di rimanenze, £ 9,5 milioni di crediti e £ 283 mila di disponibilità liquide. Le attività risultano in aumento del 3,7% a causa dell’aumento dei crediti. Le rimanenze a fine esercizio risultano diminuite a £ 1,1 milioni  (2012: £ 1,4 milioni) a causa dell’immissione in magazzino 2011/12 del “home kit” 2012/13.
Da segnalare che i crediti comprendono £ 6,1 milioni (£ 6,5 milioni nel 2011/12) di crediti fruttiferi di interessi verso imprese del gruppo.
Il patrimoniale netto, pari a £ 1.6 milioni, risulta in aumento di £ 794.954 a causa dell’utile di esercizio.
Le passività espongono solo debiti a breve per £ 9,7 milioni (£ 10,1 milioni nel 2011/12), che comprendono debiti infruttiferi verso le imprese del gruppo per £ 5.564.327 (£ 5,6 milioni nel 2011/12). Non esistono debiti bancari.

Conclusioni.


Manchester United  Merchandising Limited è la società attraverso la quale Nike gestisce le attività del merchandising e licensing del Manchester United. Il contratto, iniziato nel 2002, scade nel 2015, e secondo quanto riportato dalla stampa economica specializzata, per il nuovo contratto, indipendentemente dal nuovo sponsor, si profila un sostanzioso aumento degli importi garantiti. Risulterà molto interessante e da approfondire il meccanismo di determinazione dei ricavi aggiuntivi oltre il minimo garantito, che, come scritto per il vecchio contratto, sembrerebbe determinato in base a delle stime attendibili, che dovrebbero dare un’idea circa il vantaggio economico derivante allo sponsor dal rapporto di partnership col club di calcio: “For sponsorship contracts any additional revenue receivable over and above the minimum guaranteed revenue contained in the sponsorship and licensing agreements is taken to revenue when a reliable estimate of the future performance of the contract can be obtained and it is probable that the amounts will not be recouped by the sponsor in future years. Revenue is recognised over the term of the sponsorship agreement in line with the performance obligations included within the contract and based on the sponsorship benefits enjoyed by the individual sponsor. This typically results in more revenue being recognised in the later stages of the contract as the level of support provided to sponsors increases over the term of the sponsorship agreement, which is consistent with the payment profiles typically set out in the contract.”

sabato 24 maggio 2014

La Gestione 2013 del Marchio Milan.



Luca Marotta


La gestione, intesa come diritto di sfruttamento, del marchio Milan è di competenza della società controllata “Milan Entertainment S.r.l.”, con delle esclusioni come quella relativa alla sponsorizzazione della maglia e quella relativa allo sponsor tecnico, oltre ad alcuni aspetti del merchandising e licensing derivanti dal contratto Adidas.
Nonostante tali limitazioni, “Milan Entertainment S.r.l.”, nel 2013, ha registrato un utile, al netto delle imposte, pari a € 15.527.212, in aumento di circa € 1,2 milioni.

La Società e le sue origini.

“Milan Entertainment S.r.l.” è una società unipersonale sotto l’attività di direzione e controllo di A.C. Milan S.p.A. ed è la società che detiene il marchio del Milan. Tale società ha come socio unico A.C. Milan S.p.A..
Nel corso dell’esercizio 2005, A.C. Milan S.p.A. conferì alla società Servizi Milan S.r.l. il ramo d’azienda avente per oggetto immobilizzazioni immateriali, contratti, personale, crediti e debiti e comprensivo del diritto di sfruttamento, a tempo determinato (durata ventennale) e con contenuto limitato, dei segni distintivi di proprietà o nella disponibilità di A.C. Milan S.p.A.. Il conferimento fu fatto allo scopo di gestire e valorizzare tali “assets” per finalità commerciali. Il valore del ramo d’azienda, che emerse a seguito di relazione giurata di stima, risultò pari a 183.662 migliaia di Euro. Tale conferimento fu approvato con effetto dal 1° ottobre 2005.
Nella sostanza il 99% del valore del conferimento riguardava il marchio e l’operazione, pur configurandosi giuridicamente come “conferimento d’azienda”, “di fatto” ha avuto come oggetto principale “la cessione temporanea” del marchio.
Nell’ambito dell’esecuzione di tale conferimento la società Servizi Milan S.r.l. modificò la propria denominazione in “Milan Entertainment S.r.l.”.

Lo Stato Patrimoniale.



Il totale delle attività al 31.12.2013 ammonta a € 250,4 milioni (€ 242,9 nel 2012). Le due principali poste dell'attivo riguardano la voce “concessioni, licenze, marchi e diritti simili” per € 106,8 milioni (€ 116 milioni nel 2012) e la voce “crediti verso società controllante” per € 124 milioni (€ 107 milioni nel 2012).
Il valore contabile netto del marchio ammontante a € 106,9 milioni (€ 115,6 milioni nel 2012), deriva dal valore lordo, pari a € 181,3 milioni, diminuito del fondo ammortamento pari a € 74,8 milioni.
Le attività sono finanziate per l’81% dal patrimonio netto, che risulta pari a € 202,9 milioni (€ 200,3 nel 2011). Il patrimonio netto comprende la voce “riserva da sovrapprezzo azioni” per € 163.754.684 che si riferisce al corrispettivo del conferimento del ramo d’azienda avvenuto il 30 settembre 2005. Nel 2013 sono stati distribuiti dividendi per € 13 milioni in relazione all’utile del 2012, mentre, durante il 2012, sono stati distribuiti dividendi per € 15,5 milioni in relazione all’utile del 2011.

La Posizione Finanziaria Netta.



La Posizione Finanziaria Netta è positiva per € 94,6 milioni (+€ 76,3 milioni nel 2012), poiché le attività finanziarie pari a € 119,3 milioni (€ 101,6 milioni nel 2012) superano le passività finanziarie che ammontano a € 24,6 milioni (€ 25,3 milioni nel 2012).
La posta principale delle attività finanziarie riguarda il credito, di natura finanziaria, verso la società controllante “A.C. Milan S.p.A.”, che è pari a € 119,3 milioni (€ 101,4 milioni nel 2012) e che deriva dall’attività di tesoreria centralizzata. Tra le passività finanziarie spiccano i debiti verso altri finanziatori per € 24,6 milioni (€ 25,2 milioni nel 2012), che riguardano debiti verso società di factoring, tra cui: Unicredit Factoring per € 22,7 milioni e M.P.S. Leasing & Factoring per € 1.950.000.

La Gestione Economica.



Il valore della produzione 2013 è stato pari a € 58,1 milioni (€ 60,1 milioni nel 2012) ed ha registrato una riduzione di € 2 milioni circa.
La voce ricavi delle vendite e delle prestazioni, pari a € 51,1 milioni (€ 52,4 milioni nel 2012), comprende i ricavi derivanti dal contratto di servizio con la controllante per € 15.989.000 (€ 15,5 milioni nel 2012). Tale contratto ha per oggetto prestazioni relative a servizi commerciali, marketing e vendite, servizi di gestione e amministrazione del personale e servizi relativi alla gestione dello stadio e della biglietteria, nonché i servizi amministrativi informatici, logistici e generali. Ovviamente, tale posta, riferendosi ad operazione “infragruppo” nel bilancio consolidato non è considerata. La voce “royalties e proventi promo-pubblicitari” risulta pari a € 28.470.000 (€ 28.985.000 nel 2012). Tale voce è costituita dai proventi derivanti dalla vendita di pacchetti promo-pubblicitari multi-prodotto a vari partner commerciali, come Beiersdorf AG, Dolce & Gabbana Srl, Banca Popolare di Milano S.p.A., M.S.C. Crociere S.A., SuissGas S.p.A., Telecom Italia S.pA. e Volkswagen Group Italia S.p.A.
I ricavi da gestione stadio diminuiscono a € 6.070.000 da € 7.187.000 del 2012. Tali ricavi provengono dalla fatturazione di servizi relativi a determinate categoria di abbonamenti come “Sky Box” e “Sky Lounge”. Gli Amministratori attribuiscono il decremento di tale voce alla congiuntura economica negativa.
La voce altri ricavi e proventi pari a € 7 milioni (€ 7,7 milioni nel 2012), riguarda la vendita di materiale vario per € 1,2 milioni (€ 1,7 milioni nel 2012), sopravvenienze attive per € 281 mila (€ 335 mila nel 2012) e altri proventi per € 5,5 milioni (€ 5,7 milioni nel 2012).
I ricavi da vendite di materiale vario si riferiscono alle vendite dei “Milan Junior Camp” e delle Scuole Calcio Milan. La gestione della vendita del materiale per le scuole calcio, nel 2012/13, è passata da A.C. Milan a Milan Entertainment. Gli Amministratori attribuiscono il decremento della voce a minori richieste di materiale. Poiché nell’esercizio 2012 si era ecceduto nell’acquisto di materiale in eccesso, si è provveduto a ridurre gli ordinativi e si è fatto ricorso alle rimanenze di magazzino degli anni precedenti.
La voce “altri proventi” riguarda riaddebiti di costi, effettuati nei confronti di AC Milan Spa e Milan Real Estate SpA.
I costi della produzione ammontano a € 36,1 milioni (€ 40,9 milioni nel 2012).
Le principali voce di costo riguardano gli ammortamenti per € 9,5 milioni (€ 9,7 milioni nel 2012), il personale per € 7,2 milioni (€ 7,4 milioni nel 2012) e le spese per servizi per € 8,3 milioni (€ 10,6 milioni nel 2012).
Tra i costi per servizi figura l’acquisto di biglietti e abbonamenti da A.C. Milan per € 3,3 milioni (€ 4,4 milioni nel 2012), che formano oggetto di pacchetti promo-pubblicitari da rivendere agli sponsor. Il personale mediamente in forza durante il 2013 è stato di 75 unità (77 nel 2012).
L’ammortamento del marchio ammonta a € 9.065.000.
Da evidenziare l’accantonamento a fondi rischi per € 1.150.000 a titolo di “stanziamento di oneri di ristrutturazione del personale”, per far fronte al processo riorganizzativi avviato nel seconda parte del 2013 e che si dovrebbe concludere nel 2014.
Gli oneri diversi di gestione pari a € 6,8 milioni (€ 9,3 milioni nel 2012), comprendono la voce “spese organizzazione gare, pari a € 5 milioni (€ 6,6 milioni nel 2012), che si riferisce alle spese per la gestione dei palchi, tribune d’onore, “Sky Box” e “Sky Lounge”, oltre ai servizi di “stewarding”, assistenza e biglietteria.
Il risultato dell’esercizio 2013 mostra un utile netto di € 15,5 milioni, mentre nel 2012, l’utile netto è stato pari a € 14,3 milioni.
In relazione alla destinazione dell’utile, il Consiglio di Amministrazione ha proposto di distribuire dei dividendi per 14,7 milioni di Euro.

Gli Altri Ricavi commerciali di AC Milan SpA.

Nell’ambito del rapporto tra A.C. Milan e Milan Entertainment, AC Milan si riserva le sponsorizzazioni principali e il merchandising e licensing nell’ambito del contratto con Adidas.
Nel 2013 i proventi da sponsorizzazioni di A.C. Milan Spa sono risultati sostanzialmente stabili, essendo pari a € 34.726.000 (€ 34.571.850 nel 2012). Lo Sponsor Ufficiale Emirates contribuisce con € 12.750.000 (€ 13.750.000 nel 2012; € 14.450.000 nel 2011 ed € 11.875.000 nel 2010), di cui € 1 milione (€ 2 milioni nel 2012) come premio per il raggiungimento di specifici obiettivi. Il contratto con Emirates scade il 30 giugno 2015.
Lo Sponsor Tecnico Adidas contribuisce con € 17.347.000 (€ 16.726.000 nel 2012; € 17.495.000 nel 2011 ed € 14.918.000 nel 2010). Il contratto con Adidas scade il 30 giugno 2017.
Gli Sponsor Istituzionali, i Fornitori Ufficiali e i Partner commerciali hanno contribuito con € 3.918.000 (€ 3,7 milioni nel 2012).
Altri proventi commerciali, pari a € 9,961.000 (€ 9.743.000 nel 2012), riservati ad AC Milan Spa, riguardano l’attività di merchandising e di licensing, che per la maggior parte riguarda il contratto Adidas.

Conclusione.


Il Milan, tramite la sua struttura di Gruppo, è il club che, in Italia, incassa di più dal punto di vista dei ricavi commerciali. Nell’ultima classifica “Football Money League” di Deloitte risultava che i ricavi commerciali del Gruppo Milan ammontavano complessivamente a € 96,2 milioni.

venerdì 16 maggio 2014

La Terza Trimestrale della Juve: “Rebus sic stantibus …”



Luca Marotta


“Stando così le cose”, la terza trimestrale della Juventus, approvata il 13 maggio 2014, apre le porte ad alcuni spunti di riflessione sui possibili scenari futuri, che potrebbero condizionare le scelte della società bianconera anche dal punto di vista sportivo. In particolare, l’obiettivo di raggiungere l’equilibrio economico e la necessità di far fronte agli impegni finanziari derivanti dagli investimenti in infrastrutture, necessitano entrambi di un livello minimo di ricavi, che richiede anche grande attenzione all’andamento sportivo della squadra ,che alimenta, a sua volta, la provvista dei ricavi necessari al perseguimento degli obiettivi citati. Da una lettura superficiale dei risultati della trimestrale, sembrerebbe che eventuali investimenti nella rosa possano essere finanziati solo dallo sfoltimento della rosa stessa. La leva dell’indebitamento finanziario per effettuare acquisti di “Top Players” è da escludere. Lo scenario dello smantellamento della rosa, in particolare di tutti i pezzi pregiati, potrebbe compromettere l’andamento sportivo e di conseguenza il venir meno di ricavi importanti come quelli delle competizioni europee. Diventerà fondamentale l’abilità nel Player Trading da parte del management sportivo e quella nel far aumentare i ricavi commerciali da parte del management non sportivo. Si pensi al naming rights del Centro Sportivo, magari in abbinamento con lo stadio. Lo scenario dello “smobilizzo della rosa" è supportato da alcune frasi pronunciate dal tecnico, come “fine di un ciclo” o “la squadra è spremuta”. Ovviamente dire “spremuta” è molto diverso da dire “stanca”. Lo scenario “conservativo” potrebbe puntare su alcuni ritocchi attingendo dal mercato “low cost” o dei parametri zero, ma resta ugualmente necessario lo sfoltimento degli esuberi. Altra possibilità resta un’operazione alla “Zidane”. Questi ultimi scenari necessitano dell’abilità del management sportivo che deve operare anche in sintonia col progetto tecnico.
Nel Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2014 gli Amministratori, prevedono che l’esercizio 2013/2014 evidenzierà una perdita superiore a quella dell’esercizio 2012/2013. Poiché la perdita di esercizio 2012/2013 al netto delle imposte è stata di circa 16 milioni di Euro, la perdita 2013/2014, sarà di importo superiore a tale cifra, che comunque potrà essere coperta dalle riserve patrimoniali esistenti.
I dati di sintesi mostrano un utile netto, relativo ai primi 9 mesi dell’esercizio, di € 2,9 milioni (€ 13,8 milioni al 31/03/2013), un patrimonio netto positivo per (€ 78,4 milioni  31/03/2013) e un indebitamento finanziario netto in aumento, pari a € 198,9 milioni (€ 160,9 milioni  31/03/2013). E' bene ricordare che il quarto trimestre 2012/13, determinò la perdita finale dell’esercizio, anche a causa dell’impairment effettuato sul valore di Felipe Melo.
Per quanto riguarda la sostenibilità del debito, anche se il rapporto Net Debt/EBITDA potrebbe migliorare, se si aumentassero i ricavi operativi, bisogna evidenziare che la Juventus ha delle linee di credito per € 309,7 milioni, che sono utilizzate solo per il 58,43%.
Gli Amministratori, nonostante le previsioni di perdita, hanno ribadito che nell’ultimo trimestre dell’esercizio la gestione sarà focalizzata sull’obiettivo di ridurre l’entità della perdita prevista, in modo da proseguire nel trend di miglioramento dei risultati economici evidenziato negli ultimi due esercizi.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.



Rispetto al 30 giugno 2013, il totale delle attività risulta in aumento del 10,4%, assestandosi a 489,5 milioni di Euro.
Il peso sul totale dell’attivo della voce “Terreni e fabbricati”, al netto degli ammortamenti, è del 25,7%.
L’attivo corrente comprensivo degli anticipi a fornitori correnti, risulta inferiore al passivo corrente, comprensivo degli anticipi da clienti correnti, di € 207,2 milioni, conseguenza, molto probabilmente, degli investimenti realizzati.

Gli Investimenti immobiliari.

Al 31 marzo 2014, il valore dei terreni dello “Juventus Training Center” è di € 5 milioni, quello dei fabbricati dello “Juventus Training Center” è di € 16,8 milioni, mentre il valore contabile netto dello Juventus Stadium e Museum è di € 104,3 milioni. Rispetto al 30 giugno 2013, risultano incrementi per € 3,2 milioni, di cui € 2,4 milioni riguardanti la nuova tribuna dello Juventus Stadium denominata “Legends Club”, che è entrata in funzione nel mese di agosto 2013, mentre € 461 mila per il refettorio dello Juventus Training Center, che è entrato in funzione con l’inizio del nuovo anno scolastico, infine, € 135 mila riguardano il nuovo magazzino situato sul lato sud est dello Juventus Stadium.
Nel mese di aprile 2014, la Juventus ha raggiunto un accordo preliminare con Campi di Vinovo S.p.A. per acquisire alcuni terreni adiacenti il Centro Sportivo. Il prezzo concordato di € 10,8 milioni coincide con il credito vantato nei confronti di Campi di Vinoso, anche nella tempistica. Infatti, al 31 dicembre 2013, la Juventus vantava un credito verso verso Finanziaria Gilardi S.p.A. per € 6,9 milioni, in relazione al progetto “Mondo Juve – Parco Commerciale”, e verso Campi di Vinovo S.p.A. per  € 10,3 milioni.
Finanziaria Gilardi S.p.A. ha proposto alla Juventus di dilazionare ulteriormente il pagamento previsto. Il 31 dicembre 2013, è stato pagato l’importo di € 2 milioni. Per quanto riguarda la parte residua sarà compensata in parte con l’acquisto dei terreni per € 10,8 milioni, di cui si è detto.
Per quanto riguarda il Progetto Continassa, a inizio gennaio 2014 la società bianconera ha affidato in esclusiva a Beni Stabili Gestioni S.p.A. – Società di Gestione del Risparmio l’incarico per la costituzione di un Fondo comune di investimento immobiliare finalizzato allo sviluppo dello stesso Progetto. Come scritto nel Resoconto Intermedio di Gestione, Beni Stabili Gestioni S.p.A., con il supporto e la collaborazione della società vianconera, sta organizzando il reperimento delle risorse finanziarie necessarie al Fondo per il completamento del Progetto stesso, sia mediante ricorso ad equity proveniente da investitori terzi sia mediante ricorso ad indebitamento finanziario. Tale Progetto prevede di sviluppare il nuovo Centro di Allenamento e Media della Prima Squadra e la nuova sede sociale della Juventus, un hotel, servizi dedicati alle persone e alle imprese, nonché residenze private.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio netto al 31 marzo 2014 è positivo per € 51,6 milioni (€ 78,4 milioni al 31 marzo 2013) e finanzia il 10,5% dell’attivo.
La variazione rispetto al patrimonio netto del 30 giugno 2013 è dovuta principalmente all’utile dei primi 9 mesi. Il Patrimonio netto, essendo positivo, è conforme a quanto stabilito dal regolamento del Fair Play Finanziario.

La Posizione Finanziaria Netta.



Se considerassimo il Capitale Investito Netto, pari a € 250,5 milioni, risulterebbe che il Patrimonio netto ne finanzia il 20,6% e il restante 79,4% è finanziato dall’indebitamento finanziario netto.
Secondo il regolamento del Fair Play Finanziario, l’indebitamento di natura finanziaria al netto delle disponibilità liquide, cui va aggiunto il saldo tra crediti e debiti da calciomercato, non deve essere superiore al fatturato netto. Non si dovrebbero conteggiare i debiti contratti per investimenti “virtuosi” come lo stadio.



L’indebitamento finanziario netto, al 31 marzo 2014 è pari a € 198,9 milioni (€ 160,8 milioni al 31 marzo 2013) ed è in aumento rispetto al 30 giugno 2013 di € 38,7 milioni. L’indebitamento finanziario netto corrente ammonta a € 146,8 milioni.
Di fronte a tali cifre ci si potrebbe porre la domanda sulla sostenibilità del debito la risposta sta oltre che nel rapporto tra Net Debt /Ebitda anche nel fatto che al 31 marzo 2014 la Juventus dispone di linee di credito revocabili per € 309.750.000, utilizzate per complessivi € 181.000.000, di cui € 37,6 milioni per fideiussioni rilasciate a favore di terzi, € 95,5 milioni per scoperti di cassa e € 47,9 milioni per anticipazioni su contratti e crediti commerciali.

Il totale lordo dei debiti finanziari aumenta da € 166,1 milioni del 30/06/2013 a € 206,8 milioni del 31/03/2014. Il debito verso l’Istituto per il Credito Sportivo diminuisce da € 52 milioni a € 50,5 milioni. Trattasi di un debito “virtuoso”, perché destinato ad infrastrutture sportive, e la rata classificata tra i debiti a breve è di € 4,9 milioni. I debiti verso le banche aumentano da € 50,1 milioni a € 95,5 milioni. Trattasi di debiti a breve. I debiti verso società di Leasing, diminuiscono da € 14,1 milioni a € 12,4 milioni. Trattasi di debiti “virtuosi”, perché riguardano il Centro Sportivo di Vinovo, oggetto di un’operazione di leasing, con Unicredit Leasing S.p.A.. I debiti verso le società di factoring diminuiscono da € 49,3 milioni a € 47,9 milioni. Le altre passività finanziarie ammontano a circa 500 mila Euro.
Le Disponibilità liquide aumentano da € 1,8 milioni a € 3,75 milioni. Le attività finanziarie non correnti pari a € 4,1 milioni, rimangono invariate, poiché si riferiscono a liquidità depositata su conto corrente a garanzia del mutuo contratto con l’Istituto per il Credito Sportivo.
Il saldo tra debiti e crediti da calciomercato è negativo per € 19,2 milioni (€ 34,7 milioni al 30/06/2013).
I Crediti verso società del settore specifico per campagna trasferimenti sono pari a € 80,3 milioni (€ 63,8 milioni, al 30/06/2013).
I Debiti verso società del settore specifico per campagna trasferimenti risultano pari a € 99,5 milioni (€ 98,5 milioni, al 30/06/2013).
Presumibilmente alla chiusura dell’esercizio, l’indebitamento finanziario netto della Juventus, con l’aggiunta del saldo tra debiti e crediti da calciomercato, sarà inferiore al fatturato netto e risulterà conforme al Fair Play Finanziario, essendo anche comprensivo di debiti “virtuosi”.

Il Valore della Rosa.



Al 31 marzo 2014, il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 128,8 milioni e rispetto al 30 giugno 2013 risulta in aumento di € 8,6 milioni.
L’incremento è dipeso dagli investimenti della Campagna Trasferimenti 2013/2014, per € 74,6 milioni, da cessioni per un valore contabile netto di € 27,9 milioni e ammortamenti per € 37,1 milioni.
Attualmente, secondo il sito “Transfermarkt” il valore della rosa dei calciatori della Juventus, compresi i prestiti, è stimabile in € 353,3 milioni.

Risultati della Gestione Economica.



I Ricavi dei primi 9 mesi del 2013/14 ammontano a € 229,2 milioni, mentre nei primi 9 mesi del 2012/13 ammontavano a € 223,5 milioni (€ 283,8 milioni al 30 giugno 2013). La variazioni in aumento è stata di € 5,7 milioni. Nel dettaglio, rispetto ai primi 9 mesi del 2012/13, i Ricavi da gare aumentano da € 30,6 milioni a € 31,5 milioni.
I Diritti radiotelevisivi e proventi media diminuiscono di circa 8 milioni da € 131,4 milioni a € 123,4 milioni. Tale voce è composta per € 44.391.000 (€ 51,9 milioni al 31/03/13) da diritti TV Champions ed Europa League, compreso il “market pool” maturato, e per € 79,1 milioni (€ 79,5 milioni al 31/03/13) diritti TV Campionato di Serie A.
In particolare per quanto riguarda i ricavi per Diritti radiotelevisivi e proventi media specifici del terzo trimestre, dal 01/01/14 al 31/03/14 si potrebbe effettuare la ricostruzione risultante dalla seguente tabella:


 In effetti i ricavi per Diritti radiotelevisivi e proventi media del terzo trimestre ammontano a € 36,7 milioni (€ 40,8 milioni nello stesso periodo 2012/13). La variazione negativa di € 4,1 milioni trae origine dai mancati proventi della UEFA Champions League al netto dei proventi per la partecipazione alla UEFA Europa League, che genera una differenza negativa di € 7,1 milioni. Tale variazione è parzialmente compensata da maggiori proventi da cessioni diritti media nazionali per € 2.989.000.
I Ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità dei primi 9 mesi aumentano di poco da € 37,2 milioni a € 38,6 milioni.
I proventi da gestione diritti calciatori aumentano da € 10,7 milioni a € 20,7 milioni. Tale voce comprende plusvalenze per € 20,1 milioni (€ 8,2 milioni al 31/03/13).
Gli altri ricavi aumentano da € 13,6 milioni a € 15 milioni. Tali ricavi comprendono i proventi dello Juventus Museum e delle iniziative commerciali “Membership” e “Stadium Tour”, nonché ai proventi degli eventi extra sportivi che si svolgono allo Juventus Stadium. 
I Costi operativi, esclusi gli ammortamenti, sono pari a € 171,7 milioni (€ 156,7 milioni, al 31/03/13). La variazione in aumento, rispetto ai primi 9 mesi del 2012/13, è stata di € 15 milioni, ossia è stata del 9,5%, superiore all’incremento dei ricavi operativi che è stato solo del 2,5%.
I costi per servizi esterni dei primi 9 mesi ammontano a € 33,6 milioni, nello stesso periodo del 2012/13 risultavano pari a € 32,6 milioni. Tale voce di costo è la terza per importanza dopo il costo del personale tesserato e gli ammortamenti dei calciatori.
I costi relativi al personale tesserato aumentano di € 16,4 milioni (+16,2%) da € 101,1 milioni a € 117,5 milioni.
Anche il costo del personale non tesserato aumenta da € 8,6 milioni a € 9,5 milioni.
Nel complesso il Costo del Personale ammonta a € 127 milioni e l’incidenza sul fatturato netto è del 60,9%, quella del personale è del 56,4%, abbondantemente in linea col Fair Play Finanziario.
Gli Oneri da gestione diritti calciatori diminuiscono da € 4,7 milioni a € 3,4 milioni.
Gli ammortamenti e svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori aumentano di poco da € 36,1 milioni a € 37,1 milioni.
Il risultato operativo è positivo per € 13,8 milioni e segna un peggioramento rispetto al risultato operativo dell’analogo periodo precedente che era positivo per € 23,1 milioni.
La gestione finanziaria è negativa per € 6,4 milioni, mentre al 31/03/133 era negativa per € 5,2 milioni. Su di essa pesano oneri finanziari per € 8,8 milioni (€ 6,9 milioni nel 2012/13).
Il risultato prima delle imposte è positivo per € 7,4 milioni, mentre nell’analogo periodo 2012/13 era positivo per € 17,9 milioni.
Il risultato netto dei primi 9 mesi dell’esercizio 2013/14 evidenzia un utile di € 2.876.510 in peggioramento rispetto all’analogo periodo del 2012/13 che mostrava un utile di € 13.839.192.

Il Punto di Pareggio.

Il confronto con il 2012/13 risente del fatto che il risultato prima delle imposte dei primi nove mesi del 2012/13 si giovava dei ricavi da UEFA Champions League, per € 51,9 milioni, anche a causa della circostanza che le squadre italiane partecipanti alla manifestazione erano due, mentre nel 2013/1 sono state tre. I ricavi dell’ultimo trimestre ammontano a € 74 milioni (€ 74,1 milioni nel terzo trimestre 2012/13), mentre i costi operativi, senza ammortamenti, sono stati pari a € 57,5 milioni (€ 54,8 milioni nel terzo trimestre 2012/13) e gli ammortamenti calciatori hanno evidenziato la cifra di € 12,3 milioni (€ 11,9 milioni nel terzo trimestre 2012/13). Il risultato operativo del terzo trimestre è stato negativo per € 1,9 milioni, mentre nel terzo trimestre 2012/13 i era positivo per €5,8 milioni. Per quanto riguarda i ricavi da gare per competizioni Europee, nei mesi da aprile a giugno 2014 sarà registrato solo l’incasso delle partite con l’Olympique Lyonnais e col Benifica, mentre nei costi operativi sarà evidenziato il costo dei premi per obiettivi da riconoscere al personale. Per quanto riguarda i ricavi da media per competizioni Europee, nei mesi da aprile a giugno 2014 sarà registrato i ricavi sia da performance che da Market Pool per le restanti partite di Europa League.
Secondo gli Amministratori la vittoria del campionato di Serie A 2013/2014 comporterà un incremento dei costi relativi alla gestione sportiva, si pensi ai premi di rendimento. e tale aumento, non sarà compensato da incrementi di ricavi, nonostante gli effetti positivi dei ricavi da UEFA Europa League e dalle azioni di ottimizzazione poste in essere, allo stato si prevede che l’esercizio in corso evidenzierà una perdita superiore a quella dell’esercizio 2012/2013.
Nell’ultimo trimestre dell’esercizio la gestione continua ad essere focalizzata sull’obiettivo di ridurre l’entità della perdita per proseguire nel trend di miglioramento dei risultati economici evidenziato nel corso degli ultimi due esercizi.
Nel 2011/12, il risultato prima delle imposte era negativo per 45,9 milioni, anche nel 2012/13 il risultato prima delle imposte era negativo per 10,9 milioni e si potrebbe prevedere per la chiusura dell’esercizio 2013/14 un risultato negativo prima delle imposte di circa € 22 milioni, che al netto delle imposte potrebbe determinare una perdita netta di € 29 milioni circa, al di sotto delle riserve disponibili per la sua copertura.



In base a tale previsione, si può affermare che la Juventus supererà anche il secondo esame del Fair Play Finanziario, perché non bisognerebbe considerare gli ammortamenti dello stadio e Centro Sportivo, le spese per il settore giovanile e pur eliminando il ripristino del valore della Library Juventus di € 14,5 milioni, effettuato nel 2011/12, si potrebbe ricorrere, per il 2011/12, alla clausola che è possibile escludere il costo del personale relativo ai calciatori con contratti in essere al 1° giugno 2010. Anche gli oneri finanziari legati alla costruzione delle infrastrutture sportive potrebbero non considerarsi.

Conclusioni.

Per la Juventus è stato raggiunto, dal punto di vista economico, l’obiettivo minimo che era quello di mettersi in linea con i criteri del Fair Play Finanziario. Considerati gli investimenti immobiliari, sembrerebbe che la Società stia puntando molto su tale aspetto, che determina come conseguenza un rafforzamento dal punto di vista patrimoniale riguardante gli “assets” tangibili, a scapito di quelli intangibili. Negli anni '80 e '90, si evidenziava il fatto che i club italiani, a differenza di altri club europei, non investivano nelle infrastrutture, ma solo nella rosa dei calciatori, acquisendo così un vantaggio competitivo. Resta il problema della crescita sia a livello sportivo, che a livello di fatturato, soprattutto per competere con maggiori ambizioni in Europa. Considerando le attuali fonti di ricavo, che vedono vicino ai livelli massimi raggiungibili, ovviamente per la Juventus, i ricavi da stadio e i ricavi Media, la crescita a livello economico deve passare anche da un aumento dei ricavi commerciali e dal miglioramento dell’attività di Player Trading. Ovviamente, i successi sportivi costituiscono la linfa vitale del “brand”, che acquisendo valore, deve fare aumentare la forza contrattuale in sede di negoziazione dei contratti di sponsorizzazione. Come ulteriore conseguenza i successi sportivi dovrebbero far aumentare anche il valore della rosa.
In estrema sintesi, il giudizio sulla terza trimestrale della Juve è che le previsioni per la chiusura dell'esercizio sono "meno peggio del previsto", soprattutto se si considera quanto fu scritto all’indomani dell'eliminazione col Galatasaray in Champions League.


giovedì 8 maggio 2014

I conti del Liverpool 2012/13: perdita rilevante di £ 49,4 milioni e Patrimonio Netto negativo.



Luca Marotta


Il bilancio chiuso al 31 maggio 2013 della società “The Liverpool Football Club and Athletic Grounds Limited” evidenzia una perdita rilevante di £ 49,8 milioni, mentre nel 2011/12 la perdita era di £ 40,5 milioni e il bilancio 2010/11 si era chiuso con una perdita di £ 49,4 milioni.
Unitamente alla perdita record è stato registrato un fatturato record di £ 206,1 milioni, che risulta essere il quinto fatturato della Premier League 2012/2013. Invero, anche il costo del personale pari a £ 132 milioni risulta essere il quinto della Premier League 2012/2013.
Bisogna comunque ricordare che dal bilancio 2011/12 è stata cambiata la data di chiusura dell’esercizio contabile, considerando il 31 maggio al posto del 31 luglio. Il motivo di tale variazione è stato quello di voler allinearsi alla durata della stagione calcistica. Pertanto l’esercizio 2011/12 ha avuto una durata di 10 mesi, ovviamente i risultati del 2012/13 mostrano degli incrementi rispetto al 2011/12, per tale motivo.
Anche la perdita 2012/13, come la perdita del 2011/12 è ascrivibile allo squilibrio della gestione economica. Nella sostanza, ad un elevato costo del personale e ad elevati ammortamenti della rosa calciatori non sono corrisposti brillanti risultati sportivi. Infatti, la stagione sportiva 2012/13 è stata caratterizzata dal conseguimento del settimo posto in Premier League e dal raggiungimento dei sedicesimi in Europa League.

Il Gruppo.

“The Liverpool Football Club and Athletic Grounds Limited” è controllata da “UKSV Holdings Company Limited”, che è l’ultima holding del Gruppo, con sede nel Regno Unito. A sua volta, essa è controllata da “N.E:S.V. I LLC”, conosciuta anche come Fenway Sports Group, che è una società  registrata negli Stati Uniti , di cui John W Henry è il principale azionista.

La Continuità Aziendale (Going Concern).

Gli amministratori sono fiduciosi che la società disponga di risorse adeguate per continuare la sua attività operativa nel prossimo futuro.
Durante il 2012/13, la proprietà è intervenuta a supportare finanziariamente il Liverpool. Infatti, il 3 agosto 2012, la società controllante UKSV ha versato £ 46,8 milioni, a titolo di prestito infruttifero. Di questa somma versata ben £ 37,8 milioni sono stati utilizzati per ripagare il prestito relativo al progetto stadio e £ 9 milioni per rimborsare delle linee di credito sotto forma di “revolving credit facility”.

Lo Stato Patrimoniale.



Le immobilizzazioni immateriali sono aumentate da £ 120,9 milioni a £ 130,9 milioni e rappresentano il 57% dell’attivo. Esse comprendono l’avviamento pari a £ 9,1 milioni e i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori per £ 121,8 milioni.
Le immobilizzazioni materiali ammontano a £ 28,6 milioni (£ 28,5 milioni nel 2011/12) e rappresentano il 12% dell’attivo.
Le immobilizzazioni finanziarie pari a £ 15,9 milioni riguardano l’acquisizione dell’intero capitale di Liverpoolfc TV Limited.
Il Capitale Circolante Netto è negativo per £ 126,7 milioni, mentre nel 2011/12 era negativo per £ 54,1 milioni. Infatti, le attività correnti pari a £ 54,9 milioni sono nettamente inferiori alle passività correnti pari a 181,6 milioni di sterline.

Il Patrimonio netto.

Il Patrimonio Netto è negativo per 44,6 milioni. Al 31 maggio 2012, il patrimonio netto era positivo per £ 5,3 milioni e finanziava il 2,3% dell’attivo. La variazione negativa di £ 49.850.000 è dovuta esclusivamente alla perdita dell’ esercizio. Uno degli indicatori principali del Regolamento del Fair Play Finanziario è il Patrimonio Netto non negativo.


La Posizione Finanziaria Netta (Net Debt).



La Posizione Finanziaria Netta è negativa per £ 114 milioni e risulta in peggioramento di £ 26,9 milioni. Il livello dell’indebitamento finanziario netto è tornato ad esporre una cifra nettamente superiore ai 110 milioni di sterline. Nel 2010/11, l’indebitamento finanziario netto fu quasi dimezzato, a causa della riduzione del debito infragruppo. Invece, nel 2012/13, il debito infragruppo è aumentato da £ 22,2 milioni a £ 69 milioni.
L’aumento del debito infragruppo di £ 46,8 milioni è dovuto ad un finanziamento di UKSK Holdings Company Limited, da destinare per £ 37,8 milioni per il debito dello stadio e per £ 9 milioni per pagare altri debiti.
I debiti bancari risultano diminuiti di £ 21,7 milioni, da £ 69,9 milioni a £ 48,2 milioni.

Il Valore della Rosa.



Il valore contabile netto della rosa calciatori è aumentato da £ 110,5 milioni a £ 121,8 milioni, a causa di acquisizioni per £ 65,4 milioni (£ 18,9 milioni nel 2011/12), di cessioni che avevano un valore residuo contabile di £ 6,7 milioni (£ 14,4 milioni nel 2011/12) e di ammortamenti e svalutazioni per £ 47,4 milioni (£ 42,7 milioni nel 2011/12).
Dopo la chiusura dell’esercizio l’acquisto e la vendita di vari calciatori ha provocato un esborso finanziario netto di £ 53,3 milioni ed un effetto negativo sul conto economico di £ 1 milione.

La Gestione Economica.



Il fatturato è aumentato da £ 169 milioni, relativi ai 10 mesi del 2011/12, a £ 206,6 milioni.
Secondo la classifica e la riclassificazione della Deloitte “Football Money League”, il Liverpool occupa il 12° posto, con un fatturato di £ 206,1 milioni (€240,6 milioni), di cui £ 44,6 milioni per Match Day, £ 63,9 milioni per Broadcasting e £ 97,7 per ricavi Commerciali.
Dal bilancio risulta che i ricavi da media sono aumentati da £ 62,8 milioni a £ 63,8 milioni, con una variazione positiva di £ 1 milione. I ricavi da gare aumentano da £ 42,3 milioni a £ 44,6 milioni.
I ricavi commerciali aumentano da £ 63,9 milioni a £ 97,7 milioni. Sull’aumento ha influito la maggiore durata dell’esercizio, l’incremento registrato nei ricavi da sponsorizzazione e nelle royalties.
I costi, escludendo i costi straordinari e il costo del venduto, ossia i costi contenuti nella voce: “administrative expense before exceptional costs”, aumentano da £ 176,5 milioni a 213,1 milioni al causa della maggiore durata dell’esercizio.
Il costo del personale ammonta a £ 130,8 milioni ed è aumentato del 19,79%. L’incidenza sul fatturato, senza plusvalenze è del 63,5%. Il costo complessivo della gestione del personale, che considera anche gli ammortamenti della rosa calciatori, incide sul fatturato per l’86%.
I costi straordinari diminuiscono da £ 10,4 milioni a £ 2 milioni circa.

Il Player Trading.

Il risultato economico inerente la cessione dei cartellini dei calciatori non riesce a coprire i costi annuali dei cartellini ad eccezione del 2010/11, l’anno in cui fu ceduto Fernando Torres al Chelsea. Come nella stagione 2011/12 il risultato economico della cessione dei calciatori è negativo. Ossia le minusvalenze prevalgono sulle plusvalenze di £ 12,7 milioni. Gli ammortamenti della rosa calciatori sono aumentati  a £ 47,4 milioni da £ 42,7 milioni.

La Gestione Finanziaria.

Con la nuova gestione, la gestione finanziaria è ritornata nell’ambito di livelli accettabili.
Gli oneri finanziari aumentano da £ 3,7 milioni a £ 4,4 milioni. Si pensi che nel 2009/10 ammontavano a £ 17,7 milioni.

Il Punto di pareggio.

Il risultato prima delle imposte al 31 maggio 2013 è negativo per £ 49,8 milioni. Nel 2011/12 era negativo per £ 40,5 milioni.
Il punto di partenza per le valutazioni degli organismi UEFA del Financial Fair Play, supera abbondantemente la soglia di tolleranza dei 45 milioni di Euro.
In considerazione del peggioramento del risultato, anche l’eventuale ricorso alla clausola denominata “Players under contract before 1 June 2010”, sembrerebbe di difficile applicazione. Molto probabilmente verranno esclusi dai costi le donazioni caritatevoli effettuate, che nel 2012/13 sono state pari a £ 185.000 e nel 2011/12 erano pari a £ 31.000. Sembrerebbe che possano essere esclusi dai costi anche dei costi per progetti destinati, in senso lato, alla comunità locale, che nel 2012/13 sono stati pari a £ 385.000 e nel 2011/12 ammontavano a £ 578.000.

I nuovi parametri della Premier League.

Per quanta riguarda la regola che stabilisce che i Club della Premier League dalla stagione 2013/14 non devono più registrare perdite triennali aggregate superiori a £ 105 milioni, lo storico dei conti economici del Liverpool evidenzia un possibile pericolo, anche se nel 2010/11 la perdita fu frutto di una operazione “no money”. Il Liverpool rientrerà nelle misure di controllo dei costi a breve termine (“Short Term Cost Control Measure”), perché i costi del personale (“wage costs”) superano £ 52 milioni e nel 2012/13, com nel 2011/12, hanno abbondantemente superato anche il limite di £ 60 milioni valido dal 2015/16. Tali Club non possono aumentare i costi della rosa attingendo ai fondi provenienti dalla Premier League, come i diritti TV, se non nel limite di £ 4 milioni per il 2013/14; £ 8 milioni per il 2014/15 e £ 12 milioni per il 2015/16. Quindi, il Liverpool dovrà misurarsi con tale nuova normativa e ne dovrà rispettare i limiti.

Conclusioni.

L’ottimo andamento sportivo del 2013/14, con la possibilità, per il 2014/15, di ritornare a percepire i proventi della Champions League, apre prospettive positive in termini economici per il futuro, anche considerando l’elevato valore di mercato che hanno alcuni calciatori della rosa come Suarez.

Il 15 ottobre 2012, la Società ha annunciato di aver optato per la ristrutturazione con ampliamento dello stadio di Anfield , che dovrebbe rientrare anche in un programma di rigenerazione urbana.