martedì 29 aprile 2014

I Conti del Tottenham 2012/13.



Luca Marotta


Al 30 giugno 2013, il Gruppo, cui fa capo il club londinese del Tottenham Hotspur, ha registrato un utile consolidato dopo le imposte di £ 1,5 milioni, mentre nel 2011/2012 fu evidenziata una perdita di £ 4,3 milioni.
I ricavi dell’esercizio 2012/13 sono stati pari a £ 147,4 milioni, nel 2011/12 erano pari a £ 144,2 milioni e si è registrato un risultato operativo, con esclusione delle attività di ‘Football Trading’, positivo per £ 10,5 milioni (£ 14,2 milioni, nel 2011/12).
Nella classifica “Football Money League” della Deloitte, relativa alla stagione 2012/13, il Tottenham è posizionato al 14° posto con 172 milioni di Euro di fatturato netto, utilizzando il cambio £ 1 = € 1,1668.
Per quanto riguarda il nuovo stadio, Northumberland Project Development, il Consiglio di Amministrazione è soddisfatto della determinazione del livello di finanziamento necessario e che può essere ottenuto.

La proprietà.

Sempre al 30 giugno 2013, la società ‘Enic International Limited’, registrata alle Bahamas, deteneva 182.111.021 azioni ordinarie, pari all'85,46% di ‘Tottenham Hotspur Limited’.
La ‘Enic International Limited’ è di proprietà al 70,59% di Joe Lewis, residente nelle Bahamas, mentre il presidente Daniel Levy e alcuni membri della sua famiglia, tramite un trust,controllano l'altro 29,41%.

La continuità aziendale.

Al momento dell’approvazione del bilancio, gli Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la Società ‘Tottenham Hotspur Limited’ ed il Gruppo abbiano adeguate risorse per continuare l’attività operativa in un futuro prevedibile, pertanto hanno adottato il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio. Gli Amministratori degli “Spurs” ritengono che il business del Gruppo abbia solide basi e che avrà un capitale circolante sufficiente per il prossimo futuro. Di conseguenza, la società ha risorse adeguate per continuare la sua attività operativa per il prossimo futuro.
Il Consiglio di Amministrazione ha scritto che monitora costantemente l'esposizione del Gruppo a una serie di rischi e incertezze, tra cui l’andamento sportivo della Prima Squadra e il connesso livello di spesa, la situazione economica generale e la necessità di eventuali supporti finanziari aggiuntivi per il finanziamento del progetto del nuovo stadio. Gli Amministratori ritengono che questi rischi e incertezze siano attenuati anche dalla natura robusta del business del Tottenham, con particolare riferimento ai diritti TV garantiti dalla partecipazione alla FA Premier League.

Lo Stato Patrimoniale.



Il totale delle attività è diminuito del 3,3%, passando da £ 281,7 milioni a £ 272,4 milioni. La struttura dell’attivo patrimoniale è composta per l’88,9% da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni materiali incidono per il 62% e quelle immateriali per il 26,9%.
Il totale delle attività non correnti ammontante a £ 242,2 milioni (£ 244,6 milioni nel 2011/12), segna un decremento dell’1%.
Le attività correnti risultano pari a £ 30,2 milioni (£ 37 milioni nel 2011/12) , registrando un decremento del 18,4% e sono insufficienti a coprire il passivo corrente che ammonta a £ 122,5 milioni (£ 124,7 milioni nel 2011/12). Pertanto, il capitale circolante netto è negativo per £ 92,3 milioni, mentre nel 2011/12 era negativo per £ 87,7 milioni. Tuttavia, tale dato include anche risconti passivi per £ 44,4 milioni (£ 51,7 milioni nel 2011/12).

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto consolidato è positivo e ammonta a £ 78,4 milioni (£ 76,9  milioni nel 2011/12). La variazione positiva di £ 1,5 milioni, rispetto all’esercizio precedente, è dovuta all’utile di esercizio pari a £ 1,5 milioni.
I mezzi propri finanziano il 28,8% delle attività.
Il Patrimonio Netto essendo positivo è conforme a quanto richiesto dal regolamento del Financial Fair Play.

La Posizione Finanziaria Netta.

L’indebitamento finanziario netto consolidato ammonta a £ 54,8 milioni (£ 70,1 milioni nel 2011/12) e registra una diminuzione di £ 15,3 milioni rispetto all’esercizio precedente. La variazione è dovuta principalmente alla diminuzione del debito bancario per infrastrutture. Le disponibilità liquide sono passate da £ 15,7 milioni a £ 3,2 milioni, segnando un decremento del 79,6%.
Una parte dell’indebitamento finanziario lordo è “virtuoso”, essendo dovuto all’attività di investimento nelle infrastrutture.
I debiti bancari, esposti in bilancio, al netto dei costi, ammontano complessivamente a £ 36 milioni di cui £ 21 milioni con scadenza entro l’esercizio successivo. Al 30 giugno 2012, i debiti bancari, al netto dei costi, ammontavano a £ 62,2 milioni.
Tra i debiti bancari a breve termine è compreso un prestito garantito di £ 20 milioni di HSBC Bank. Tale prestito è garantito dalle attività del Gruppo.
Esiste anche un prestito bancario di £ 1.241.000, acceso nel settembre 2004 e garantito da una garanzia generica sul patrimonio del Gruppo e su taluni immobili di proprietà, rimborsabile in 23 anni, con rate trimestrali iniziate. Gli interessi sono addebitati trimestralmente sulla quantità residua da rimborsare. Tale prestito è riportato in bilancio al netto di £ 14.000, riguardanti i costi del prestito che vengono ammortizzati lungo la durata dello stesso.
Un prestito di £ 16.000.000 da parte di Investec Bank, è stato usato per finanziare la costruzione del nuovo Centro Sportivo (Training Ground), ed è garantito dallo stesso. Alla data del 30 giugno 2013 residuava la cifra di £ 15.000.000, rimborsabile in 5 anni. Tale prestito bancario è esposto in bilancio al netto di £ 177.000, relativi ai costi di concessione del prestito, che vengono ammortizzati lungo la durata del prestito.
Il Gruppo detiene tra le passività dei titoli di debito garantiti (loan notes) derivanti da due emissioni. La prima di £ 10.000.000, della durata di 20 anni dal settembre 2003, è stata effettuata nel novembre 2002, la seconda di £ 20.000.000, della durata di 16 anni dal settembre 2007, è stata effettuata nel novembre 2006. Il prestito di £ 20 milioni è garantito dal “White Hart Lane Stadium” e dalle future entrate per biglietti e ospitalità aziendale. Di questi prestiti, al 30/06/2013, in bilancio residuano £ 21.769.000, cui bisognerebbe aggiungere £ 194 mila di costi da ammortizzare per la durata degli stessi.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori è a debito per circa £ 24,5 milioni (-£ 8,1 milioni nel 2012).
I crediti commerciali per cessioni calciatori ammontano a £ 9.885.000 (2012: £ 7.483.000).
I debiti commerciali a breve per cessioni calciatori ammontano a £ 20.862.000 (2012: £ 13.274.000). I Debiti commerciali a lungo termine per l'acquisizione di calciatori sono pari a £ 13.672.000 (£ 2.290.000 nel 2012).
Considerando insieme l’indebitamento finanziario netto con il saldo debitorio da compravendita calciatori si ha un’esposizione debitoria pari a £ 79,4 milioni (£ 78,2 milioni nel 2011/12), in linea col limite del Fair Play Finanziario, essendo inferiore al fatturato netto.

I Flussi di Cassa.

La variazione delle disponibilità liquide ha registrato un decremento di £ 12,5 milioni
La gestione operativa ha generato un flusso di cassa netto positivo per £ 7,1 milioni (2012: £ 22,2 milioni).
L’attività di investimento ha determinato un flusso di cassa netto positivo per £ 8,2 milioni, mentre nel 2011/12 era negativo per £ 35,1 milioni. Infatti sono stati effettuati investimenti in immobilizzazioni materiali per £ 21,2 milioni (£ 47,7 milioni nel 2011/12) e smobilizzi per £ 26 milioni (£ 6,1 milioni nel 2011/12). Inoltre, il gruppo ha registrato un esborso di £ 42,6 milioni (2012: £ 27,2 milioni) per acquisire giocatori, mentre dalle vendite di calciatori ha ricevuto £ 46 milioni (2012: £ 33,6 milioni).
L’attività di finanziamento ha generato deflusso di cassa per circa £ 27,8 milioni, mentre nel 2011/12 si è registrato un flusso di cassa netto positivo per £ 8 milioni. Infatti, durante il 2012/13, il Gruppo ha rimborsato prestiti per £ 27,8 milioni (2012: £ 6,1 milioni).

Il Valore della Rosa.



Mentre nel 2011/12 si è registrato un drastico ridimensionamento della Rosa dei calciatori, in termini di valore monetario, nel 2012/13 le immobilizzazioni immateriali aumentano da £ 57,9 milioni a £ 73,2 milioni.
Nel corso dell'esercizio sono stati acquistati giocatori per un costo totale di £ 61,7 milioni (£ 10,5 milioni nel 2011/12), sono stati ceduti calciatori con un valore di libro pari a £ 19,7 milioni (£ 24,5 milioni nel 2011/12) e sono stati effettuati ammortamenti per £ 26,8 milioni (£ 29,3 milioni nel 2011/12).
Durante l’esercizio 2012/13, sono stati ceduti: Luka Modric al Real Madrid; Rafael van der Vaart all’Amburgo; Nico Kranjcar alla Dinamo Kiev, Steven Pienaar all’Everton; Sebastien Bassong al Norwich e Button al Charlton Athletic. Il valore complessivo incassato è stato di £ 46 milioni (£ 33,7 milioni nel 2011/12), che ha permesso di realizzare plusvalenze per £ 26,3 milioni (£ 9,2 milioni nel 2011/12).
Dopo la chiusura dell’esercizio sono stati acquistati: Paulinho dal Corinthians; Soldado dal Valencia; Lamela dalla Roma; Capote dal Toulouse; Chiriches dalla Steaua Bucarest; Chadli dal Twente; Eriksen dall’Ajax. Tali acquisti sono stati anche finanziati dalla cessione record di Gareth Bale al Real Madrid, che darà luogo ad una mega-plusvalenza per il 2013/14. Sull’esercizio 2013/14 peserà negativamente l’esonero di Andre Villas-Boas.

Le Infrastrutture.

La novità per quanto riguarda le infrastrutture è l’entrata in funzione del nuovo Centro Sportivo di allenamento. Pertanto, dalla voce “immobilizzazioni materiali in corso di costruzione” è stato trasferito l’importo di £ 57.555.000 alla voce “terreni e fabbricati”, mentre è stato trasferito l’importo di £ 2.976.000 alla voce impianti e attrezzature. Quindi, dal 2012/13, la voce “immobilizzazioni materiali in corso di costruzione” riguarda solo l’investimento nel progetto del nuovo stadio di Northumberland (NDP).
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali, durante il 2012/13, è diminuito da £ 186,7 milioni a £ 168,9 milioni. L’importo delle immobilizzazioni materiali in corso di costruzione è sceso a £ 64,8 milioni (£ 132,1 milioni nel 2011/12), ed è comprensivo di terreni, fabbricati e spese di progettazione. Queste ultime sono arrivate alla cifra di £ 34.915.000.
Secondo il parere degli Amministratori , il valore corrente di mercato dei  terreni e fabbricati è in linea con il valore di bilancio.

La Gestione Economica.



Il fatturato netto aumenta del 2,24% a £ 147,4 milioni, da £ 144,2 milioni del 2011/12. Il record storico fu registrato nel 2010/11 grazie al raggiungimento dei quarti in Champions League.
Deloitte riclassifica il fatturato del Tottenham nella “Football Money League” nel seguente modo: ‘Matchday’ per £ 40,2 (€ 46,9 milioni); ‘Broadcasting’ per £ 62,3 milioni (€ 72,7 milioni); ‘Commercial’ per £ 44,9 milioni (€ 52,4 milioni).
Nella Nota Integrativa il fatturato è suddiviso nel seguente modo: “Match receipts” per £ 33.491.000; “TV and Media” per £ 57.347.000 e “Commercial” per £ 56.554.000.
La biglietteria per le partite della Premier League ha registrato incassi pari a £ 22,2 milioni, mentre nel 2011/12 erano pari a £ 21,4 milioni. Lo Stadio ha continuato a registrare il “tutto esaurito” per tutte le gare casalinghe di Premier League. I ricavi da competizione UEFA, compreso il botteghino, a causa del raggiungimento dei quarti di UEFA Europa League, ammontano a £ 10,4 milioni. I ricavi da Coppe Nazionali ammontano a £ 0,9 milioni.
I ricavi per diritti audiovisivi sono diminuiti a £ 57,3 milioni, registrando un decremento del 3,16% (nel 2011/12: £ 59,2 milioni). In campionato è stato raggiunto il quinto posto (quarto posto nel 2011/12). L’incidenza di tali ricavi sul fatturato è del 38,9%.
I proventi da sponsorizzazioni e da “Corporate Hospitality” sono aumentati a £ 37,3 milioni; nel 2011/12 ammontavano a £ 35,1 milioni. L’incremento è stato del 6%. I ricavi da merchandising sono aumentati del 5% a £ 9,7 milioni (nel 2011/12: £ 9,2 milioni).
Dal 2005/2006, il CAGR relativo al fatturato è del 10,31%.

Il costo del personale è pari a £ 96,1 milioni (£ 90,2 milioni nel 2011/12). Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto, è leggermente aumentato, passando dal 62,58% al 65,2%. Tale indicatore è ben al di sotto del limite massimo auspicato dal Fair Play Finanziario, che è pari al 70%.
Il risultato del Player Trading è positivo per £ 962 mila, nel 2011/12 era negativo per £ 15,8 milioni. Nel 2012/13, le plusvalenze realizzate sono riuscite a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori.
La gestione finanziaria è negativa per £ 7,8 milioni, nel 2011/12 era negativa per £ 5,7 milioni. I costi finanziari sono aumentati da £ 5,8 milioni a £ 8,2 milioni. I proventi finanziari sono aumentati da £ 127 mila a £ 458 mila.
Per quanto riguarda il pagamento degli Agenti, nel sito internet del club, è specificato che nel periodo 1° ottobre 2012 al 30 settembre 2013 il totale netto corrisposto è stato di £ 9.787.676.

Il “Breakeven Rule”

Il Tottenham non ha problemi per quanto riguarda l’obiettivo del pareggio di bilancio, considerando anche le varie soglie di tolleranza del Fair Play Finanziario.
Il risultato prima delle tasse, 2012/13 è positivo per £ 3,7 milioni e quello del 2011/12, che è negativo per £ 7,3 milioni, andrebbe depurato dei costi “virtuosi” come i costi relativi alle infrastrutture.

Conclusioni.

Il consolidato 2012/13 di “Tottenham Hotspur Limited” presenta dei risultati in linea con i parametri del Fair Play Finanziario. Innanzitutto, il Break-even Rule è ampiamente rispettato, il patrimonio netto è positivo e il rapporto tra costo del personale e ricavi rientra ampiamente nei limiti previsti dal Financial Fair Play: Inoltre, l’indebitamento finanziario netto, considerando anche il saldo tra debiti e crediti da calciomercato, è inferiore ai ricavi.
Se si confermasse l’ipotesi gestionale degli amministratori, che punta su uno stadio nuovo con una capacità maggiore rispetto ai 36.230 spettatori del White Hart  Lane, per ottenere maggiori entrate, si profilerebbe un futuro da grande club europeo. Infatti, il Tottenham non riesce a soddisfare la richiesta di biglietti da parte dei suoi tifosi. Per quanto, riguarda il bilancio 2013/14, è facile prevedere un ottimo risultato, grazie alla plusvalenza per la cessione di Bale al Real Madrid.


venerdì 18 aprile 2014

Benfica SAD 2012/13 in perdita, con indebitamento eccessivo e patrimonio netto negativo.



Luca Marotta


Il bilancio consolidato di “Sport Lisboa e Benfica-Futebol S.A.D.”, per l'esercizio 2012/13, cui fa capo la squadra portoghese del Benefica, si è chiuso con una perdita di € 10,4 milioni (€ 11,7 milioni nel 2011/12) e con un patrimonio netto negativo di € 23,8 milioni (- € 14,1 milioni nel 2011/12).
La struttura dei componenti positivi di reddito consolidati totali, comprese le plusvalenze e i proventi finanziari, pari a € 145 milioni, nel corso del 2012/2013, mostra una maggiore dipendenza dalle plusvalenze, che incidono per il 35 % rispetto al 24 % del 2011/2012. L’ammontare totale dei componenti positivi di reddito consolidati, comprese le plusvalenze e i proventi finanziari, risulta in aumento del 13,6 %, rispetto ai 127,6 milioni di euro del periodo precedente e rappresenta un record per il Benfica SAD.
Invero, il fatturato netto pari a € 88,3 milioni evidenzia un decremento del 3%.
Secondo, la classifica “Football Money League” della Deloitte, il Benfica risulta al 26° posto, per fatturato netto, con 109,2 milioni di Euro. Tuttavia, in tale classifica non è specificato, a quale società del Gruppo si riferisca tale risultato.
L’indebitamento finanziario è aumentato e per reperire mezzi finanziari il Benfica ricorre alla vendita di quote di partecipazione sui diritti economici (esclusi i diritti sportivi) dei calciatori ad un fondo comune di investimento mobiliare.
Lo stadio di proprietà è tra le cause principali dell’indebitamento elevato, che genera oneri finanziari elevati
La stagione 2012/2013, dal punto di vista sportivo, è stata positiva. Il Benfica, nelle competizioni europee, dopo aver disputato la fase a gironi di Champions League, ha raggiunto la finale di Europa League, sconfitto dal Chelsea FC, che ha vinto il trofeo. In campionato il Benfica ha conquistato il secondo posto ed ha guadagnato l'accesso diretto alla fase a gironi della Champions League 2013/2014. Ha disputato la semifinale della Coppa di Lega e ha perso la finale della Coppa del Portogallo col Vitoria Guimaraes.

Il Gruppo.

“Sport Lisboa e Benfica-Futebol S.A.D.” è una società quotata in borsa, che ha partecipazioni in altre cinque società: Benfica Estádio – Construção e Gestão de Estádios, SA (100%), che si occupa della gestione, della costruzione, dell'organizzazione, della pianificazione e dello sfruttamento economico delle infrastrutture sportive; Clinica do SLB, Lda (50%), che si occupa della fornitura di servizi medici; Benfica TV, SA (100%), che si occupa della relativa televisione; Benfica Stars Fund (15%), che è un particolare fondo di investimento mobiliare; Benfica Seguros, Lda (2%), che svolge l’attività nel settore assicurativo.
Benfica Stars Fund è un fondo comune di investimento mobiliare chiuso. Tale fondo è gestito da “ESAF – Espírito Santo Fundos de Investimento Mobiliário, SA”. L'obiettivo del Fondo è quello di fornire ai partecipanti l'opportunità di accedere ad un portafoglio di attività costituito da un insieme di "diritti economici", che consistono nel diritto di partecipare, in percentuale, ai proventi derivanti dalla vendita o dal prestito a titolo oneroso dei diritti sportivi di calciatori di proprietà del Benfica. Ad esempio, tale fondo al 30 giugno 2013 possedeva il 20% di Óscar Cardozo per € 4 milioni, il 24% di Rodrigo per € 3,6 milioni, il 15% di Gaitán per € 2.025.000 e il 10% di Ezequiel Garay per un valore di € 1.175.000. Il totale di queste partecipazioni in portafoglio risulta essere pari a € 28.625.000.



Dalla fine di giugno del 2009, il gruppo è proprietario di uno stadio di 65.000 posti a sedere. Oltre la società “Benfica Estádio, SA”, dal giugno 2013, anche “Benfica TV, SA” è inclusa nel perimetro di consolidamento.

La proprietà.

Il club “Sport Lisboa e Benfica”, che ha emesso le azioni collocate in borsa è detentore del 40% delle azioni di “Sport Lisboa e Benfica-Futebol SAD”. Tali azioni sono denominate azioni di categoria A e detengono dei diritti speciali rispetto alle altre categorie di azioni, come ad esempio il diritto di veto su operazioni straordinarie. Al 30 giugno 2013, il club deteneva indirettamente un altro 27,38%: il 23,64% tramite “Sport Lisboa e Benfica, SGPS, SA”, che è la holding del gruppo e il resto tramite gli amministratori, tra cui Rui Manuel César Costa che detiene lo 0,04%. Notevole è anche la quota di Banco Espírito Santo, SA, pari al 7,97%.

La continuità aziendale.

I Revisori di KPMG & Associados, al punto 8 della loro relazione al bilancio consolidato, hanno richiamato l’attenzione sul fatto che, al 30 giugno 2013, risulta un patrimonio netto consolidato negativo per € 23.809.428. Inoltre, i crediti verso “Sport Lisboa e Benfica” e “Sport Lisboa e Benfica SGPS , SA”, pari ad € 52.252.111, sono a lungo termine e per i debiti verso gli enti creditizi in scadenza, il Consiglio ritiene probabile che saranno rinnovati oltre il 30 Giugno 2014 .
I Revisori hanno richiamato l’attenzione anche sul fatto che il bilancio consolidato è stato redatto sulla base del presupposto della continuità aziendale, la quale dipende dal sostegno finanziario degli azionisti, e dal mantenimento e rafforzamento delle linee di credito concesse dagli Enti Creditizi, e dal successo delle operazioni future, che sono condizionati dai risultati sportivi e dalla realizzazione delle plusvalenze.
Il Consiglio di Amministrazione, in riferimento al dispositivo di cui all’articolo 35 del “Código das Sociedades Comerciais”, riguardante la situazione di “perdita di metà del capitale”, ritiene che sia possibile migliorare gradualmente la situazione con gli utili dei prossimi anni, migliorando il reddito operativo , con la presenza costante in Champions League, il controllo dei costi e le plusvalenze. Per quanto sopra, il bilancio consolidato è stato redatto sulla base del presupposto della continuità aziendale. Ma, la continuità aziendale, ossia la capacità di onorare gli impegni nel futuro dipende dal sostegno finanziario dei soci e dai risultati delle misure di gestione di cui si è detto.

Il Patrimonio Netto.



Il patrimonio netto consolidato, come già scritto, presenta un valore negativo di € 23.809.428. Nel 2011/12, il patrimonio netto era negativo per € 14.152.633. Il deterioramento di € 9.656.795 è dovuto alla perdita dell’esercizio pari a € 10.393.584 e alla variazione della riserva per il fair value relativo agli strumenti derivati.
Nel primo trimestre 2012/13, la situazione del patrimonio netto negativo è stata sanata grazie alle plusvalenze realizzate con le cessioni di Witsel allo Zenit per € 40 milioni e Javi Garcia al Manchester City per € 20 milioni, che hanno permesso di ristabilire un patrimonio netto positivo, ma al 30 giugno 2013 è ridiventato negativo. Come già descritto sopra, gli Amministratori sperano di migliorare la situazione. A questo punto diventa strategica la presenza costante in Champions League, si aggiunga che il Benfica ha un ottimo ranking.

L’Indebitamento Finanziario Netto.



L’indebitamento finanziario lordo, considerando anche gli strumenti finanziari derivati, ammonta a € 290,1 milioni (€ 281,3 milioni nel 2011/12), di cui € 162,6 milioni (€ 172 milioni nel 2011/12) a breve termine e € 11,7 milioni (€ 12,8 milioni nel 2011/12) per derivati per copertura dal rischio di variazione del tasso di interesse.
Poiché le disponibilità liquide sono pari a € 395 mila (€ 3,3 milioni nel 2011/12), l’indebitamento finanziario netto ammonta a € 289,7 milioni. L’importo maggiore dei debiti finanziari riguarda i debiti bancari per € 134,9 milioni (€ 109,5 milioni nel 2011/12), di cui € 67,1 milioni (€ 34,6 milioni nel 2011/12) a breve termine. In aggiunta, ci sono debiti per “Commercial Paper” pari a 28,6 milioni (€ 32,5 milioni nel 2011/12), prestiti obbligazionari pari a € 93,2 milioni (€ 89,6 milioni nel 2011/12), debiti per factoring per € 33,3 milioni (€ 37 milioni nel 2011/12).
Il debito bancario della società “Benfica Estádio” ammonta a circa € 63.582.370 (€ 69 milioni nel 2011/12). La banca maggiormente esposta è il Banco Espírito Santo, che è anche socio del Gruppo.
I crediti per la vendita di calciatori sono allocati tra i crediti verso clienti. L’importo complessivo ammonta a circa € 36,7 milioni (€ 50,6 milioni nel 2011/12). Il maggior credito del Benfica è nei confronti del Real Madrid e ammonta a € 17,5 milioni (€ 32,5 milioni nel 2011/12) e riguarda le cessioni di Fábio Coentrão e Di María. Per la cessione di Roberto al Real Zaragoza, il Benefica vanta un credito di € 6 milioni verso “BE Plan”.
I debiti da calciomercato, allocati tra i debiti verso fornitori, ammontano a € 46,6 milioni (€ 57,8 milioni nel 2011/12), di cui € 7,6 milioni (€ 24,2 milioni nel 2011/12) a lungo termine. L’importo maggiore dei debiti riguarda SC Heerenveen per € 5.878.714.
Il saldo tra crediti e debiti da calciomercato è negativo per € 9,9 milioni (- € 7,2 milioni nel 2011/12).
Dal punto di vista gestionale, il rapporto tra indebitamento finanziario netto e EBITDA, pari a € 48,1 milioni, risulta elevato, perché ammonta a € 6,03.
Anche per quanto riguarda il Fair Play Finanziario, l’indebitamento finanziario netto unitamente al saldo da calciomercato risulta elevato, perché, anche non considerando il debito da stadio, il rapporto risultante è di 2,5.

Altri debiti e contenziosi.

Il Gruppo risulta debitore nei confronti delle terze parti, titolari di una percentuale sui diritti economici dei calciatori, per € 35,6 milioni (€ 16,8 milioni nel 2011/12), di cui circa € 6,8 milioni nei confronti di Benfica Stars Fund. Tali debiti sono allocati nella voce altri debiti, che complessivamente ammonta a € 58,2 milioni (€ 38 milioni nel 2011/12). Tra tali debiti vengono allocati anche i debiti verso il personale. I debiti verso il personale, come i premi ad obiettivo, vengono pagati entro il 5 del mese successivo. Pertanto, il saldo al 30 giugno 2013, pari a € 2.300.532 (€ 3,5 milioni nel 2011/12), si riferisce all’ultimo mese. A tale saldo bisogna aggiungere un debito di € 2.284.927 per i premi, ferie.
Esistono dei contenziosi che, in base al parere dei consulenti legali, non determinano la necessità di rimpinguare i fondi rischi già iscritti in bilancio, che complessivamente ammontano a € 6.136.310. I fondi rischi accantonati riguardanti problematiche fiscali per accertamenti ammontano a € 2.824.511, mentre quelli riguardanti problemi di natura interpretativa delle norme sono stati accantonati per € 1.279.784. Inoltre, per le problematiche della società “Benfica Estádio” risultano accantonati € 1.432.015. Per gli altri contenziosi risultano accantonati € 600.000.

Il Valore delle strutture.

Il totale dell’attivo ammonta a € 416.671.199; mentre nel 2011/12 era pari a € 411.920.850. Le immobilizzazioni materiali, pari a € 160,9 (€ 157,7 milioni nel 2011/12), incidono per il 38,6% sul totale dell’attivo. I principali beni riguardano lo Stadio “Estádio do Sport Lisboa e Benfica “ e il “Caixa Futebol Campus”, con relative attrezzature.
Il valore dei terreni è pari a € 35,8 milioni, gli edifici e le altre costruzioni mostrano un valore contabile netto di € 107,7( € 112,9 milioni nel 2011/12). Il costo storico evidenziato in bilancio è di € 162,2 milioni.

Il Valore della Rosa.

Le immobilizzazioni immateriali nette aumentano da € 105 milioni a € 115,8 milioni. Tali immobilizzazioni includono i diritti di utilizzazione del marchio per € 11 milioni (€ 11,4 nel 2011/12), i diritti economici sugli atleti, di cui non si detengono i diritti sportivi, per € 880 mila (€ 1,5 milioni nel 2011/12) e il valore contabile netto della rosa calciatori per € 97,1 milioni (€ 92,1 milioni nel 2011/12).
Gli investimenti effettuati nella rosa ammontano a € 53,7 milioni (€ 47,4 milioni nel 2011/12) e riguardano principalmente Sálvio, Lima, Djuricic, Sulejmani, Markovic, Mitrovic, Steven Vitória e Rojas. Inoltre, tra gli investimenti sono compresi il 15% di Matic e il 50% dei diritti economici di André Almeida. Le cessioni hanno permesso di incassare € 71,6 milioni (€ 44,8 milioni nel 2011/12), tra cui si segnala Witsel ceduto al FC Zenith per € 40 milioni; Javi Garcia ceduto al Manchester City per € 20 milioni. Gli ammortamenti della rosa calciatori sono stati effettuati per € 23,9 milioni (€ 25,7 milioni nel 2011/12) e la svalutazione da impairment test ha inciso per € 5,2 milioni (€ 4,5 milioni nel 2011/12).
Il 15 gennaio 2014, la società “Sport Lisboa e Benfica Futebol SAD” ha annunciato la cessione del calciatore Nemanja Matic alla società “Chelsea Football Club Limited” per l’importo di € 25 milioni.
Il 31 gennaio 2014, la società “Sport Lisboa e Benfica Futebol SAD” ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la società “Meriton Capital Limited” per la cessione dei soli diritti economici sui calciatori Rodrigo Moreno Machado e Andre Filipe Tavares Gomes, rispettivamente per il prezzo di € 30 milioni ed € 15 milioni.
Per Rodrigo Moreno Machado, è previsto un bonus di € 10 milioni in relazione al redimento sportive del calciatore. Mentre, per Andre Filipe Tavares Gomes, è previsto che “Sport Lisboa e Benfica Futebol SAD” riceva il 25% della futura eventuale plusvalenza.

I Ricavi.



I ricavi operativi consolidati al 30 giugno 2013, escluse le plusvalenze, sono pari a € 88.305.752
 (€ 91.118.798 nel 2011/12) e hanno registrato un decremento del 3,1%.
Nella stagione 2012/2013, il Benfica ha raggiunto la finale di Europa League, dopo aver partecipato alla fase a gironi della UEFA Champions League, con accesso diretto. I premi ottenuti per la partecipazione alla Champions League ammontano a € 13.884.000, mentre i proventi per la partecipazione all’Europa League sono stati pari a € 6.830.273 €, che includono anche la spartizione delle entrate da botteghino per la finale. Infatti. I dati diffusi dall’UEFA per i premi di Europa League evidenziavano la cifra di Euro 5.770.144, escluso il botteghino della finale. Pertanto il botteghino della finale di competenza del Benefica è stato pari a circa € 1.060.129. Nel dettaglio i premi relativi alla performance dell’Europa League sono stati pari a € 4.500.000, quelli relativi al Market Pool dell’Europa League ammontano a  1.270.144. Nel 2011/12, i ricavi per la partecipazione in Champions League, con i quarti di finale, ammontavano a  € 22,4 milioni.
I ricavi da biglietteria registrano la cifra di € 8,5 milioni (€ 9,4 milioni nel 2011/12), con un decremento del 10,2%. Il botteghino della Champions League ha registrato una diminuzione da € 5.362.919 a € 2.160.849. Il botteghino dell’ Europa League ha registrato ricavi per € 2.330.662.
I ricavi per diritti TV ammontano a € 8,18 milioni (€ 8,46 nel 2011/12) e registrano un decremento del 3,4%.
I ricavi da sponsor e pubblicità diminuiscono da € 17,1 milioni a € 16,9 milioni. Tale voce è composta: per € 12.565.419 (2011/2012: € 12.304.516) da ricavi derivanti da sponsor tecnico e sponsor di maglia (Adidas, PT e Central de Cervejas); per € 1.600.000 (2011/2012: € 1.600.000) da ricavi da “namings rights” e per € 2.754.245 (2011/2012: € 3.189.805) da ricavi da contratti di pubblicità e sponsor vari.
I ricavi da merchandising sono pari a € 3.365.000 (€ 3,2 milioni nel 2011/12).

Il Player Trading.

Il risultato del Player Trading è positivo per € 11,4 milioni. La variazione rispetto all’esercizio precedente è stata positiva per € 13,8 milioni. Nel 2012/13, il Player Trading del Benfica riesce a coprire i costi degli ammortamenti e svalutazioni dei calciatori, che sono diminuiti da € 31.342.780 a € 29.995.373.
Il saldo tra plusvalenze e minusvalenze è positivo per € 41.387.000 (€ 28,9 milioni nel 2011/12). Le plusvalenze ammontano a € 51,5 milioni (€ 30,6 milioni nel 2011/12) e risultano aumentati del 68,2% rispetto al 2011/12. I valori calcolati sono esposti al netto degli importi proporzionali spettanti ai terzi. Le plusvalenze maggiori hanno riguardato la cessione di Witsel al FC Zenit  e Javi Garcia al Manchester City, ma includono anche la vendita di atleti Nolito, Emerson e Yartey rispettivamente ceduti al Celta de Vigo, Trabzonspor e Sochaux, oltre al bonus per la cessione di Di María.

I Costi.

I costi operativi, con esclusione dell’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali, ammontano a € 92,6 milioni (€ 83,6 milioni nel 2011/12) e registrano un aumento dello 10,8%.
Il costo del personale è aumentato da € 48,1 milioni a € 50,4 milioni, con un incremento del 4,8%. L’incidenza di tale costo sui ricavi senza plusvalenze è del 57,1% (53% nel 2011/12), abbondantemente in linea col Fair Play Finanziario.
L’EBITDA consolidato ammonta a € 48,1 milioni, mentre nel 2011/12 ammontava a € 46,2 milioni.
L’EBIT, ossia l'utile operativo consolidato, incluse le plusvalenze, per il terzo anno consecutivo risulta positivo ed ammonta a € 7,1 milioni (€ 5,1 milioni nel 2011/12).
A penalizzare il Benfica  sono gli oneri finanziari, dovuti al pesante indebitamento.
La differenza tra proventi e oneri finanziari è negativa per € 17,8 milioni, nel precedente esercizio era per € 16,9 milioni. Gli oneri finanziari sono sostanzialmente stabili a 22,7 milioni di euro.
Il risultato prima delle imposte è negativo per € 10,7 milioni, nel 2011/12 era negativo per € 11,8 milioni.
Il risultato netto consolidato presenta una perdita di circa € 10,4 milioni, mentre nell’esercizio precedente la perdita era di circa € 11,7 milioni.

Conclusioni.

Gli Amministratori del Benfica a proposito del “rischio” legato al rispetto delle norme sul Fair Play Finanziario, hanno evidenziato solamente che nella sostanza il Regolamento UEFA richieda l’assenza di debiti scaduti verso calciatori, club e verso il Fisco e le Autorità e il requisito del break-even, perciò hanno concluso affermando che, “attualmente, il Benfica SAD ha ottenuto la licenza per partecipare alle competizioni europee per la stagione 2013/2014 e soddisfa i principali criteri del Financial Fair Play”.


mercoledì 16 aprile 2014

I conti 2012/13 del Paris Saint-Germain in perdita per 3,5 milioni.



Luca Marotta



I conti 2012/13 del Paris Saint-Germain evidenziano una “modesta” perdita di 3,5 milioni di Euro, grazie all’enorme incremento del fatturato. Che beneficia di enormi “contribuzioni” / sponsorizzazioni ed anche, in misura nettamente inferiore, dell’accesso alla Champions League.
Il dati dell’esercizio precedente evidenziavano una perdita di Euro 5,4 milioni, grazie alla retroattività della “contribuzione” / sponsorizzazione, con l’Autorità del Turismo del Qatar, di cui si è discusso molto, in particolare della sua conformità al Regolamento del Fair Play Finanziario.

Il Paris Saint-Germain Football SASP è una società per azioni sportiva professionistica, con un Capitale di 4.000.000 di Euro, in precedenza il Capitale era di 893.195,6 di Euro, poiché, in data 12 marzo 2013, si è verificato un aumento di capitale. La società di calcio parigina è controllata da Qatar Sports Investments. Il Presidente del consiglio di Amministrazione è A.Al-Khelaifi, il Direttore generale delegato è Jean-Claude Blanc.

Di seguito farò riferimento ai dati forniti dalla “DIRECTION NATIONALE DU CONTRÔLE DE GESTION” della Ligue de Football Professionnel, che non sono altro che i dati “aggregati” di “Paris Saint-Germain Football SASP” e “Association Paris Saint-Germain FC”, che ha per oggetto la gestione del settore amatoriale del club. Nell’articolo relativo al bilancio 2011/12 utilizzai il termini “dati aggregati”, perché non si è in presenza di un vero e proprio bilancio consolidato. Tuttavia, la D.N.C.G. valuta i “dati aggregati” del bilancio della SASP con quello dell’Association, che sono pubblicati e accessibili a tutti e pubblicati in maniera sintetica.
L’esercizio 2012/13 rappresenta la seconda gestione a regime imputabile agli sceicchi.

I bilanci relativi al 2010/11 e 2011/12 di “Paris Saint-Germain Football SASP”, di cui avevo scritto nell’articolo “Il motivo per cui il PSG non deposita il bilancio”, sono stati depositati recentemente. Il link dell’articolo è il seguente: “http://luckmar.blogspot.it/2013/03/il-motivo-per-cui-il-psg-non-deposita.html”. Il problema descritto nell’articolo citato, si pone anche per il 2012/13. In effetti, per la « Clôture de l'exercice au 30/06/2013 » risulta: « COMPTES ANNUELS NON DÉPOSÉS » e il  « Certificat de non-dépot », per chi fosse interessato, è prelevabile al costo di 1,56 Euro oltre T.V.A., mentre, il bilancio 2011/12 è prelevabile al costo di Euro 9,36 oltre T.V.A..

Il Patrimonio Netto.



Il patrimonio netto, al 30 giugno 2013 è positivo per Euro 37 milioni; mentre, al 30 giugno 2012, era negativo per € 2.815.000 e al 30 giugno 2011, era positivo per € 2,6 milioni.
La variazione rispetto all’esercizio precedente è attribuibile all’aumento di capitale deliberato dall'assemblea straordinaria del 21 dicembre 2012 e alla perdita d’esercizio di € 3,5 milioni.

La Posizione Finanziaria Netta.



Considerando il finanziamento soci, la posizione finanziaria netta risulta positiva per Euro 17,5 milioni, mentre nel 2011/12 era negativa per € 128,7 milioni. Nel 2010/11 era positiva per 488 mila Euro. Il finanziamento soci (“Comptes courants d’actionnaires”) diminuisce da € 143,3 milioni a € 22,4 milioni. I prestiti effettuati dai soci finanziano solo il 5% dell’attivo (il 54% nel 2011/12). I debiti finanziari si sono azzerati (€ 8,8 milioni nel 2011/12). Le disponibilità liquide aumentano a € 39,9 milioni da € 23,4 milioni del 2011/12.
Ai fini del Financial Fair Play bisogna considerare anche il saldo tra debiti e crediti per la compravendita di calciatori. Tale saldo è negativo per 89,2 milioni di Euro, mentre nel 2011/12 era negativo per € 33,6 milioni. I debiti per l’acquisto di calciatori ammontano a circa € 89,2 milioni (€ 41,4 milioni nel 2011/12). I crediti per le cessioni dei calciatori ammontano a € 50 mila (€ 7,8 milioni nel 2011/12).
Quindi, considerando i debiti verso i soci e il saldo tra crediti e debiti per la compravendita di calciatori, l’indebitamento finanziario resta inferiore al fatturato netto. Il problema ai fini del Fair Play finanziario sarà quello di dimostrare la “rilevanza” e la “congruità” (“fair value”) dei ricavi.

Il Valore della Rosa.

Le immobilizzazioni immateriali relative ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a € 181,2 milioni (€ 94,1 milioni nel 2011/12). E’ valore che tiene conto della faraonica campagna trasferimenti dell’estate 2012/13 (Thiago Silva e Ibrahimovic) e della relativa seconda sessione invernale (Lucas).
L’incidenza sul totale dell’attivo, che è pari a € 416,8 milioni (€ 267,5 milioni nel 2011/12), è del 43% (35% nel 2011/12).
Il sito “Transfermarkt” stimava, per quel periodo, il valore della rosa in € 303.250.000.

Il Conto Economico.

Nonostante l’enorme incremento del 79,7%, il fatturato netto è aumentato in misura percentuale inferiore all’aumento dei costi operativi.



Il Fatturato.

Il fatturato, con esclusione delle plusvalenze, raggiunge la cifra record di € 399,6 milioni. Secondo la classifica della Deloitte “Football Money League” il fatturato è stato pari a Euro 398,8 milioni. In ogni caso il fatturato si avvicina alla soglia del 400 milioni, già superata da club come Real Madrid, Barcellona, Bayern Munchen e Manchester United. Al 30/06/2012, il fatturato segnava la cifra di € 222.387.000, mentre al 30/06/2011 era pari a € 100,9 milioni.
I ricavi da cessione diritti audiovisivi risultano pari a € 90,9 milioni (€ 47 milioni nel 2011/12), con un’incidenza del 22,7% (21,1% nel 2011/12). L’incremento di 43,9 milioni di Euro è dovuto essenzialmente alla partecipazione alla UEFA Champions League, che ha determinato ricavi per Euro 44.690.000, rispetto ai 2,7 milioni di Euro del 2011/12 , con l’eliminazione nella fase a gironi di Europa League . Tale dato coincide con quello riportato nella classifica della Deloitte “Football Money League”.
I ricavi da gare aumentano a € 39,9 milioni da  € 25,3 milioni, con un’incidenza del 10%. L’aumento è dovuto al raggiungimento dei quarti di finale di Champions League e all’aumento dei prezzi dei biglietti. Invece, secondo la classifica della Deloitte “Football Money League”, forse a causa della diversa riclassificazione utilizzata, i ricavi da gare sono pari a Euro 53,2 milioni.
I ricavi da sponsor e pubblicità sono pari a Euro 35,2 milioni. Nel 2011/12 era evidenziato un importo di € 24,6 milioni e di € 20,7 milioni nel 2010/11. Invece, secondo la classifica della Deloitte “Football Money League”, sempre a causa della diversa riclassificazione utilizzata, i ricavi commerciali sono pari a Euro 254,7 milioni. Infatti, la classifica della Deloitte, non riporta, la voce relativa agli “altri ricavi”. L’incidenza sul fatturato netto, della voce “Sponsors – Publicité” è solo dell’8,8% (11,1% nel 2011/12).
Gli altri ricavi (“Autres produits”) ammontano alla cifra record di Euro 233,5 milioni, con un’incidenza del 58,5%; mentre nel 2011/12, erano esposti per la cifra di € 125,4 milioni (€ 17,2 milioni nel 2010/11), con un’incidenza del 56,4%. Nel 2011/12 in tale voce era stato allocato l’effetto retroattivo del contratto con l'Autorità del Turismo del Qatar, su cui si è tanto discusso, ai fini della sua rilevanza in termini di Fair Play Finanziario. Evidentemente, l’allocazione contabile in tale voce vuole evidenziare la diversa “natura” giuridica dell’accordo con l'Autorità del Turismo del Qatar, che potrebbe essere “funzionale” alla tesi che sostiene che tale accordo dovrebbe essere stimato con parametri differenti rispetto a quelli utilizzati per le “normali” sponsorizzazioni o accordi commerciali.
Nella sostanza, i ricavi commerciali del PSG, compresi gli “altri ricavi”, sono enormi perché il club parigino può vantare contratti a lungo termine con Emirates come sponsor di maglia, Nike come sponsor tecnico e l'Autorità del Turismo del Qatar, che sponsorizza e collabora con un contratto “innovativo”, che, come si è detto, ha fatto molto discutere. Infatti, sono state sollevate problematiche sul fatto se trattasi di contratto con “parte correlata” o se possa rientrare nella fattispecie degli di “aiuti di Stato”. Come già anticipata nella classifica della Deloitte “Football Money League”, per quanto riguarda gli altri Sponsor si sono aggiunti altri marchi globali come Panasonic, McDonalds e Microsoft. Inoltre, S.E. Sheikh Abdullah Bin Mohammed Bin Saud Al Thani, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Ooredoo, e Nasser Al-Khelaifi, Presidente del Paris Saint-Germain, hanno siglato un accordo, a partire dalla stagione 2013/2014, per cinque stagioni fino al 2017 /18., per l’importo di complessivi Euro 75 milioni, ossia 15 milioni di Euro all’anno. Ooredoo è un’importante operatore delle telecomunicazioni, che opera soprattutto in Medio Oriente, Nord Africa e Sud Est Asiatico. Ooredoo fornisce telefonia mobile, fissa e internet a più di 90 milioni di clienti, in particolare nei seguenti paesi: Qatar , Kuwait , Oman , Algeria , Tunisia , Iraq, Palestina , Maldive , Indonesia . Nel 2012, i ricavi del Gruppo erano pari a 9,3 miliardi dollari. Ooredoo è quotata nei seguenti mercati borsistici : “Qatar Exchange” e “Abdu Dhabi Securities Exchange”. L'accordo prevede anche la creazione di strutture di sostegno per i giovani e le persone in generale. In questo contesto, Ooredoo e Paris Saint - Germain avvieranno un programma di formazione, tra cui workshop, di calcio giovanile in Medio Oriente, Nord Africa e Sud-Est Asia Orientale. Il logo Ooredoo sarà presente nella parte posteriore delle maglie del Paris Saint-Germain , sulle maniche delle stesse maglie e sui cartelloni pubblicitari del Parc des Princes. Scopo dell’accordo è quello di rafforzare l’immagine a livello globale dell'operatore di telecomunicazioni del Qatar. Inoltre , il centro di formazione di Camp des Loges del club si chiamerà " Centre d’Entrainement Ooredoo."

I Costi.

Le previsioni di aumento dei costi per il 2012/13 si sono avverate.
Il totale dei costi operativi aumenta del 90,2% (64% nel 2011/12) da € 214 milioni a € 407,1 milioni.
Il costo del personale aumenta dell’87,1% (69% nel 2011/12) da € 117,3 milioni a € 219,6 milioni, con un’incidenza sul fatturato netto, senza plusvalenze, del 55%, entro il limite massimo auspicato dal Fair Play Finanziario.
I costi per la gestione dei calciatori (“Les Coûts des mutations”) comprendono sia gli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori che le provvigioni spettanti agli agenti sui trasferimenti. Tale voce aumenta del 122,3%, da € 41 milioni a € 91,2 milioni.
Gli altri costi aumentano di € 9,5 milioni assestandosi a € 55,6 milioni.

Il Player Trading.



Il saldo economico dovuto alle operazioni dei trasferimenti calciatori è attivo per € 7,4 milioni (€ 2,7 milioni nel 2011/12). Tale voce non riesce a coprire il costo annuale relativo ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, comprensivo del costo degli agenti, pari a € 91,2 milioni.

La Gestione Finanziaria.

La gestione finanziaria è risultata negativa per € 2,8 milioni, mentre nel 2011/12 è stata negativa per € 1,8 milioni.

La Gestione Straordinaria.

La gestione straordinaria ha registrato un saldo negativo per € 402 mila, mentre nel 2011/12 era esposto un saldo negativo per € 14,7 milioni.

Il punto di pareggio.

Il risultato dell’esercizio è negativo per € 3,5 milioni, mentre nel 2011/12, era risultata una perdita di € 5,4 milioni e nel 2010/11, una perdita di 201 mila Euro.

Conclusioni.


La valutazione che sarà fatta dei conti del PSG, in chiave Fair Play Finanziario, rappresenterà il test di validità del Regolamento UEFA.

mercoledì 9 aprile 2014

Olympique Lyonnais: col ridimensionamento da Fair Play anche il 2012/13 in perdita, in attesa del nuovo stadio, si punta sui giovani.



Luca Marotta

La strategia gestionale dell’Olympique Lyonnais, da oltre due anni, è finalizzata a perseguire un graduale ritorno ad un equilibrio strutturale, al termine della stagione 2013/2014, in armonia con le esigenze del Fair Play Finanziario, che nel maggio 2014, potrà sancire le prime sanzioni con effetto per la stagione 2014/2015, sulla base dei conti relativi alle stagioni 2011/12 e 2012/13.
Si sta perseguendo tale obiettivo attraverso la riduzione del costo del personale, reso possibile dalla cessione di calciatori e dal mancato rinnovo di quelli in scadenza di contratto, inoltre, si sta puntando sulla valorizzazione dei giovani calciatori del Centro di Formazione.
Altro asse portante di tale strategia è la costruzione del nuovo Stadio che permetterà in futuro di ottenere dei ricavi aggiuntivi. Purtroppo, l’andamento sportivo delle ultime stagioni, ha privato l’Olympique Lyonnais dei ricavi da Champions League.

Il Gruppo e il suo valore.

“OL Groupe” è la società holding, le cui azioni sono quotate in borsa: (“Euronext Paris - Compartiment C”) dal 22 gennaio 2009 e che ha come oggetto sociale “La détention,  l’administration de sa participation dans la Société Anonyme Sportive Professionnelle Olympique Lyonnais”. Nel perimetro di consolidamento di OL Groupe rientrano 8 società operative, che operano in diversi settori. OL Groupe controlla la società “SAS Olympique Lyonnais”. che gestisce il Club di football “Olympique Lyonnais”, tale società è il risultato della trasformazione in “SAS” della società “SASP Olympique Lyonnais”, avvenuta in data 8 ottobre 2012.
Ol Groupe ha una convenzione con l’ “ASSOCIATION OL”, rinnovata dal 1 luglio 2013 per altri 5 anni.
Il numero delle azioni di “OLYMPIQUE LYONNAIS GROUPE SA”, al 30 settembre 2013, era di 13.241.287. Nello stesso mese il valore in borsa delle azioni ha oscillato da un minimo di € 1,97 ad un massimo di € 2,18, facendo stimare un valore ipotetico di 28,9 milioni di Euro. Nel mese di marzo 2014, il valore ipotetico ha toccato la cifra di € 29,7 milioni.
I maggiori soci sono ICMI col 34,17% e Pathé col 29,87%.



Il Patrimonio Netto.



Al 30 giugno 2013, Il Patrimonio Netto consolidato, comprese le interessenze di terzi, risulta essere positivo e ammonta a  € 56,8 milioni (€ 76,7 milioni nel 2011/12). Rispetto all’esercizio precedente si è registrata una diminuzione di € 19,8 milioni, dovuta alla perdita di esercizio. I mezzi propri finanziano il 26,4% dell’attivo. Il Patrimonio Netto, essendo non negativo, è conforme a quanto stabilito dal Regolamento del Financial Fair Play.
Bisogna comunque notare che rispetto agli anni precedenti il Patrimonio Netto è stato sempre più eroso.

La Posizione Finanziaria Netta.


Al 30 giugno 2013, la posizione finanziaria netta risulta negativa per € 40,9 milioni, mentre al 30 giugno 2012 era negativa per € 5,4 milioni.
La causa risiede nella diminuzione delle disponibilità liquide e nell’aumento dei debiti finanziari. La società “Olympique Lyonnais Groupe” ha emesso, nel dicembre 2010, delle obbligazioni convertibili in azioni nuove o esistenti, indicate in bilancio con l’acronimo “OCEANE”.
Il saldo netto dei debiti e crediti da calciomercato è positivo per € 13,3 milioni, mentre al 30 giugno 2012 era negativo per € 3,7 milioni.
In definitiva, l’indebitamento finanziario netto aumentato del saldo tra debiti e crediti da calciomercato, pur essendo negativo per € 27,6 milioni, è inferiore al fatturato netto ed è conforme a quanto auspicato dal Fair Play Finanziario.
Con la costruzione del nuovo stadio, i debiti finanziari sono destinati ad aumentare.

Debiti con dipendenti, fisco altri club.

La voce “Dettes Fiscale et sociales”, pari a € 29,5 milioni (€ 30,8 milioni nel 2011/12), include i debiti verso il Personale, il Fisco e gli Enti previdenziali. Tali debiti “finanziano” il 13,7% dell’attivo.

Il Valore della Rosa.



Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, esposto tra le immobilizzazioni immateriali, ammonta a € 30,4 milioni (€ 62,4 milioni nel 2011/12). Rispetto all’esercizio precedente risulta una diminuzione di € 32 milioni circa. Tale variazione è dipesa da investimenti per € 12,1 milioni (€ 9,1 milioni nel 2011/12), cessioni per un valore contabile residuo di € 12,2 milioni (€ 3,5 milioni nel 2011/12), ammortamenti per € 24,9 milioni (€ 36,1 milioni nel 2011/12) e riclassificazioni nell’attivo corrente per € 6,9 milioni.
Gli investimenti per l’esercizio 2012/2013, ammontanti a € 12,1 milioni, riguardano gli acquisti dell’estate 2012 : Bisevac (€ 3,2 milioni), Monzon (€ 4,3 milioni), Mvuemba (€ 3,2 milioni), e di giugno 2013 : Danic (€ 1,1 milioni) e bonus vari (€ 0,3 milioni).
Secondo il Presidente, nonostante la riduzione di quasi € 32 milioni del valore contabile netto dei giocatori, il potenziale delle plusvalenze latenti sui giocatori resta comunque vicino a € 80 milioni. A fondamento di tale affermazione è citata come fonte la valutazione del sito “Transfermarkt”, al 30 giugno 2013, pari a € 120 milioni, con l’aggiunta della considerazione dei contratti detenuti per la vendita, evidenziati nell’attivo corrente, ammontanti a € 6,9 milioni.
Durante la campagna trasferimenti dell’estate 2012 sono stati ceduti calciatori per € 22,1 milioni tra cui: Kim Kallström allo Spartak Mosca per € 2,85 milioni oltre bonus; Lloris al Tottenham per € 9,7 milioni oltre bonus; Aly Cissokho al Valencia per € 5 milioni oltre ai bonus; Jérémy Pied al Nizza per € 3 milioni; Enzo Rèale al FC Lorient per € 1 milione. Nel mese di giugno 2013 sono stati ceduti Dejan Lovren (14/06/13) al Southampton per € 6,9 milioni oltre ad un massimo di  2 milioni di bonus e Anthony Martial (29/06/13) al Monaco per € 5 milioni.
Per il 2013/14, sono stati ceduti Fabian MONZON (14/07/13) al Catania per € 2,7 milioni, oltre a € 0,3 milioni di bonus, Michel BASTOS (24/07/13) al club “Al Ain” (Qatar ) per € 4 milioni e Lisandro LOPEZ (07/08/13) al club Al Gharafa (Qatar) per € 7,2 milioni.
Al 5 settembre 2013, la rosa era composta da 31 calciatori, di cui 19 calcaitori usciti dal Centro di Formazione, con un’età media di 24 anni.

Il Nuovo Stadio.

Al 31 dicembre 2013, l’attivo immobilizzato relativo al progetto “Grand Stade” aumenta a € 94,2 milioni da € 54,8 milioni del 30 giugno 2013 e € 43,2 milioni al 31/12/12. L’aumento è dovuto agli investimenti realizzati a seguito dell’avanzamento dei lavori di costruzione.
Il 3 febbraio 2012, fu rilasciato il permesso a costruire e il 22 ottobre 2012, iniziarono i lavori di sbancamento del terreno per la costruzione del nuovo stadio, per rispettare l’impegno di “Euro 2016”. Il 25 gennaio 2013 l’UEFA ha confermato la scelta del “Grand Stade” nella lista dei 10 stadi proposti  dalla Federazione per EURO 2016.
Il 12 febbraio 2013 è stato firmato il contratto con il costruttore “Vinci”. Il 29 luglio 2013 sono iniziati i lavori.
Alla fine dei lavori, la cui durata è stimata in 30 mesi, il costo complessivo del nuovo Stadio dovrebbe essere di circa 405 milioni di Euro, comprendendo il costo dei terreni, la progettazione, il costo di costruzione, la direzioni dei lavori e i costi di finanziamento. L’obiettivo è quello di disputarvi il Campionato 2015/2016. Invece, dal punto di vista economico, l’investimento nel nuovo stadio, si prefigge come obiettivo minimo 70 milioni di Euro di ricavi addizionali.
Per quanto riguarda il finanziamento, ad agosto 2013 è stato emesso un prestito obbligazionario denominato “OSRANE” per € 78,1 milioni, di cui circa € 65 milioni destinati alla costruzione del nuovo stadio. Nel dettaglio, la copertura del finanziamento dello Stadio sarà effettuata con un apporto di mezzi propri per € 135 milioni (inclusivi dei 65 milioni del prestito obbligazionario, di cui si è detto); con un finanziamento di € 112 milioni, sottoscritto dalla “Caisse des dépôts et consignations” e dal Gruppo Vinci; con un prestito bancario di  € 136,5 milioni e ricorrendo alla cessione del “naming rights” e alla commercializzazione di spazi dello stadio per € 13,5 milioni.

La Gestione Economica.



I Ricavi.

Il volume d’affari, con esclusione delle plusvalenze, ammonta a € 101,5 milioni (€ 131,9 milioni nel 2011/12) e diminuisce del 6,4%. Il CAGR (Compounded Annual Growth Rate) degli ultimi 5 esercizi è negativo del 6,19%, ossia negli ultimi 5 esercizi il fatturato è diminuito in media del 6,19% ogni anno.
Nella classifica “Football Money League 2014” di Deloitte, l’Olympique Lyonnais non rientra tra le prime 20, mentre nella prima stesura della classifica dell’anno precedente si collocava al 17° posto, e nella seconda stesura inclusiva dei ricavi “retroattivi” del PSG è stato ricollocato al 18° posto.
I ricavi da gare si assestano a € 12,3 milioni (€ 17,7 milioni nel 2011/12) e risultano in diminuzione di € 5,4 milioni (-30,5%). I ricavi da botteghino per le partite delle competizioni europee risultano pari a € 1,6 milioni, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 4,7 milioni. La differenza tra la partecipazione alla Champions League 2011/2012 e la partecipazione all’Europa League 2012/13 si è fatta notare. Tuttavia, anche i ricavi delle gare di campionato sono diminuiti da € 12 milioni a € 10,6 milioni. L’affluenza media degli spettatori risulta in leggero calo da 33.067 e 32.086 spettatori a partita. I ricavi da botteghino per le partite di Coppa Nazionale e altre gare diminiusicono da € 1 milione e a € 0,1 milioni.
I ricavi da sponsor e pubblicità risultano in diminuzione di € 2,5 milioni, con un decremento del 10,6%, si assestano a € 21 milioni. I nuovi sponsor per la squadra maschile sono stati: Hyundai, Intermarché, mentre per la squadra femminile: April, Keolis, Vicat.
I ricavi commerciali legati al marchio diminuiscono a € 16,6 milioni da € 19,1 milioni, pertanto, risultano in diminuzione di € 2,5 milioni. La riduzione è dipesa dal contesto economico generale e dalla mancata partecipazione alla Champions League.
I ricavi per diritti TV ammontano a € 51,5 milioni, mentre nel 2011/12 erano pari a € 71,6 milioni. La drastica riduzione è stata di € 20,1 milioni, ossia del 28%. I diritti TV nazionali (LFP, FFF) risultano in diminuzione di € 3,8 milioni e si assestano a € 44,4 milioni. Tali ricavi nell’esercizio precedente beneficiavano dei buoni risultati sportivi relativi alla vittoria in Coppa di Francia e la partecipazione alla finale della Coppa della Lega, mentre nel 2012/13, l’Olympique Lyonnais si è fermato rispettivamente ai trentaduesimi e agli ottavi e in Ligue 1 è stato conseguito il 3° posto (4° nel 2011/12).
I diritti TV relativi alla partecipazione alle competizioni UEFA risultano in diminuzione di € 16,3 milioni da € 23,4 milioni a € 7,1 milioni, a causa della partecipazione all’Europa League (Champions League nel 2011/2012).

Il Player Trading (Trading de joueurs).

Nel conto economico per determinare il risultato della gestione dei calciatori, positivo per € 24 milioni, vengono evidenziati il valore della cessione dei calciatori e il valore contabile residuo. Al 30 giugno 2013, il valore delle cessioni dei calciatori risulta in forte crescita del 138% e aumenta a € 36,2 milioni contro € 15,2 milioni dell’esercizio precedente.
Nel 2012/13, il risultato economico della gestione calciatori è di poco inferiore agli ammortamenti della rosa calciatori, che risultano pari a € 24,9 milioni (€ 31,6 milioni nel 2011/12). Per trovare un risultato positivo, bisogna, comunque, risalire all’esercizio 2008/2009.

Il Costo dei dipendenti.

Il costo del personale ammonta a € 82,4 milioni (€ 99,2 milioni nel 2011/12). La variazione in diminuzione rispetto all’esercizio precedente è di 6,8 milioni di Euro. Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto è pari al 66% e rispetta quanto auspicato dal Financial Fiar Play, perché non supera il limite massimo del 70%.

La “Regola del Pareggio di Bilancio” (Breakeven Rule).

Al 30 giugno 2013, il risultato prima delle imposte è negativo per € 20,1 milioni. Anche nell’esercizio precedente era negativo per 36,6 milioni di Euro. Nella semestrale, al 31 dicembre 2013, è stato esposto un risultato prima delle imposte negativo per € 15,4 milioni, che potrebbe configurare una perdita 2013/14, tale da superare il limite consentito alle perdite aggregate, come nel primo periodo di monitoraggio, degli esercizi 2011/12, 2012/13 e 2013/14 che è di € 45 milioni.
In linea teorica, l’Olympique Lyonnais potrebbe rientrare nel limite utilizzando la possibilità di escludere, solo per il bilancio 2011/12, gli ingaggi dei calciatori sotto contratto al 1 giugno 2010 e i costi “virtuosi”.

Considerazioni Finali.

Il dato aggregato dell’EBITDA negli ultimi otto anni ha raggiunto la cifra positiva di 239,9 milioni.
Nell’ultimo esercizio l’EBITDA è aumentato da € 7,1 milioni a € 10,5 milioni. Tuttavia, dal 2009/10, tale risultato non riesce a coprire il costo complessivo degli ammortamenti. Forse da questa considerazione si è dato il via ad un ridimensionamento della rosa calciatori per ridurre sia gli ammortamenti che i salari, puntando sui giovani calciatori.
Nonostante la mancata partecipazione alla Champions League 2013/14, il Gruppo mantiene come obiettivo quello dell’equilibrio della gestione operativa corrente per l’esercizio 2013/2014, a condizione di un piazzamento tra le prime squadre in Ligue 1 e a condizione di una buona performance in Europa League, e del realizzo di plusvalenze. Dopo 31 giornate di Ligue 1 2013/2014, l’Olympique Lyonnais è quinto con 48 punti. Pertanto, rimane il problema della riduzione dei ricavi, a seguito dell’andamento sportivo. In effetti, la semestrale al 31 dicembre 2013 ha evidenziato un EBITDA negativo per € 5,2 milioni, mentre nel primo semestre 2012/13 era positivo per € 6,1 milioni. L’EBIT semestrale, al 31 dicembre 2013, è negativo per € 14 milioni, mentre al 31 dicembre 2012 l’EBIT era negativo per € 7,3 milioni. Gli ammortamenti della rosa calciatori semestrali si sono ridotti a € 8,1 milioni da € 12 milioni del 31 dicembre 2012.

Per il 2013/14, dal punto di vista sportivo, la squadra maschile aspira a qualificarsi per una competizione europea.