venerdì 31 gennaio 2014

Spezia Calcio: la perdita di 8 milioni, il supporto del socio olandese e le ambizioni ...



Luca Marotta


Al 30 giugno 2013, la società “Spezia Calcio S.r.l. Società Sportiva Professionistica” ha chiuso il bilancio con una perdita di € 8.098.163, che peggiora il risultato negativo del 2011/12, che evidenziava una perdita di € 6.955.663, nonostante l’aumento del fatturato netto da € 2,4 milioni a € 6,2 milioni.
La stagione sportiva 2012/2013, cui la società ha disputato il campionato di Serie B, in veste di “neopromossa”, ha visto il raggiungimento dell’obiettivo della salvezza. Per la stagione sportiva 2013/2014, l’obiettivo societario è quello di un progressivo miglioramento dei risultati sportivi.

La Proprietà.

“Spezia Calcio S.r.l. Società Sportiva Professionistica” è partecipata al 100% dalla “STICHTING
SOCIAL SPORT” con sede in Olanda ed è soggetta all attività di direzione e coordinamento da parte della stessa.

La Continuità Aziendale.

Gli Amministratori hanno sottolineato che, gli investimenti e il fabbisogno finanziario gestionale continuano ad essere supportati dalla “puntuale presenza del proprio Socio”. La Proprietà con i versamenti in conto capitale per copertura future perdite, consente di mantenere un costante equilibrio finanziario e garantisce la continuità aziendale.

La Situazione Patrimoniale.



Gli Amministratori hanno evidenziato nella loro relazione che la società ha continuato nella politica di “patrimonializzazione”. In effetti, il patrimonio è aumentato sia per quanto riguarda le immobilizzazioni materiali, sia per quanto riguarda le immobilizzazioni immateriali.
Le immobilizzazioni materiali sono aumentate da € 4.268.328 a € 10.268.829. In particolare, il valore netto del Centro Sportivo Ferdeghini è passato da € 4.038.309 a € 9.982.651.
Le immobilizzazioni immateriali sono aumentate da € 2.323.783 a € 3.092.463, perché il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è passato da € 1.099.490 a € 1.581.328 ed il valore netto delle capitalizzazioni dei costi del vivaio è passato da € 726.650 a € 1.085.071.
La finalità della politica di sviluppo patrimoniale è quella di “gettare le basi per provare a disputare campionati sempre più ambiziosi”.

Il Patrimonio Netto

Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 13,4 milioni. La variazione positiva di € 6,4 milioni, rispetto al 2011/12, è dovuta alla perdita netta dell’esercizio di € 8,1 milioni e a versamenti Soci c/copertura perdite future per € 14.455.146.
L’aumento di capitale di € 2.990.000, avvenuto nel corso dell’esercizio è stato realizzato col passaggio a capitale dei versamenti soci in conto aumento capitale per € 235.581 e dei versamenti Soci c/copertura perdite future per la differenza.
L’equity ratio è pari al 77%. Questo dato conferma che la “patrimonializzazione” è avvenuta prevalentemente con i mezzi propri.

La Posizione Finanziaria Netta



L’indebitamento finanziario è praticamente inesistente, anche in considerazione della “patrimonializzazione” effettuata con mezzi propri.
Le disponibilità liquide aumentano da € 863 mila a € 1,3 milioni.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori è positivo per € 205 mila.

I Debiti.

L’importo maggiore dei debiti riguarda i debiti verso fornitori, che ammontano a € 1.939.392 e che, in base a quanto riportato in nota integrativa , sono stati saldati dopo il 01/07/2013.
La voce altri debiti che ammonta a € 550.393 contiene tra l’altro i debiti verso i calciatori per retribuzioni, per un ammontare di € 333.151 e i debiti verso i Tecnici per retribuzioni per € 149.104.
I debiti tributari ammontano a € 373.148, di cui € 260.604 per debito Irpef per ritenute dipendenti.

I Ricavi.



Il Valore della produzione aumenta, del 186%, da € 2.746.324 a € 7.854.094.
L’incremento maggiore in valore assoluto riguarda i ricavi TV. I Proventi televisivi pari a € 2.276.349, riguardano la parte attribuita a ciascuna società di Serie B, attraverso la Lega, come diritti per la trasmissione delle gare di campionato e di TIM Cup.
I Proventi da Sponsorizzazioni pari ad € 495.764 (€270.489 nel 2011/12) si riferiscono, per € 200.000 ai corrispettivi pagati dal Main Sponsor CA.RI.SPE. e per € 247.531 ai corrispettivi pagati dallo Sponsor Tecnico Lotto. I Proventi pubblicitari pari ad € 667.382 riguardano i ricavi relativi alla cartellonistica pubblicitaria all’interno dello stadio, di cui € 300.000 non incassati.
Le plusvalenze da alienazione diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori risultano pari a € 766.660 (€ 21.000 nel 2011/12).
I contributi in conto esercizio, sono composti per € 1.323.938 (€ 160.000 nel 2011/12) da proventi Lega e per € 100.000 dalla convenzione con il Comune di La Spezia.
La capitalizzazione dei costi del vivaio è passata da € 330.777 a €  525.772.

I Costi.

I Costi della Produzione aumentano, con il passaggio di categoria, del 65%, da € 9,7 milioni a € 16,1 milioni.
Il costo dei dipendenti ammonta a € 9.572.489. Nel 2011/12 era pari a €  6.042.354. Il costo del personale è abbondantemente superiore al fatturato netto e al  valore della produzione.
L’ammortamento delle immobilizzazioni ammonta a € 1.627.308 (€ 672.390 nel 2011/12), di cui € 1.004.573 per l’ammortamento dei diritti pluriennali.
I costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci, pari a € 451.485, riguardano principalmente l’acquisto di materiale dallo sponsor tecnico per € 253.409.

Il Punto di Pareggio.
Anche in considerazione dell’importo dei costi del personale, i ricavi non riescono a coprire i costi, determinando una situazione di squilibrio economico, cui fa fronte il socio olandese.
La situazione di squilibrio economico ha determinato un risultato prima delle imposte negativo per € 8.065.025, mentre nell’esercizio precedente era negativo per € 6.955.663.


Conclusioni.


Per stessa ammissione degli amministratori, gli attuali presupposti economici obbligano la società allutilizzo della massima cautela nella gestione ed a chiedere il continuo supporto finanziario al socio unico. Rimangono ferme le ambizioni sportive. Infatti, tra gli investimenti che la Società ha continuato ad effettuare anche dopo il 30/06/2013, vi è il potenziamento del parco calciatori di proprietà. Dopo il 30/06/2013, sono stati acquistati calciatori da club italiani per € 4.219.000. L’acquisto più impegnativo è stato quello di Magnusson Hordur Bjorgvin per € 2 milioni. Tuttavia, tale ambizione è accompagnato dal potenziamento delle strutture sportive di proprietà. Infatti, tra gli obiettivi per il futuro prossimo vi è il completamento del centro sportivo Ferdeghini. 

giovedì 23 gennaio 2014

Bilancio Internazionale Holding: la perdita del controllo costa 193 milioni.



Luca Marotta


Internazionale Holding s.r.l., la società che al 30 giugno 2013, controllava circa il 98,31% di F.C. Internazionale Milano S.p.A., ha chiuso, alla stessa data, il suo bilancio ordinario di esercizio con una perdita di Euro 193.656.075.
Trattandosi di un bilancio di una holding di partecipazioni, l’andamento della sua gestione è condizionato in misura determinante dall’andamento gestionale della propria controllata F.C. Internazionale Milano S.p.A..
In genere, tale bilancio presenta un conto economico con valore della produzione e costo della produzione con valori trascurabili. La posta che determina la perdita, ormai ogni anno, è la svalutazione della partecipazione di FC Internazionale Milano S.p.A., che in un circolo vizioso si autoalimenta con i continui versamenti in conto capitale e a copertura perdite e si svaluta con le perdite conseguite dalla controllata.
La novità del bilancio al 30 giugno 2013, a differenza degli esercizi precedenti, consiste in una svalutazione nettamente superiore alla perdita di esercizio della società controllata. Infatti, è stata effettuata una svalutazione di Euro 192.540.765, riducendo il valore della partecipazione a Euro 32.926.312, mentre la perdita del bilancio di esercizio di FC Internazionale Milano è stata pari a Euro 79.881.808 e quella del suo bilancio consolidato, redatto solo ai fini del rispetto delle Norme Organizzative Interne Federali della F.I.G.C. (N.O.I.F.) e del “Manuale delle Licenze U.E.F.A.” è stata pari a Euro 82.689.869.
Occorre evidenziare che il valore della partecipazione a inizio esercizio era di Euro 131.421.858, che durante l’esercizio sono stati effettuati versamenti in c/copertura perdite a favore di FC Internazionale Milano S.p.A. per Euro 59.636.868 e versamenti in c/capitale e aumenti di capitale sottoscritti per Euro 34.408.351.
A seguito dell’ingresso nel capitale sociale di F.C. Internazionale Milano S.p.A. di nuovi azionisti di maggioranza, Internazionale Holding S.r.l., in data 15 novembre 2013, ne ha perso il controllo, riducendo la sua partecipazione ad una percentuale del 29,49%. Invero, a seguito della copertura della perdita di esercizio 2012/2013 di Euro 79.881.808, decisa dall’Assemblea di FC Internazionale Milano Spa del 25 ottobre 2013, il Capitale Sociale della controllata si era ridotto a Euro 4.500.000,  suddiviso  in  n. 3.500.000.000 di azioni, di cui n. 3.440.835.074 detenute da Internazionale Holding S.r.l.. Successivamente, in data 15 novembre 2013 è stato deliberato, per F.C. Internazionale Milano S.p.A., un aumento del Capitale Sociale a pagamento, per nominali Euro 10.500.000 oltre sovrapprezzo pari a Euro 64.500.000, mediante emissione di n. 8.166.666.667 nuove azioni ordinarie, riservato alla società “International Sports Capital HK Limited”.
La società “International Sports Capital HK Limited” ha assunto, tra l’altro, degli impegni di ricapitalizzazione già garantiti per almeno un triennio ed è diventata il nuovo azionista di controllo di F.C. Internazionale Milano S.p.A. sottoscrivendo un numero di nuove azioni rappresentative del 70% del capitale sociale e versando Euro 75.000.000.
Tale operazione, effettuata il 15 novembre 2013, ha permesso di stabilire un valore di mercato che è stato utilizzato per determinare il valore realizzabile della partecipazione al 30 giugno 2013.
Poiché i principi contabili e il Codice Civile prevedono l’iscrizione della partecipazione al minore importo tra il costo (o patrimonio netto) e valore di realizzo, il valore della partecipazione al 30 giugno 2013 è stato determinato in base al valore d’azienda in relazione all’operazione relativa all’aumento di capitale del 15 novembre 2013, tenendo conto dei risultati di periodo conseguiti da F.C. Internazionale Milano S.p.A. e delle sue controllate oltre che dei versamenti a copertura perdite effettuati nel periodo intercorrente tra la data di bilancio e la data di “closing” dell’operazione, ossia il 15 novembre 2013. Per quanto riguarda i risultati di periodo, si sono fatte delle stime. Risulta che, tra il 1 luglio 2013 e il 15 novembre 2013, Internazionale Holding S.r.l. ha effettuato un ulteriore versamento di 11 milioni di Euro, utilizzato per coprire in parte la perdita di FC Internazionale Milano S.p.A..
In definitiva, l’Amministratore Unico della società ha ritenuto corretto operare una svalutazione del valore di carico della controllata al fine di allinearne il valore di iscrizione alle nuove risultanze, assumendo il valore di realizzo come elemento indicativo del valore della società controllata.
Quindi, il valore della partecipazione è stato svalutato per un importo di Euro 192.540.765 e a seguito di tale svalutazione il valore di carico della partecipazione al 30 giugno 2013 di F.C. Internazionale Milano S.p.A. risulta essere pari ad Euro 32.926.312.
La svalutazione ha determinato l’iscrizione nel bilancio di esercizio di Internazionale Holding S.r.l. di un costo di Euro 192.540.765, allocato nella voce “Rettifiche di valore delle attività finanziarie”, che è stato la causa della perdita evidenziato nel bilancio ordinario d’esercizio.
Nonostante la rilevante perdita di esercizio di Euro 193.656.075, il Patrimonio Netto risulta ancora positivo per Euro 31.444.904. Tuttavia, tenuto conto delle riserve pari a Euro 38.940.979 e del capitale sociale, pari a Euro 186.160.000, la perdita determina il ricorrere dei presupposti di cui all’art. 2482 bis C.C. (riduzione del capitale di oltre un terzo per perdite), in quanto, al netto delle riserve, eccede il terzo del capitale sociale.
Tale circostanza è stata richiamata anche dai Revisiori della Deloitte, nella loro Relazione.

Secondo l’Amministratore Unico della società, è molto probabile che anche per l’esercizio 2013/2014 possa verificarsi “la necessità per Internazionale Holding S.r.l. di sostenere finanziariamente la partecipata proporzionalmente alla quota detenuta, beneficiando del supporto del socio di riferimento”. 
Alla luce di quanto affermato sopra, è molto probabile che i primi 75 milioni versati dal nuovo socio di FC Internazionale Milano S.p.A. siano destinati prevalentemente alla gestione ordinaria della partecipata e che si renderanno necessari altri apporti di capitale.

domenica 19 gennaio 2014

Bilancio Catania 2012/13: l‘utile in forte calo e l’obiettivo primario ...



Luca Marotta


Il forte calo dell’utile netto d’esercizio caratterizza la lettura del bilancio 2012/13 del Catania. Le cause possono essere ricercate nella riduzione del valore della produzione del 7% e nell’aumento dei costi della produzione dell’8,6%. In particolare, si è registrato un incremento nei costi del personale, negli ammortamenti della rosa calciatori ed è stato effettuato un accantonamento per rischi contenziosi, mentre dal lato dei componenti positivi le plusvalenze sono crollate.
Secondo gli Amministratori della società “Calcio Catania S.p.A.”, nel passato, l’obiettivo “primario” è stato “il raggiungimento di un equilibrato rapporto fra una sana e oculata gestione economico – finanziaria e la permanenza nella massima serie”, che ormai si può considerare come obiettivo centrato. Infatti, la società catanese ha chiuso i suoi ultimi sette bilanci con un risultato netto positivo.
Il bilancio chiuso al 30 giugno 2013, riporta un utile di esercizio pari € 91.713 al netto di imposte per € 995.377. Invero, i sei bilanci precedenti si erano chiusi con un risultato netto positivo mai inferiore a € 2 milioni. Il bilancio 2011/12 si era chiuso con un utile netto di € 4.292.614.
Dal punto di vista sportivo, la stagione calcistica 2012/2013 è terminata con il conseguimento dell’ottavo posto, totalizzando 56 punti; in tal modo la squadra è riuscita a migliorare il record di 48 punti realizzato nel 2011/12. Per quanto riguarda la partecipazione in Coppa Italia, la squadra rossazzurra è stata eliminata dalla Lazio ai quarti di finale.

Il Gruppo

“Calcio Catania S.p.A.” è una società controllata al 95,40% da “Finaria S.p.A.”, con rappresentante legale Antonino Pulvirenti. Il restante 4,60% è di proprietà della società “Meridi Srl”, che ha come amministratore delegato Angelo Agatino Vitaliti.
La società “Finaria S.p.A.” ha un capitale sociale di € 4.644.000, interamente versato. Il patrimonio netto relativo all’ultimo bilancio approvato, al 31/12/2012, è pari a € 72.735.279 (€ 107.790.221 al 31/12/2011), la perdita dell’esercizio 2012 è stata pari a € 35.054.942, mentre nel 2011 era evidenziato un utile di € 865.650. La Società Finaria Spa redige il bilancio consolidato del gruppo.
Nella Relazione sulla Gestione è evidenziato che “i rapporti intrattenuti con imprese controllate, collegate, controllanti e consorelle (società controllate direttamente da Finaria Spa) non comprendono operazioni atipiche e/o inusuali ma sono regolati da normali condizioni di mercato”. Il rapporto con Segea Srl ha generato ricavi per fitto Ramo D’azienda per € 1.500.000 e costi per servizi relativi all’utilizzo del Centro Sportivo per € 1.410.400. Il rapporto con Finaria Spa ha generato costi per viaggi e trasferte per € 150.000.

La Continuità aziendale.
La continuità aziendale deve intendersi come attitudine dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e quindi di onorare gli impegni finanziari nel futuro. La continuità aziendale è uno dei punti cardine del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
Il bilancio del Catania è stato redatto in base al principio della continuità aziendale.
Nella Relazione della Società di Revisione al punto 4 è evidenziato un “richiamo di informativa” relativo al fatto che gli Amministratori hanno segnalato nella nota integrativa l’effettuazione di accantonamenti a fronte di rischi per contenziosi.

Il Patrimonio Netto.



Il patrimonio netto è positivo per circa € 29,1 milioni, finanzia il 33% dell’attivo ed è conforme a quanto richiesto dal Financial Fair Play. Rispetto all’esercizio precedente risulta un decremento di € 1.878.287, che è dipeso dall’utile netto di esercizio di € 91.713, dalla distribuzione di dividendi per € 1.970.000.
Per quanto riguarda la destinazione del risultato d'esercizio 2012/13, l'assemblea dei soci lo ha destinato nel seguente modo: il 5% a riserva legale per € 4.586; il 10% a riserva per le  scuole giovanili per € 9.171; la parte restante pari a € 77.956 a riserva straordinaria.

Posizione Finanziaria Netta.



La posizione finanziaria netta è negativa per 26,5 milioni (-€ 23,6 milioni nel 2011/12) e finanzia il 48% del capitale investito netto.
Le disponibilità liquide diminuiscono da € 2,9 milioni a € 1,4 milioni. I debiti bancari pari a € 25,2 milioni riguardano principalmente il mutuo verso l’Istituto del Credito Sportivo. La maggior parte, pari a € 23,7 milioni, ha scadenza oltre l’esercizio successivo.
Ai fini del Financial Fair Play, bisogna considerare anche il saldo dei crediti e debiti verso società di calcio. I crediti verso società calcistiche sono pari a € 6,.7 milioni e i Debiti verso società sportive sono pari a € 7 milioni.
La posizione finanziaria netta, ai fini del Fair Play Finanziario, pur essendo negativa, rimane inferiore ai ricavi ed è conforme a quanto auspicato dal Regolamento. Si aggiunga, inoltre, che trattasi di debito “virtuoso” destinato al finanziamento del Centro Sportivo.

Gli Altri debiti.
I debiti verso Tesserati per retribuzioni ammontano a € 2.227.641 (€ 1.663.520 nel 2011/12) e il rapporto con il costo del personale è del 10,2%, che è un dato fisiologico ed è un segnale di puntualità nei pagamenti.
I Debiti tributari sono pari a € 5.536.125 (€ 4.997.978 nel 2011/12) e sono composti principalmente dal debito verso l’Erario per ritenute Irpef dipendenti per € 1.869.610 (€ 1.237.948 nel 2011/12); dal debito verso l’Erario per l’IRAP per € 971.576 (€ 919.054 nel 2011/12), dal debito verso l’Erario per l’IRES per € 1.749.527 (€ 1.647.048 nel 2011/12) e dal debito verso l’Erario per l’IVA per € 159.550 (€ 773.674 nel 2011/12). Inoltre esiste un debito verso l’Agenzia delle Entrate dovuto all’Accertamento con adesione relativo all’Irap 2008 per € 405.954.
Esiste un debito verso l’Avvocato Grassani per € 537.904. Il motivo risiede nel fatto che nel corso dell’esercizio, il Catania è risultato parzialmente soccombente nel giudizio promosso dall’avv. Grassani per vicende risalenti alla gestione Gaucci.
I fondi per imposte differite, allocati tra i fondi rischi, ammontano a € 4.275.424 (€ 5.701.782 nel 2011/12). La società “Calcio Catania S.p.A.” ha delle cause pendenti, gli Amministratori, durante il 2012/13 hanno proceduto ad un accantonamento al “Fondo rischi cause” per una somma pari ad € 1 milioni. Tale somma è stata ritenuta congrua per coprire le eventuali spese derivanti dalla soccombenza in alcuni dei giudizi in essere.

Il Valore della Rosa.



La variazione in diminuzione dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, pari a € 1,1 milioni, è dipesa da investimenti per € 7,8 milioni; cessioni per un valore contabile residuo di € 284 mila, ammortamenti per € 8,6 milioni. I crediti relativi alle compartecipazioni ex art. 102 NOIF sono pari a € 1.100.500 e si riferiscono a Martinho Raphael ceduto in compartecipazione al Verona.
Tra i calciatori con il valore contabile residuo più elevato spicca Rolin Alexe.



Successivamente alla chiusura del bilancio, il Catania è stato “costretto” a cedere 3 giocatori chiave della squadra, come Gomez, ceduto al Metalist , Lodi, venduto al Genoa e Marchese, in scadenza di contratto e acquisito a parametro o dal Genoa. Invece, sono stati acquistati calciatori come Monzon, Tachtsidis, Leto, Peruzzi e Plasil e Guarente.

Il Conto Economico.



La struttura del conto economico appare equilibrata in quanto i ricavi, senza plusvalenze, sono superiori ai costi operativi.
Tuttavia,  per quanto riguarda il bilancio 2012/13, il valore della produzione, pari a € 50.7 milioni è diminuito del 7,1%; mentre, i costi della produzione, pari a € 50,3 milioni, risultano aumentati dell’8,6%. Inoltre, l’attività di “Player Trading” non è risultata proficua come i due precedenti esercizi.

I Ricavi.
I ricavi da gare pari diminuiscono a € 3,6 milioni da € 4,3 milioni dell’esercizio precedente. Nonostante il fatto che il prezzo degli abbonamenti sia diminuito, è stata registrata un’ulteriore riduzione del numero degli stessi. Gli Amministratori hanno constatato che da diversi anni si registra un trend negativo nella vendita degli abbonamenti.
I ricavi costituiti da proventi derivanti dalla cessione diritti televisivi ammontano a € 29,9 milioni (€.29,5 milioni nel 2011/12) e incidono per il 59% sul valore della produzione e per il 70% del fatturato netto, segnale di dipendenza dagli stessi.
I ricavi commerciali, diminuiscono a € 6,7 milioni da € 7 milioni, incidono sul valore della produzione solo per il 13,1%. L'importo dello Sponsor tecnico ammonta a € 1.154.128. L'importo dello Sponsor ufficiale diminuisce a € 665.289 da € 900.000. La voce Sponsor istituzionale aumenta a € 2.110.364 da € 1.358.329. La Pubblicità cartellonistica ha prodotto ricavi per e 2.233.352, mentre i Proventi commerciali e royalties ammontano a € 483.220.
Il Catania ha proceduto alla capitalizzazione costi vivaio per un importo di € 774.806 (€ 569.796 nel 2011/12). Tale capitalizzazione si riferisce ai costi sostenuti nel corso dell’anno per la gestione, promozione e organizzazione dell’attività sportiva giovanile, il relativo cespite, allocato tra le immobilizzazioni immateriali, ammonta a € 1.326.970 € 1.184.143 nel 2011/12.

Il Player Trading.



Le plusvalenze realizzate sulle cessioni di diritti pluriennali di calciatori diminuiscono a € 3.304.100 da € 10.529.217. Esse risultano in diminuzione di € 7,2 milioni e incidono per il 6,5% sul valore della produzione. Le maggiori plusvalenze riguardano: Martinho Raphel Alves, ceduto al Verona per € 2.200.000, con una plusvalenza di € 2.002.000 e Kosicki Tomas, ceduto al Novara per € 1.300.000, con una plusvalenza di pari importo.
I ricavi da cessione temporanea sono aumentati da € 1,1 milioni a € 3,7 milioni.
Gli ammortamenti della rosa calciatori aumentano a € 8,6 milioni da € 6,1 milioni, rappresentano il 17,1% dei costi della produzione e il 17 % del valore della produzione.

I Costi.
I costi del personale aumentano a € 21,8 milioni da € 19,8 milioni, risultano in aumento del 9,8% e rappresentano il 51% del fatturato netto. In rapporto ai costi della produzione i costi del personale rappresentano solo il 43,3%.
Gli ammortamenti per immobilizzazioni materiali ammontano complessivamente ad € 3.065.511 e riguardano il centro sportivo. Tale voce di costo è esclusa dai costi ai fini del Fair Play Finanziario.
I Compensi per consulenze sportive diminuiscono a € 1.445.682 da € 1.872.000. Le Prestazioni dei procuratori ammontano a € 550.220 (€ 363.248 nel 2011/12).
Il Catania paga per Diritti immagine € 1.636.209 (€ 1.646.812 nel 2011/12).

Il “Punto di Pareggio”.
Il Catania non ha problemi per quanto riguarda il requisito del break-even, perché attua una gestione economica equilibrata,  chiudendo, da alcuni anni i bilanci sempre con un risultato positivo ed evidenziano anche ammortamenti per strutture sportive di notevole importo.
Nel bilancio 2012/13 risulta un risultato prima delle imposte positivo per € 1,1 milioni e nel 2011/12 per € 7,2 milioni.



Conclusioni.

Durante la parte finale dell’esercizio 2012/13, la società etnea ha avviato una ristrutturazione della propria “governance”, tramite l’individuazione di 3 distinte aree di competenza: l’area tecnica, l’area programmazione e strategia e l’area amministrativa. L’obiettivo per il prossimo futuro della società “Calcio Catania S.p.A.” è quello di ottenere sempre maggiori soddisfazioni in campo sportivo con la permanenza in Serie A, “cercando anche di raggiungere traguardi sempre più prestigiosi”.
Invero, la stagione sportiva 2013/2014, non sembra riservare delle “soddisfazioni” tali da permettere il raggiungimento di “traguardi sempre più prestigiosi”, non a caso si è proceduto per ben due volte all’avvicendamento del tecnico.

In definitiva, nel 2013/14, la permanenza nella massima serie, resta obiettivo “primario” e “vitale”, perché garantisce ingenti proventi televisivi, che permettono al Catania di “autofinanziarsi”, grazie ad una struttura equilibrata dei costi di gestione.

lunedì 13 gennaio 2014

Il Chelsea centra il break-even result, nonostante la perdita 2012/13


Luca Marotta

Il comunicato stampa che ha annunciato i risultati economici e finanziari del Chelsea, relativi alla stagione 2012/13 (vedasi: http://www.chelseafc.com/chelsea-article/article/3597982), ha fatto riferimento al consolidato di Chelsea FC plc, che analizzeremo di seguito.
“Chelsea FC plc” è una società “sub-holding” del gruppo cui fa capo il “Chelsea Football Club”. Il gruppo ha come holding “Fordstam Limited” e come controllore di ultima istanza Roman Abramovich.
Chelsea FC plc, ha chiuso il bilancio consolidato, al 30 giugno 2013, con una perdita netta di £ 49.440.000, pari a circa € 57,9 milioni (cambio: 1 £ = 1,1705 €), mentre nel 2011/12 era evidenziato un utile netto di £ 1.378.000, pari a circa € 1,7 milioni (cambio: 1 £ = 1,2473 €).
Il risultato positivo dell’esercizio 2011/12, era dipeso soprattutto dal successo in Champions League, dalle plusvalenze e dal fatto che tra i componenti positivi del reddito era evidenziata un’operazione straordinaria: "Profit on cancellation shares", ossia proventi derivanti dalla cancellazione di azioni, per un importo di £ 18.375.000.
Per quanto riguarda l'introduzione delle regole UEFA sul fair play finanziario, gli Amministratori hanno dichiarato che rappresenta una sfida importante. La squadra di calcio ha bisogno di coniugare il successo sportivo sul campo con i dettami di questo nuovo regime. Secondo gli Amministratori l'ultimo risultato economico, nonostante la perdita, combinato con il risultato economico positivo del 2011/12 determina ai fini del primo periodo di monitoraggio del Financial Fair Play un risultato aggregato - che rientra all'interno del break-even stabilito dalla UEFA.
In effetti la simulazione elaborata alla fine del presente scritto confermerebbe l’affermazione degli Amministratori del Chelsea, che potranno comunque far ricorso alla clausola dell’esclusione degli ingaggi in essere al 1 giugno 2010 per il risultato del 2011/12.
Grazie al supporto della proprietà, l’indebitamento finanziario netto è assente, il Patrimonio Netto è positivo, ma la continuità aziendale continua ad essere garantita dall’azionista di riferimento.
Tra le curiosità bisogna segnalare che nella sezione relativa alle operazioni con le parti correlate è segnalato l’acquisto di “corporate hospitality box”, da parte di Roman Abramovich, per £ 2.038.000, mentre nel 2011/12 aveva speso £ 3.000.000.

La continuità aziendale.
Gli Amministratori hanno scritto che Chelsea FC plc fa affidamento sul continuo supporto finanziario della capogruppo “Fordstam Limited”. La società ha ricevuto conferma dalla capogruppo, che verranno forniti fondi sufficienti per finanziare l'attività per il prossimo futuro. Pertanto, gli Amministratori, nella preparazione del bilancio, hanno adottato il principio della continuità aziendale.
Invero, durante il 2012/13, la capogruppo “Fordstam Limited”, supportata dal proprietario finale, Mr Roman Abramovich, ha sottoscritto un aumento di capitale di 4.250.000 del valore nominale di £ 0,01 al prezzo di £ 20. L’apporto della proprietà è stato di £ 85.000.000.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per £ 298,9 milioni (€ 349,9 milioni) ed in aumento rispetto al dato dell’esercizio precedente, che era positivo per £ 263,1 milioni. La variazione è dovuta, come già scritto, principalmente ad un’operazione di aumento di capitale, derivante dal collocamento di 4.250.000 azioni a £ 20, che ha determinato un aumento del capitale sociale per £ 42.500 e un aumento della riserva da sovrapprezzo azioni per £ 84.957.500. Il Patrimonio Netto finanzia il 62% dell’attivo.

L’indebitamento.
Il bilancio consolidato al 30 giugno 2013, mostra una posizione finanziaria netta positiva per £ 28.113.000 (€ 32,9 milioni). Determinata da disponibilità liquide per £ 26.107.000 (€ 30,6 milioni) e crediti verso controllate per £ 2.006.000. Non esistono debiti finanziari. Se considerassimo la struttura del gruppo fino al livello di “Chelsea FC plc”, potremmo affermare che l’assenza di debiti finanziari è frutto della scelta, di finanziarsi con apporti di capitale, tuttavia nella controllante “Fordstam Limited”, almeno fino al 2011/12, l’azionista ha preferito rimanere “creditore del gruppo” per i finanziamenti necessari agli apporti di capitale da destinare alle società controllate.
Nel 2011/12 la posizione finanziaria netta era positiva per £ 18.146.000.
L’entità dell’indebitamento finanziario netto, cui bisogna aggiungere il saldo tra debiti e crediti da calciomercato, è conforme al regolamento del Fair Play Finanziario in quanto inferiore ai ricavi.
I debiti con durata inferiore all’esercizio successivo ammontano a £ 154,3 milioni, mentre nel  2011/12 erano pari a £ 150,1 milioni. Questi debiti comprendono i ricavi anticipati per abbonamenti relativi alla stagione 2013/14 per l’importo di £ 35,1 milioni (£ 33,2 milioni nel 2011/12).
I debiti commerciali nel complesso sono pari a £ 80,6 milioni (£ 91,6 milioni nel 2011/12), di cui £ 51,5 milioni, hanno scadenza entro l’esercizio successivo.
I debiti tributari e previdenziali ammontano a £ 14,9 milioni, mentre nel 2011/12 erano pari a £ 23,4  milioni.

La struttura dell’attivo patrimoniale.
Il totale dell’attivo ammonta a £ 482,3 milioni e risulta in aumento del 5,6%.
Al 30 giugno 2013, le attività non correnti rappresentano il 78,2% (84,5% nel 2011/12) del totale dell’attivo e ammontano complessivamente a £ 377 milioni (£ 385,9 milioni nel 2011/12).
Si è verificato un decremento del 2,3%.
Le immobilizzazioni immateriali nette, rappresentano il 40,6% dell’attivo e risultano diminuite da £ 201,3 milioni a £ 195,7 milioni. La voce avviamento ammonta a £ 729 mila (£ 822 mila nel 2011/12), al netto di ammortamenti per £ 131 mila, determinato dall’acquisizione del 31 gennaio 2012 del 100% di Chelsea Digital Media Limited.
Le immobilizzazioni materiali, rappresentano il 37,6% dell’attivo e ammontano a £ 181,3 milioni; nel 2011/12 erano pari a £ 184,6 milioni. La maggior parte degli investimenti effettuati sono stati spesi per il miglioramento delle strutture dello Stamford Bridge e del campo di allenamento a Cobham.
Le attività correnti rappresentano il 21,8% dell’attivo e ammontano complessivamente a £ 105,3 milioni, con un incremento del 48,4% rispetto all’esercizio precedente.
Le disponibilità liquide aumentano a £ 26,1 milioni da £ 16,9 milioni.

Il Valore della Rosa.
Al 30 giugno 2013, il valore contabile netto della rosa calciatori ammonta a £ 194,9 milioni (€ 228,2 milioni) e risulta in diminuzione di £ 5,5 milioni. La variazione è stata causata da investimenti per £ 63,7 milioni, cessioni per un valore netto contabile di £ 10,5 milioni, ammortamenti per £ 58,7 milioni.



In base ad una valutazione effettuata, la rosa del Chelsea al 30 giugno 2013 avrebbe un valore di mercato pari a £ 272.200.000 (£ 278.500.000 nel 2011/12).

Il Fatturato.



Il fatturato consolidato netto, per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2013, risulta pari a £ 255,8 milioni. Il fatturato netto rispetto al 2011/12 rimane sostanzialmente stabile, perché era pari a £ 255,7 milioni. L’aumento del fatturato è stato del 15%, rispetto al 2010/11.
I Ricavi Media diminuiscono da £ 112,8 milioni a £ 105,4 milioni. La differenza è dovuta al successo in Champions League e in FA Cup del 2011/12 in contrapposizione al successo in Europa League del 2012/13, mentre, in Premier League è stato conseguito il terzo posto (sesto posto nel 2011/12). I ricavi commerciali aumentano da £ 66,9 milioni a £ 79,6 milioni, grazie a importanti nuove partnership siglate con Audi, Delta e Azimut Hotels.
I ricavi da gare diminuiscono da £ 77,7 milioni a £ 70,7 milioni.
La media spettatori del 2012/13 è stata di 40.072, mentre nel 2011/12 era di 40.344.

Le Spese operative.
Le spese operative ordinarie ammontano complessivamente a £ 317 milioni(£ 304,6 milioni nel 2011/12) e registrano un incremento di £ 12,4 milioni pari al 4,1%.
Sono evidenziati componenti straordinari di reddito operativo per circa £ 3.983.000.
Tra gli altri costi operativi si segnala l’ammortamento delle immobilizzazioni dei costi di registrazione dei calciatori ammontante a £ 58,8 milioni (£ 49,5 milioni nel 2011/12), in aumento del 18,7%. L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è stato di 8 milioni di sterline (£ 9,9 milioni nel 2011/12).

Il Costo del Personale.

Il costo del personale ammonta a £ 176,6 milioni e registra un incremento del 3,2% rispetto ai 171 milioni di sterline del 2011/12. L’incidenza del costo del personale sul fatturato, senza plusvalenze, è pari al 69% (67% nel 2011/12), nel limite del 70%, auspicato dal Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario. Il costo del personale riguarda 629 unità (604 nel 2011/12) di cui 95 appartenenti alla gestione sportiva (giocatori e staff compreso).
Nel 2011/12, il costo del personale comprendeva anche un componente positivo straordinario di £ 4.700.000 (nel 2010/11 c’erano costi straordinari per £ 21.435.000).

Player Trading.



La differenza tra plusvalenze e minusvalenze realizzate con le cessioni di calciatori è positiva per £ 14,5 milioni, nel 2011/12 era positiva per £ 28,8 milioni e nel 2010/11 per £ 18,4 milioni.
Questo risultato positivo è dovuto principalmente alle seguenti cessioni: Daniel Sturridge al  Liverpool e Raul Meireles al Fenerbahce. Nel 2011/12 le cessioni più importanti furono: Yuri Zhirkov all’Anzhi Makhachkala, Slobodan Rajkovic all’Amburgo, Alex al Paris Saint Germain e Anelka allo Shanghai Shenhua. L’importo realizzato con le plusvalenze non è sufficiente a coprire gli ammortamenti pari a £ 58,7 milioni e pertanto la gestione del “player trading è in perdita per £ 44,3 milioni.

Il “Break-even result”.

Al 30 giugno 2013, il risultato prima delle imposte è negativo per £ 50.712.000, mentre, al 30 giugno 2012, era esposto un risultato positivo consolidato di £ 1.378.000.
Ai fini del calcolo del Break-even Result, occorre esprimere gli importi in Euro e bisogna considerare il cambio medio dell’esercizio e non quello alla data di chiusura del bilancio. Nella tabella seguente è riportata una simulazione con cambi medi del periodo di stima, data dalla semisomma del cambio a inizio periodo e a fine periodo.

Il Chelsea dovrebbe rispettare, quanto stabilito dal Financial Fair Play. In ogni caso può ricorrere alla clausola dell’esclusione dal bilancio 2011/12 degli stipendi, relativi ai contratti in essere al 1 giugno 2010.
Si potrebbe stimare l’importo di tale clausola in 69 milioni di sterline, pari a circa 81,2 milioni di Euro al cambio medio del periodo di 1 £ = € 1,1773, considerando i seguenti calciatori: Petr Čech; Branislav Ivanović; Ashley Cole; Michael Essien;Frank Lampard; Didier Drogba; Mikel John Obi;Florent Malouda; José Bosingwa; Paulo Ferreira;Salomon Kalou; Ross Turnbull; Daniel Sturridge;John Terry; Hilário; Nicolas Anelka.
Sfruttando tale clausola, in linea teorica, il Chelsea potrebbe chiudere in perdita anche l’esercizio 2013/14, con un importo inferiore a quello del 2012/13.

Sarà interessante vedere come sarà considerato il ricavo derivante dall’annullamento delle azioni BSKYB, che nella simulazione della tabella è stato considerato irrilevante e quale sarà il bilancio consolidato che sarà valutato dall’UEFA. 

sabato 11 gennaio 2014

Bilancio Bologna 2012/13: perdita da 3,9 milioni, nonostante Gaston Ramirez e la teledipendenza.


Luca Marotta


Il bilancio 2012/13 della società di calcio “Bologna Football Club 1909 SPA” si è chiuso con una perdita di € 3.976.046, nonostante la plusvalenza di 11,8 milioni di Euro realizzata con la cessione di Gaston Ramirez al Southampton. Tuttavia, l’obiettivo prefissato della permanenza nel Campionato di Serie A è stato raggiunto. Per il 2013/14 è prevista un’ulteriore perdita di 2 milioni di Euro, anche perché la plusvalenza di 5,5 milioni, realizzata con la cessione di Taider, non sposta gli equilibri.

Gli Azionisti.
Il capitale sociale è rappresentato da n. 18.880.710 azioni, di cui n. 18.000.000 sono detenute dalla società “Bologna 2010 Spa”, pari al 95,3%. Le azioni rimanenti, pari al 4,7% del capitale sociale, sono detenute da alcune associazioni come: Associazione Futuro Rossoblu (n. 487.537 azioni), Associazione Professional Club Rossoblu (n. 185.100 azioni), Associazione Artigiani Rossoblu (n. 121.173 azioni), Associazione Commercianti Rossoblu (n. 86.900 azioni). 
Il 18 dicembre 2012, tra gli azionisti della controllante figuravano: Guaraldi col 18,9%, Futurfin Srl col 31,7%, Segafredo Zanetti col 21,3% e Morandi Gian Luigi col 4,6%.
Al 30 giugno 2012, società “Bologna 2010 Spa” aveva un capitale sociale di € 18.744.407 e un patrimonio netto consolidato di € 11.579.214.

La continuità aziendale.
La continuità aziendale deve intendersi come attitudine dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e quindi di onorare gli impegni finanziari nel futuro. La continuità aziendale è uno dei punti cardine del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
Al fine di individuare i fabbisogni necessari per operare in regime di continuità aziendale, gli Amministratori hanno redatto il budget 2013/14. Per il 2013/2014, gli Amministratori hanno previsto una perdita di 2 milioni di Euro, con una riduzione del valore della produzione di 6 milioni, a causa del minor importo derivante dalle plusvalenze. La previsione di contenimento dei costi complessivi è di circa 1,8 milioni, nonostante il fatto che tale previsione contempli anche la riduzione dei costi del personale per circa 6 milioni di Euro.
Dal punto di vista finanziario, i punti critici, rappresentati dal pagamento degli stipendi nei mesi di novembre, febbraio e maggio, dovrebbero essere superati con le anticipazioni dei diritti TV per i pagamenti del mese di novembre 2013, mentre per i pagamenti di febbraio si dovrebbe far fronte con altre anticipazioni e con le operazioni del “Calciomercato” di gennaio. Per far fronte alle scadenze di maggio, il Bologna dovrebbe procedere ad alcune ripianificazioni di debiti esistenti e anticipare parte dei diritti TV 2014/2015.
In ogni caso la società controllante ha assicurato il suo impegno nel caso in cui alcune assunzioni previste nel piano non si verifichino e risulti necessario ricercare nuova finanza.

Il Patrimonio Netto.




Il Patrimonio Netto al 30 giugno 2013 risultava positivo per € 9,3 milioni, mentre nell’esercizio precedente era pari a € 12,8 milioni.
La variazione negativa pari a € 3,5 milioni è dovuta alla perdita dell’esercizio e a un versamento conto futuro aumento capitale per € 520.000.
Nell’assemblea ordinaria dei soci si è deciso di coprire la perdita 2012/13 di € 3.976.046 insieme alla perdita 2011/12 di € 6.189.530 con l’utilizzo della riserva esistente di € 109.715 e con la riduzione del capitale sociale, da determinare in assemblea straordinaria.
I mezzi propri finanziano solo l'11% delle attività.

La Posizione Finanziaria Netta.



Nel corso dell’esercizio 2012/13, l’indebitamento finanziario è aumentato. La posizione finanziaria netta risulta negativa per 9,8 milioni di Euro, nel 2011/12 era positiva per 1,1 milioni di Euro.
I debiti verso banche aumentano di Euro 6.101.121 rispetto all’esercizio precedente, assestandosi a € 10.488.015. I debiti verso banche a breve termine, pari a € 10.192.493, riguardano per la maggior parte il debito verso Unicredit Factoring per € 7.610.836 relativo alla “fattorizzazione” dei contratti RTI e RAI sui diritti televisivi e debiti verso IFIS per € 2.409.556 per anticipo fatture relativi ad anticipi su crediti relativi al c/trasferimenti Lega. Esiste anche un debito relativo a un mutuo contratto con Emilbanca per l’acquisizione degli immobili siti in Bologna via S.Stefano.
Le disponibilità liquide risultano pari a € 629 mila, mentre nel 2011/12 erano pari a 5,5 milioni di Euro. La variazione diminutiva delle disponibilità liquide, pari a € 4.872.886, è stata determinata dal flusso negativo di cassa generato dall’attività di investimento per € 19,1 milioni, dal flusso di cassa positivo per € 6,6 milioni determinato dall’aumento dell’indebitamento bancario e dal flusso di cassa positivo generato dalla gestione corrente per € 7,7 milioni.
I crediti verso enti settore specifico ammontano a € 14,2 milioni (€ 22,8 milioni nel 2011/12) e riguardano: i crediti verso club stranieri, per € 2,1 milioni; i crediti verso società di calcio nazionali da regolare nella stagione 2014-2015, per € 7.530.000; i crediti verso società di calcio nazionali da regolare nella stagione 2015-2016, per € 3.465.000.
I debiti verso enti settore specifico risultano pari a € 16,1 milioni (€ 28,4 milioni nel 2011/12) e riguardano: i debiti verso società di calcio estere per € 3.380.789; i debiti verso Società di calcio italiane per l’acquisizione di calciatori esigibili nella stagione 2014-2015 per € 9.265.000; i debiti v/Società di calcio italiane per l’acquisizione di calciatori esigibili nella stagione 2015-2016 per € 3.465.000.
In base a quanto auspicato dal regolamento sul Fair Play Finanziario, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2013, nonostante risulti in forte aumento, resta comunque inferiore al valore della produzione.

Gli Altri debiti.
Il Bologna evidenzia un debito fiscale rateizzato. Infatti, nel corso dell’esercizio 2010-11, l’Agenzia delle Entrate di Bologna ha concesso la rateizzazione delle imposte derivanti dalle ritenute di acconto non versate. Tale rateazione si compone di n. 20 rate trimestrali, in pagamento regolare dal 12 maggio 2011.
Il saldo, al 30 giugno 2013, dei Debiti tributari ammonta a  € 16.499.348. La voce accoglie principalmente l’IVA da versare per € 7,2 milioni; le ritenute operate su stipendi e compensi corrisposti a collaboratori coordinati e continuativi per complessivi € 3,6 milioni circa; il debito IRAP relativo all’esercizio corrente per € 2,2 milioni; le imposte di competenza dell’esercizio 2010-11 rateizzate per € 2,3 milioni.
Gli  Altri debiti ammontano a €  6.119.143, mentre il saldo al 30 giugno 2012 era paria a € 6.308.826. Tra gli  altri debiti, con scadenza inferiore a dodici mesi, spiccano i debiti verso tesserati per € 2.211.696; i debiti verso personale dipendente, collaboratori, allenatori per la terza categoria per € 113.945;  i debiti verso tesserati per incentivazione all’esodo per € 297.387; i debiti verso dirigenti per € 23.931; i debiti verso tesserati per premi maturati per € 2.429.367; i debiti verso tesserati per indennizzi per € 816.624 e i debiti diversi per € 226.193.

Il Valore della Rosa.



Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, compresi quelli del settore giovanile, aumenta da € 47,3 a € 48,7 milioni. La variazione è dovuta ad investimenti per € 20.7 milioni, cessioni dal valore residuo di € 7 milioni, Svalutazioni per € 117 mila e ammortamenti per € 16,9 milioni.
Al 30 giugno 2013, il calciatore col valore residuo contabile più elevato risulta essere Robert Acquafresca con € 4.069.638 (costo storico € 5 milioni), seguito da Taider con € 3.608.323 ( costo storico di € 4,7 milioni) e Sorensen con € 3.486.048. Diamanti ha un valore residuo contabile di € 2.720.464 (costo storico € 3.790.000).
Per il bilancio 2013/14, bisogna evidenziare che la cessione di Taider all’Inter avvenuta per 11 milioni di Euro, ha permesso di realizzare una plusvalenza di € 5,5 milioni, perché il calciatore è stato dovuto prima riscattare dalla compartecipazione ed il riscatto ha determinato un aumento del valore residuo che ha fatto diminuire la plusvalenza.
Tra le immobilizzazioni finanziarie, sono allocati i crediti per le compartecipazioni ex art. 102-bis NOIF per € 7.250.000, tra cui spiccano Della Rocca Francesco in compartecipazione col Palermo per € 3.500.000, Ingegneri Andrea col Cesena per € 1.250.000 e Capello Alessandro con l’Internazionale per € 2.500.000.
I debiti per compartecipazioni risultano pari a € 8,2 milioni. Le principali riguardano Sorensen Frederik in compartecipazione con la Juventus per € 2.500.000 e Krhin Renè con l’Inter per € 2.000.000.

Le Immobilizzazioni Materiali.
Le Immobilizzazioni materiali aumentano da € 433.054 a € 2.360.943 e sono costituite da: Terreni e fabbricati per € 2.181.601 (€ 280.166 nel 2011/12); Impianti e macchinari per € 26.346 (€ 46.978 nel 2011/12); Attrezzature industriali e commerciali per € 144.088 (€ 88.751 nel 2011/12); Altri beni per € 8.908 (€ 17.159 nel 2011/12).
L’incremento della voce “terreni e fabbricati” è dovuto all’acquisto, nel luglio 2012, di un terreno agricolo destinato alla costruzione del nuovo Centro Sportivo sito nel Comune di Granarolo dell’Emilia. Tra i proprietari del terreno figurava un componente del Consiglio di Amministrazione, tuttavia, il prezzo di acquisto è stato stimato in base ad una perizia che lo ha giudicato conforme alle normali condizioni di mercato.
Le immobilizzazioni materiali rappresentano solo il 2,7% dell’attivo.

La Gestione Economica.
Rispetto all’esercizio precedente, il Valore della produzione pari a € 69,6 milioni è diminuito del 2,2%, mentre i costi della produzione, pari a € 76 milioni, sono aumentati del 4,4%.




I ricavi.
I ricavi da gare restano sostanzialmente stabili a € 4,3 milioni. Tuttavia gli abbonamenti hanno mostrato un calo di € 128 mila.
I ricavi per cessioni diritti radiotelevisivi, pari a € 30.381.255, aumentano di € 293.028. Nel 2009/10 il Bologna poteva disporre di una cifra nettamente inferiore, pari a 23,5 milioni. L’incidenza percentuale dei ricavi TV sul fatturato netto è preponderante, essendo pari al 66,5%.
I ricavi commerciali diminuiscono a € 6,7 milioni da € 8,6 milioni. I ricavi da sponsorizzazioni risultano pari a € 3.561.929 ed incidono per l’8% sul fatturato netto. Gli Sponsor Ufficiali contribuiscono complessivamente per € 1,1 milioni, di cui € 0,8 provengono da “NGM”. Lo Sponsor Tecnico “Macron” contribuisce per € 1.234.542 e gli Sponsor istituzionali contribuiscono per € 1.227.338. I Proventi pubblicitari, che incidono per il 6% sul fatturato netto, ammontano a € 2.963.647 e riguardano principalmente i ricavi relativi ai cartelloni pubblicitari. I ricavi derivanti dall’attività di merchandising e di licensing, si riducono di € 1.639.972 rispetto al precedente esercizio e ammontano a € 227.525, incidendo solo per lo 0,5% sul fatturato netto.
Gli altri ricavi risultano pari a € 4,2 milioni e riguardano sopravvenienze attive, indennizzi assicurativi ricevuti a seguito di infortuni occorsi ai calciatori, contributi federali e altre voci.

Il Player Trading.



Negli ultimi due esercizi si registra un risultato positivo del Player Trading, anche perché tale attività diventa molto importante per i club che non hanno ricavi da gare e commerciali con una incidenza percentuale rilevante. In genere tali club dipendono dai diritti TV e dalle plusvalenze.
Le Plusvalenze da cessione dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, realizzate nel corso dell’esercizio, ammontano a € 20.759.710. Le plusvalenze più importanti hanno riguardato: Ramirez Pereyra Gaston ceduto al Southampton per € 14.000.000 e con una plusvalenza di € 11.786.973; Capello Alessandro ceduto all’Internazionale per € 5 milioni e con una plusvalenza di € 4.999.999; Ingegneri Andrea ceduto al Cesena per € 2.500.000 con una plusvalenza di € 2.470.999; Gillet ceduto al Torino per € 2 milioni, con plusvalenza di € 835.072 e Finocchio Francesco ceduto al Parma per € 2 milioni, con plusvalenza di € 666.667.
I costi per acquisizione temporanea dei calciatori pari a € 1.628.789, si riferiscono principalmente al prestito dal Genoa di Gilardino per € 1.300.000.
La principale minusvalenza ha riguardato Portanova per € 813.061.
Gli ammortamenti della rosa calciatori risultano pari a € 16,9 milioni, in aumento del 3,8% rispetto al 2011/12.

I Costi.
Il Costo per il personale ammonta a € 39.073.991 e risulta aumentato di € 3.185.500 rispetto all’esercizio precedente. Il costo del personale incide sul fatturato netto per l’86%, mentre incide sul valore della produzione per il 56,2% e sul costo della produzione per il 51,4%.
Nei costi per prestazioni di servizi, pari a € 7.514.250, sono compresi i costi specifici tecnici per € 590.000. I Costi specifici tecnici sono relativi a consulenze tecnico-sportive prestate in fase di acquisizione dei calciatori e costi per l’osservazione dei calciatori.
I Costi per godimento di beni di terzi, pari ad Euro 1.976.317, evidenziano un decremento di € 50.438 rispetto al 2011/12. Tale voce riguarda i canoni di concessione dello Stadio Renato Dall’Ara e di locazione degli impianti sportivi utilizzati per gli allenamenti, nonché le relative manutenzioni.
I Costi per acquisto materiale di consumo e di merci, pari a € 1.644.313, registra un incremento di € 456.644 rispetto al 2011/12. Tale conto riguarda essenzialmente spese sostenute per l’acquisto di indumenti sportivi per l’allenamento nonché delle divise ufficiali fornite dallo Sponsor Tecnico.
Gli ammortamenti e le svalutazioni complessivi risultano pari a € 19 milioni in linea col 2011/12.

Il Punto di Pareggio.
Il risultato prima delle imposte è negativo per € 2,6 milioni, mentre nel 2011/12 era negativo per € 4,3 milioni. Da alcuni anni, la chiusura in perdita, anche considerando il Budget 2013/14, sembra una caratteristica costante del bilancio del Bologna.

Conclusioni.
Per il Bologna, si può parlare di un modello di business che dipende prevalentemente dai diritti TV. Per questo motivo, l’obiettivo della permanenza in serie A diventa fondamentale e “vitale”.
Inoltre, l
a costante chiusura in perdita dei bilanci è sintomo di una gestione economica non equilibrata, che genera i suoi effetti sia sulla situazione finanziaria che su quella patrimoniale.
Non a caso gli amministratori confidano di superare i punti critici del 2013/14, anticipando i ricavi TV del 2014/15.


mercoledì 1 gennaio 2014

Bilancio Napoli 2012/13: utile di 8 milioni, decisiva la cessione di Lavezzi.



Luca Marotta


La società “S.S.C. Napoli S.p.A.” ha chiuso il bilancio 2012/13 con un utile di € 8 milioni in diminuzione di 6,7 milioni di Euro. La mancata partecipazione alla Champions League 2012/2013 e l’aumento del costo del personale ha certamente condizionato il risultato d’esercizio rispetto all’anno precedente. Il conseguimento dell’utile di esercizio è stato possibile grazie alla plusvalenza record derivante dalla cessione di Lavezzi al Paris Saint Germain. Anche per il 2013/14 si potrebbe ragionevolmente ipotizzare un risultato positivo, grazie alla plusvalenza record di Cavani e ai ricavi della Champions League, ma per il futuro bisognerà risolvere il problema della crescita dimensionale del club a tutti i livelli, che passa anche dal problema della mancanza di infrastrutture sportive di proprietà, a livello dei grandi club europei.

La continuità aziendale.
La continuità aziendale deve intendersi come attitudine dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e quindi di onorare impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti cardine del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
Gli amministratori hanno redatto il bilancio in base al principio della continuità aziendale. La Società di Revisione Baker Tilly Revisa S.p.A. ha certificato il bilancio e non ha mosso alcun rilievo al riguardo. Per quanto riguarda la verifica del presupposto della continuità aziendale, nella Relazione del Collegio Sindacale è scritto che “l’operato della direzione è stato adeguato e non foriero di criticità in un ragionevole orizzonte temporale di riferimento.”
In sintesi S.S.C. Napoli S.p.A. è in grado di far fronte nel futuro agli impegni finanziari presi, anche perché è una società che produce utili da sette esercizi consecutivi e non è indebitata dal punto di vista finanziario.

Rapporti infragruppo e parti correlate.
Il Collegio Sindacale ha scritto che le operazioni infragruppo e con parti correlate sono state giudicate congrue e rispondenti all’interesse della Società. Nel bilancio è ribadito che le operazioni poste in essere con le citate Società del Gruppo di appartenenza sono state concluse in base a normali condizioni di mercato.
Dal punto di vista economico, tali rapporti hanno generato un saldo negativo per € 285.737. La Filamuro Srl ha riaddebitato commissioni fideiussorie per € 186.243, spese telefoniche per € 48.647 ed ha percepito “Management fee” per € 60.000, poiché, relativamente all’area gestionale amministrazione e finanza, il Napoli si avvale delle prestazioni lavorative di alcuni dirigenti della capogruppo sulla base di un contratto di “management fee”.
La Filmauro srl ha invece pagato sponsorizzazioni per € 75.000. Nel complesso il rapporto con la Filmauro Srl ha generato un saldo negativo per € 185.731.
L’outsourcing dei servizi amministrativi ha generato costi per € 105.000, di cui € 80 mila da parte di Auro servizi srl ed € 25.000 da parte di Cineservices srl, poiché relativamente agli adempimenti amministrativi, fiscali e di gestione del  personale, la società si avvale delle prestazioni fornite dalle società Auro Servizi S.r.l. e Cineservices S.r.l., controllate dalla Filmauro S.r.l. rispettivamente al 99% e 60%.
Dal punto di vista finanziario, il saldo debitorio complessivo è di € 6.335.030. La maggior parte deriva dal rapporto con la controllante per via dell’adesione al consolidato fiscale.
Il saldo debitorio complessivo verso Filmauro Srl è di € 5.978.054. Esistono debiti per finanziamenti infruttiferi soci per € 3.911.200.

La struttura dell’attivo.


Il totale dell’attivo diminuisce a € 136,7 milioni da € 138,2 milioni. Il 40% delle attività è costituito da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni materiali sono trascurabili, essendo pari a € 376 mila (€ 385 mila nel 2011/12), e non includono infrastrutture sportive. Tale particolare, può dare argomentazioni a sostegno della tesi che afferma che le squadre italiane, in passato (soprattutto negli anni ‘90), godevano di un vantaggio competitivo, perché non investivano nelle infrastrutture sportive di proprietà, ma solo nella rosa dei calciatori. Nel corso degli anni, si è dimostrato che chi ha investito nelle infrastrutture sportive, adottando una strategia di lungo periodo, ha colto risultati importanti a livello europeo. A giudizio di chi scrive, l’investimento in infrastrutture sportive è una scelta strategica importante, soprattutto uno stadio di proprietà che possa garantire ricavi per almeno un terzo o almeno un quarto del fatturato netto, nell’ottica di un business sostenibile.
Tra le immobilizzazioni immateriali è esposto l’avviamento per un valore contabile netto di € 2.261.539 (€ 4.215.385 nel 2011/12), con un costo storico di 19,5 milioni. L’avviamento è stato iscritto, con il consenso del Collegio Sindacale, per l’ammontare effettivamente pagato a tale titolo nell’ambito dell’acquisto del ramo d’azienda dal fallimento della S.S. Calcio Napoli S.p.A. Il costo è stato ammortizzato considerando un periodo di recupero pari a dieci anni.
La voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili”, compresa tra le immobilizzazioni immateriali, ammonta a € 1.525.803 (€ 2.843.545 nel 2011/12), con un costo storico di € 13.172.768 e riguarda l’acquisto dei marchi sociali, della denominazione e altri segni distintivi, dei trofei ed agli oneri accessori che hanno caratterizzato l’acquisto del ramo d’azienda dal fallimento della S.S. Calcio Napoli S.p.A. nonché all’acquisto di licenze d’uso di software standardizzato.
L’attivo circolante rappresenta circa il 60% dell’attivo e le notevoli disponibilità liquide, pari a € 27,2 milioni (€ 26,7 milioni nel 2011/12), incidono per il 19,9% sul totale dell’attivo. La parte non corrente dell’attivo circolante è di circa 13,3 milioni, pertanto il capitale circolante netto è positivo per € 3,9 milioni.

Il Valore della Rosa.



I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a € 49,5 milioni (€ 48,2 milioni nel 2011/12). L’incremento di € 1,3 milioni è dovuto a investimenti per € 39,6 milioni, a cessioni per un valore contabile residuo di € 2,7 milioni, ammortamenti per € 35,6 milioni (€ 27,6 milioni nel 2011/12). Negli ultimi 4 anni risultano investimenti complessivi per € 167,3 milioni.
Nel bilancio della S.S.C. Napoli S.p.A., a partire dall’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono ammortizzati “a quote decrescenti”. Pertanto la maggior parte dell’ammortamento è concentrato nel cosiddetto “periodo protetto”, che ha una durata di due anni per i calciatori acquistati con 28 anni compiuti, e di tre anni per i calciatori con meno di 28 anni all’atto della sottoscrizione del contratto. L’ammortamento “a quote decrescenti” permette di limitare l’esposizione in bilancio di ingenti minusvalenze, successivamente al termine del “periodo protetto”. 
Tra gli acquisti effettuati nel 2012/13 spiccano: Valon Behrami (Fiorentina) per € 7.250.000, Edu Vargas (Club Futbol Profesionale Universidad de Chile) per € 6.071.531, Gamberini (Fiorentina) per € 2.500.000, Dries Mertens (PSV) per € 9.480.000 e Armero (Udinese) per € 2 milioni (già in prestito e acquisito in compartecipazione). Mertens risulta in organico dal 24 giugno 2013 e perciò non è stato ammortizzato.
Tra le cessioni spiccano: Lavezzi per Ruiz Torres Victor, ceduto per € 28.947.368 al PSG, con un valore contabile di € 314.766 e una plusvalenza di € 28.632602; Santacroce ceduto al Parma per € 1,8 milioni e una plusvalenza di € 1,7 milioni.
I crediti da compartecipazioni ex articolo 102 NOIF ammontano a € 100.500.
I debiti da compartecipazioni ex articolo 102 NOIF ammontano a € 1.000.000 e riguardano la compartecipazione di Pablo Armero con l’Udinese. 
Al 30 giugno 2013 il valore contabile residuo di Cavani era di € 3.600.000. Quindi la plusvalenza realizzata vale circa un terzo del valore della produzione 2012/13.

Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 52,1 milioni (€ 44.025.810 nel 2011/12). Rispetto al 30 giugno 2012, risulta in aumento a causa dell’utile dell’esercizio, che l’Assemblea ha deciso di non distribuire e accantonare a riserva.  Essendo non negativo è conforme a quanto richiesto dal Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
I mezzi propri finanziano il 38% del totale delle attività e risultano superiori al valore netto dei diritti pluriennali.

La struttura delle Passività.
Rispetto ad altri bilanci di squadre di calcio, quello del Napoli si differenzia per il fatto che espone la voce ratei e risconti passivi con un importo moto basso pari a 698 mila Euro. L’importo maggiore di tale voce riguarda ricavi anticipati per cessione temporanea calciatori. Tuttavia, tra i debiti nella voce acconti, pari a € 394.187 (€ 12,4 milioni nel 2011/12), sono evidenziate le fatturazioni anticipate.
Il totale dei debiti è pari a € 82,9 milioni (€93,1 milioni nel 2011/12) e risulta in diminuzione dell’ 11%.
L’importo maggiore riguarda i debiti verso Enti Settore Specifico per € 42,9 milioni (€ 43,3 milioni nel 2011/12). Da sottolineare l’assenza di debiti bancari. Come debiti finanziari esistono solo debiti verso soci per finanziamenti infruttiferi per € 3,9 milioni) I debiti verso la controllante pari a € 4,9 milioni (€ 12,3 milioni nel 2011/12), sono dovuti principalmente al meccanismo del consolidato fiscale. I debiti verso fornitori aumentano da € 7,6 milioni a € 10,4 milioni.
I debiti finanziano circa il 60% dell’attivo.

La Posizione Finanziaria Netta.



Utilizzando il criterio del Fair Play Finanziario, alla posizione finanziaria netta che è positiva, bisogna aggiungere il saldo tra crediti e debiti con i club.
La posizione finanziaria netta è positiva per € 23,3 milioni (€ 22,8 milioni nel 2011/12), poiché le disponibilità liquide ammontano a € 27,2 milioni (€ 26,7 milioni nel 2011/12) e l’unico debito finanziario è un finanziamento soci di € 3,9 milioni.
I crediti verso Enti settore specifico ammontano a € 29,9 milioni. Il credito maggiore riguarda Lavezzi per € 16,6 milioni.
 I debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 42,8 milioni. Da evidenziare che esiste ancora un debito residuo verso il Palermo per Cavani pari a € 4 milioni di cui € 2,8 milioni con scadenza 31 dicembre 2013 e € 1,2 milioni con scadenza 31 marzo 2014.
In sintesi, la posizione finanziaria netta è conforme a quanto stabilito dal regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.

I Debiti scaduti con dipendenti, fisco altri club.

I debiti verso il personale ammontano a circa € 13,7 milioni (€ 7 milioni nel 2011/12) e risultano in aumento di 6,7 milioni. Essi rappresentano circa il 20,5% del costo del personale.
Gli amministratori hanno dichiarato che alla data di predisposizione del bilancio il Napoli non aveva debiti scaduti di natura tributaria e alla data di redazione della Relazione sulla Gestione degli Amministratori non esistevano contenziosi di natura tributaria non definiti.
Nella Nota Integrativa è riportato che in data 8 ottobre 2012, si è verificato un accesso della Guardia di Finanza finalizzato all’acquisizione di documentazione relativa ai contratti di cessione e acquisizione di alcuni calciatori. Alla data di chiusura del bilancio, la società non ha ricevuto notizie circa l’esito dell’accesso effettuato. In data 25 giugno 2013, si è verificato un accesso del Nucleo di Polizia Tributaria finalizzato all’acquisizione di documentazione relativa ai contratti di alcuni calciatori ex art. 248 CP.

La Gestione Economica.
La Gestione Economica è equilibrata, perché i costi sono inferiori ai ricavi. Il 2012/13 segna il primo anno, a partire dal 2005, in cui il valore della produzione non aumenta nonostante l’enorme plusvalenza realizzata con la cessione di Lavezzi, pari a circa 28 milioni di Euro.



Il valore della produzione ammonta a € 151,9 milioni (€ 155,9 milioni nel 2011/12) e registra un decremento del 2,6%. Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), calcolato dal 30 giugno 2005, è del 33,6%, ciò significa che il fatturato dal 2005 è cresciuto in media del 33,6% circa all’anno. Tuttavia il valore della produzione negli ultimi 5 anni è stato del 7,02%.
I costi della produzione, pari a € 142,5 milioni (€ 129.683.970 nel 2011/12), aumentano del 9,9%. Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), calcolato dal 30 giugno 2005 è del 26,2%, mentre negli ultimi 5 anni è del 10,1%. Secondo gli amministratori, l’incremento generalizzato nei costi della produzione è riconducibile “all’ulteriore implementazione della struttura operativa ed al rafforzamento perseguito dalla società nel settore tecnico sportivo”.



I Ricavi.
Il fatturato netto, con esclusione dei proventi rivenienti dalla cessione a titolo definitivo e temporanea dei calciatori, rappresenta il 76,65% del valore della produzione, mentre le plusvalenze e i ricavi da cessione temporanea calciatori rappresenta il 23,35% del valore della produzione.
I Ricavi da gare diminuiscono a € 15,1 milioni da € 25,1 milioni, registrando una diminuzione di 10 milioni di Euro, pari al 39,7%. L’incidenza di tale voce sul valore della produzione e pari al 9,96%.
Tale voce è composta da Ricavi da gare prima squadra in casa per € 10.926.090 (€ 17.472.338 nel 2011/12) e abbonamenti per € 4.208.042 (€ 6.342.793 nel 2010/11). Le gare di Europa League hanno apportato incassi per € 678.911. Nel 2011/12, le gare di UEFA Champions League apportarono incassi per € 8.249.429. La capacità dello stadio San Paolo, ai fini dell’agibilità dell’impianto, è pari a 60.240 posti a sedere. Gli incassi per le partite esterne di Coppa Italia hanno contribuito solo per € 63.394 (€ 1,3 milioni nel 2011/12).
I ricavi commerciali hanno registrato una flessione del 5,7%, passando da € 32,3 milioni a € 30,5 milioni. Essi incidono per il 20% sul valore della produzione.
I proventi da sponsorizzazioni ammontano a € 22,1 milioni, nel 2011/12 erano pari a € 26.699.223, registrano una diminuzione di € 4,6 milioni. Gli Sponsor ufficiali hanno contribuito con € 8 milioni (€ 7.750.000 nel 2011/12). Il contributo dello Sponsor tecnico diminuisce da € 6.668.760 da € 1.690.726. Gli Sponsor istituzionali hanno contribuito con € 5,9 milioni (€ 6,5 milioni, nel 2011/12), i Partner commerciali con € 3,4 milioni e le Altre sponsorizzazioni con € 3,1 milioni.
Gli altri proventi pubblicitari ammontano a € 218 mila (€ 432 mila nel 2011/12) e si riferiscono a ricavi derivanti dalla vendita di spazi pubblicitari posizionati all’interno di prodotti editoriali e multimediali commercializzati nell’esercizio.
I Proventi commerciali e royalties si incrementano di 2,9 milioni di Euro, raggiungendo la cifra di € 8.171.201. In particolare i proventi da licensing aumentano da € 3,7 milioni a € 5.981.504. Tale voce si riferisce a ricavi prodotti dallo sfruttamento del marchio “SSC Napoli”. I Proventi da merchandising risultano pari a € 1.870.411 (€ 1.192.862  nel 2011/12).
La voce “Proventi vari” ammonta a € 709 mila e riguarda i proventi radiofonici per € 481 mila e i proventi da sfruttamento dei diritti d'immagine per € 228 mila.
I Proventi da cessioni diritti radiotelevisivi risultano pari a € 65,4 milioni, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 85,8 milioni. L’incidenza sul valore della produzione è del 43%. Mentre i diritti TV nazionali sono aumentati da € 54,2 milioni a € 57,2 milioni, quelli relativi alle competizioni UEFA diminuiscono da € 29.128.000 a € 6,9 milioni, a causa della partecipazione all’Europa League. I diritti Tv per le amichevoli hanno fruttato € 1,3 milioni.
La partecipazione alla Supercoppa Italiana, disputata a Pechino ha determinato un ricavo di € 1.621.846.

Il Player Trading.



Nel corso degli anni il Napoli non è riuscito a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori, rappresentato dagli ammortamenti con le plusvalenze. Nel 2012/13, grazie alla plusvalenza di Lavezzi,  la gestione del Player Trading segna il miglior risultato.
Le Plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 31.633.702 (€ 5.016.973 nel 2011/12). Tali proventi incidono solo per il 20,8% sul valore della produzione.
I Ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori hanno contribuito con € 3,8 milioni (€ 600.000 nel 2011/12). Il prestito di Gargano all’Inter ha fruttato € 1.250.000. Gli altri ricavi da gestione calciatori diminuiscono a € 28 mila da € 1.454.654.
La voce relativa agli ammortamenti dei diritti alle prestazioni sportive pluriennali dei calciatori ammonta a € 35,6 milioni, mentre nel precedente esercizio era pari a € 27.659.371, evidebziando un aumento del 28,8%. Tale voce rappresenta l’89,4% degli ammortamenti totali.
Il Napoli ha speso € 6,6 milioni per il prestito di calciatori e ha realizzato minusvalenze per 2,3 milioni di Euro, causate dalle cessioni di Medina Miranda e Mazzarani.
I proventi da compartecipazioni pari a € 3,8 milioni riguardano i calciatori Dumitru per € 1 milione, Mazzarani e Medina Miranda (Udinese) entrambi per € 999.750 e El Kaddouri per € 700.000.
Gli oneri da compartecipazione sono pari a € 1,9 milioni. L’importo maggiore riguarda Santacroce per € 900 mila.

I Costi.
I costi del personale aumentano di 9 milioni di Euro a € 66,9 milioni, segnando un incremento percentuale del 15,6%. Il totale dei compensi corrisposti ai tesserati è pari al 98% del totale dei compensi corrisposti al personale dipendente. Il costo del personale tesserato è aumentato del 20,5%. L’incremento dei costi del personale è dovuto agli ulteriori investimenti nella rosa calciatori, agli aumenti contrattuali concessi per alcuni calciatori e  alla maturazione di componenti variabili delle retribuzioni.
L’incidenza del costo del personale sul valore della produzione, ai fini del Fair Play Finanziario, è da elogio, essendo pari al 44%.
La gestione complessiva del personale (stipendi e ammortamento cartellini) si mantiene entro livelli di buona gestione, incidendo solo per il 67,5% sul valore della produzione.
Gli ammortamenti e le svalutazioni totali aumentano del 26,2%. L’aggregato degli ammortamenti e dei costi del personale incide per il 74,9% sui costi della produzione.
Gli ammortamenti per “Concessioni, marchi, licenze e simili” ammontano a € 1.317.742, l’ammortamento per l’avviamento ammonta a € 1.953.846. Sono stati svalutati crediti iscritti nell'attivo circolante per € 285.642.
I costi per godimento dei beni di terzi sono pari a € 3,8 milioni (€ 4 milioni nel 2011/12) e risultano in diminuzione del 4,8%. L’importo maggiore riguarda le locazioni operative per € 1,55 milioni, seguito dai diritti d’immagine calciatori per € 1.050.00 e dall’affitto campi sportivi e concessione uso stadio per € 826.611 (€ 938.358 nel 2011/12).
I Costi per prestazioni di servizi ammontano a € 16.567.553 (€ 16.490.874, nel 2011/12). I costi specifici tecnici (scouting e gestione tecnica per la produzione TV), sono diminuiti da € 4,9 milioni a € 3,5 milioni. Nella voce “Costi Specifici Tecnici” sono ricompresi anche i compensi corrisposti agli agenti. Il totale dei compensi da corrispondere per il 2012/13 agli agenti è pari ad Euro 2.612.693, di cui Euro 1.812.026 già corrisposti. Una parte di tali compensi pari a € 680 mila è stata capitalizzata, la restante è stata allocata tra i “Costi Specifici Tecnici”.
Il compenso agli amministratori aumenta di un milione di Euro da € 4.081.800 a € 5.081.800.

Le poste straordinarie.
Un contributo importante all’evidenziazione del risultato positivo è giunto anche dall’evidenziazione di poste straordinarie. Il saldo positivo di tali poste ammonta a € 2,4 milioni ed è stato determinato in gran parte dall’accoglimento dell’istanza di rimborso IRES, che ha permesso di esporre un provento straordinario di € 2.711.227.

Il requisito del pareggio bilancio.
 “S.S.C. Napoli S.p.A.” rispetta pienamente il requisito del pareggio di bilancio, imposto dal Fair play Finanziario. Il risultato prima delle imposte 2011/12 è positivo per € 26,3 milioni e quello per il 2012/13 è positivo per € 14,3 milioni. In considerazione della plusvalenza di Cavani e dei ricavi Champions League, è ragionevole prevedere anche per il 2013/14 un risultato positivo.

Conclusioni.
Il 2013/14 si prefigura come una stagione decisiva per il salto di qualità dimensionale del club partenopeo. Da un lato il valore della produzione toccherà un livello record “storico”, perché bisogna considerare come minimo una sessantina di milioni per la plusvalenza di Cavani e almeno una quarantina di milioni dalla Champions League, senza contare gli incassi. Tali voci potrebbero produrre un incremento di almeno 60 milioni nel valore della produzione, ed è ragionevole ipotizzare un valore della produzione 2013/14 che superi abbondantemente i 200 milioni.
In contrapposizione a questo dato, ci sarà l’impatto in termini di costi per il personale e gli ammortamenti a quote decrescenti degli ingenti investimenti effettuati: Higuain, Callejon, Albiol. Mertens sarà ammortizzato a partire dal 2013/14. Inoltre, bisognerà considerare l’impatto di alcuni rinnovi contrattuali, come quello di Zuniga e l’ingaggio di Benitez e del suo staff.
Ad esempio, se si ipotizzasse l’acquisto di Higuain avvenuto per 35 milioni e con un ingaggio netto di 5 milioni per 5 anni, l’ex centravanti del Real Madrid inciderà in termini di costi sul bilancio 2013/14 per circa 24 milioni (14 milioni di ammortamento decrescente e 10 milioni come costo lordo dell’ingaggio).

Da quanto sopra è possibile ipotizzare un ulteriore incremento dei costi della produzione. Il mantenimento di tale livello di costi della produzione determina anche la necessità di stabilizzare il livello dei ricavi su livelli adeguati, rendendo necessario la conquista di obiettivi sportivi in linea con la struttura dei costi.