giovedì 31 ottobre 2013

I conti del Corinthians: il club non europeo col fatturato più elevato.



Luca Marotta

E’ facile trovare conferma, nel bilancio 2012 del Corinthians, a quanto certificato dalla società di revisione Deloitte nell’ultima classifica “Football Money League”, ossia che il club non europeo che ha il fatturato più elevato è il Corinthians. Infatti, nell’ultima classifica, il Corinthians si collocava al trentunesimo posto con un fatturato di € 94,1 milioni. E’ un'altra conferma che il calcio brasiliano sta crescendo a livello economico, come l'economia generale del Brasile. Altra conferma a questa tesi trova supporto nel fatto che, nel 2013, il Corinthians è riuscito a tesserare un calciatore come Pato, spendendo non pochi milioni di Euro. 
In sintesi, il Corinthians può competere a livello economico con i club europei di fascia media.
Il bilancio al 31 dicembre 2012, del Corinthians si è chiuso per la quinta volta consecutiva, con un utile di 7,5 milioni di Reais (€ 2,8 milioni, con un cambio al 31.12.2012 di 1 € = 2,7052 R$). Inoltre, l’anno 2012, per il Corinthians è stato caratterizzato da successi sportivi, da un fatturato record e da investimenti nelle infrastrutture.
Dal punto di vista sportivo, durante il 2012, il Corinthians ha vinto la “Copa Santander Libertadores da América” e il Mondiale per Club della FIFA.
Secondo il presidente del Club, Mário Gobbi Filho, gli attuali successi sono il frutto di un lavoro a lungo termine intrapreso dal 2007.
Il Fatturato.
Il fatturato complessivo lordo dell’anno 2012 ha raggiunto la cifra di 358,5 milioni di Reais (€ 132,5 milioni), e risulta superiore del 23% rispetto a quello del 2011 (R$ 290,5 milioni) e del 300% rispetto al 2008.
Se si escludessero i ricavi generati dal trasferimento di atleti, il fatturato 2012 sarebbe pari a R$ 323,1 milioni (€ 120 milioni).
Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) dal 2006 al 2012 è del 22%.



I ricavi TV incidono per il 39% sul totale dei ricavi e sono pari a 153,8 milioni di Reais (€ 56,8 milioni).
I ricavi commerciali incidono per il 15% sul totale dei ricavi. Tali ricavi ammontano a 64,6 milioni di Reais, pari a circa 23,9 milioni di Euro.
I ricavi da biglietteria sono pari a 35,1 milioni di Reais (€ 12,9 milioni) e incidono per il 9%.
I ricavi derivanti dalla cessione di atleti ammontano a 33,8 milioni di Reais (€ 12,5 milioni) e incidono per il 21% sul totale dei ricavi. Tutte le voci dei ricavi risultano in aumento ad eccezione di quella riguardante i ricavi da trasferimenti atleti.


Il Risultato d’esercizio.
Oltre a fatturare molto, il Corinthians produce utili.
Il risultato d’esercizio del 2012, risulta positivo per 7,5 milioni di Reais. Ormai il risultato positivo caratterizza da cinque anni il bilancio del Corinthians.


L’EBIT, ossia il risultato prima delle imposte e delle tasse, risulta positivo per 62,8 milioni di Reais (€ 23,2 milioni). La gestione finanziaria ha pesato negativamente per 55,8 milioni di Reais (€ 20,6 milioni). Nel 2011, la gestione finanziaria ha pesato negativamente per 33,8 milioni di Reais.



Il rapporto tra EBITDA ed il totale dei ricavi, che nel 2012 è pari al 31,6%, mostra che la gestione operativa economica del Corinthians produce flussi di cassa positivi necessari per pagare gli ammortamenti e gli interessi.




I Costi.
I costi operativi sono pari a 277,7 milioni di Reais (€ 102,6 milioni), nel 2011 erano pari a 239 milioni di Reais.
I Costi del personale sportivo ammontano a 105,4 milioni di Reais (€ 38,9 milioni). L'incidenza di tali costi rispetto al volume dei ricavi del settore “Futebol” è del 34%.
I costi del personale relativo alla sezione “Clube social e esporte amadores” ammontano a 21,6 milioni di Reais (€ 8 milioni). Tali costi rappresentano il 45,5% dei ricavi della relativa sezione.
Gli ammortamenti complessivi sono pari a 50,5 milioni di Reais (€18,6 milioni).
I costi per servizi ammontano a 40,7 milioni di Reais.

I Flussi di Cassa.
Durante l’esercizio si sono generati flussi di cassa positivi per 22,6 milioni di Reais. Infatti, le disponibilità liquide sono aumentate da 4 milioni di Reais a 26,6 milioni di Reais (€ 9,8 milioni).
L’attività operativa ha generato dei flussi di cassa positivi per 121,4 milioni di Reais, mentre l’attività di investimento ne ha assorbito 79,3 milioni e l’attività finanziaria ne ha assorbito 19,5 milioni di Reais.

Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto è positivo per 74,9 milioni di Reais (€ 27,7 milioni). Nel 2011, era positivo per 67,3 milioni di Reais, pari a circa € 24,9 milioni. La variazione è dovuta all’utile d’esercizio.
Il patrimonio netto finanzia solo il 5,4% dell’attivo.

L’Indebitamento.
I debiti lordi aumentano da R$ 688,5 milioni a R$ 1.317,9 milioni, di cui 398,9 milioni correnti.
Escludendo le attività immobilizzate, corrispondenti alle immobilizzazioni immateriali e materiali, la differenza tra i debiti lordi e le attività, mostra un indebitamento netto di 177 milioni di Reais, pari a circa 65,5 milioni di Euro.
La principale voce di debito riguarda i ricavi anticipati per 1.018 milioni di Reais, che rappresentano il 77,2% del debito lordo.
All’interno di tale posta spiccano per 735,3 milioni di Reais (€ 271,8 milioni) i ricavi anticipati per diritti Media relativi al campionato. Di questi, ben 647,5 milioni di Reais trovano allocazione nel passivo non corrente.
Lo stesso importo del passivo non corrente è iscritto nell’attivo non corrente a titolo di credito. Mentre, nell’attivo circolante figura un importo di 103,6 milioni di Reais a titolo di “Diritti di trasmissione del campionato”.
La rateizzazione di debiti tributari, garantita da un concorso a pronostici denominato “Timemania” è pari a 49,8 milioni di Reais (€ 18,4 milioni).
I debiti finanziari si riducono da R$ 53,7 milioni a R$ 34,4 milioni (€ 12,7 milioni), di cui R$ 21,1 milioni a breve termine.

Il Valore della Rosa.
Il valore contabile netto della rosa degli atleti ammonta a 49,3 milioni di Reais pari a € 18,2 milioni.
Nel 2011 il valore contabile netto della rosa era pari a 53,1 milioni di Reais.
Il valore contabile netto della rosa rappresenta solo il 3,5% dell’Attivo totale.
Il calciatore col valore contabile residuo più elevato al 31.12.2012 è Guilherme dos Santos R$ 5,4 milioni, pari a circa 2 milioni di Euro. Il calciatore col costo storico più elevato risulta essere Matias Adria Defederico con 10,3 milioni di Reais (€ 3,8 milioni).

Diritti di immagine degli Atleti.
La voce relativa ai diritti di immagine degli Atleti figura sia nell’attivo che nel passivo. L’acquisto dei diritti iscritto nell’attivo è ammortizzato secondo la durata del contratto sportivo, la voce del passivo segue l’accordo di pagamento stabilito con l’atleta.
Nell’attivo è iscritto un importo pari a circa 13 milioni di Reais (€ 4,8 milioni). Nel passivo figura l’importo di 17,3 milioni di Reais (€ 6,4 milioni).

Il Progetto “Corinthians Arena”.
Invero, il bilancio al 31.12.2012 contiene già la voce fabbricati per 82,5 milioni di Reais (€ 30,5 milioni) e la voce terreni per 79,1 milioni di Reais (€ 29,3 milioni).
Nel 2011, il Club ha cominciato a lavorare al Progetto “Corinthians Arena”. Per la costruzione dello stadio sono previsti prestiti bancari e contributi pubblici. Fino alla data di approvazione del bilancio 2012, avvenuta il 24 gennaio 2013, il Club non aveva ricevuto il permesso dal Comune di San Paolo per la concessione del diritto d' uso del terreno.
Il Presidente ha dichiarato che il nuovo stadio deve essere consegnato nel mese di dicembre 2013, sarà uno degli stadi più moderni al mondo e rappresenta un’importante opportunità di sviluppo per il territorio. Sempre secondo il Presidente, la prossima priorità sarà costituita dal Centro di Formazione delle categorie di base.

Conclusioni.

I dati del bilancio del Corinthians confermano che il club brasiliano può confrontarsi con i club europei sul piano economico finanziario. Per i prossimi bilanci, sarà interessante verificare l’impatto del nuovo Stadio sui conti del club, e quello degli ingaggi dei calciatori di ritorno dall’Europa.

sabato 26 ottobre 2013

I conti 2012 del Santos Futebol Clube: secondo utile consecutivo.


Luca Marotta

Su input di Diego Tarì di Tifoso Bilanciato, si è generata la curiosità di leggere i numeri di alcuni bilanci di squadre brasiliane. La chiave di lettura è quella del riflesso dell’economia generale, che in Brasile è in crescita, su un’attività che è prevalentemente ludica. Ho iniziato con il Santos perché è stata la squadra di Pelé, Robinho e Neymar. Dal 2010 al 2012, il Santos ha vinto 3 tornei “Paulistas”, una “Libertadores”, una “Copa do Brasil” e una “Recopa Sul-Americana”. Il Santos può contare su 60 mila soci. Nel 2009 erano pari a un terzo.
Sembra che il Santos dal 2010 abbia raggiunto un sostanziale equilibrio economico e negli ultimi due anni ha chiuso il bilancio in utile. Se fosse una squadra italiana si collocherebbe tra le squadre medie della Serie A.

Il Fatturato.
Il fatturato 2012, comprensivo di plusvalenze, ammonta a 197,8 milioni di Reais, pari a circa 73,1 milioni di Euro considerando il cambio al 31.12.2012 di 1 € = 2,7052. L’incremento rispetto al 2011 è stato di 8,7 milioni di Reais, pari al 4,6%. Il tasso annuale di crescita composito dal 2006 à stato del 23,9%.



Il 45,1% del fatturato dipende dai diritti TV pari a 89,3 milioni di Reais (€ 33 milioni).
I ricavi da sponsor sono stati pari a 50 milioni di Reais (€ 18,6 milioni) e incidono per il 25,4%.
Le plusvalenze ammontano a 27 milioni di Reais. La plusvalenza più importante ha riguardato la cessione di Paulo Henrique Chagas de Lima, noto come il Ganso, ceduto al San Paolo. L’importo della plusvalenza del Ganso è stata di 23,9 milioni do Reais pari a circa 8,8 milioni di Euro. Tale importo testimonia che adesso anche le squadre brasiliane sono in grado di affrontare certi acquisti.
Nel 2011, le plusvalenze furono pari a 36,8 milioni di Reais. E la plusvalenza maggiore riguardò Danilo Luiz da Silva per 13,3 milioni di Reais (€ 4,9 milioni), che fu ceduto al Porto.
Il botteghino ha registrato incassi per 17,4 milioni di Reais con un incidenza del 9% sul fatturato.

Il Risultato d’esercizio.
Il risultato al netto delle imposte è il dato di sintesi più immediato e, per il 2012, risulta positivo per 14,6 milioni di Reais (€ 5,4 milioni). Nel 2011. L’utile netto d’esercizio era pari a 7,4 milioni di Reais.
Praticamente è da due anni che il Santos registra un utile. Nel 2009, si è registrata la maggiore perdita pari a 44,9 milioni di Reais (€ 16,6 milioni circa).





L’EBIT, ossia il risultato prima delle imposte e delle tasse, risulta positivo per 30,1 milioni di Reais (€ 11,1 milioni). La gestione finanziaria ha pesato negativamente per 15,5 milioni di Reais (€ 5,7 milioni). Nel 2010, è stata la gestione finanziaria negativa per 18,8 milioni di Reais che ha determinato il risultato negativo.


 
I Costi.
I costi operativi sono pari a 167,7 milioni di Reais (€ 62 milioni), nel 2011 erano pari a 168 milioni di Reais.
I Costi del personale sportivo ammontano a 51,2 milioni di Reais (€ 18,9 milioni). Rispetto al volume dei ricavi sono molto bassi.
I costi del personale non sportivo ammontano a 9,8 milioni di Reais.
Gli ammortamenti complessivi sono pari a 15,6 milioni di Reais.

I Flussi di Cassa.
Durante l’esercizio si sono generati flussi di cassa positivi per 187 mila Reais. Infatti, le disponibilità liquide sono aumentate da 378 mila Reais a 565 mila Reais. L’attività operativa ha generato dei flussi di cassa positivi per 62,6 milioni di Reais, mentre l’attività di investimento ne ha assorbito 40,3 milioni e l’attività finanziaria ne ha assorbito 22,1 milioni di Reais.


La Continuità aziendale.
I revisori di Ernst & Young Terco hanno rilevato l’esistenza di un capitale circolante netto negativo e del Patrimonio Netto negativo. In tal modo la continuità aziendale è condizionata dai piani e dagli sforzi dell’Amministrazione, volti a perseguire un equilibrio economico e finanziario.

Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto è negativo per 103,8 milioni di Reais (€ 38,4 milioni). Nel 2011, era negativo per 118,4 milioni di Reais, pari a circa € 43,8 milioni. La variazione è dovuta all’utile d’esercizio.
Il Patrimonio Netto negativo fa sì che si ricorri al capitale di terzi, ossia all’indebitamento.

L’Indebitamento.
I debiti lordi diminuiscono da R$ 300,7 milioni a R$ 259,7 milioni, di cui 149,8 milioni correnti.
La principale voce di debito riguarda una rateizzazione di debiti tributari, garantita da un corcorso a pronostici denominato “Timemania”. L’ammontare di tale debito a lungo termine è di 92,3 milioni di Reais (€ 34,1 milioni). Tale voce rappresenta il 35,5% dell’indebitamento complessivo lordo.
Altra voce importante dei debiti, pari al 20,2% degli stessi, riguarda i diritti di immagine degli atleti ammontanti a 52,6 milioni di Reais (€ 19,4 milioni), di cui si parlerà in seguito. I debiti finanziari sono pari a 20,7 milioni di Reais.



L’evoluzione del rapporto tra debiti complessivi e ricavi, che nel 2012 è pari a 1,31, mostra segnali di miglioramento già dal 2009, anno in cui era pari a 3,15.

Il Valore della Rosa.
Il valore contabile netto della rosa degli atleti ammonta a 39,4 milioni di Reais.
Risultano investimenti per 38,1 milioni di Reais, cessioni per un valore contabile residuo di 22,8 milioni di Reais e ammortamenti per 13,3 milioni di Reais.

Valore della Rosa degli Atleti del Santos
Anno 2012
R$/1000
€/1000
Valore Netto Iniziale
37.400
13.825
Investimenti
38.152
14.103
Cessioni al valore residuo
-22.779
-8.420
Ammortamenti
-13.351
-4.935
Valore Netto Finale
39.422
14.573
Fonte: bilancio Santos    Elaborazione: Luca Marotta

Il valore contabile netto della rosa rappresenta il 25,3% dell’Attivo totale.

Diritti di immagine degli Atleti.
La voce principale dell’attivo è costituita dai diritti di immagine degli atleti. L’importo totale ammonta a 53,5 milioni di Reais pari al 34,2% dell’attivo. Tale voce è collegata con la corrispondente voce del passivo. L’acquisto dei diritti è ammortizzato secondo la durata del contratto sportivo, la voce del passivo segue l’accordo di pagamento stabilito con l’atleta.

Diritti di Immagine degli Atleti del Santos
Anno 2012
R$/1000
€/1000
Voce dell'Attivo
Valore Netto Iniziale
70.452
26.043
Investimenti
63.911
23.625
Cessioni e ammortamenti
-80.874
-29.896
Valore Netto Finale
53.489
19.773
Voce del Passivo
Saldo Iniziale
-75.926
-28.067
Incrementi debitori
-64.310
-23.773
Cessioni
87.605
32.384
Valore Finale
-52.631
-19.455
Fonte: bilancio Santos    Elaborazione: Luca Marotta

Conclusioni.
Il bilancio del 2013 registrerà l’enorme plusvalenza relativa alla cessione di Neymar al Barcellona ed è quindi facile prevedere il terzo utile consecutivo.
Gli Amministratori del Santos, vantano che il loro club sia "FÁBRICA DE CRAQUES", appalesando la "vocazione" del club e citando come esempio: Araken Patusca, Pelé, Robinho, Coutinho e Neymar. Per i club di calcio brasiliani, con la crescita economica, diventerà sempre più facile trattenere i giovani talenti e richiedere prezzi sempre più elevati per la loro cessione. 



mercoledì 23 ottobre 2013

Real Madrid – Juventus: una differenza “dimensionale” dalla sfida dei conti



Luca Marotta

jstargio@gmail.com

Premesso che i conti del Real Madrid sono quelli di una “Polisportiva”, dal confronto con i dati contabili della Juventus emerge una chiara differenza “dimensionale”.



Già nel totale delle attività, ossia dei beni che si hanno a disposizione, emerge la differenza dimensionale. Il Real Madrid presenta un totale dell’attivo superiore di 409 milioni rispetto a quello della Juventus.
Nelle attività non correnti, dove vengono allocati i valori netti dello Stadio, dei Centri Sportivi e dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori, la differenza è di 258 milioni a favore del Real.



Il valore contabile netto della rosa del Real Madrid, che però è comprensivo dei giocatori delle altre sezioni sportive, risulta essere più del doppio di quello della Juventus. E’ un dato facilmente prevedibile in considerazione dei prezzi d’acquisto dei vari Ronaldo, Kakà ecc.
Il valore delle immobilizzazioni materiali del Real Madrid comprende anche il Palazzetto dello Sport per la sezione Basket.

A livello di fatturato è più evidente la differenza di livello dimensionale. Per stessa ammissione del Presidente della Juventus Andrea Agnelli: “Molto lavoro rimane da fare, soprattutto sul fronte della diversificazione e della stabilizzazione dei ricavi.”



Mentre il fatturato del Real Madrid sfonda tranquillamente da due anni il tetto dei 500 milioni di Euro, il fatturato della Juve vede come una “chimera” il superamento del tetto dei 300 milioni di Euro.



Per quanto riguarda i Ricavi Media i due club sono alla pari, la differenza dimensionale emerge per quanto riguarda i ricavi commerciali e i ricavi da stadio. I ricavi da gare del Real Madrid comprendono: le quote sociali annuali, il botteghino della sezione Basket, che può contare su 5.200 abbonati, il botteghino della sezione calcio, che ha potuto contare su 58.892 abbonamenti e le ben remunerate amichevoli internazionali.

Anche dal punto di vista del Margine operativo lordo (EBITDA) emerge la differenza dimensionale. La gestione operativa (con esclusione degli ammortamenti) del Real Madrid produce stabilmente risultati positivi per circa 150 milioni. L’EBITDA del 2012/13 della Juve è stato di poco superiore a un terzo.



L’incidenza dell’EBITDA sul fatturato è del 29% per il Real, mentre per l’ultimo bilancio della Juve è stata del 21%. Questo significa che la Gestione Operativa del Real per ogni 100 Euro di fatturato guadagna più soldi della Juve da destinare alla copertura degli ammortamenti, degli interessi e delle tasse.


Gli amministratori del Real Madrid hanno evidenziato che l’indebitamento finanziario netto è sceso sotto i 100 milioni e che la situazione dell’indebitamento è sostenibile essendo il rapporto tra EBITDA e indebitamento finanziario netto pari a 0,6. Di solito tale rapporto si giudica positivamente quando è inferiore a 2. Invece, quando supera 3, bisognerebbe interrogarsi sulla sostenibilità del debito, poiché significa che il debito è 3 volte il valore aggiunto, inteso come ricavi al netto dei costi operativi.

Per la Juve la posizione finanziaria netta è negativa per 160 milioni. Ma, per rendere tale dato comparabile, bisognerebbe considerare anche il saldo tra debiti e crediti verso società calcistiche e di conseguenza l’indebitamento finanziario netto salirebbe a 195 milioni e il rapporto con l’EBITDA aumenterebbe da 2,8 a 3,4.

In conclusione, la Juventus dovrà fare ancora molta strada per raggiungere i dati contabili del Real Madrid.

martedì 22 ottobre 2013

Bilancio Barcellona 2012/13: l’utile di 32,5 milioni rende positivo il Patrimonio Netto.



Luca Marotta



Il bilancio 2012/13 del Barcellona si è chiuso con un utile netto di € 32.488.000. L'utile prima delle imposte diminuisce a € 43,5 milioni da € 48,8 milioni. Per il secondo anno consecutivo il Barcellona ha chiuso l’esercizio con un risultato positivo, che ha permesso di rendere il Patrimonio Netto positivo.
Il fatturato lordo, comprensivo di plusvalenze, ha segnato la cifra di Euro 490,5 milioni in diminuzione rispetto ai 494,8 milioni di Euro del 2011/2012.
Il risultato economico del 2012/13, anche in considerazione dell’utile netto previsto per il 2013/14, pari a € 35.688.000 con ricavi per € 483 milioni, al netto delle plusvalenze, conferma che la Polisportiva Barcellona ha intrapreso il percorso “virtuoso” dell’autofinanziamento.
La Polisportiva.
Il “Fútbol Club Barcelona” è una polisportiva costituita il 29 novembre 1899 sotto forma di associazione privata di persone fisiche senza scopo di lucro. Svolge la sua attività nel calcio, nel basket, nella pallamano, nel calcio a 5, hockey e altri sport, che contribuiscono ad appesantirne il bilancio. Infatti, il bilancio per sezioni, mostra un utile lordo di € 106.74 milioni (€ 109,2 milioni nel 2011/12), riguardante la prima squadra di calcio e una perdita lorda complessiva di € 60,8 milioni (€ 60,4 milioni nel 2011/12) per tutte le altre sezioni sportive.
La “Ley del deporte” del 15 ottobre 1990, stabilisce che i club coinvolti nelle competizioni sportive professionistiche debbano assumere la forma di “Sociedad Anónima Deportiva”, ma, in deroga a ciò, fu prevista la possibilità per i club, che soddisfacevano determinati requisiti, di mantenere la struttura giuridica esistente e il “Fútbol Club Barcelona” mantenne la sua struttura giuridica. In questo caso, la legge prevede che il consiglio di amministrazione deve garantire il 15% delle spese del club, in base al bilancio preventivo.
Il 10 giugno 2013, la “Junta Directiva” ha deciso di sottomettere all’approvazione dell’Assemblea una modifica dello statuto del Club. E’ stato incluso un articolo che dispone che la “Junta Directiva” dovrà garantire il mantenimento del patrimonio netto del club.
I Soci.
Il numero dei soci è di 161.197. Sono quasi il doppio rispetto al Real Madrid, anche per il discorso dell' "identità territoriale". Le donne sono pari a 40.823 e rappresentano il 25% del totale. I soci non Catalani sono 15.603. I soci di età inferiore ai 5 anni sono pari a 13.118, quelli con età maggior di 65 sono pari a 26.580.
La continuità aziendale.
I revisori della Deloitte S.L., a differenza degli anni precedenti, nella loro Relazione non hanno mosso alcun rilievo o eccezione.
La situazione patrimoniale al 30 giugno 2013 si presenta con un capitale circolante netto negativo per € 251.603.000 (- € 215.196.000 nel 2011/12). Questo significa che c’è uno squilibrio finanziario, ossia i debiti a breve superano i crediti a breve di 251,6 milioni di euro.
Nonostante quanto sopra, nella redazione del bilancio, gli Amministratori hanno applicato il principio della continuità aziendale , data l'importanza dei fattori attenuanti descritti di seguito :
- la presenza dei ratei passivi nell'ambito del calcolo del capitale circolante, pari a € 103,4 milioni, che non implicano futuri obblighi finanziari;
- al 30 giugno 2013, sono inclusi come debiti a breve termine Euro 16,9 milioni relativi ad una linea di credito di 40 milioni rimborsabile oltre l’anno successivo, di cui € 23 milioni ancora disponibili.
L'attuale Consiglio di Amministrazione ha implementato un modello di gestione, che ha l'obiettivo principale di raggiungere un equilibrio finanziario, nei prossimi anni, basato sulla crescita del fatturato e sull'attuazione di una politica di riduzione dei costi.
Come risultato di questo modello di gestione , il patrimonio netto del Club è migliorato di € 32.396.000 nel corso dell'anno e di € 48.689.000 nel precedente esercizio . Come è avvenuto in questi ultimi anni , questo modello e la struttura finanziaria del club permetterà di generare l'anno prossimo dei flussi di cassa positivi .
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto al 30 giugno 2013 diventa positivo per € 12.427.000, mentre al 30 giugno 2012 era negativo per € 19.969.000. La variazione è dovuta all’utile d’esercizio di € 32.488.000.
I mezzi propri del Barcellona finanziano solo il 2,5% del totale delle attività.
Il patrimonio netto positivo è comunque conforme a quanto richiesto dal Regolamento del Fair Play Finanziario.

L’indebitamento Finanziario Netto.
L’indebitamento finanziario netto, comprensivo del saldo tra crediti e debiti verso enti sportivi, si riduce da € 110.608.000 a € 88.246.000. Quindi, in considerazione di un importo di ricavi pari a  € 490,5 milioni, possiamo affermare che l’indebitamento finanziario netto rientra abbondantemente nei limiti auspicati dal Regolamento UEFA. Si aggiunga che l’indebitamento finanziario netto è anche inferiore all’Ebitda, che è positivo per € 118,5 milioni.
Il rapporto di tale indebitamento finanziario netto con l’EBITDA è ottimo essendo pari a 0,19.
Le disponibilità liquide sono aumentate da € 36,8 milioni a € 70,9 milioni.
I debiti bancari ammontano complessivamente a € 104.148.000 (€ 136.758.000 nel 2011/12), risultano in diminuzione di 32,6 milioni e finanziano il 20,7% delle attività. I prestiti bancari sono alimentati da un contratto di finanziamento bancario rinnovato il 14 luglio 2010, per un importo massimo di 155 milioni di euro e con scadenza 30 luglio 2015. In base a tale contratto il Barcellona ha l'obbligo di rispettare alcuni parametri finanziari. Secondo gli amministratori, il club catalano è in grado di soddisfare tutti i parametri finanziari richiesti. I debiti verso enti creditizi a lungo termine ammontano a € 51.742.000 (€ 83.520.000 nel 2011/12), mentre quelli a breve ammontano a € 52.406.000 (€ 53.238.000 nel 2011/12).
I crediti verso Enti sportivi ammontano complessivamente a € 24.166.000 di cui € 22.641.000 riguardanti la cessione di calciatori. La Roma risulta debitrice per € 11.706.000 per Bojan e il Milan deve ancora € 7.600.00 per Zlatan Ibrahimovic.
I debiti verso Enti sportivi risultano pari a 45,6 milioni, di cui 37,4 milioni a breve. Il Barcellona risulta indebitato con la Roma per € 13.000.000 per Bojan; con l’Udinese per € 13.500.000, per Sanchez; con l’Arsenal per € 9.585.000, per Fabregas e Song.
Gli Amministratori nella loro analisi considerano l’Indebitamento netto dato dalla differenza tra tutti i crediti e le disponibilità liquide, da una parte, e tutti i debiti compresivi anche dei debiti finanziari e i ratei e risconti passivi. L'indebitamento netto risultante segna un calo a 331 milioni ed il rapporto tra debito netto ed Ebitda è pari a 2,8. Senza l'acquisto di Neymar, avvenuto a giugno 2013, il rapporto sarebbe sceso a 2,4.
I Debiti verso il personale.
I debiti verso il personale ammontano a € 51,5 milioni (€ 58,6 milioni nel 2011/12), risultano in diminuzione di € 7,1 milioni e finanziano il 10,2% dell’attivo.
In particolare, il debito verso il personale sportivo ammonta a € 48,4 milioni (€ 56,1 milioni nel 2011/12) e rappresenta circa il 23,7% del costo del personale sportivo, il che significa che gli stipendi sono pagati ogni tre mesi circa. Infatti, gli amministratori hanno scritto che nei primi giorni di luglio 2013 è stato effettuato il pagamento dei salari del personale sportivo per un importo pari a € 47.528.000.
Debiti verso il Fisco.
Il 5 luglio 2010, il club è stato sottoposto a verifica fiscale dall'Agenzia delle Entrate Spagnola. Oggetto della verifica erano le imposte sul reddito per gli anni 2005/06, 2006/07 e 2007/08; l’IVA, le ritenute fiscali sui redditi da lavoro dipendente e autonomo e le ritenute sui compensi a non residenti per il periodo dal luglio 2006 al dicembre 2008. La verifica ha comportato a carico del club un importo di € 3.456.000, per il quale era già stato accantonato un fondo.
Per quanto riguarda possibili ulteriori verifiche, per i periodi non coperti dalla prescrizione, gli amministratori ritengono che le varie liquidazioni d’imposta siano state effettuate correttamente e che eventuali importi oggetto di pretesa tributaria non avranno effetti di rilievo sul conto economico.
Da evidenziare che i debiti tributari per ritenute sul reddito delle persone fisiche ammontano a € 53.101.000 (€ 46.541.000 nel 2011/12). Tali debiti “finanziano” il 10,5% dell’attivo e costituiscono l’importo maggiore dei debiti erariali, che ammontano a € 56.174000 (€ 47.370.000 nel 2011/12).
Il valore della rosa.
Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei giocatori aumenta da € 143,5 milioni a € 179,3 milioni, con aumento di € 55,8 milioni. Essi rappresentano il 35,6% del valore totale dell’attivo.
La variazione, rispetto al 2011/12, è stata causata: da investimenti pari a € 101.051.000, da cessioni per un valore cantabile netto di € 308 mila, da ammortamenti calcolati per € 59,6 (€ 61,3 milioni nel 2011/12), svalutazioni per € 5,9 milioni.
La sezione calcio ha comportato investimenti per € 98.155.000, cessioni per un valore contabile di € 235.000, ammortamenti per € 57.838.000 (€ 59.120.000 nel 2011/12), svalutazioni per 5,9 milioni.
Gli investimenti più significativi hanno riguardato l'acquisto dei diritti di Neymar, il cui acquisto figura già nel bilancio 2012/13.
I ricavi.
I ricavi complessivi, comprensivi di plusvalenze, diminuiscono da € 494,9 milioni a € 490,5 milioni e registrano un decremento dell’1%. In ogni caso sono superiori del 4% rispetto ai ricavi preventivati che erano di 470 milioni di Euro.
I Ricavi da quote sociali risultano pari a € 19.644.000 (€ 19.728.000 nel 2011/12).
I ricavi da stadio ammontano a circa 126 milioni. Tali ricavi comprendono il botteghino del Camp Nou e dei Palazzetti dello Sport che è stato pari a 49,2 milioni. Il botteghino del “Camp Nou”, pari a € 47,9 milioni, ha registrato un incremento del 4%, grazie soprattutto alle partite di Champions League, che hanno segnato un incremento del 29%. Gli abbonamenti sono lievemente aumentati da € 30,3 milioni a € 30,5 milioni. Le visite allo stadio e altri ricavi collegati hanno fatto registrare entrate per € 33.972.000 (€ 36.811.000 nel 2011/12).
I ricavi da media sono pari a € 161.669.000 (€ 160.472.000 nel 2011/12) e segnano un incremento dello 0,75%.
I ricavi commerciali ammontano a circa € 172 milioni. Nel 2011/12 erano pari a € 167 milioni. Per quanto riguarda la sponsorizzazione tecnica di Nike, con scadenza 30 giugno 2018,l'importo minimo garantito annuale è di 30 milioni di euro. Per quanto riguarda lo Sponsor ufficiale, Qatar Sports Investments (QSI), il contratto stipulato il 13 dicembre 2010, per un importo complessivo di 151 milioni di Euro, ha determinato un importo di € 29 milioni imputati all’esercizio 2012/13.
Gli altri ricavi, comprese le plusvalenze, ammontano a circa 10 milioni, mentre nel 2011/12 erano pari a € 19,1 milioni.

I costi.
I costi aumentano di 1,4 milioni da € 441,1 milioni a € 442.5 milioni.
Il costo del personale complessivo, comprensivo dei diritti di immagine e delle commissioni degli agenti, ammonta a € 276,2 milioni (€ 267,7 milioni nel 2011/12) e risulta in aumento del 3%. Esso rappresenta il 55% (54% nel 2011/12) dei ricavi totali ed è ampiamente in linea con i criteri di un’ottima gestione economica e con quanto auspicato dal Fair Play Finanziario. Il costo del personale sportivo è pari a € 245 milioni, risulta aumentato del 4% e rappresenta il 55% del totale dei costi. Esso si compone per € 152.456.000 di stipendi fissi ed € 49.638.000 come parte remunerativa variabile. Gli importi sostenuti dal Club in materia di diritti d'immagine di giocatori e allenatori, ammontano a € 26.192.000, di cui € 23.912.000 per la sezione "Fútbol". I costi relativi agli agenti ammontano a € 12.208.000 (€ 10.481.000 nel 2011/12).
Gli ammortamenti sono pari a € 70,5 milioni (€ 72 milioni nel 2011/12) e segnano un decremento del 2,1%, con un’incidenza del 16% sui costi. L’ammortamento dei diritti sui giocatori ammonta a € 59,6 milioni (€ 61,3 milioni nel 2011/12) e segna un decremento del 2,8%. Gli altri ammortamenti sono pari a € 10,9 milioni e risultano aumentati dell’1,7%.
Dopo la chiusura dell’esercizio è stato venduto il calciatore David Villa all’Atletico Madrid, che ha impattato negativamente del bilancio di esercizio 2012/13 per 8,4 milioni di Euro.
Il risultato prima delle imposte, derivante da un Ebit positivo per € 47,9 milioni (€ 53,7 milioni nel 2011/12) e una gestione finanziaria negativa per € 4,4 milioni (€ 4,9 milioni nel 2011/12), è positivo per € 43,5 milioni (€ 48,8 milioni nel 2011/12).
Il risultato d’esercizio al netto delle imposte è positivo per € 32.488.000.
Il Barcellona e il Fair Play Finanziario.
Per quanto riguarda il requisito del “Break-Even” il Barcellona non ha problemi. Infatti, la somma del risultato prima delle imposte 2012/13 con il risultato prima delle imposte 2011/12 è positiva per € 92.320.000. In chiave Fair Play Finanziario, tale sommatoria migliorerebbe di molto, perché bisognerebbe togliere le perdite relative alle altre sezioni sportive, stimabili in € 121,2 milioni circa oltre agli ammortamenti relativi alle infrastrutture sportive.

I dati del bilancio preventivo 2013/14 conferma la buona salute economica del Barcellona. Infatti, sono previsti ricavi per € 508,5 milioni, costi per € 457,7 milioni e un risultato prima delle imposte, positivo per € 47,6 milioni, che irrobustirà ulteriormente il Patrimonio Netto.

lunedì 14 ottobre 2013

Il meccanismo di distribuzione dei ricavi della Champions League 2013/14.


Luca Marotta


Il giorno 8 Agosto 2013, l’UEFA ha annunciato il meccanismo di ripartizione della “Torta” relativa ai ricavi della Champions League 2013/14. http://www.uefa.org/about-uefa/news/newsid=1979893.html
L’importo a preventivo da ripartire è di 1,34 miliardi di Euro, praticamente lo stesso del 2012/13.

Fino ad un tetto massimo di 530 milioni di Euro di incassi, il 75% degli stessi è attribuito alle squadre partecipanti e il 25% è attribuito all’UEFA per coprire costi organizzativi e amministrativi, nonché i pagamenti di solidarietà a favore di associazioni, club e leghe. Quindi, il 75% dei primi € 530 milioni relativi ai ricavi  da diritti televisivi e contratti commerciali conclusi dalla UEFA, è destinato ai club partecipanti alla fase a gironi della UEFA Champions League.
Per la parte in eccesso ai 530 milioni, l’82% va ai club e il 18% all’UEFA.
Il meccanismo di ripartizione non è del tutto semplice e lineare, perché contempla i contributi di solidarietà a carico dei club partecipanti.

Per quanto riguarda la parte eccedente i 530 milioni, per calcolare l’82%, bisogna procedere alla sottrazione di alcune contribuzioni di solidarietà poste a carico dei club che partecipano alla fase a gironi.

L’importo da distribuire viene decurtato di 55 milioni destinati alla fase dei “play-offs”.  Ogni club campione nazionale che non si qualifica per la fase a gironi della UEFA Champions League, ha diritto a € 200.000. Tutti i club che partecipano al primo turno preliminare della competizione percepiscono € 150.000, nel caso in cui non si qualificano per la fase a gironi. Ciascun Club eliminato al secondo turno preliminare, incassa € 175.000. I Club eliminati al terzo turno preliminare guadagneranno € 200.000 a testa.
Anche i premi relativi alla UEFA Super Cup 2013, già disputata, vengono messi in conto sul montepremi 2013/14. Per la finale di Praga il Bayern, che è risultato vincitore, ha incassato € 3 milioni e il Chelsea, che è risultato sconfitto, ha percepito 2,2 milioni di Euro.
Ognuna delle 20 squadre partecipanti al turno preliminare, precedente la fase a gironi, riceve un importo fisso pari a € 2,1 milioni, Per un totale di 42 milioni, che incide sul montepremi.
Nella riunione del 30 Giugno 2012 l’UEFA Executive Committee ha deciso di introdurre altre contribuzioni di solidarietà.
Le contribuzioni di solidarietà poste a carico dei club che partecipano alla fase a gironi sono le seguenti:
- contributo di solidarietà di € 40 milioni all’Europa League, anche per il fatto che vi partecipano i club arrivati terzi nella fase a gironi;
- contributo di solidarietà di 3 milioni di Euro, che viene elargito per le squadre quarte classificate nei gironi, che vengono eliminate definitivamente.
Dedotte le contribuzioni di cui sopra, sull’eccedenza rispetto ai 530 milioni già considerati si applica l’aliquota dell’82% per determinare la parte spettante ai club. Mentre il restante 18% è assegnato al UEFA  per delle specifiche finalità.
L'importo netto a disposizione delle parti partecipanti viene diviso in due parti:
- la parte relativa ai pagamenti fissi pari a € 500.7 milioni, riguardante il pagamento fisso per la partecipazione alla fase a gironi, il pagamento per le prestazioni e i bonus di qualificazione;
- la parte relativa al Market Pool pari a € 409.6 milioni.
L'importo del Market Pool è distribuito in base al valore proporzionale di ogni mercato televisivo nazionale ed è diviso in base a determinati criteri tra i club di  una determinata Federazione.
Per quanto riguarda la parte dei pagamenti fissa, ai 32 club partecipanti alla fase a gironi spetta un importo fisso di € 8,6 milioni.
Per quanto riguarda la performance sportiva, ad ogni club, nella fase a gironi, spetta 1 milione di Euro per la vittoria e 500 mila Euro per il pareggio.
Per il passaggio agli ottavi spetta un bonus di Euro 3,5 milioni, per il passaggio ai quarti di finale spetta un bonus di € 3,9 milioni. Le quattro semifinaliste percepiscono € 4,9 milioni. Per la finale la squadra vincitrice prende € 10,5 milioni e la squadra sconfitta prende € 6,5 milioni.
Il Montepremi che sarà distribuito nel 2013/14, per la fase a gironi, sarà di € 910,3 milioni.
Per il  2012/13 è stato pubblicato il prospetto di distribuzione di € 904,6 milioni.
Per quanto riguarda la Champions League 2011/12, dal Bilancio UEFA dello stesso anno, risulta distribuito un Montepremii di € 792 milioni, che aumentato della contribuzione “Play-offs” di € 42 milioni e della contribuzione ECA di € 2,9 milioni diventa pari a € 836,9 milioni.
Dal Bilancio dell’UEFA 2011/12 risulta il seguente dettaglio:

UEFA Financial Report 2011/12 € m
2011/12
%
 Broadcasting rights
892.300
77,4%
 Commercial rights 
260.900
22,6%
 Total rights revenue
1.153.200
100,0%
 Distribution : participation and match bonus
-272.400

 Distribution : performance bonus 
-182.600

 Distribution : market pool 
-379.000

 Distribution : other 
-2.900

 Total distribution to clubs
-836.900
72,6%
 Solidarity financed by clubs 
-68.700

 Club share
-905.600
78,5%
 Tickets and hospitality (revenue from final) 
12.200

 Event cost 
-127.600

 Referees and match officers (incl. overheads) 
-11.300

 Internal allocation : website
-5.300

 Internal allocation : UEFA Super Cup
-6.000

 Solidarity financed by UEFA 
-14.700

 Contribution to European football
-94.900

 UEFA share 
-247.600
21,5%


Come si può notare, il 50% circa incassato dall’UEFA è destinato a coprire i costi dell’Evento. L’incasso della Finale di Champions League spetta all’UEFA