giovedì 2 maggio 2013

Bilancio UC Sampdoria 2012: perdita significativa, sperando nella Serie A e nelle plusvalenze.



Luca Marotta

Il bilancio al 31 dicembre 2012 di U.C. Sampdoria Spa riepiloga i risultati sportivi della seconda parte della stagione sportiva 2011/12, terminata con la promozione in serie A, e della prima parte della stagione 2012/13, relativa al campionato di serie A.
Il bilancio 2012 si è chiuso con una perdita netta di esercizio di € 38,1 milioni e un risultato prima delle imposte negativo per € 50,8 milioni.
La continuità aziendale.
Come negli esercizi precedenti, i revisori di Reconta Ernst & Young S.p.A. hanno rilevato, al punto 4 della loro relazione, che la società ha conseguito, nell’esercizio 2012, “significative perdite operative che hanno richiesto interventi di ricapitalizzazione da parte dell'Azionista di riferimento”. I revisori hanno anche scritto, che anche per il 2013, in base alle previsioni degli Amministratori, il riequilibrio economico e finanziario dipenderà dalla manifestata disponibilità dei soci ad ulteriori interventi.
Quanto sopra sta a significare che la Sampdoria non si autofinanzia e necessita dell’intervento del suo “mecenate”. Invece, il Regolamento Uefa sul Financial Fair Play si basa sul principio dell’autofinanziamento.
Il valore della rosa.

I diritti pluriennali alle prestazioni calciatori espongono un valore di € 25,8 milioni (€ 30,7 milioni nel 2011), evidenziando una riduzione del 15,8%. La variazione negativa di 4,8 milioni è dovuta ad investimenti per € 17,3 milioni (24,8 milioni nel 2011), cessioni con un valore contabile di € 10,2 milioni, ammortamenti per € 11,9 milioni.
Durante il 2012, gli acquisti col valore più elevato sono stati Garcia (Cluji) per € 3,2 milioni, Eder (Empoli) per 3 milioni, Juan Ignacio Antonio (Brescia) per 3 milioni.
Per quanto riguarda le cessioni, si è registrato un incasso complessivo di 7,2 milioni che, a fronte di un valore contabile di 10,2 milioni, ha determinato un’eccedenza di minusvalenze per € 2,9 milioni. Tra i calciatori ceduti spiccano: Biabany (Parma) per 5 milioni, Dessena (Cagliari) per 1,5 milioni.
Nelle immobilizzazioni finanziarie figura la metà del valore dei calciatori ceduti in compartecipazione, che aumenta da € 1,1 milioni a € 3,6 milioni. Tra i calciatori ceduti in compartecipazione col maggiore valore ritroviamo Biabany (Parma) per 2,5 milioni.
I debiti per calciatori acquisiti in compartecipazione si riducono a 400 mila euro da € 3.950.000.
Considerando anche le compartecipazioni, potremmo stimare un valore contabile ipotetico della rosa calciatori di € 29 milioni.
Secondo il sito Transfermarkt, attualmente la rosa della Sampdoria vale € 73.750.000. Il calciatore con il maggior valore di mercato è Icardi, che è stato acquistato dal Barcellona per solo 300 mila Euro e al 31/12/2012 ha un valore contabile residuo di € 187.500.
Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per € 9,7 milioni (€ 11,9 milioni nel 2011) e finanzia il 12% dell’attivo. La variazione in diminuzione di € 2,2 milioni è dovuta alla perdita d’esercizio per € 38,1 milioni e ad un versamento in conto capitale per € 35,9 milioni.
La perdita dell’esercizio precedente di € 15,6 milioni risulta parzialmente coperta con precedenti versamenti in conto capitale per € 13,4 milioni.
Il rapporto tra patrimonio netto e diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari al 37,8% (39% nel 2011).
L’indebitamento finanziario.

Il debito finanziario lordo risulta aumentato da € 11,1 milioni a € 18 milioni.
I debiti bancari sono aumentati da € 9,6 milioni a € 11,9 milioni. La Sampdoria ha una linea credito con Monte dei Paschi di Siena fino a 6 milioni con scadenza 30 settembre 2013.
I debiti verso altri finanziatori, pari a € 6,1 milioni, riguardano i debiti per factoring verso MPS Factoring. Per cessione pro-soluto dei diritti televisivi negoziati dalla Lega Calcio. L’anno precedente erano pari a € 1,5 milioni.
Considerando le disponibilità liquide pari a 109 mila Euro (€ 577 mila nel 2011), si ha un indebitamento finanziario netto pari a € 17,9 milioni inferiore al valore della produzione.
I crediti verso società calcistiche sono pari a 9,2 milioni. Il maggior credito riguarda quello verso il Parma per Biabiany pari a € 3,9 milioni.
I debiti verso enti settore specifico ammontano a € 21,1 milioni. Il maggior debito ammonta a € 2,6 milioni e riguarda l’Empoli per Eder, seguito dal debito per Biaibiany col Parma per € 1,9 milioni e Maxi Lopez col Catania per € 1,9 milioni.
Il saldo tra crediti e debiti verso squadre calcistiche è negativo per € 11,9 milioni. Anche se aggiungessimo tale saldo all’indebitamento finanziario netto si otterrebbe una cifra comunque inferiore al valore della produzione.
Gli altri debiti.
I debiti tributari aumentano da 3,8 a 5,7 milioni. Essi sono costituiti per € 5,5 milioni (€ 2,9 milioni nel 2011) da debiti per ritenute su lavoro dipendente, relative alle retribuzioni di novembre e dicembre 2012. I debiti per ritenute d’acconto su lavoro dipendente sono stati pagati dopo il 31 dicembre 2012.
I debiti verso i dipendenti aumentano da 2,3 a 4,7 milioni e si riferiscono alle mensilità di novembre e dicembre, oltre ai premi. Nella nota integrativa è specificato che gli stipendi vengono pagati puntualmente.
I debiti verso istituti previdenziali pari a 238 mila euro sono stati pagati nel mese di gennaio 2013.
I debiti verso agenti e intermediari dei calciatori ammontano a € 1,5 milioni (€ 437 mila nel 2011).
I Ricavi.

Il valore della produzione,diminuisce a € 32,4 milioni da € 54,3 milioni del 2011. I ricavi da gare sono diminuiti da 4,4 a 3,8 milioni di Euro. I proventi radiotelevisivi si sono ridotti a €16,1 milioni, nel 2011 erano pari a € 18,2 milioni. Tali proventi si riferiscono quasi interamente al secondo semestre 2012 disputato in serie A: 15,8 milioni; il primo semestre 2012, disputato in serie B, ha fruttato solo 287 mila euro. Tali proventi incidono per il 49,6% sul valore della produzione.
Le plusvalenze incidono solo per il 2,4% (35% nel 2011) sul valore della produzione e ammontano a 783 mila Euro (€ 19 milioni nel 2011).
I proventi da sponsor risultano pari a € 2,4 milioni (€ 3 milioni nel 2011). Gamenet ha contribuito con € 1.050.000. Lo Sponsor tecnico ha contribuito con € 1.350.000.
I proventi pubblicitari ammontano a € 751 mila, mentre nel 2011 erano pari a € 1,5 milioni.
Gli altri ricavi pari a 4,9 milioni, includono per € 1,9 milioni, la quota di proventi collettivi relativa al posizionamento atteso per il 2012/13 e per € 2,3 milioni, la quota di proventi di competenza relativi alla stagione 2011/12.
I Costi.
I costi della produzione, pari a 87,7 milioni (78,9 milioni nel 2011), risultano aumentati del 10%.
Il costo del personale, pari a € 50,6 milioni (€ 35,9 milioni nel 2011), risulta aumentato del 29% ed incide sul valore della produzione per il 156% (66% nel 2011). Se si considerassero anche i proventi da compartecipazione il rapporto scenderebbe a l 146%, L’ammontare del costo del personale è superiore al valore della produzione e risulta fuori dai parametri  richiesti dal Financial Fair Play.
Gli ammortamenti sono pari a € 12,7 milioni (€ 15,2 milioni nel 2011) e diminuiscono del 19%. Gli ammortamenti sui diritti pluriennali alla prestazioni dei calciatori rappresentano la voce preponderante, essendo pari a 11,9 milioni (€ 14,7 milioni nel 2011).
Nelle spese per servizi, pari a € 8,4 milioni (€ 6,9 milioni nel 2011), sono ricomprese le spese per agenti e intermediari pari a € 2,3 milioni (€ 1,3 milioni nel 2011).
Gli oneri diversi di gestione, pari a € 14,6 milioni (€ 19,2 milioni nel 2011), comprendono € 3,7 milioni (€ 12,2 milioni nel 2011) di minusvalenze e costi per il prestito di calciatori per € 5,4 milioni (€ 2,6 milioni nel 2011).
La differenza tra valore e costi della produzione è negativa per € 55,3 milioni, mentre nel 2011 era negativa per € 24,6 milioni e nel 2010 era negativa per € 18,2 milioni.
Il Player Trading.

Il risultato del Player Trading è negativo per € 14,7 milioni. Anche nei precedenti tre esercizi risulta negativo. Il risultato della gestione economica dei calciatori non riesce a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori, rappresentato dagli ammortamenti.
Il punto di pareggio.
Il risultato prima delle imposte, è negativo per € 50,7 milioni. Anche gli esercizi dal 2007 al 2011 si sono chiusi tutti in perdita. In considerazione del fatto che gli Amministratori prevedono anche per il 2013 una perdita rilevante, sembrerebbe che la Sampdoria rischi di non centrare il requisito del “Break-Even” anche considerando la soglia di tolleranza di € 45 milioni.
L’Adesione al Consolidato Fiscale.
U.C. Sampdoria S.p.A. aderisce al consolidato fiscale, che vede come consolidante San Quirico S.p.A.. In parole povere, la perdita fiscale di U.C. Sampdoria S.p.A. serve a ridurre l’imponibile fiscale del soggetto consolidante. Il discorso vale per l’IRES e non per l’IRAP. Nel caso della Sampdoria risultano stanziati in bilancio crediti per imposte anticipate pari a € 11,6 milioni (€ 8,3 milioni nel 2011). Le imposte anticipate, pari a € 10,9 milioni, sono state stanziate a fronte della perdita fiscale 2012 da trasferire (che è di € 43,7 milioni), e degli interessi passivi da trasferire pari a € 1.013.000. Al 31/12/2012, il credito verso la consolidante San Quirico per l’accordo di Consolidato Fiscale ai fini IRES ammonta a € 2.250.000.
Conclusioni.
Secondo gli Amministratori, il 2013 sarà caratterizzato da una profonda ristrutturazione del conto economico, con una significativa riduzione dei costi del lavoro e un’ottimizzazione dei costi di gestione. Tale obiettivo sarà perseguito cercando di non compromettere la competitività della squadra. Premesse e fattori condizionanti sono: la permanenza in Serie A e la realizzazione di importanti plusvalenze.

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