venerdì 23 novembre 2012

Il PSG secondo France Football: vincere la Champions per essere in regola col FFP.



Luca Marotta
Secondo la famosa rivista sportiva francese France Football, il PSG deve vincere la Champions per rispettare le regole di sana gestione imposte dall’UEFA, oltre a necessitare di un mega-sponsor di maglia, come da ultime notizie trapelate, però non ancora ufficiali.
France Football ribadisce che la regola d’oro del fair-play finanziario è la seguente: i costi legati al calcio non devono superare i ricavi.
E’ bene precisare che la rivista ha ricostruito i conti del PSG, basandosi su indiscrezioni e notizie varie, con l’obiettivo di conoscere se il club della capitale francese sia in grado di rispettare i parametri del fair play finanziario. All’uopo ha interpellato l’avvocato Fabrice Lorvo di FTPA.
La premessa del ragionamento si basa sull’ipotesi che il budget 2012/13 del PSG superi i 300 milioni di euro. Si è ipotizzato un aumento del 50% dei ricavi da biglietteria, a causa dell’aumento dei prezzi dei biglietti, e un aumento dei ricavi del merchandising, dovuto alle vendite delle magliette dei nuovi acquisti. Si è moltiplicato per sette lo sponsor di maglia grazie al probabile contratto faraonico con una banca o un’istituzione qatariota, con possibilità di dare anche il nome allo stadio. Secondo fonti non ufficiali, il contratto di sponsorizzazione ammonterebbe a 100 milioni di euro annui per quattro anni. Per questo motivo i ricavi da sponsorizzazione potrebbero aumentare a 169 milioni di euro a partire dalla stagione in corso, nel caso in cui il contratto inizi ad esercitare i suoi effetti già dal 2013. L’unico ostacolo potrà essere quello del “fair value”, ossia verificare se l’importo di tale sponsorizzazione corrisponda ai prezzi di mercato. L’articolo di France Football, si pone la domanda se l’UEFA possa considerare tale mega-contratto come una manovra per aggirare le regole del fair play finanziario.
Un’altra ipotesi, che lo stesso articolo considera, è che l’UEFA tollererà per il 2012-13 e le due stagioni precedenti, un deficit di 30 milioni di euro.
A chi scrive, risulta che il deficit tollerato sia di 45 milioni e che i primi esercizi contabili da considerare siano il 2011/12 e il 2012/13.  Infatti, l’articolo 61, comma 2 lettera a) del Regolamento UEFA (Edizione 2012) sancisce come deviazione accettabile la seguente: “a) EUR 45 million for the monitoring period assessed in the licence Seasons 2013/14 and 2014/15” e secondo l’articolo 59, comma 2 dello stesso regolamento, per il primo periodo di monitoraggio, valido per l’iscrizione alle competizioni del 2013/14, si considerano i risultati del 2011/12 e del 2012/13.
Basandosi comunque sull’ipotesi erronea, l’articolo afferma che per il 2012/13 il risultato del conto economico sarà positivo indipendentemente dal percorso della Champions League, ma non si potrà far rientrare il deficit dei due precedenti esercizi nel limite dei 30 milioni. Il deficit cumulato del 2010/11 e 2011/12 è stato stimato in 62,4 milioni di euro. Solo vincendo la Champions League tale deficit cumulato si ridurrebbe a € 28,6 milioni e rientrerebbe nel limite di 30 milioni, poiché l’utile stimato del 2012/13 raggiungerebbe la cifra di 33,7 milioni di euro.
L’articolo di France Football oltre a ribadire, che al di là dei 30 milioni di deficit scatteranno dei meccanismi sanzionatori, conclude affermando che in realtà, nel 2013, non è prevista alcuna penalità.
Volendo far buone le previsioni contabili dell’articolo e considerando che l’esercizio 2010/11 si è chiuso sostanzialmente in pareggio, rimane una perdita da considerare per il 2011/12 di 62,4 milioni di euro. Pertanto si rientrerebbe nel limite di 45 milioni con il raggiungimento delle semifinali di Champions League. Infatti, in tal caso il deficit cumulato si ridurrebbe a 43,6 milioni, conseguendo un utile di 18,7 milioni. Tuttavia, se si considerasse anche l’ipotesi di escludere i calciatori con contratti in essere al 1 giugno 2010 (Allegato XI del Regolamento), anche il raggiungimento dei quarti di Champions League potrebbe bastare, potendo conseguire un utile di 18,7 milioni.

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