giovedì 9 agosto 2012

Il Manchester United sbarca alle Cayman

Luca Marotta Giovedì 09 Agosto 2012 18:32

jstargio@gmail.com

“This is the Initial Public Offering of Manchester United plc.” 
Trattasi di un’IPO che riguarda il 10% complessivo del capitale di Manchester United plc. Tale operazione offre in vendita soltanto una parte di una particolare categoria di azioni denominata “classe A”. 
Le azioni in vendita sono 16.666.667, di queste 8.333.334 sono di nuova emissione e le restanti sono collocate in vendita da “Red Football LLC”, che è una società americana controllata dalla famiglia Glazer, tramite un’altra società della stessa famiglia. “Red Football Limited Partnership”, registrata nel Nevada.
Il prezzo minimo fissato è di $ 16, mentre il prezzo massimo è di $ 20.
Il capitale di Manchester United plc sarà composto da 39.685.700 azioni di classe A e 124.000.000 azioni di classe B. Prima dell’IPO il numero delle azioni di classe A era di 31.352.366.
Le azioni danno gli stessi diritti ad eccezione del diritto di voto. Le azioni di classe B danno diritto a 10 voti e rimarranno dei Glazer.
La sede di Manchester United plc è ubicata nelle Isole Cayman, che offrono, tra i tanti vantaggi relativi alle formalità e ai controlli, anche il vantaggio fiscale dell'assenza di imposte dirette; si aggiunga che, nel caso in cui il governo locale dovesse ripensarci, in tema di legislazione fiscale, ci sarà comunque una clausola di salvaguardia ventennale.
Manchester United plc è una denominazione che “risorge” nelle Indie Occidentali dell’ex impero Britannico, dopo l’assorbimento da parte di Red Football Limited, a seguito dell’operazione di leveraged buy-out.
Dopo la conclusione dell’IPO, Manchester United plc sarà controllata da Red Football LLC, della famiglia Glazer, con il 58% di azioni ordinarie di classe A e il 100% di azioni di classe B, con il 98,7% di azioni con diritto di voto. Al pubblico degli investitori viene offerto il 42% delle azioni di classe A e l'1,3% dei diritti di voto. 
La catena di controllo del gruppo si è enormente allungata. La squadra di calcio professionistica Manchester United Football Club Limited è controllata da Manchester United Limited, che a sua volta è controllata da altre quattro società, in ordine piramidale, prima di arrivare a Manchester United plc con sede nelle Cayman.
L’obiettivo che si prefigge questa IPO è quello di contribuire a ridurre l’indebitamento del gruppo:
“We intend to use all of our net proceeds from this offering to reduce our indebtedness”.
Alcuni organi di stampa hanno dato rilevo ad un commento di Saxo Bank, che stimava la valutazione del gruppo, a seguito dei valori dichiarati nell’IPO, tra i 2,6 e i 3,2 miliardi di dollari. 
Il range di valutazione è stato fatto da un analista di Saxo considerando lo stesso prezzo sia per le azioni di classe A che per le azioni di classe B: 
$ 16 x [ 39.685.700 (A) + 124.000.000(B) ] = $ 2.618.971.200,00; 
$ 20 x [ 39.685.700 (A) + 124.000.000(B) ] = $ 3.273.714.000,00.
Il commento negativo sottolineava l’ipervalutazione effettuata. In effetti la valutazione è più del doppio di quanto speso per comprare il Manchester United e il cash flow generato dal Manchester United stesso, finora, non si è rivelato sufficiente a pagare l'operazione di LBO. Per questo, i Glazer hanno cercato una Borsa disponibile a garantir loro il controllo, pur vendendo solo una parte delle azioni.

Pubblicato su:

http://www.ju29ro.com/contro-informazione/4249-il-manchester-united-sbarca-alle-cayman.html

sabato 4 agosto 2012

Bilancio Torino 2011: la necessità dei diritti TV e del mecenate.



Luca Marotta                                            4 Agosto 2012



La società FC Torino Spa ha chiuso il bilancio d’esercizio relativo all’anno solare 2011 con una perdita di 14,7 milioni. Tale risultato è in netto peggioramento sia rispetto alla perdita dell’anno 2010 di 11,1 milioni, sia rispetto alla perdita del 2009, che era pari a 8,4 milioni.
E’ un trend che rispecchia fedelmente i risultati sportivi: del club: l’anno solare 2009 comprende il secondo semestre della stagione sportiva 2008/09, conclusasi con la retrocessione in Serie B, e il primo semestre della Serie B 2009/10; l’anno solare 2010 comprende il secondo semestre della stagione sportiva 2009/10, terminata con il 5° posto nel campionato di serie B, e il primo semestre della stagione sportiva 2010/11; l’anno solare 2011 comprende il secondo semestre della stagione sportiva 2010/11, conclusasi con l’8° posto nel campionato di serie B, e il primo semestre della stagione sportiva 2011/12, conclusasi con la promozione in serie A.
Il Gruppo.
Nell’Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2012, che ha approvato il bilancio risultavano due soci: la società UT Communications Spa, con una percentuale di controllo del 97,5%, e la società MP Service Srl con il 2,5%. MP Service Srl risulta, a sua volta, controllata al 100% da UT Communications. Dal bilancio emergono rapporti con parti correlate, che oltre ai due azionisti sono: Cairo Pubblicità; Cairo Communication e Cairo Editore.
La continuità aziendale.
Il Collegio Sindacale, come già scritto nella sua relazione al bilancio 2010, ha evidenziato che “lo sviluppo e la continuità aziendale dipendono anche dal mantenimento di un adeguato sostegno finanziario” da parte della proprietà e tale sostegno è stato assicurato.
Nel 2011, UT Communications ha effettuato finanziamenti infruttiferi per € 13.550.000, mentre ha convertito in capitale di rischio € 14.000.000, destinando l’importo in conto copertura perdite. Nel 2010, i finanziamenti infruttiferi versati ammontavano a 21 milioni e l’importo trasformato in capitale di rischio è stato pari a 14,5 milioni.
Anche i dati del 2011, confermano che FC Torino Spa non si autofinanzia e che ha bisogno del supporto finanziario del suo “mecenate”.

Stato Patrimoniale in sintesi
2009
2010
2011
Attivo



B - Immobilizzazioni
25.990.212
25.565.077
26.151.695
C - Attivo circolante
14.407.279
17.190.083
23.275.967
D - Ratei e risconti attivi
859.872
1.023.087
858.082
Totale attivo
41.257.363
43.778.247
50.285.744




A - Patrimonio Netto
1.772.535
5.136.360
4.401.408
B - Fondi per rischi ed oneri
3.145.957
6.228.858
4.690.740
C - Trattamento di fine rapporto
146.624
98.702
111.658
D - Debiti
30.728.601
31.467.843
39.990.061
E - Ratei e risconti passivi
5.463.647
846.484
1.091.877
Totale passivo
41.257.364
43.778.247
50.285.744
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto è positivo per 4,4 milioni (5,1 milioni nel 20100). Durante l’esercizio, si è verificato un decremento di € 734.951, dovuto a versamenti per copertura perdite per € 14.000.000 e alla perdita di esercizio di € 14.734.951.
Quindi, i mezzi propri  finanziano solo il 9% (12% nel 2010) degli investimenti e questo significa che l’attivo è finanziato col capitale di terzi (comprensivo dei soldi prestati dalla controllante e degli altri debiti) per l’81%.
Il patrimonio netto non è sufficiente a coprire il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, segnando un rapporto la percentuale del 26% (36% nel 2010). Anche aggiungendo al numeratore del rapporto i debiti verso la controllante la percentuale salirebbe al 62% e non coprirebbe completamente l’importo dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.
L’indebitamento finanziario.
Posizione Finanziaria Netta
2009
2010
2011
Depositi Bancari
234.863
548.089
4.022.839
Denaro e valori in cassa
45.565
37.918
4.073
Finanz. Controllante

-6.500.000
-4.050.000
Finanz. Controllante postergato


-2.000.000
Totale
280.428
(5.913.993)
(2.023.088)
L’indebitamento finanziario è rappresentato dai debiti verso la controllante UT Communications spa pari a € 6.050.000 (6,5 milioni nel 2010), di questi 2 milioni sono postergati, ossia possono essere pagati dopo aver pagato gli altri debiti. Tali debiti sono infruttiferi e finanziano il 12% dell’attivo. Considerando le disponibilità liquide pari a € 4.026.912 mila euro, si ha un indebitamento finanziario netto di 2 milioni (5,9 milioni nel 2010). Non esistono debiti bancari e debiti verso altri finanziatori. L’indebitamento finanziario netto è inferiore al valore della produzione, ma il Margine Operativo Lordo, essendo negativo per 11,3 milioni, non riuscirebbe a generare un flusso di cassa sufficiente a pagare l’indebitamento finanziario, da cui la necessità del supporto finanziario della proprietà. Si aggiunga, che anche la differenza tra attività correnti e passività correnti è negativa per 21 milioni (14,8 milioni nel 2010).
Il saldo, tra crediti e debiti da trasferimenti risulta positivo per 1 milione, pertanto l’indebitamento finanziario netto ai fini del Financial Fair Play, resta al di sotto dei ricavi.
I crediti verso società calcistiche ammontano a € 14.569.000. Il maggior importo riguarda il Milan con € 5.760.000, seguito dal Parma con € 3.700.000.
I debiti verso squadre di calcio sono pari a € 13.500.000. Il maggior importo riguarda sempre il Milan con € 5.634.000, seguito dal Varese con € 1.883.000.
Il valore della rosa.
Il totale dell’attivo nell’anno 2011 ammontava a 50,3 milioni (43,8 milioni nel 2010). Il 52% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, rappresentano il 64% delle immobilizzazioni e ammontano a 16,8 milioni (14,2 milioni, nel 2010).
Durante il 2011 sono stati effettuati investimenti per 12,5 milioni, cessioni con un valore residuo contabile netto di 2,3 milioni e ammortamenti per 7,7 milioni.
Il calciatore col valore contabile residuo più elevato risulta essere Simone Verdi per € 4.375.000 acquistato dal Milan per 5 milioni, seguono Alain Stevanovic con 2,5 milioni, acquistato dall’Inter con un costo storico di 4 milioni, Mirko Antennucci con 2,4 milioni, acquistato dal Catania per 3,4 milioni ed Ebagua con € 2.333.000, acquistato dal Varese.
I crediti per compartecipazioni cedute, allocati tra le immobilizzazioni finanziarie, diminuiscono da 6,3 a 4,5 milioni e rappresentano il 17,4% delle immobilizzazioni.
Tali crediti riguardano: Gianmario Comi ceduto al Milan con un valore del 50% pari a € 2.350.000, Simone Benedetti ceduto per il 50% all’Inter per 2 milioni e Gaetano Carrieri in compartecipazione col Varese per 200 mila euro.
I debiti per compartecipazioni acquisite aumentano a 8,7 milioni e riguardano Simone Verdi in compartecipazione con il Milan per 2,5 milioni, Alain Stevanovic in compartecipazione con l’Inter per 2 milioni, Mirko Antennucci in compartecipazione col Catania per 1,7 milioni e Osarimen Ebagua in compartecipazione col Varese per 1,4 milioni.
Il valore contabile potenziale della rosa ammonterebbe a 12,6 milioni.
Conto Economico in sintesi
2009
2010
2011
Valore della produzione
49.288.688
31.892.917
19.942.578
Costi della produzione
60.388.147
47.990.462
41.558.487
Diff. Ricavi e costi produzione
-11.099.459
-16.097.545
-21.615.909
Gestione finanziaria
627.931
1.124.169
1.573.524
Gestione straordinaria
0
0
0
Risultato prima delle imposte
-10.471.528
-14.973.376
-20.042.385
Risultato Netto
-8.410.190
-11.136.175
-14.734.951
Il Player Trading.
L’attività legata alla gestione calciatori, durante il 2011, considerando anche i relativi ammortamenti, ha generato un risultato negativo di circa 3,6 milioni.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a 5,1 milioni. Nel 2010 erano pari a 11,2 milioni. Tali plusvalenze sono state determinate dalle cessioni di Gianmario Comi per 4,7 milioni eGaetano Carrieri per 400 mila euro.
I proventi da cessione temporanea calciatori ammontano a 101 mila euro e riguardano prevalentemente Matteo Rubin.
I premi ricevuti per la valorizzazione dei calciatori e per le indennità di formazione ammontano a 85 mila euro.
Le minusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori, allocate tra gli oneri diversi di gestione, ammontano a € 1.822.000 (€ 2.895.000 nel 2010).
I costi per la valorizzazione dei calciatori e per le indennità di formazione ammontano a 72 mila euro.
I costi relativi alle prestazioni di calciatori in prestito sono allocati tra i costi per il godimento beni di terzi e ammontano a 906 mila euro (559 nel 2010).
I proventi da compartecipazione ex art. 102 bis Noif, inclusi tra i proventi finanziari, ammontano a € 1.551.000 (€ 1.419.000 nel 2010) e sono dovuti alle risoluzioni di Malonga (€ 650 mila) e Iunco (€ 901 mila).
Gli oneri da compartecipazione sono trascurabili essendo pari  a € 1.500.
Gli ammortamenti della rosa calciatori ammontano a € 7.669.000.
I ricavi.
Il valore della produzione, comprensivo di plusvalenze, risulta diminuito di 12 milioni (-37%), passando da 31,9 a 19,9 milioni. I ricavi da gare diminuiscono da 3,4 milioni a 2,3 milioni. La capitalizzazione dei costi del vivaio, che rappresentano uno storno di costi, diminuisce da 1,5 a 1,4 milioni, segna una variazione negativa del 4%. Oltre alle plusvalenze la voce più importante di ricavo è rappresentata dalla voce “Contributi/Mutualità”, pari a € 4.867.000 e riguarda i contributi erogati dalla Lega.
 I ricavi da sponsor ufficiali e sponsor tecnico ammontano a € 1.991.000. Gli altri sponsor hanno contribuito con € 1.044.000. I proventi pubblicitari, che alimentano i rapporti con le parti correlate, ammontano a 1,6 milioni.
I proventi radiotelevisivi risultano trascurabili essendo pari a € 521 mila.
I costi.
I costi della produzione registrano un calo del 13%, diminuendo da 48 a 41,5 milioni.
I costi del personale pari a 20,6 milioni (22,1 milioni nel 2010), pur diminuendo del 7%, superano di poco il valore della produzione e rappresentano il 50% dei costi della produzione.
Gli ammortamenti e le svalutazioni pari a 9,6 milioni (11,2 milioni nel 2010) diminuiscono di 1,5 milioni e rappresentano il 23% dei costi della produzione. Gli ammortamenti per immobilizzazioni immateriali sono diminuiti del 9%.
Il punto di pareggio.
Il punto di pareggio, con ricavi radiotelevisivi trascurabili, per una squadra di calcio italiana sembrerebbe un miraggio. Infatti, il bilancio del Torino 2011 si è chiuso con una perdita netta di 14,7 milioni ed un risultato prima delle imposte negativo per 20 milioni.
Gli ultimi tre esercizi hanno registrato perdite nette rilevanti per un totale complessivo di 34,3 milioni. Se considerassimo il risultato prima del calcolo delle imposte, il valore negativo salirebbe a 45,5 milioni. Bisogna considerare che per il raggiungimento del pareggio di bilancio in futuro, il Torino potrà usare la leva dell’aumento dei ricavi, segnatamente quelli radiotelevisivi. Per avere un’idea si pensi ai 28 milioni di diritti TV, realtivi al 2010/11, di Parma e Bologna.
Il consolidato fiscale.
FC Torino Spa aderisce al consolidato fiscale, che vede nella veste di consolidante UT Communications Spa. La società consolidante può “utilizzare” la perdita della consolidata ai fini IRES, riducendo il suo imponibile fiscale. In altre parole, l’IRES calcolata sul reddito imponibile di UT Communications Spa, “abbattuto” dalla perdita fiscale di FC Torino Spa, diventa un debito di UT Communications Spa nei confronti di FC Torino Spa.
Le imposte correnti presentano un saldo positivo di € 5.569.596. Il saldo è determinato dal compenso riconosciuto dalla controllante a fronte delle perdite fiscali utilizzate nel consolidato fiscale.
I crediti verso le imprese controllanti ammontano a € 344 mila (€ 1.209.000 nel 2010) e includono il credito per il consolidato fiscale.
Le imposte differite calcolate e accantonate nel 2011 sono state pari a € 262 mila e il fondo per imposte differite, allocato tra le passività, è diminuito da 4,4 a 4,1 milioni.
I rapporti con parti correlate.
Nella relazione sulla gestione è scritto che i rapporti con le parti correlate sono stati effettuati al costo. Nel 2011 i ricavi con parti correlate rappresentano l’8,6% del valore della produzione.
Cairo Pubblicità Srl, controllata da Cairo Communications Spa, ha stipulato un accordo di concessione per la vendita di spazi pubblicitari a bordo campo e di pacchetti di sponsorizzazione promo-pubblicitari. Tale contratto prevede una percentuale di retrocessione al club granata dell’85% al netto degli sconti e una commissione di agenzia del 2%. L’importo “netto” dei ricavi indicati nel valore della produzione che fa riferimento a tale rapporto è di € 1.619.000. L’importo ldelle commissioni calcolate è stato di 37 mila euro, che a differenza del 15% del ricavo non retrocesso, figurano come costo nel bilancio del Torino.
Da notare che il Torino ha nel passivo un fondo rischi per insolvenza clienti che ammonta a 172 mila euro con utilizzi per 134 mila euro e accantonamenti per 150 mila euro. Tale fondo riguarda la quota di competenza del Torino per il rischio insolvenza dei clienti della concessionaria Cairo Pubblicità.
Cairo Editore Spa ha ottenuto spazi pubblicitari per 100 mila euro.
Mp Service srl è azionista di Torino F.C. Spa e si occupa, tra le altre cose, della gestione di impianti sportivi per usi commerciali. In bilancio risulta che il Torino paga 400 mila euro all'azionista MP Service per l'utilizzo del centro SISPORT.
Conclusioni.
Il bilancio 2011 di FC Torino Spa è un bilancio che evidenzia una gestione che necessita dell’intervento del mecenate.
L’aumento dei ricavi TV che evidenzierà la seconda parte del bilancio 2012, dovrà far fronte alla necessità di coprire l’attuale gestione dei costi, che superano i ricavi, ma potrebbe essere insufficiente anche per un robusto potenziamento della rosa senza il supporto finanziario della proprietà.

mercoledì 1 agosto 2012

Bilancio Wolfsburg 2010/11: utile record grazie a Dzeko.



Luca Marotta                    1 agosto 2012

VfL Wolfsburg-Fußball GmbH ha come unico azionista la società AutoVision GmbH, del gruppo Volkswagen. Il capitale sociale è di € 2.500.000. Nel 2009/10 il capitale sociale era posseduto interamente dalla società Volkswagen AG. La stagione 2010/11 ha riservato la delusione sportiva del 15° posto in Bundesliga, ma, dal punto di vista economico, ha registrato un utile record di 19,2 milioni, grazie alla plusvalenza realizzata con Dzeko.
La continuità aziendale.
Sul tema della continuità aziendale, i revisori della PricewaterhouseCoopers non hanno mosso rilievi nella loro relazione. In effetti, il Wolfsburg difficilmente potrebbe avere problemi ad adempiere le sue obbligazioni, avendo entrambi positivi sia il capitale circolante netto, che il patrimonio netto.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto è positivo per € 30.973.387,88, quasi il triplo dell’anno precedente.
Essendo non negativo è conforme a quanto stabilito dal Financial Fair Play. La variazione è dovuta all’utile di esercizio 2010/11. I mezzi propri finanziano il 31% dell’attivo e il 49% delle immobilizzazioni. Le immobilizzazioni immateriali sono finanziate per il 63% dal patrimonio netto. L’impatto del ricorso al capitale di terzi viene attutito dalla presenza di debiti verso imprese collegate pari a 35,5 milioni di euro, che incidono per il 35% sull’attivo. Bisogna evidenziare che dei debiti verso le imprese del gruppo, ben 30 milioni sono finanziamenti a medio e lungo termine. Pertanto, il passivo consolidato, ossia patrimonio netto e debiti a medio e lungo termine, è pari a 61 milioni e copre abbondantemente l’attivo non corrente.
Posizione Finanziaria Netta
Tra i debiti del Wolfsburg non figurano debiti bancari. Infatti, sono presenti debiti commerciali per 11,4 milioni (+17,9%) oltre ai debiti verso imprese collegate e altri debiti pari a € 2,8 milioni. Gli altri debiti comprendono 2,3 milioni di debiti per imposte, mentre i debiti verso istituti previdenziali sono assenti.
Considerando come debiti finanziari i debiti verso imprese collegate, pari a 35,5 milioni, e le disponibilità liquide, ammontanti a 424 mila euro, si ottiene una posizione finanziaria netta a debito per circa 35 milioni, che è al di sotto sia dei ricavi che dell’EBITDA.
Il Valore della Rosa.
Il valore contabile netto della rosa dei giocatori, al 30 giugno 2011, ammonta a 47,2 milioni. Risulta in diminuzione di 3,9 milioni. Il “rafforzamento” della rosa, nella stagione 2010/11, è costato 57,2 milioni.
Durante la prima fase del calciomercato (1 luglio / 31 agosto 2010) sono stati acquistati: Diego (Juventus), Arne Friedrich (Hertha BSC), Simon Kjaer (US Città di Palermo), Mario Mandzukic (Dinamo Zagreb), Cicero (Hertha BSC, prestito), Tolga Cigerci (Wolfsburg A-juniores), Nassim Ben Khalifa (Grasshopper Club Zürich). Mentre sono stati ceduti: Christian Gentner (VfB Stuttgart), Zvjezdan Misimovic (Galatasaray Istanbul), Obafemi Martins (Rubin Kasan), Jan Simunek (1. FC Kaiserslautern), Rever (Atletico Minerio), Jonathan Santana (Kayserispor) e Alexander Esswein (Dynamo Dresden).
Durante la seconda finestra del calciomercato (Gennaio 2011) sono stati acquistati: Patrick Helmes (Bayer Leverkusen), Dieudonne Mbokani (AS Monaco; prestito), Tuncay (Stoke City FC), Jan Polak (RSC Anderlecht), Koo Ja-Cheol (Jeju United), Yohandry Orozco (Zulia FC). Mentre sono stati ceduti: Edin Dzeko (Manchester City) e Andrea Barzagli (Juventus).
I Ricavi.
Il fatturato ammonta a € 146.127.241,88 e risulta in diminuzione del 2,2%. La sua composizione è la seguente: Ricavi derivanti dall'attività sportiva per 117,7 milioni, ricavi TV per 25,7 milioni, ricavi da Merchandising per 2 milioni e ricavi per le altre attività sportive del Club per 722 mila euro.
Nel 2010/11, il Wolfsburg ha disputato nella VOLKSWAGEN Arena 17 partite casalinghe di Bundesliga con 474.568 spettatori, con una media di 27.916 a partita. Rispetto al 2009/10, che ha registrato una media stagionale di 28.286, si è verificato un calo di 370 spettatori a partita, l'uno per cento circa.
Al fatturato bisogna aggiungere gli altri proventi di gestione, che sono comprensivi delle plusvalenze per trasferimento calciatori. Grazie anche alla plusvalenza realizzata con la cessione di Dzeko al Manchester City, gli altri proventi di gestione aumentano da 5,3 a 40,9 milioni.
I Costi.
I costi operativi ammontano a 156,8 milioni e risultano in aumento dell’11,1%.
Il costo del personale ammonta a 86,1 milioni, registrando un incremento di 6,5 milioni, pari all’8,2%. Il rapporto tra costo del personale e fatturato è del 59%. Se considerassimo anche gli altri proventi di gestione, scenderebbe al 46%, ampiamente nei limiti del Financial Fair Play.
Gli ammortamenti aumentano da 27,3 a 31,3 milioni. L’ammortamento della rosa calciatori ammonta a 29,7 milioni, pertanto il costo effettivo del personale sale a 115,8 milioni con un’incidenza del 79% sul fatturato semplice e del 62% sul fatturato aumentato degli altri proventi di gestione.
Il “Breakeven Point”.
La differenza tra ricavi e costi operativi è positiva per 30,2 milioni, considerando la gestione finanziaria negativa per 1,3 milioni, si ha un risultato prima delle imposte in utile per 28,9 milioni, che migliora quello del 2009/10 positivo per 12,2 milioni. Il bilancio 2010/11 si è chiuso con un utile al netto delle imposte di 19,2 milioni, mentre il bilancio 2009/10 esponeva un utile netto di 8,6 milioni.
Invero, anche gli esercizi precedenti si sono chiusi con l’esposizione di un utile, perciò il Wolfbsburg non avrà problemi a rientrare nei limiti stabiliti dal Financial Fair Play. Tuttavia, la stagione sportiva 2011/12, è terminata con l’8° posto in Bundesliga, privando ancora una volta il Wolfsburg dall’accesso alle competizioni europee, che è sempre stato uno degli obiettivi del club.