domenica 16 gennaio 2011

Tottenham Hotspur: in perdita dopo tre utili consecutivi




Luca Marotta Domenica 02 Gennaio 2011 23:40
jstargio@gmail.com
Durante la stagione calcistica 2009/10, il club di calcio professionistico inglese “Tottenham Hotspur Football & Athletic Co. Limited”, raggiungendo il quarto posto in Premier League, ha conseguito il diritto a disputare i preliminari di Champions League. Come sappiamo, superando il turno con gli svizzeri del BSC Young Boys, il Tottenham ha partecipato alla fase a gironi, giungendo primo nel suo raggruppamento, davanti a FC Internazionale Milano. Da ultimo, sfiderà A.C. Milan negli ottavi. “Tottenham Hotspur Football & Athletic Co. Limited” è una società controllata al 100% da “Tottenham Hotspur Plc”, che complessivamente controlla 18 società e redige il bilancio consolidato. In ultima istanza il controllore del gruppo è il miliardario inglese Joseph Lewis, attraverso la società ENIC International Limited.
I risultati sportivi ottenuti sono frutto di una buona programmazione e di una sana gestione, che rientra certamente nei canoni stabiliti dal regolamento del “fair play finanziario”, almeno per il periodo di transizione, nonostante il bilancio consolidato chiuso al 30 giugno 2010 registri una perdita di 6,6 milioni di sterline, pari a circa 7,8 milioni di euro (considerando il cambio: 1 € = 0,85 £). Questa perdita interrompe una serie positiva di tre esercizi consecutivi, chiusi con un utile. Infatti, per ritrovare un esercizio in perdita bisogna risalire alla stagione 2005/06, in cui si esponeva una perdita di 1,6 milioni di sterline (€ 1,9 milioni). Si aggiunga che il patrimonio netto è positivo, il costo del personale è nettamente inferiore al limite del 70% del fatturato e l’indebitamento finanziario netto è inferiore al fatturato stesso. L’indebitamento finanziario esistente è dovuto alla necessità di creare risorse finanziare per la costruzione del nuovo centro sportivo e per la progettazione del nuovo stadio.
Nel bilancio consolidato 2009/10, il fatturato ha raggiunto il livello record di 119,8 milioni di sterline (113 nel 2009), pari a circa 140,9 milioni di euro. Negli ultimi cinque anni, il fatturato consolidato, escluse le plusvalenze, è aumentato di 45,7 milioni di sterline (€ 53,7 milioni), con un incremento pari al 61,6%.
La biglietteria nelle partite della Premier League ha registrato incassi pari a £ 20,1 milioni (nel 2009: £ 19.8 milioni), con lo stadio tutto esaurito per tutte le partite casalinghe. Per la stagione 2010/11 si è registrata una lista d’attesa per abbonamenti di circa 33.000 tifosi. Si pensi che il White Hart Lane ha una capienza di 36.310 posti ed è questo uno dei motivi per cui si è avviato l’iter di progettazione per un nuovo stadio più grande. La biglietteria nelle partite delle coppe ha registrato un calo di incassi del 16,6%, dovuto alla mancata partecipazione alle coppe europee e al mancato raggiungimento della finale di Carling Cup, a causa dell’eliminazione, subita nei quarti di finale, ad opera dei futuri vincitori della coppa (Manchester United). In FA Cup, il Tottenham ha perso in semifinale col Portsmouth a Wembley. Nel complesso, le coppe hanno portato £ 6,7 milioni (nel 2009: £ 8,1 milioni), con un calo di 1,4 milioni di sterline. I ricavi da biglietteria incidono per il 22% sul totale del fatturato.
I ricavi per diritti radiotelevisivi sono aumentati a £ 51.5 milioni (€ 60,6 milioni), registrando un incremento del 14,97% (nel 2009: £ 44,8 milioni). Questo aumento è in gran parte attribuibile al premio relativo al quarto posto raggiunto in campionato (ottavo posto nel 2008/09) e all’aumento del numero delle partite trasmesse. Questi ricavi incidono per il 43% sul fatturato.
I proventi da sponsorizzazioni e da “Corporate Hospitality” sono scesi a £ 25,8 milioni (€ 30,3 milioni); nel 2009 ammontavano a £ 27,4 milioni (€ 32,2 milioni). Tale diminuzione è dovuta alla mancata partecipazione alle coppe europee. Il 30 giugno 2010, dopo quattro anni, è terminato il contratto di sponsorizzazione della maglia con Mansion. Lo sponsor Mansion è stato rimpiazzato da Autonomy per il campionato e da Investec per le coppe. Puma rimane sponsor tecnico anche per il 2010/11.
I ricavi da merchandising sono cresciuti del 12% a £ 7,8 milioni (nel 2009: £ 7,0 milioni).
Le spese di gestione operativa con esclusione di quelle riguardanti la gestione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori, sono aumentate del 2,66%, precisamente da £ 94,6 milioni (€ 111,3 milioni) a £ 97.1 milioni (€ 114,3 milioni).
Il costo del personale è aumentato del 10,92%, da 60,5 milioni di sterline (€ 71,1 milioni) a 67,1 milioni (€ 78,9 milioni). Comunque il rapporto tra costo del personale e fatturato, con esclusione delle plusvalenze, risulta pari al 55,98%. Come si può notare, questo indicatore è ben al di sotto del limite stabilito dal fair play finanziario pari al 70%. Gli ammortamenti per immobilizzazioni materiali ammontano a 2,7 milioni di sterline e gli altri costi operativi a £ 27,3 milioni.
Il risultato operativo, escludendo la gestione dei diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, ha registrato un incremento del 23%; infatti, nel 2009/10, risulta positivo per £ 22,7 milioni (€ 26,7 milioni), mentre nel 2009, ammontava a £ 18.4 milioni (€ 21,6 milioni).
L’ammortamento della rosa dei giocatori è aumentato del 3,59%, passando da £ 38,1 milioni (€ 44,8 milioni) a £ 39,5 milioni (€ 46,4 milioni).
L’eccedenza di plusvalenze per la cessione di giocatori ammonta a £ 15,3 milioni (€ 17,9 milioni), nel 2009 era nettamente superiore, risultando pari a £ 56,5 milioni (€ 66,5 milioni).
Il totale delle attività non correnti ammontante a 239,2 milioni di sterline (€ 281,4 milioni), segna un incremento del 3,21%.
Le immobilizzazioni materiali risultano pari a £ 123,5 milioni (€ 145,3 milioni), mentre nel 2009 erano pari a £ 103,3 milioni (€ 121,6 milioni). In questa voce sono comprese le immobilizzazioni materiali in corso di costruzione per l’importo di 69,3 milioni di sterline, comprensivi di terreni, fabbricati e spese di progettazione. Queste ultime sono arrivate alla cifra di £ 20,4 milioni e potrebbero generare una sopravvenienza passiva nel caso in cui il progetto nuovo stadio venisse abbandonato per altre soluzioni.
Le immobilizzazioni immateriali ammontano a £ 115,7 milioni (€ 136,1 milioni), nel 2009 registravano la cifra di £ 128,4 milioni (€ 151,1 milioni). Nel corso dell'esercizio sono stati acquistati, per un costo totale di 37,8 milioni di sterline (€ 44,5 milioni), giocatori come Peter Crouch, Younes Kaboul, Niko Kranjcar e altri. Sempre nello stesso periodo, ne sono stati ceduti altri, tra cui Darren Bent, Kevin-Prince Boateng, Pascal Chimbonda, Gilberto Da Silva Melo, Didier Zokora, per un compenso complessivo di 24,6 milioni di sterline (€ 28,9 milioni).
Dopo la chiusura dell’esercizio la squadra è stata potenziata ulteriormente con i seguenti acquisti: William Gallas, Stipe Pletikosa, Sandro, Rafael Van der Vaart, per un costo di acquisto complessivo di £ 19,9 milioni (€ 23,4 milioni). Le cessioni di Dorian Dervite e Adel Taarabt hanno invece comportato entrate per £ 0.9 milioni.
Le attività correnti risultano pari a 48,9 milioni di sterline (€ 57,6 milioni) e registrano un decremento del 17,91%. In particolare le disponibilità liquide sono passate da £ 19,6 milioni (€ 23,1 milioni) a £ 11,3 milioni (€ 13,3 milioni), segnando una variazione negativa del 42,49%.
Il patrimonio netto consolidato ammonta a £ 70,5 milioni (€ 82,9 milioni), mentre nel 2009 era pari a £ 62,1 milioni (€ 73 milioni). La variazione del patrimonio netto è stata determinata da un aumento di 15 milioni di sterline del capitale sociale, deliberato nel settembre 2009, per il progetto del nuovo stadio e dalla perdita di esercizio per £ 6,6 milioni; inoltre sono state convertite in azioni ordinarie delle azioni privilegiate convertibili redimibili per un valore di 85 mila sterline.
Il totale delle passività sia correnti che non correnti ammonta a 217,7 milioni di sterline (€ 256,1 milioni) e risulta in calo del 5,09% rispetto all’esercizio precedente. Le passività correnti ammontano a £ 112,5 milioni (104,6 nel 2009) e risultano in aumento del 7,54%. Le passività non correnti, invece risultano in diminuzione del 15,68%, registrando la cifra di 105,2 milioni di sterline (€ 123,7 milioni).
I debiti bancari ammontano a 49,7 milioni di sterline (€ 58,5 milioni), di cui 18 con scadenza entro l’esercizio successivo. Al 30 giugno 2009, i debiti bancari ammontavano a 38,8 milioni di sterline. Per il Tottenham esiste una linea di credito di 55 milioni di sterline (€ 64,7 milioni) con Bank of Scotland, garantita dalle proprietà del club londinese. Inoltre, al 30 giugno 2010, risulta che il gruppo che controlla il Tottenham detiene tra le passività dei titoli di debito garantiti (loan notes) per £ 25,5 milioni (€ 30 milioni) e azioni privilegiate redimibili convertibili (CRPS) per £ 14,6 milioni (€ 17,2 milioni). I debiti commerciali ammontano complessivamente a £ 50,1 milioni (£ 68,5 nel 2009) e riguardano per la maggior parte debiti per l’acquisto di giocatori. I ratei e risconti passivi ammontano a £ 36,5 milioni (€ 42,9 milioni) e riguardano ricavi anticipati da abbonamenti e sponsorizzazioni commerciali relativi a esercizi futuri.
L’indebitamento finanziario netto consolidato ammonta a 64,5 milioni di sterline e rispetto all’esercizio precedente risulta in aumento del 40,45%. La maggior parte dell’indebitamento finanziario netto è dovuto all’attività di investimento nel nuovo centro sportivo e alla progettazione del nuovo stadio.
Il progetto del nuovo stadio “Northumberland Project” ha subito delle modifiche, che hanno comportato un aumento dei costi. L’aumento dei costi è stato causato anche dalla riduzione della zona edificabile ad uso residenziale. Poiché il progetto è in attesa di ricevere il via libera definitivo dalle autorità competenti di Londra e l’aumento dei costi si aggira intorno ai 50 milioni di sterline, gli amministratori del club londinese si sono guardati attorno ed hanno preso in considerazione la possibilità di prendere in gestione il nuovo stadio olimpico di Londra. Questa possibilità ha suscitato molte polemiche, soprattutto tra i tifosi.
Il nuovo centro sportivo dovrebbe essere operativo per la stagione 2012/2013.

Pubblicato su:

http://www.ju29ro.com/contro-informazione/2726-tottenham-hotspur-in-perdita-dopo-tre-utili-consecutivi.html

http://sportbusinessmanagement.blogspot.com/2011/01/tottenham-hotspur-in-perdita-dopo-tre.html


LUNEDÌ 10 NOVEMBRE 2008


Ecco il modello inglese: immobili, merchandising, diritti tv e dividendi

Riceviamo e pubblichiamo un interessante studio sul bilancio 2008 del Tottenham, club di seconda fascia quotato alla Borsa di Londra con un patrimonio netto di circa 58 milioni di euro. Evidenti le differenze con Roma, Juve e Lazio presenti a Piazza Affari: l'indebitamento di circa 170 milioni è destinato al progetto di sviluppo immobiliare (stadio, negozi e abitazioni). Inoltre presenta una minore incidenza degli introiti televisivi e le plusvalenze calciatori non sono incluse nei ricavi ordinari

La lettura dei risultati finali per l'anno chiuso al 30 giugno 2008, pubblicati e comunicati alla Borsa di Londra il 30 ottobre 2008, ci permette di scrivere qualche appunto che potrebbe tornare utile quando si commentano i risultati economici, finanziari e patrimoniali delle nostre società di calcio. L'esposizione dei risultati finali è accompagnata dal "Chairman's Statement 2008" a firma del presidente del club Daniel Levy e dal "Financial Review" a firma del Finance Director M. J. Collecott. Bisogna tener anche presente, che il Tottenham Hotspur, pur essendo quotato in Borsa, non è un club di prima fascia, cui appartengono Manchester United, Chelsea, Liverpool e Arsenal.
In sintesi, a prima vista, emergono due notevoli differenze con le squadre di calcio italiane: una minore incidenza dei ricavi da diritti TV sui ricavi totali e la notevole presenza di investimenti immobiliari. La stagione 2007-2008 oltre a rappresentare il 125° anno di attività degli "Spurs", ha visto il trionfo del Tottenham nella Coppa di Lega Inglese denominata Carling Cup al Wembley Stadium contro il Chelsea, mentre per quanto riguarda la Premier League, il club londinese è giunto all'undicesimo posto.
Il giro d'affari è stato pari a 114.788 migliaia di sterline con un incremento di circa l'11% rispetto al 30 giugno 2007. Considerando un cambio euro/sterlina pari a 0,80, il fatturato in euro ammonta a circa 143 milioni di euro. Il conto economico consolidato evidenzia che l'utile netto si è ridotto da 19.158 migliaia di sterline a 969 mila sterline.
La composizione del fatturato, calcolata in migliaia di sterline, è la seguente:
ricavi da Premier League 18.274 (15,92%)
ricavi dalle Coppe 10.341 (9.01%)
ricavi da sponsor 27.778 (24,20%)
ricavi da TV e media 40.329 (35,13%)
ricavi da merchandising 9.723 (8,47%)
altri ricavi 8.343 (7,07%)
Rispetto al 2007, sono i ricavi relativi ai diritti TV che hanno registrato il maggiore incremento in valore assoluto, infatti, nella presentazione dei risultati finanziari si legge che si è verificato un aumento sostanziale dei ricavi da TV e radiodiffusione del 20% assestandosi a circa 40,3 milioni di sterline (nel 2007 erano 33,7 milioni). Da ricordare che in Inghilterra la vendita dei diritti TV è centralizzata. E' anche molto importante evidenziare che tra i ricavi ordinari pari a 114,8 milioni di sterline non sono comprese le plusvalenze relative alle cessioni dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori, che sono evidenziate a parte nella voce "Profit on disposal of intagible fixed assets" per l'importo di 16,4 milioni di sterline (pari a circa 20,5 milioni di euro NDR), come sappiamo tale voce nei bilanci delle nostre società calcistiche è fondamentale, se non addirittura "salvifica". Se consideriamo anche i proventi finanziari pari a 1,8 milioni di sterline, i componenti positivi di reddito ammontano complessivamente a 132,9 milioni di sterline, che al cambio di 0,80 corrispondono a circa 166 milioni di euro. Di conseguenza l'incidenza dei proventi da diritti TV sui componenti positivi di reddito è del 30,33% (La media delle squadre italiane si aggira all'incirca attorno al 46% NDR).
Lo Stato Patrimoniale consolidato al 30 giugno 2008 del Tottenham Hotspurs PLC, presenta un totale dell'attivo patrimoniale pari a 217.194 migliaia di sterline a fronte di un patrimonio netto di 42.610 migliaia di sterline (pari al 19,62% del totale dell'attivo) e debiti per un totale di 174.584 migliaia di sterline, pari all' 80,38% del totale dell'attivo. Lo Stato Patrimoniale consolidato al 30 giugno 2007, invece, presentava un attivo patrimoniale pari a 181.463 migliaia di sterline a fronte di un patrimonio netto di 46.128 migliaia di sterline (pari a 57,7 milioni di euro NDR), pari al 25,42% del totale dell'attivo, e debiti per un totale di 135.335 migliaia di sterline (circa 170 milioni di euro NDR), pari al 74,58% del totale dell'attivo. Sia nel bilancio al 30 giugno 2007 che nel bilancio al 30 giugno 2008 i debiti o elementi del passivo hanno superato il fatturato e precisamente: nel 2007 sono pari al 131,28% del fatturato, mentre nel 2008 con un trend in ascesa sono pari al 152,09%.
Nel dettaglio l'attivo dello Stato patrimoniale espone: attività non correnti per 136,5 milioni di sterline (nel 2007 erano 122,1 milioni) e attività correnti pari a 80,6 milioni di sterline (nel 2007 erano 59,3 milioni). Il passivo dello stato patrimoniale espone: passività correnti per 90,8 milioni di sterline (nel 2007 erano 72,1 milioni) e passività non correnti per 83,6 milioni di sterline (nel 2007 erano 63,1 milioni). Dividendo le passività correnti al netto delle attività correnti per il fatturato si ha una percentuale dell'8,93% (nel 2007 era 12,44%). I movimenti più significativi nello stato patrimoniale sono dovuti al grande investimento che il gruppo ha fatto per l'acquisizione di proprietà immobiliari nei pressi dello stadio White Hart Lane in funzione del progetto nuovo stadio. Di conseguenza, immobili, impianti e macchinari sono aumentati da 51,1 milioni a 74,1 milioni di sterline, di cui 4,9 milioni riguardano onorari professionali.
Nelle immobilizzazioni immateriali emergono gli investimenti per la rosa dei calciatori. Durante l'esercizio 2007-2008 il Club ha acquistato i seguenti calciatori: Jonathan Woodgate, Alan Hutton, Younes Kaboul, Kevin-Prince Boateng, Chris Gunter, Gilberto, Daniel Rose e Yuri Berchiche per un esborso di 32,7 milioni di sterline, mentre Jermain Defoe, Ahmed Hossam Mido, Reto Ziegler, Emil Hallfredsson, Mark Yeates, Phil Ifil, Lee Barnard e Wayne Routledge hanno lasciato il club durante l'esercizio per un prezzo di vendita complessivo di 18,8 milioni di sterline.
La campagna di rafforzamento per la stagione 2008-2009 ha visto un esborso in uscita per un totale di 78.0 milioni di sterline. Queste acquisizioni sono compensate in parte da 73,7 milioni di sterline per cessioni effettuate in estate durante la campagna di trasferimenti. Nell'importo di 78 milioni di sterline figurano i seguenti acquisti: Luka Modric, Giovani Dos Santos, Heurelho Gomes, Cesar Sanchez, Vedran Corluka, Roman Pavlyuchenko e David Bentley. Nell'importo relativo alle cessioni di 73,7 milioni di sterline figurano: Radek Cerny, Joe Martin, Robbie Keane, Dimitar Berbatov, Pascal Chimbonda, Teemu Tainio, Steed Malbranque, Younes Kaboul, Anthony Gardner, Paul Robinson, Tommy Previsione e Young-Pyo Lee. Tra l'altro a stagione appena iniziata, a causa degli scarsi risultati di avvio stagione, è stato avvicendato l'allenatore Juande Ramos con Harry Redknapp. Nel Financial Review si legge inoltre che come conseguenza della campagna di rafforzamento della rosa dei calciatori, gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali sono aumentati di 18,1 milioni di sterline assestandosi a 37 milioni di sterline.
Per quanto riguarda le spese operative considerate al netto della gestione relativa alla commercializzazione dei calciatori ("Football trading"), si evidenzia un aumento di 14 milioni di sterline, assestandosi a 87,3 milioni di sterline. Tale aumento viene giustificato dall'aumento degli stipendi dei calciatori dovuto all'allargamento della rosa e a costi una tantum per l'avvicendamento del "coaching staff".
Le plusvalenze relative alle cessioni di immobilizzazioni immateriali ammontano a 16,4 milioni di sterline, comprendendo 7,9 milioni relativi alla vendita di Jermain Defoe al Portsmouth. Altre significative cessioni riguardano Ahmed Hossam Mido al Middlesbrough e Reto Ziegler alla Sampdoria, che hanno generato rispettivamente una plusvalenza di 2,3 milioni di sterline e 0,9 milioni. Un'ulteriore plusvalenza di 3,4 milioni di sterline si è registrata in relazione al trasferimento di Michael Carrick al Manchester United. Il risultato operativo con esclusione della gestione "Football Trading" risulta positivo per 27, 4 milioni di sterline, includendo la gestione "Football Trading" si riduce a 6,8 milioni di sterline.
GESTIONE COMMERCIALE
I due principali partner commerciali sono Mansion e lo sponsor tecnico Puma. L'accordo con Mansion si estende per ulteriori due stagioni, mentre quello con Puma per altre tre. Il club vanta delle partnership con BT, Thomas Cook e Carlsberg. Il fatturato della gestione merchandising è cresciuto del 38% da 7 milioni di sterline si è passati 9,7 milioni di sterline. Il fatturato del negozio on-line è cresciuto dell'88%. Il sito web riceve regolarmente oltre 1 milione di visite al mese.
RENDICONTO FINANZIARIO
I flussi finanziari generati dall'attività operativa risultano positivi per l'importo di 29,5 milioni di sterline, nonostante la contrazione del risultato operativo.I flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento sono negativi per 37,1 milioni di sterline. I flussi finanziari derivanti dall'attività finanziaria ammontano a 14,6 milioni di sterline. Da segnalare l'ottenimento di un prestito garantito di 20 milioni di sterline. La variazione incrementativa delle disponibilità liquide è stata di 7 milioni di sterline. Secondo il presidente del Tottenham Hotspur Daniel Levy il livello di indebitamento netto assestatosi a 14,6 milioni di sterline rimane basso nonostante la notevole spesa per la rosa calciatori e gli investimenti immobiliari. L'indebitamento netto dell'esercizio rappresenta il 33,10% degli impieghi effettuati durante l'esercizio stesso.
POLITICA DEL DIVIDENDO
Nonostante la riduzione dell'utile è stato proposto di pagare lo stesso dividendo dell'esercizio precedente, con un esborso previsto in 3,7 milioni di sterline. La data di stacco proposta è il 16 gennaio 2009.
I PROGETTI DI INVESTIMENTO
Per quanto riguarda i progetti di investimento, si evidenzia che il progetto del centro sportivo di allenamento ha ricevuto le necessarie autorizzazioni nel 2008 e l'inizio lavori è previsto per il 2009. Il nuovo centro sportivo di allenamento si svilupperà su di una superficie di 68 acri. E' stato anche annunciato l'intenzione di rimanere nel quartiere di Londra, attraverso la realizzazione del progetto Northumberland di livello mondiale. Esso incorpora un nuovo stadio con una capacità di 60.000 posti, il museo del club, nuovi negozi, ristoranti, case e un importante spazio pubblico destinato alla comunità. La scelta di rimanere nel borgo di Haringey è stata molto apprezzata dalle Autorità locali. La necessità che ha reso imprescindibile la scelta di costruire un nuovo stadio risiede nella presenza di una lista d'attesa per gli abbonamenti di oltre 22,000 persone ed un numero di aderenti al programma Hotspur membership salito ad oltre 70,000. Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati spesi 44 milioni di sterline per acquisire terreni e proprietà residenziali per raggiungere la superficie critica necessaria al nuovo progetto. Il nuovo stadio sarà costruito vicino all'attuale stadio White Hart Lane (36.244 posti). Secondo il presidente Daniel Levy il piano per la realizzazione del nuovo stadio si avvierà il prossimo anno, durante il quale inizierà l'iter burocratico per ottenere le necessarie autorizzazioni, per puntare ad essere pronto per l'anno 2013.
Luca Marotta

Pubblicato su:
http://marcoliguori.blogspot.com/2008/11/ecco-il-modello-inglese-immobili.html


Nessun commento: