lunedì 15 novembre 2010

Barcellona: Rosell rifà i conti a Laporta

di Luca Marotta jstargio@gmail.com      LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010
Nella prima versione del bilancio del club blaugrana chiuso al 30 giugno scorso si era evidenziato un utile ante imposte di 8,99 milioni. Nella seconda versione invece si è rilevata una notevole perdita pari a 79,6 milioni

Le elezioni che si sono tenute il 13 giugno 2010, hanno determinato la formazione di un nuovo Consiglio di Amministrazione, che gestisce il “Fútbol Club Barcelona”, dal 1 luglio 2010. Il nuovo presidente Sandro Rosell i Feliu è subentrato al precedente Joan Laporta i Estruch. Il bilancio d’esercizio al 30 giugno 2010 del Barcellona è stato oggetto di contestazioni e polemiche, tra il consiglio di amministrazione uscente, con a capo Laporta e quello subentrante, presieduto da Rosell. Il 22 settembre 2010, il nuovo Consiglio di Amministrazione ha “ripresentato” il bilancio, tenendo conto dei rilievi e delle osservazioni fatte dai revisori di Deloitte al bilancio stesso, il quale è stato presentato il 1° luglio dagli amministratori uscenti. Nella prima versione, redatta dalla “Junta Directiva” Laporta, si esponeva un utile ante imposte di 8,99 milioni di euro; mentre nella versione “riveduta e corretta” dalla “Junta” Rosell il bilancio presenta una notevole perdita pari a 79,6 milioni di euro ed un patrimonio netto negativo per 59,1 milioni.

L’esposizione delle variazioni operate tra le due versioni di bilancio, ci può aiutare a capire come il bilancio di una società, semplicemente cambiando solo alcuni criteri di valutazione di un numero limitato di poste, possa rappresentare sia situazioni “tranquille”, che situazioni “preoccupanti” se non “allarmanti”.

I rilievi eccepiti da Deloitte alla prima versione, hanno comportato un impatto negativo per 91,6 milioni di euro. Quello più importante riguarda alcuni accantonamenti per rischi non effettuati, secondo i criteri della prudenza necessaria, come l’accantonamento per il contenzioso con Sogecable. L’accantonamento fatto dalla giunta Rosell, per questo contenzioso, è stato di 35,1 milioni di euro oltre a 2,6 milioni per interessi. Questa “necessaria prudenza” ha trovato il suo riscontro il 6 settembre 2010, quando il Tribunale Provinciale di Barcellona ha emesso la sentenza di appello, in relazione al ricorso proposto dal “Fútbol Club Barcelona” contro la precedente sentenza del Tribunale di primo grado, datata 12 gennaio 2009. La sentenza del 6 Settembre 2010, ha condannato il club a pagare, alla società Sogecable SA, un importo pari ai proventi percepiti fino al 4 maggio 2007, sia dall’ UEFA, che da organismi similari per gli altri sport come il basket, la pallamano e hockey, nonché l'IVA e gli interessi maturati dal 1 dicembre 2005. Anche se è stato presentato un ulteriore ricorso, per ammissione degli stessi amministratori, esistono poche possibilità favorevoli per il Barcellona di spuntarla. Quindi, la rilevazione di questa circostanza “sfavorevole” ha portato ad un peggioramento dei conti di 37,7 milioni di euro rispetto alla versione del bilancio di Laporta, che non aveva quantificato numericamente tra le poste di bilancio questo evento negativo.

Un altro contenzioso, quello concernente il giocatore José Raúl Baena Urdiales, per violazione del contratto, ha visto il giocatore soccombere ed essere condannato ad un risarcimento di 3,5 milioni di euro al Club, oltre agli interessi, come da sentenza del Tribunale Provinciale di Barcellona, datata 6 aprile 2010. Tuttavia questo importo, iscritto tra i proventi nella prima stesura del bilancio, secondo i revisori presentava dubbi circa la riscossione, anche in considerazione del fatto che il giocatore ha presentato ricorso contro la sentenza. L’impatto negativo della mancata esposizione di questo “probabile” provento, nella seconda stesura, è stato di 3,9 milioni di euro.

Un’altra rettifica operata dalla “Junta” Rosell riguarda la vendita di un terreno a Sant Joan Despí (periferia di Barcellona), il cui “preliminare” era stato stipulato il 29 dicembre 2009, ma al 30 giugno 2010 non risultava ancora stipulato il contratto definitivo. Secondo i principi contabili la registrazione dell’operazione in contabilità può essere effettuata al momento in cui la stessa risulta perfezionata. Nonostante questo principio, la “Junta” Laporta aveva provveduto ad esporre “crediti verso terzi per alienazione di attività non correnti” per 17,4 milioni di euro con una plusvalenza di 14,9 milioni di euro. Rosell, attenendosi ai rilievi di Deloitte, ha annullato la registrazione contabile eseguita.

Altra sorpresa è stata la cessione gratuita di Thierry Henry, che nella prima stesura del bilancio risultava “neutra”, mentre nella seconda stesura vedeva la registrazione di 6,9 milioni di euro per minusvalenze e 1,3 milioni per oneri contrattuali. Nella seconda versione del bilancio, la corretta imputazione della cessione di Henry ha inciso negativamente per 8,2 milioni di euro complessivi.

Secondo i revisori della Deloitte, nella prima stesura del bilancio il valore dei terreni di Viladecans (Barcellona), allocato nella voce "Investimenti immobiliari", non risultava stimato in modo conforme ai principi contabili. La valutazione conforme ai principi contabili di tali terreni ha comportato una variazione negativa di 11,5 milioni di euro. Nella stagione 2007/08, il Club catalano acquistò un terreno nel comune di Viladecans con una superficie di 278.544 metri quadrati al prezzo di 18,5 milioni di euro. La valutazione del terreno che figura nel bilancio “riformulato” è stata commissionata ad un esperto, che ha stimato il valore di tale terreno in € 5.500.000. Nel bilancio al 30 giugno 2009, il valore di questi terreni figurava con la cifra di 18,7 milioni di euro. Come conseguenza, nel conto economico è stata registrata una svalutazione 13,2 milioni di euro.
Nella seconda stesura del bilancio sono stati ricalcolati i risconti passivi inerenti alcuni “bonus” per i diritti radiotelevisivi. In particolare, il Barcellona in base al contratto stipulato il 5 maggio 2006 con Mediaproducción SL, valido per le stagioni sportive a partire dal 2008/09 fino al 2012/13 riscontava un “bonus” di 20 milioni di euro. Il 9 giugno 2010 il club catalano ha firmato un nuovo contratto con la medesima società, che ampliava e migliorava il precedente. Infatti oltre a rivedere il contenuto economico per annualità, è stato prolungato fino alla stagione 2013/14, con un ulteriore “bonus” di 13 milioni di euro. Il nuovo contratto è valido a partire dalla stagione 2010/11 fino al 2013/14. Nella prima stesura il bonus di 13 milioni era stato allocato per intero nel fatturato al 30 giugno 2010. Il rifacimento del bilancio ad opera della “Junta” Rosell ha comportato il ricalcolo dei risconti passivi, ripartendo per competenza ed in base alla nuova durata del contratto sia il primo bonus dei 20 milioni, che il secondo bonus di 13 milioni. L’impatto negativo di questa corretta imputazione, rispetto alla precedente è stato di 12 milioni di euro.

La “sfortuna” ha anche voluto che in data 16 Giugno 2010, Mediaproducción SL, ha chiesto al Tribunale Fallimentare di Barcellona di essere sottoposta a procedura concorsuale volontaria e la richiesta è stata accolta il 22 giugno 2010. Il credito per il “bonus” del nuovo contratto è stato allocato nell’attivo corrente sotto la voce “debitori diversi”. La riformulazione del bilancio ha costretto gli amministratori a registrare un accantonamento di 3.250 migliaia di euro, dovuto alla stima della potenziale perdita derivante dalla procedura concorsuale. Ma la cosa più importante è che il 9 giugno 2010, come descritto sopra, era stato stipulato il nuovo contratto per le stagioni dal 2010/11 al 2013/14, che rappresenta il 40% circa dei ricavi annuali del club. A fronte di questo “dettaglio” non trascurabile, il Consiglio di Amministrazione ha scritto che, secondo le informazioni disponibili alla data di riformulazione di bilancio, si possa ritenere che la procedura concorsuale di tale operatore non avrà effetto sulle future entrate derivanti dal contratto. Su quest’ultima affermazione, invece, i revisori di Deloitte, nella relazione al secondo bilancio, hanno scritto che non si può dire in maniera oggettiva se l’accantonamento fatto sia sufficiente o meno, né si può affermare con certezza che la procedura concorsuale non avrà effetto sulle future entrate del club.

Luca Marotta
jstargio@gmail.com

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venerdì 29 ottobre 2010

Le "merengues" riducono l'indebitamento finanziario del 25%

Luca Marotta jstargio@gmail.com VENERDÌ 29 OTTOBRE 2010

Il Real Madrid ha anche conseguito nel bilancio consolidato 2009/2010 un utile netto di 24 milioni e ricavi per 442,3 milioni

Per il Real Madrid la stagione 2009/10 è stata sfortunata dal punto di vista sportivo, ma dal punto di vista gestionale è stata una stagione che ha visto una riduzione del 25% dell’indebitamento finanziario netto ed il conseguimento di un utile netto di circa 24 milioni di euro. La stagione 2009/10 ha avuto inizio con la proclamazione di Florentino Perez come presidente. Il presidente ha dato avvio ad una campagna acquisti a dir poco “faraoinica”, con gli arrivi di Cristiano Ronaldo, Kakà , Benzema, Xabi Alonso, Arbeloa, Albiol, Garay, e l'allenatore Manuel Pellegrini. Parte di questa campagna acquisti aveva già esercitato i suoi effetti sul bilancio precedente, essendo stati registrati alcuni acquisti prima del 30 giugno 2009. Questa campagna acquisti è anche frutto del progetto Real Madrid, per i prossimi anni. Il Real Madrid, come ribadito dallo stesso Florentino Pérez, nella lettera ai soci, deve diventare “il miglior club del XXI secolo”. L'onestà, la dedizione, il talento, la costante ricerca della perfezione, così come l'orgoglio e il sacrificio, sono i valori chiave del Real Madrid, sia in campo che fuori e sono gli strumenti che permetteranno di consolidare il progetto teso a rendere il club madrileno come il migliore del XXI secolo.

Dal punto di vista sportivo è stata una stagione sfortunata. Il Real Madrid non è riuscito ad aggiudicarsi il trentaduesimo titolo in campionato, nonostante un’annata all’insegna dei record del club nella sua storia. Infatti, il club madrileno, nella Liga spagnola, ha conseguito il maggior numero di partite vinte in assoluto (31/38), il maggior numero di partite vinte in casa (18/19), il maggior numero di vittorie fuori casa (13/19), il maggior numero di goal segnati fuori casa (42) e ha realizzato il record di punti, ossia 96, Nonostante questi record “storici”, la Liga è stata vinta dal Barcellona. Anche la Champions League, non ha visto il Real Madrid giungere in finale nel proprio stadio, a causa dell’eliminazione agli ottavi ad opera del Lione. In Copa del Rey il Real ha subito un’umiliante eliminazione ad opera dell’Alcorcon. Anche nel settore Basket la stagione 2009/2010 è stata piena di cambiamenti. La squadra “blanca” ha assunto come nuovo allenatore Ettore Messina, considerato uno dei migliori allenatori del mondo, ma non si sono ottenuti successi nelle principali manifestazioni. Il Real Madrid è composto da un totale di 91.526 membri soci, di cui 68.005 sono adulti, 17.550 sono bambini e 5.971 sono soci con più di 65 anni o con più di 50 anni di anzianità di iscrizione. Inoltre, 75.636 sono uomini e 15.890 sono donne.

Durante la stagione 2009/10, come nelle ultime quattro stagioni, i contributi sociali sono rimasti inalterati:
- 68.005 soci adulti hanno pagato un contributo di 143 €.
- 4.042 soci bambini da 11 a 14 anni hanno pagato un contributo di 49 €.
- 2.843 soci tra cui quelli con più di 65 anni, i pensionati e i soci con 25 anni di anzianità di iscrizione nel Club, hanno pagato una quota ridotta di € 71,50.
- 3.118 soci con oltre 50 anni di anzianità di iscrizione al Club sono stati esentati.
- 13.508 soci bambini sotto gli 11 anni sono stati esentati.
Durante il periodo 1999-2010 il fatturato del Real Madrid è cresciuto ad un tasso medio del 14%. In questo decennio la struttura delle fonti di fatturato si è mostrata equilibrata, perché il 40% del fatturato è stato generato da ricavi da stadio; il 34% da diritti radiotelevisivi e il 26% da attività commerciali. Questa diversificazione viene giudicata positivamente al fine della stabilità economica del club.

Il fatturato consolidato relativo all’anno 2009/2010 è stato un fatturato record, registrando la cifra di 442,3 milioni di euro. Con un incremento del 9% rispetto all'anno precedente, tale fatturato rappresenta il gettito più alto al mondo nel settore sportivo. Tale fatturato è composto nel seguente modo:

-ricavi da Stadio e quote sociali per 148,6 milioni , con un’incidenza del 33,6% sul totale (+27,11% sul 2008/09);

-ricavi d a Amichevoli e Competizioni internazionali per 22,6 milioni, con un’incidenza del 5,1% (+45,44% sul 2008/09);

-ricavi da diritti radiotelevisivi per 136,1 milioni, , con un’incidenza del 30,8% (-5,74% rispetto al 2008/09).

-ricavi da marketing per 135 milioni, con un’incidenza del 30,5% (+34,17% rispetto al 2008/09).

Le attività che hanno contribuito maggiormente alla crescita dei ricavi nel 2009/10 sono state marketing e stadio. All'interno della voce ricavi da stadio sono inclusi i ricavi derivanti dall’organizzazione della finale della Champions League presso lo stadio Santiago Bernabeu .

I 148,6 milioni di euro relativi ai ricavi da stadio e quote sociali, che incidono per il 33,6% sul totale del fatturato, sono composti nel seguente modo:

- 8,7 milioni di euro derivanti dalle quote sociali, con un’incidenza dell’1,97% sul fatturato;
-34 milioni per abbonamenti, con un’incidenza dell’7,70% sul fatturato;

-17,5 milioni per l’organizzazione della finale di Champions, con un’incidenza del 3,96% sul fatturato

-2,5 milioni per posti a sedere nell’area VIP (1,7 mln nel 2008/09), che rappresentano lo 0,56% del fatturato;

-37,2 milioni di euro per vendita palchi e box, con un’incidenza dell’8,41% sul totale del fatturato;

-48,7 per altri ricavi ordinari da stadio con un’incidenza dell’11% sul totale.

La multinazionale austriaca BWIN ha ampliato e migliorato le condizioni del contratto di sponsorizzazione esistente fino al 2013.

Il costo del personale è risultato pari a 192,3 milioni di euro e registra un aumento del 2,71% rispetto ai 187,2 milioni dell’esercizio precedente, nonostante l’arrivo di campioni con ingaggi pesanti.

L’incidenza del costo del personale sul fatturato è l'indicatore più utilizzato per misurare l'efficienza operativa delle squadre di calcio. Tale indicatore serve anche per capire la possibilità di redditività prospettica. Più basso è il valore di questo rapporto, più efficiente è il club.
Nel caso del Real Madrid, tale rapporto, nel 2009/10, è stato ridotto al 43% (46% nel 2008/09), quindi, si trova al di sotto del 50%, che è considerato come la soglia di eccellenza e molto al di sotto del 70%, che è il livello massimo consigliato dall'associazione europea dei club (ECA).

Ma ciò non è una novità, infatti, per il Real Madrid il rapporto tra costo del personale e fatturato si colloca al di sotto del 50% sin dal 2005/06 e al di sotto del 70% dal 2003/04.

Il risultato operativo prima del calcolo degli ammortamenti e dei componenti straordinari e finanziari risulta positivo per 111,5 milioni. Tale risultato registra una crescita del 20% rispetto all'anno precedente e rappresenta il 25% del fatturato, questo significa che per ogni 100 euro di fatturato si guadagnano 25 euro, come eccedenza sulle spese di gestione (esclusi ammortamenti, oneri straordinari e finanziari). Il trend negli ultimi dieci anni di questo indicatore è in crescita, infatti nel 2000/01 era negativo per 24 milioni di euro.

L’EBITDA consolidato, ossia il risultato al netto degli ammortamenti e degli oneri finanziari è positivo per 145,6 milioni di euro (105 nel 2008/09) grazie alla gestione straordinaria, che ha determinato plusvalenze per circa 34 milioni di euro.

Gli ammortamenti ordinari risultano in aumento del 34%, passando da 75,9 milioni a 101,7 milioni, questo a causa della campagna acquisti.

Il risultato prima delle imposte risulta positivo per 31 milioni di euro ed in crescita del 24,9% rispetto al 2008/09.

L’utile al netto delle imposte segna la cifra di 24 milioni di euro, con un aumento del 11,5% rispetto al 2008/09.

Il totale delle attività, ammontante a 879,6 milioni di euro, è sostanzialmente invariato rispetto al 2008/09, registrando una variazione in aumento minima dello 0,05%.

Anche l’attivo non corrente, ammontante a 687 milioni di euro, registra una trascurabile variazione dello 0,11% rispetto al 2008/09.

All’interno dell’attivo non corrente le immobilizzazioni immateriali sportive nette passano da 368,6 milioni del 2008/09 a 353,1 milioni del 2009/10, con un diminuzione del 4,22%.

Le immobilizzazioni materiali nette, al 30/06/2010, ammontano a 281,8 milioni di euro, segnando un incremento dello 0,67%.

L’attivo corrente segna la cifra di 192,6 milioni con una piccola variazione negativa dello 0,15%.

All’interno dell’attivo corrente, le disponibilità liquide registrano un calo del 16,92%, passando da 111,6 milioni del 2008/09 a 92,7 milioni del 2009/10.

Il patrimonio netto consolidato, ammontante a 219,7 milioni di euro è in aumento del 12,17% rispetto al 2008/09, mentre il passivo non corrente, pari a 285,4 milioni, è in calo del 18,12% e il passivo corrente, che segna 374,5 milioni, registra un aumento dell’11,89%.

Nelle passività non correnti spiccano per importi le seguenti voci: debiti verso enti creditizi per 118,3 milioni di euro (125,3 nel 2008/09); debiti a lungo termine per acquisto giocatori per 81,5 milioni (108,5 nel 2008/09); debiti a lungo termine per lavori dello stadio e della Ciudad Real Madrid per 34,5 milioni (47,9 nel 2008/09); imposte differite per 32,6 milioni di euro (38 nel 2008/09).

Nelle passività correnti gli importi maggiori riguardano: debiti verso enti creditizi per 48,2 milioni di euro (24,4 nel 2008/09); debiti a breve termine per acquisto giocatori per 94,4 milioni (120,1 nel 2008/09); debiti a breve termine per lavori dello stadio e della Ciudad Real Madrid per 18,3 milioni (23,8 nel 2008/09); debiti verso il personale per 55,9 milioni di euro (50,4 nel 2008/09); debiti commerciali per 85,4 milioni (53,8 nel 2008/09) risconti passivi per 69,1 milioni (49,6 nel 2008/09).

Da evidenziare che i debiti complessivi verso le banche ammontanti a 166,5 milioni di euro sono aumentati di 16,8 milioni di euro.

Il rapporto tra debiti verso il personale e costo del personale, risultante pari a 0,29 ci porterebbe a stimare un ritardo di circa tre mesi nel pagamento degli stipendi.

GLI INVESTIMENTI

Nell’esercizio 2009/10, il Club ha investito un importo di 126 milioni di euro. Di questo investimento, circa 13 milioni sono stati utilizzati per migliorare le strutture e 112 milioni per acquistare giocatori. Questa cifra include l’importo di € 46 milioni ,riguardante le acquisizioni di nuovi giocatori per la stagione 2010/11, tra cui spiccano Di Maria e Pedro Leon (non gradito al nuovo tecnico Mourinho, al contrario del primo). Dopo gli ingenti investimenti effettuati nel corso dell'anno precedente, il Club ha rafforzato ulteriormente la propria rosa giocatori, riducendo ad appena 10 milioni di euro il saldo negativo tra acquisti e cessioni, grazie a vendite di giocatori che hanno determinato un realizzo complessivo di 102 milioni di euro.

Per quanto riguarda gli investimenti, negli ultimi dieci anni, si è raggiunto il picco nell’esercizio 2008/09 con 314 milioni di euro, mentre il minimo è stato toccato nell’esercizio 2002/03, con soli 88 milioni di euro investiti.
Comunque nel corso del decennio il club ha destinato una parte molto importante degli investimenti oltre che in giocatori, anche nella costruzione e miglioramento delle sue strutture:
- 184 milioni di euro sono serviti per ammodernare le strutture dello stadio e migliorare la sua qualità e la funzionalità al fine di offrire servizi che consentano una maggiore sfruttamento commerciale dello stesso, il quale genera un notevole ritorno economico annuale.
- 134 milioni di euro sono stati investiti per la costruzione della “Ciudad Real Madrid”, che è considerato come il più grande centro sportivo mai costruito da una squadra di calcio, con una superficie totale di 120 ettari, 10 volte più grande della precedente città dello sport.

L’INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
L’indebitamento finanziario netto, ossia la differenza tra passività e attività di natura finanziaria, si è ridotto di 82 milioni di euro, registrando una riduzione del 25%. Pertanto, al 30 giugno 2010, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 245 milioni.
Gli amministratori del Real Madrid mettono in risalto un indicatore che serve a valutare la sostenibilità del debito, ossia il rapporto tra indebitamento finanziario netto e EBITDA, che in questo caso è pari a 1,7. La riduzione del debito e la crescita dell'EBITDA, ha portato ad un netto miglioramento di questo indicatore, che è stato ridotto da 3,1 a 1,7. Di solito tale rapporto si giudica positivamente quando è inferiore a 2. Invece, quando supera 3, bisogna interrogarsi sulla sostenibilità del debito, poiché significa che il debito è 3 volte il valore aggiunto, inteso come ricavi al netto di costi e spese operative. Comunque, potremmo obiettare che se consideriamo il rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto, tale rapporto è pari a 1,11, che è di poco superiore al valore soglia 1 e come conseguenza bisognerebbe tenere sotto attenta osservazione il livello dell’indebitamento, attraverso una sana gestione.Anche non molto buono risulta l’indice di liquidità corrente, che è pari al 51%, questo significa che ogni 51 euro di crediti a breve e liquidità esistono 100 euro di debiti a breve termine. Secondo gli amministratori del Real Madrid, considerando l’importo delle disponibilità liquide al 30/06/2010 pari a circa € 93 milioni ed il flusso di cassa che sarà generato nel 2010/11, si avrà una situazione che permetterà comodamente di adempiere agli obblighi di pagamento che dovrebbero essere assunti nell’esercizio 2010/11. Il bilancio preventivo approvato per il 2010/11 prevede un fatturato di 450 milioni di euro ed un utile al lordo delle imposte pari a 19 milioni di euro.

Luca Marotta
jstargio@gmail.com


FONTE: IL PALLONE IN CONFUSIONE
http://marcoliguori.blogspot.com/2010/10/le-merengues-riducono-lindebitamento.html

Manchester United: obbligazioni per risolvere l'indebitamento di 820 milioni

MARTEDÌ 23 FEBBRAIO 2010

Manchester United: obbligazioni per risolvere l'indebitamento di 820 milioni

La "Red Football Shareholder Limited", holding che controlla la società di calcio inglese, ha emesso un prestito di 500 milioni di sterline destinato ai risparmiatori: ne sono collocatori J. P. Morgan, Bank of America, Merrill Lynch, Deutsche Bank, Goldman Sachs International, Royal Bank of Scotland e KKR


Leggendo il bilancio consolidato al 30 giugno 2009 del gruppo che controlla il club di calcio professionistico Manchester United, con a capo la società holding "Red Football Shareholder Limited", emergono come dati positivi l’aumento del fatturato e la presenza di un utile di esercizio, con un Ebit (risultato prima di imposte e tasse) di 90 milioni di sterline (circa 103 milioni di euro), mentre come dato negativo balza subito in evidenza l’enorme indebitamento finanziario netto pari a 716,6 milioni di sterline (circa 819 milioni di euro), col suo enorme peso in termini di oneri finanziari, in aggiunta, una perplessità suscita anche il prestito di 10 milioni di sterline concesso alla famiglia Glazer. Ad una più attenta analisi appare chiaro che la presenza dell’utile di esercizio è dovuta alle plusvalenze derivanti dalla cessione dei diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, tra cui quella relativa alla cessione di Cristiano Ronaldo al Real Madrid, che ha mitigato in parte l’indebitamento finanziario, generando un esplosivo incremento delle disponibilità liquide.
La cessione di Cristiano Ronaldo è un’operazione che possiamo paragonare a ciò che fa una famiglia quando decide di pagare i debiti, ossia ricorre alla vendita dei "gioielli di famiglia". In questo caso sarebbero rimasti altri due "gioielli": Rooney e lo stadio "Old Trafford". La soluzione che i Glazer hanno trovato al problema dell’enorme indebitamento è stata quella di pagare le banche con i soldi dei risparmiatori, che fa ritornare alla nostra mente ricordi legati ad infauste vicende finanziarie nostrane, segno che nel mondo della finanza nulla si crea ma tutto si trasforma. In sintesi la famiglia Glazer ha chiesto soldi in prestito alle banche per comprare il Manchester United, ha trasferito il suo debito al club, in più ha chiesto soldi in prestito al club, per destinarli ai suoi membri, ed ora chiede soldi in prestito ai risparmiatori. Purtroppo questa famiglia si trova a gestire un club, che secondo un’indagine condotta nel 2007 da TNS Sport, può contare nel mondo 133 milioni di tifosi e 333 milioni di simpatizzanti e/o interessati alle vicende del club.
Nella lettura dei dati abbiamo considerato un cambio di 1 euro pari a 0,8743 GBP.
STATO PATRIMONIALE
Lo Stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2009, mostra immobilizzazioni per 752.677 migliaia di sterline (860,8 milioni di euro), un attivo circolante per 204.959 migliaia di sterline (234,4 milioni di euro), passività consolidate e passività a breve per complessive 917.344 migliaia di sterline (1.049,2 milioni di euro) e mezzi propri per 40.292 migliaia di sterline (46 milioni di euro). Lo Stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2008 in sintesi mostrava immobilizzazioni per 774.976 migliaia di sterline (886,3 milioni di euro), un attivo circolante per 102.975 migliaia di sterline (117,7 milioni di euro), passività a medio lungo termine e a breve per complessive 841.862 migliaia di sterline (962,8 milioni di euro) e mezzi propri per 36.089 migliaia di sterline (41,2 milioni di euro).
Dal 30/06/2008 al 30/06/2009 le passività, sia a breve che a medio lungo termine, sono aumentate complessivamente di circa 75 milioni di sterline (+8,97% circa). Mentre al 30 giugno 2008 le passività a medio-lungo rappresentavano l’83% circa dei debiti, al 30 giugno 2009, invece aumenta l’incidenza delle passività a breve che dal 17% dei debiti passano al 20% dei debiti totali, segnale di scadenze che si avvicinano.
Tra le immobilizzazioni immateriali è sempre esposto un cospicuo valore di avviamento pari a 386.065 migliaia di sterline (441,5 milioni di euro), nel 2008 ammontava a 421.453 migliaia di sterline (482 milioni di euro). L’avviamento esposto è dovuto alla differenza tra valutazione al "Fair Value" e il valore di acquisto delle società controllate. Tale differenza viene ammortizzata in 15 anni ed il valore lordo su cui è stato calcolato l’ammortamento è pari a 530.822 migliaia di sterline (607 milioni di euro), mentre il relativo fondo di ammortamento al 30 giugno 2009 ha raggiunto la cifra di 144.757 migliaia di sterline (165,5 milioni di euro).
Le immobilizzazioni immateriali nette relative alla rosa calciatori ammontano a circa 113.406 migliaia di sterline (circa 129,7 milioni di euro), nel 2008 risultavano pari a 92.739 migliaia di sterline (circa 106 milioni di euro), registrando un aumento del 22,29%. Al 30/06/2009, il costo storico della rosa calciatori risulta essere 222,3 milioni di sterline (nel 2008: 201,4) il valore del relativo fondo di ammortamento ammonta a 108,9 milioni di sterline (2008: 108,7). Sono stati investiti nella rosa giocatori 61.802 migliaia di sterline (70,6 milioni di euro) e smobilizzati giocatori che avevano un costo storico per 40.908 migliaia di sterline(46, 7 milioni di euro).
Le immobilizzazioni materiali sono pari a 253.206 migliaia di sterline (289,6 milioni di euro), nel 2008 ammontavano a 260.784 migliaia di sterline.
I crediti entro l’esercizio sono esposti per 41.500 migliaia di sterline (47,4 milioni di euro), nel 2008 erano 42.487 migliaia di sterline, quelli con durata superiore all’esercizio ammontano a circa 12.650 migliaia di sterline (circa 14,4 milioni di euro), nel 2008 erano 10.460 migliaia di sterline.
Tra i crediti sono inclusi quelli vantati nei confronti di altri club per il trasferimento giocatori, che ammontano a 10,293 migliaia di sterline (11,7 milioni di euro).
Tra gli altri crediti a lungo termine emerge un credito per 10 milioni di sterline (11,4 milioni di euro) nei confronti dei "direttori". Nella nota esplicativa del bilancio, precisamente quella riguardante i rapporti con le parti correlate, si specifica che il gruppo che controlla il Manchester United ha effettuato un prestito di 10 milioni sterline a sei membri della famiglia Glazer (1.667 migliaia di sterline a testa). Tale credito non è esigibile per un periodo di almeno 5 anni e frutta interessi al 5,5% per anno.
Le disponibilità liquide risultano pari a circa 150.530 migliaia di sterline, nel 2008 erano 49.745 migliaia di sterline, segnando un esplosivo incremento di 100,7 milioni di sterline (115,2 milioni di euro) rispetto all’esercizio precedente. Questa esplosione si spiega con il pagamento cash di Cristiano Ronaldo, che è stato finanziato da banche spagnole.
Tra le passività consolidate troviamo, con un incremento del 2,38%, i debiti con durata superiore all’esercizio per un importo complessivo di 712.136 migliaia di sterline (814,5 milioni di euro), nel 2008 erano 695.566 migliaia di sterline (795,5 milioni di euro). Questi debiti comprendono i prestiti bancari privilegiati a lungo termine per 499.649 migliaia di sterline (511.630 migliaia di sterline nel 2008); un debito mezzanino ("payment in kind loan") per 202.094 migliaia di sterline (175.787 migliaia di sterline nel 2008), altri debiti finanziari per 5 milioni di sterline; debiti commerciali per 4.209 migliaia di sterline, altri debiti previdenziali per 1.184 migliaia di sterline.
Tra le passività a breve, i debiti con scadenza inferiore all’esercizio passano da 72.186 migliaia di sterline del 2008 (82,5 milioni di euro) a 74.412 migliaia di sterline del 2009 (85,1 milioni di euro) con un incremento del 3,08%. In questa voce è ricompreso il debito per l’acquisizione di giocatori ammontante a 28,9 milioni di sterline (21,7 milioni di sterline nel 2008). La voce riguardante i risconti passivi per ricavi anticipati registra un incremento del 54,83% passando da 72.424 migliaia di sterline (82,8 milioni di euro) a 112.137 migliaia di sterline (128,2 milioni di euro). In particolare i ricavi anticipati per attività commerciale (sponsorizzazioni) passano da 13.456 migliaia di sterline a 57.579 migliaia di sterline.
CONTO ECONOMICO
Il conto economico al 30 giugno 2009 mostra un fatturato, in crescita dell’8,68%, pari a 278.476 migliaia di sterline (318,5 milioni di euro), infatti, al 30 giugno 2008 risultava un fatturato (esclusa la joint venture) pari a 256.239 migliaia di sterline (circa 293 milioni di euro).
La composizione del fatturato, in migliaia di sterline, è la seguente:
- Ricavi da gare 108.799 (101,468 nel 2008), con un’incidenza del 39,07% sul totale (39,62% nel 2008), in aumento del 7,22%;
- Ricavi da Media per 99.735 (90.723 nel 2008) , con un’incidenza del 35,81 % sul totale (35,4% nel 2008), in aumento del 9,93%;
- Ricavi da attività commerciale per 69.942 (64.048 nel 2008) , con un’incidenza del 25,12% (24,98% nel 2008), in aumento del 9,20%. Dal giugno 2010, Aon Corporation (Aon) succederà a AIG in qualità di sponsor, con un contratto valido fino alla fine della stagione 2013/14.
Il totale delle spese operative registra un aumento del 5,41% e ammonta a 269.126 migliaia di sterline (307,8 milioni di euro), nel 2008 era pari a 255.313 migliaia di sterline (circa 292 milioni di euro). Tra le voci delle spese operative con maggiore incidenza, come ovvio che sia, trattandosi di bilanci calcistici, troviamo il costo del personale. Il costo del personale, al 30 giugno 2009, risulta pari a 123.120 migliaia di sterline pari al 44,21% del fatturato, nel 2008 tale costo ammontava a 121.080 migliaia di sterline (138,4 milioni di euro), con un’incidenza sul fatturato del 45,75%. Altra voce importante delle spese operative è costituita dall’ammortamento della rosa giocatori per 37.641 migliaia di sterline (43 milioni di euro), nel 2008 era pari a 35.481 migliaia di sterline (40,5 milioni di euro). L’ammortamento dell’avviamento risulta esposto per 35.388 migliaia di sterline (40,4 milioni di euro), nel 2008 ammontava a 35.258 migliaia di sterline (40,3 milioni di euro), mentre l’ammortamento relativo alle immobilizzazioni materiali è evidenziato per 8.875 migliaia di sterline (10,1 milioni di euro), nel 2008 ammontava a 8.720 migliaia di sterline (9,9 milioni di euro). Al 30 giugno 2009 il personale del gruppo risulta composto da 591 unità di cui 62 giocatori, al 30 giugno 2008 invece era composto da 544 unità di cui 68 giocatori.
Costo del personale e ammortamenti rappresentano circa il 76,18% del totale delle spese operative.
L’eccedenza di plusvalenze relative alla cessione dei contratti dei calciatori è pari a 80.724 migliaia di sterline (92,3 milioni di euro), nel 2008 era 21.831 migliaia di sterline (circa 24,9 milioni di euro).
L’EBIT, ossia il risultato dell’esercizio prima degli oneri finanziari e delle imposte, risulta positivo per 90.074 migliaia di sterline (103 milioni di euro), nel 2008 era positivo per 24.059 migliaia di sterline (circa 27,5 milioni di euro) con un incremento dovuto essenzialmente alle plusvalenze.
Gli oneri finanziari netti ammontano a 68.504 migliaia di sterline (circa 78,3 milioni di euro), nel 2008 ammontavano a 68.839 migliaia di sterline (circa 78,7 milioni di euro).
Il risultato dell’esercizio è positivo per 6.341 migliaia di sterline (7,2 milioni di euro), mentre al 30 giugno 2008 risultava una perdita pari a 42.966 migliaia di sterline (circa 49,1 milioni di euro).
IL DEBITO DEL GRUPPO
La posizione finanziaria al 30 giugno 2009 mostra un indebitamento netto pari a circa 716.586 migliaia di sterline (circa 819,6 milioni di euro) in crescita del 2,49% rispetto a 699.174 migliaia di sterline dell’esercizio precedente (circa 799,5 milioni di euro).
I prestiti bancari privilegiati ammontano complessivamente 509.492.000 sterline (582,7 milioni di euro), in calo dell’1,77% rispetto ai 518.695.000 sterline (circa 593,2 milioni di euro) del 2008. Tali prestiti sono compresivi di oneri finanziari capitalizzati.
Tra i prestiti bancari privilegiati, 501.707.000 sterline (circa 567 milioni di euro) riguardano il debito contratto da Red Football Limited, per l’acquisizione del Manchester United. Tale debito comporta il sostenimento di oneri finanziari con un tasso interesse basato sul Libor maggiorato di un margine che varia tra 2,125% e il 5,00%. In base ad un accordo datato 16 agosto 2006, due società controllate Manchester United Limited e Manchester United Football Club Limited risultano ancora garanti del debito per la cifra di 557 milioni di sterline. Per quanto riguarda le scadenza sono previsti termini che variano dal 2013 al 2016.
Tra i presititi bancari privilegiati, inoltre, troviamo anche un prestito bancario di 7.785.000 sterline contratto con The Royal Bank of Scotland plc e facente capo a Alderley Urban Investments Limited, una controllata di Manchester United Limited. Tale prestito fa riferimento ad un contratto che prevede l’applicazione del tasso di interesse Libor maggiorato dell’1%. Di questo prestito 3.586.000 sono rimborsabili in rate trimestrali fino a luglio 2018 ed il saldo di 4.199.000 sterline deve essere rimborsato il 9 luglio 2018.
Oltre ai prestiti bancari privilegiati esiste un prestito chirografario per l’ammontare di 5.000.000 di sterline, contratto per la quota di minoranza di MUTV (una controllata del Manchester United Limited). Il debito mezzanino contratto in data 16 agosto 2006, sotto forma di PIK, rappresenta un problema. Al 30 giugno 2009, risulta cresciuto a 202.094.000 sterline, mentre al 30 giugno 2008 era di 175.479.000 sterline. Questo aumento si è verificato a causa della capitalizzazione degli interessi che sono maturati a tasso fisso nella misura del 14,25% annuo. La durata prevista del prestito è di 11 anni a decorrere dal 16 agosto 2006. Quest’ultimo debito riguarda Red Football Joint Venture Limited.
LA SOLUZIONE: L’EMISSIONE DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO
La soluzione al problema dell’enorme indebitamento finanziario, causato dall’acquisizione del club, è stata trovata dai Glazer (o dalle banche?) nel trasferimento del debito dagli istituti di credito ai risparmiatori. Come ci insegna la storia, senza l’aiuto delle banche non si riesce a piazzare tra il pubblico dei risparmiatori prestiti obbligazionari. Dal prospetto informativo relativo al prestito obbligazionario, si legge che le banche coinvolte nell’operazione sono: J. P. Morgan, Bank of America, Merrill Lynch, Deutsche Bank, Goldman Sachs International, Royal Bank of Scotland e KKR.
L’importo dell’emissione è di 500.000.000 sterline. L’emissione è sia in dollari che in sterline ed ha scadenza 2017. Come emittente si è scelto di creare una nuova società MU Finance Plc, costituita il 26 novembre 2009, con sede nell’Old Trafford. Garanti del prestito risultano essere Red Football Limited (sub-holding del gruppo) e le sue controllate: Red Football Junior Limited, Manchester United Limited e Manchester United Football Club Limited. Nel prospetto è specificato che le obbligazioni saranno garantite "sostanzialmente" con tutti i beni dei garanti.
I 500 milioni del prestito obbligazionario, unitamente a 30 milioni di sterline di disponibilità liquide esistenti, saranno impiegati nel seguente modo: 507 milioni di sterline serviranno per pagare il debito esistente, 8 milioni per il pagamento di interessi e 15 milioni per pagare il costo del collocamento.
Luca Marotta
jstargio@gmail.com
Pubblicato su: IL PALLONE IN CONFUSIONE
http://marcoliguori.blogspot.com/2010/02/manchester-united-obbligazioni-per.html


Articolo di Domenica 19 luglio 2009

pubblicato su IL PALLONE IN CONFUSIONE

Profondo rosso per la Red Football Shareholder Limited

La holding che controlla il Manchester United presenta al 30 giugno 2008 una perdita di 48 milioni di euro e un indebitamento netto per 780 milioni di euro

Red Football Shareholder Limited, è la società holding che controlla il Gruppo, nel cui perimetro di consolidamento rientra il club di calcio del Manchester United. Essa è una società operante e registrata nel Regno Unito ed è il vertice più alto della catena di controllo con sede nel Regno Unito, ma a sua volta è controllata da Red Football Limited Partnership, una partnership a responsabilità limitata registrata nel Nevada (USA).
Nella relazione del presidente Malcolm Glazer (nella foto), si legge che i quattro elementi chiave della strategia di crescita del Gruppo sono i seguenti:
1. Consolidare i successi nel campo sportivo;
2. Trattamento dei tifosi come clienti;
3. Sviluppo del brand (marchio) a livello mondiale;
4. Lo sviluppo dei diritti mediatici del club.
Red Football Shareholder Limited controlla direttamente Red Football Joint Venture Limited (Holding company) e indirettamente Red Football Limited (Holding company), ed altre società tra cui Manchester United Football Club Limited (squadra di calcio professionistica). Tra le controllate esistono società che operano nel settore dei media, nel settore immobiliare e nel settore alberghiero.
Ciò che caratterizza tale bilancio è l’enorme indebitamento, che determina un’incidenza di oneri finanziari determinante la situazione di perdita. E’ bene ricordare che tale situazione di indebitamento è dovuta quasi esclusivamente all’operazione di leverage buy out (ossia leva finanziaria) che permise ai Glazer di acquisire il club di calcio del Manchester United attraverso una società veicolo indebitata (Red Football Limited), che è stata consolidata nel Gruppo. Ovviamente un bilancio fortemente indebitato, come quello che esporremo in sintesi, deriva anche da una situazione di sottocapitalizzazione, ossia lo scarso apporto di mezzi propri. Questo è stato possibile finora anche perché i flussi di finanziamento derivanti dalla gestione operativa sono positivi per circa 88,2 milioni di sterline (98 milioni di euro) e il risultato d’esercizio prima degli oneri finanziari e tributari risulta anche esso positivo per 24.059 migliaia di sterline (26,7 milioni di euro circa). Da segnalare, inoltre, il forte incremento del fatturato del 21,97%.
Nell’esporre i dati utilizzeremo un cambio euro/sterlina pari a 0,90.
STATO PATRIMONIALE
Lo Stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2008, in sintesi mostra immobilizzazioni per774.976 migliaia di sterline (861 milioni di euro), un attivo circolante per 102.975 migliaia di sterline(114 milioni di euro), passività consolidate e passività a breve per complessive 841.862 migliaia di sterline (935 milioni di euro) e mezzi propri per 36.089 migliaia di sterline (40 milioni di euro). Di contro, lo Stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2007 in sintesi mostrava immobilizzazioni per 826.819 migliaia di sterline (918 milioni di euro), un attivo circolante per 87.975 migliaia di sterline (97 milioni di euro), passività consolidate e a breve per complessive 835.092 migliaia di sterline (927 milioni di euro) e mezzi propri per 79.702 migliaia di sterline (88 milioni di euro).
Nella sostanza i debiti sono aumentati dal 30/06/2007 al 30/06/2008 di circa 9 milioni di euro (+1% circa). E’ bene ribadire che i debiti per la maggior parte, 83% circa, riguardano passività consolidate, ossia a medio lungo termine.
Tra le immobilizzazioni immateriali emerge un notevole valore di avviamento pari a 421.453 migliaia di sterline (468 milioni di euro), nel 2007 ammontava a 451 milioni di sterline (501 milioni di euro). L’avviamento esposto è dovuto alla differenza tra valutazione al “Fair Value” e il valore di acquisto delle società controllate. Tale differenza viene ammortizzata in 15 anni.
Le immobilizzazioni immateriali nette relative alla rosa calciatori ammontano a circa 92.739 migliaia di sterline, nel 2007 risultavano pari a 123 milioni di sterline (circa 136,7 milioni di euro), registrando un decremento del 24,66%. Al 30/06/2008, il costo storico della rosa calciatori risulta essere 201,4 milioni di sterline (2007: 207,80) il valore del relativo fondo di ammortamento ammonta a 108,7 milioni di sterline (2007: 84,80).
Le immobilizzazioni materiali sono pari a 260.784 migliaia di sterline (289,7 milioni di euro), nel 2007 ammontavano a 251.958 migliaia di sterline.
I crediti entro l’esercizio sono esposti per 42.487 migliaia di sterline (47 milioni di euro), nel 2007 erano 23 milioni di sterline, quelli con durata superiore all’esercizio ammontano a circa 10.460 migliaia di sterline (circa 11 milioni di euro), nel 2007 erano 2 milioni di sterline. Le disponibilità liquide risultano pari a circa 49,7 milioni di sterline, nel 2007 erano 62,1 milioni di sterline, segnando un decremento di 12,4 milioni di sterline (13,7 milioni di euro) rispetto all’esercizio precedente.
CONTO ECONOMICO
Il conto economico al 30 giugno 2008 mostra un fatturato (esclusa la joint venture) pari a 256.239 migliaia di sterline (284,7 milioni di euro), mentre al 30 giugno 2007 risultava un fatturato (esclusa la joint venture) pari a 210.081 migliaia di sterline (circa 233,4 milioni di euro) con un aumento del 21,97% rispetto all’esercizio precedente .
I 256,2 milioni di sterline, tra cui è bene evidenziare che non sono ricomprese le plusvalenze da cessioni calciatori, provengono da tre fonti di entrate (dati in milioni di sterline):
- Gare 101,5 (92,5 nel 2007), con un’incidenza del 39,62% sul totale (44,05% nel 2007)
- Media per 90,7 (61,5 nel 2007) , con un’incidenza del 35,40 % sul totale (29,28% nel 2007)
- Attività commerciale per 64 (56 nel 2007) , con un’incidenza del 24,98% (26,67% nel 2007).
Il totale delle spese operative ammonta a 255.313 migliaia di sterline (283,6 milioni di euro), nel 2007 era pari a 202.962 migliaia di sterline (circa 225 milioni di euro). Tra di esse si segnala il costo del personale per 121.080 migliaia di sterline (nel 2007 il costo era di 92.310 migliaia di sterline) pari al 47,25% del fatturato, l’ammortamento della rosa calciatori per 35.481 migliaia di sterline, nel 2007 era 24.252 migliaia di sterline, l’ammortamento dell’avviamento per 35.258 migliaia di sterline, nel 2007 ammontava a 34.933 migliaia di sterline e l’ammortamento delle altre immobilizzazioni per 8.720 migliaia di sterline, nel 2007 ammontava a 9.086 migliaia di sterline. Al 30 giugno 2008 il personale del gruppo contava 544 unità di cui 68 calciatori, al 30 giugno 2007 invece erano 449 unità di cui 63 calciatori.
L’eccedenza di plusvalenze relative alla cessione dei contratti dei calciatori è pari a 21.831 migliaia di sterline (24,2 milioni di euro), nel 2007 era 11.760 migliaia di sterline (circa 13 milioni di euro).
Il risultato dell’esercizio prima degli oneri finanziari e delle imposte risulta positivo per 24.059 migliaia di sterline (26,7 milioni di euro), nel 2007 era positivo per 18.606 migliaia di sterline (circa 20,6 milioni di euro) con un incremento del 29,31%.
Gli oneri finanziari netti ammontano a 68.839 migliaia di sterline (circa 76,4 milioni di euro), nel 2007 ammontavano a 81.181 migliaia di sterline (circa 90,2 milioni di euro), con una riduzione del 15,20%.
La perdita del periodo risulta essere pari a 42.966 migliaia di sterline (circa 47,7 milioni di euro), nel 2007 ammontava a 58.156 migliaia di sterline (circa 64,6 milioni di euro), con una riduzione del 26,12%.
RENDICONTO FINANZIARIO
La variazione delle disponibilità liquide è stata negativa per 12.384 migliaia di sterline (13,7 milioni di euro), nel 2007 invece era positiva per 56.100 migliaia di sterline (circa 62,3 milioni di euro).
Questa variazione negativa si è registrata nonostante un flusso di cassa positivo generato dall’attività operativa per 88.195 migliaia di sterline (circa 98 milioni di euro) e dall’attività di finanziamento per un importo di 2.300 migliaia di sterline.
I deflussi sono stati determinati dall’attività di investimento che ha determinato un surplus di uscite per l’importo di 43.021 migliaia di sterline; dai costi inerenti il debito che hanno determinato un surplus di uscite per 58.732 migliaia di sterline, dalla tassazione che ha inciso con un flusso negativo di 205 migliaia di sterline e dall’attività di acquisto e cessioni di azioni per 921 migliaia di sterline.
IL DEBITO DEL GRUPPO
La posizione finanziaria al 30 giugno 2008 mostra un indebitamento netto pari a circa 699 milioni di sterline (circa 776,8 milioni di euro) in crescita rispetto ai 666 milioni di sterline dell’esercizio precedente (circa 740,8 milioni di euro) di circa il 4,87%.
Il 73% circa di questo indebitamento fa capo a Red Football Limited, ossia il veicolo utilizzato per l’acquisizione del club calcistico del Manchester United.
I prestiti bancari privilegiati ammontano complessivamente a 518.695.000 sterline (circa 576 milioni di euro) sono compresivi di oneri finanziari capitalizzati.
Tra i prestiti bancari privilegiati, 510.695.000 sterline (circa 567 milioni di euro) riguardano il debito contratto da Red Football Limited, per l’acquisizione del Manchester United. Tale debito comporta il sostenimento di oneri finanziari con un tasso interesse basato sul Libor maggiorato di un margine che varia tra 2,125% e il 5,00%. In base ad un accordo datato 16 agosto 2006, due società controllate Manchester United Limited e Manchester United Football Club Limited risultano ancora garanti, con il loro patrimonio (che include l’Old Trafford), del debito privilegiato contratto dalla controllante Red Football Limited per la cifra di 567 milioni di sterline (nel bilancio dell’esercizio precedente erano garanti per 425 milioni di sterline). Per quanto riguarda la durata sono previsti termini medio-lunghi tra i 7 ei 10 anni a decorrere dalla data del contratto, ossia il 16 agosto 2006, con una vita media di 8,1 anni.
Tra i presititi bancari privilegiati, inoltre, troviamo anche un prestito bancario di 8 milioni di sterline facente capo a Alderley Urban Investments Limited, una controllata di Manchester United Limited. Tale prestito fa riferimento ad un contratto che prevede l’applicazione del tasso di interesse Libor maggiorato dell’1%. Di questi 8 milioni di sterline 3.801.000 sono rimborsabili in rate trimestrali da ottobre 2008 a luglio 2018 ed il saldo di 4.199.000 sterline deve essere rimborsato il 9 luglio 2018.
Oltre ai prestiti bancari privilegiati esiste un prestito chirografario per l’ammontare di 5 milioni di sterline, contratto per la quota di minoranza di MUTV (una controllata del Manchester United Limited).
Infine, troviamo una specie di debito mezzanino contratto in data 16 agosto 2006, sotto forma di PIK, che al 30 giugno 2008 risulta pari all’importo di 175.479.000 sterline, a causa della capitalizzazione degli interessi che sono maturati a tasso fisso nella misura del 14,25% annuo. La durata prevista del prestito è di 11 anni a decorrere dal 16 agosto 2006. Quest’ultimo debito riguarda Red Football Joint Venture Limited.
Luca Marotta
jstargio@gmail.com


Articolo di giovedì 8 gennaio 2009

Pubblicato su IL PALLONE IN CONFUSIONE

Old Trafford, uno stadio impegnato alle banche

L'analisi del bilancio consolidato 2007 del Red Football Shareholder Limited, la holding della famiglia Glazer che possiede il Manchester United, rivela l'affidamento in garanzia del mitico impianto agli istituti di credito. E' l'effetto dell'utilizzo della leva finanziaria per l'acquisizione del club campione del mondo

Il Gruppo Red Football Shareholder Limited, nel cui perimetro di consolidamento rientra il club di calcio del Manchester United, è costituito da una catena di controllo complessa ed ha una struttura debitoria altrettanto complessa in cui è inserita la squadra di calcio.
L'antefatto: un'operazione di leveraged buy out, ossia l'utilizzo della leva finanziaria (in parol povere: indebitamento). Il 12 agosto 2005, fu pubblicata la notizia del completamento dell'acquisizione di Manchester Unted plc da parte di Red Football Ltd (vedasi: Office of Fair Trading No ME/1783/05). Manchester United plc, all'epoca, era la controllante di Manchester United Football Club Limited, il famoso club di calcio professionistico. Il 12 maggio 2005, Red Football aveva già acquisito da Cubic Expression Company Limited, la partecipazione di controllo del Manchester United pari al 56,9 per cento delle azioni. Red Football Ltd è stato il veicolo di acquisizione utilizzato dalla famiglia Glazer. La famiglia Glazer opera negli Stati Uniti ed è presente nel settore immobiliare attraverso First Allied Holdings; nel football americano con i Tampa Bay Buccaneers, inoltre i Glazer possiedono la holding Zapata Corporation. Come risultato di questa operazione Red Football Ltd e Manchester United PLC hanno cessato di essere distinti, dando luogo a una fusione. Una delle conseguenze fu la cancellazione dei Reds dalla Borsa di Londra.
Il raggiungimento del pieno controllo del pacchetto azionario è avvenuto con il meccanismo che prevede l'indebitamento del veicolo di acquisizione, che dopo aver raggiunto l'obiettivo, trasferisce il suo debito al Gruppo che si viene a creare. Lo scopo è quello di pagare il debito con i flussi di liquidità delle società acquisite. Nel caso del Manchester United si è dato luogo ad un Gruppo con un complesso intreccio di società costituito da holding e sub-holding. Nel Regno Unito, a capo del gruppo che controlla il Manchester United figura Red Football Shareholder Limited, ma tale società, operante e registrata nel Regno Unito, è a sua volta controllata da Red Football Limited Partnership a responsabilità limitata registrata nel Nevada (Stati Uniti). Il Nevada al pari del Delaware vanta un regime fiscale "preferenziale" attraverso incentivi fiscali.
LA CATENA DI CONTROLLORed Football Shareholder Limited controlla direttamente Red Football Joint Venture Limited (Holding company) e indirettamente Red Football Limited (Holding company), Red Football Junior Limited (Holding company), Manchester United Limited (Holding company), Manchester United Football Club Limited (squadra di calcio professionistica), Manchester United Interactive Limited (operante nel settore dei media), Manchester United Commercial Enterprises (Ireland) Ltd (settore immobiliare), Anderley Urban Investments Limited (settore immobiliare). Il Gruppo possiede partecipazioni nella Joint Venture MUTV Limited (settore televisivo) e in una società collegata Timecreate Limited (settore alberghiero). Da notare che Manchester United Commercial Enterprises (Ireland) Ltd ha sede in Irlanda, che ha un regime fiscale più favorevole rispetto al Regno Unito.
L'ultimo bilancio consolidato di pubblico dominio è quello chiuso al 30 giugno 2007. Uno degli elementi caratterizzanti è l'enorme mole degli oneri finanziari dovuti al forte indebitamento causato dall'operazione di acquisizione del club calcistico. Nel bilancio consolidato, chiuso al 30 giugno 2007, tenere presente che sono confrontati due esercizi con durata differente: quello chiuso al 30 giugno 2007 di 12 mesi e quello chiuso al 30 giugno 2006 di 14 mesi.

STATO PATRIMONIALE
Lo Stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2007 mostra immobilizzazioni per 826.819 migliaia di sterline (circa 919 milioni di euro considerando un cambio a 0,90), con un incremento del 2,13% rispetto all'esercizio precedente, attività correnti per 87.975 migliaia di sterline (circa 98 milioni di euro) con un incremento del 141,93%.
Riguardo al passivo, quello corrente ammonta a 82.009 migliaia di sterline (circa 91 milioni di euro), mentre quello non corrente è pari a 682.551 migliaia di sterline (circa 758 milioni di euro +13,69%). Gli accantonamenti per fondi rischi è di 2.180 migliaia di sterline, altri accantonamenti per 1.411 migliaia di sterline. Le passività inerenti la joint venture risultano pari a 4.622 migliaia di sterline.
I ratei e i risconti passivi ammontano a 62.319 migliaia di sterline, di cui 61.791 per ricavi anticipati (circa 68 milioni di euro con un incremento del 14,79% rispetto al 2006). Il patrimonio netto risultante è pari a 79.702 migliaia di sterline (circa 88 milioni di euro) in dimininuzione rispetto a quello del 30/06/2006 che era pari a 137.509 migliaia di sterline.
Tra le immobilizzazioni immateriali spicca l'avviamento pari a 451 milioni di sterline. Quelle relative alla rosa calciatori ammontano a circa 123 milioni di sterline (circa 137 milioni di euro), nel 2006 erano pari a 73.865 migliaia di sterline, registrando un aumento del 66,64% . Le immobilizzazioni materiali sono pari a 251.958 migliaia di sterline. Il valore delle partecipazioni collocate tra le immobilizzazioni finanziarie ammonta a 281 migliaia di sterline. I crediti entro l'esercizio sono esposti per 23 milioni di sterline, quelli con durata superiore ammontana a circa 2 milioni di sterline. Le disponibilità liquide pari a circa 62 milioni di sterline segnano un incremento di 56 milioni.

CONTO ECONOMICO
Il conto economico mostra un fatturato (esclusa la joint venture) pari a 210.081 migliaia di sterline (circa 233,4 milioni di euro al cambio di 0,9) con un aumento del 21,31% rispetto all'esercizio precedente. I 210 milioni di sterline di ricavi (tra cui non sono ricompresi le plusvalenze da cessioni calciatori) provengono da tre fonti di entrate (dati in milioni di sterline):
1) Gare per 92,5 (nel 2006 72), con un'incidenza del 44,05%
2) Media per 61,5 (nel 2006 46) , con un'incidenza del 29,28%
3) Attività commerciale per 56 (nel 2006 55) , con un'incidenza del 26,67%.
Il totale delle spese operative ammonta a 202.962 migliaia di sterline (circa 225 milioni di euro), nel 2006 erano 203.464 migliaia di sterline (-0,25%). Tra di esse si segnala il costo del personale per 92.310 migliaia di sterline (nel 2006 96.096) pari al 43,94% del fatturato, l'ammortamento della rosa calciatori per 24.252 migliaia di sterline (nel 2006 26.847), l'ammortamento dell'avviamento per 40.143 migliaia di sterline (nel 2006 37.230) e l'ammortamento delle altre immobilizzazioni per 34.933 migliaia di sterline (nel 2006 39.178). Il personale del gruppo contava 449 unità di cui 63 calciatori. L'eccedenza di plusvalenze relative alla cessione dei contratti dei calciatori è pari a 11.760 migliaia di sterline (circa 13 milioni di euro), nel 2006 erano 12.482 migliaia di sterline. Il risultato dell'esercizio prima degli oneri finanziari e delle imposte risulta positivo per 18.606 migliaia di sterline (circa 20,6 milioni di euro).
Gli oneri finanziari netti ammontano a 81.181 migliaia di sterline (circa 90 milioni di euro), nel 2006 erano pari a 112.987 migliaia di sterline (circa 125,5 milioni di euro), con una riduzione del 28,15%. Le imposte risultano pari a 4.419 migliaia di sterline. La perdita del periodo risulta essere pari a 58.156 migliaia di sterline (circa 64,6 milioni di euro) a fronte di una perdita di 135.263 migliaia di sterline registrata nel 2006 con una riduzione del 57,01%.

IL DEBITO DEL GRUPPO
La posizione finanziaria al 30 giugno 2007 mostrava un indebitamento netto pari a circa 666 milioni di sterline (circa 740 milioni di euro al cambio di 0,9) in crescita rispetto ai 603 milioni di sterline dell'esercizio precedente (circa 670 milioni di euro). Anche la struttura del debito è molto complessa. I prestiti bancari privilegiati per l'importo 514.545.000 di sterline (circa 572 milioni di euro) erano stati contratti da Red Football Limited, per l'acquisizione del Manchester United, e comportano il sostenimento di oneri finanziari con un tasso interesse basato sul Libor maggiorato di un margine che varia tra 2.125% e il 5,00%.
Due società controllate Manchester United Limited e Manchester United Football Club Limited hanno garantito, con il loro patrimonio (che include l'Old Trafford), i debiti privilegiati contratti dalla controllante per la cifra di 425 milioni di sterline. La durata dei prestiti privilegiati prevede termini medio-lunghi tra i 7 e i 10 anni a decorrere dalla data del contratto con una vita media di 8,1 anni. In data 16 agosto 2006 è stato assunto un specie di debito mezzanino, sotto forma di Pik per 138 milioni di sterline con una durata di 11 anni a decorrere da tale data. Gli interessi maturati al tasso fisso del 14,25% l'anno, possono essere aggiunti al capitale. I Pik sono titoli obbligazionari i cui pagamenti di cedole o dividendi avvengono tramite l’attribuzione ai possessori di altri titoli obbligazionari dello stesso tipo. Si tratta di una forma di finanziamento altamente rischiosa per l’investitore, che si utilizza utilizza (come nel caso del Red Football ) per il procacciamento di fondi destinati alla scalata di una società.
Luca Marotta

giovedì 28 ottobre 2010

I ricavi degli stadi di proprietà in Europa? Derivano dai biglietti

FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

http://www.pianetagenoa1893.net/?action=read&idnotizia=4833


ESCLUSIVE
ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – INCHIESTA: I ricavi degli stadi di proprietà in Europa? Derivano dai biglietti

E' questo il risultato dell'esame dei bilanci di 11 grandi società calcistiche: se è vero che i diritti tv sono bilanciati dalle altre voci, le somme derivanti dalle attività commerciali sono però inferiori a quelle da botteghino



Costruire nuovi stadi per aumentare i ricavi sembra essere la nuova parola d’ordine del calcio italiano. Aumentare i ricavi da stadio non sarà un’impresa semplice. Ci sono diversi ordini di problematiche da affrontare. Pianetagenoa1893.net in questa sua esclusiva inchiesta ne cita solo tre, limitiandoci a quelle strutturali, finanziarie e socio-culturali, che richiedono l’applicazione di strategie a lungo termine per essere risolte.
Le problematiche strutturali che vanno dalla progettazione alla realizzazione dell’impianto, passando attraverso i vari piani regolatori ed opere di urbanizzazione, richiedono certamente più di qualche anno per essere risolti. Si pensi al progetto dello stadio della Juventus, sono passati circa dieci anni dal suo avvio.
Le problematiche finanziarie non sono da meno. Da quali fonti di finanziamento attingere i soldi per costruire? Facendo aumenti di capitale ad hoc? Contraendo dei mutui, aumentando l’indebitamento delle società? Rendendo edificabili terreni agricoli e vendendo gli appartamenti che si potranno costruire? E chi paga gli oneri di urbanizzazione di queste nuove zone (se non addirittura nuove piccole città) ubicate molto spesso al di fuori del centro urbano senza strade? I ricavi generati dall’investimento saranno in grado di ripagarlo?
Le problematiche socio-culturali, presuppongono che si inneschi nella mentalità del tifoso un nuovo modo di vivere lo stadio, come luogo di ritrovo e di socializzazione e non come luogo di scontro. Stadi nuovi, soprattutto più accoglienti e dotati di diverse attrazioni devono essere in grado di schiodare dalla poltrona il tifoso televisivo abbonato alla pay-TV.
Risolte positivamente tali problematiche non è escluso che le presenze negli stadi possano aumentare, generando “nuovi” ricavi, da intendersi sia come di utilizzo a pieno della “capacità produttiva” dello stadio, che di nuove forme di proventi derivanti da attività accessorie (ristoranti, alberghi, negozi).
Possiamo semplicemente definire come “ricavi da stadio” quei componenti positivi di reddito derivanti dalle attività che si svolgono nello stadio o nelle sue adiacenze. Per dare una definizione corretta di “ricavo da stadio” si dovrebbe a priori definire “lo stadio” in funzione dell’attività che esso è destinato a svolgere, anche in considerazione di chi è il proprietario. Definendo lo stadio come un bene immobile strumentale destinato ad ospitare eventi sportivi e di altro genere, come ad esempio concerti musicali, dovremmo dedurre che la principale fonte di ricavo che uno stadio può produrre è la vendita dei biglietti per assistere a tali eventi. Per generare ulteriori ricavi tali strutture immobiliari, che insistono su aree molte estese, dovrebbero garantire la presenza di ristoranti, bar, negozi, del museo della squadra che vi gioca e se vi fossero ulteriori aree edificabili a disposizione, dovrebbero essere presenti anche centri commerciali e alberghi, dati per lo più in gestione a terzi (da cui ricavare affitti) o a società appositamente costituite.
La presenza di centri commerciali, ristoranti, musei e negozi serve a creare delle presenze e flussi di ricavi anche in giorni senza eventi sportivi. Tuttavia, è innegabile, che il grosso dei proventi deriva dalla vendita dei biglietti. Bisogna garantire quindi stadi moderni, confortevoli e sicuri.
Il tentativo di cercare di aumentare la “capacità produttiva” dello stadio deve essere visto in chiave di diversificazione delle fonti di entrata, in modo tale da non dipendere esclusivamente dai diritti TV.
Di seguito si espone una rassegna dei fatturati di alcuni club europei. Per le società che redigono il bilancio in sterline si è considerato il cambio a 0,90 sterline per 1 euro.

Borussia Dortmund
Il club tedesco del Borussia Dortmund fa parte di un gruppo controllato da Borussia Dortmund GmbH & Co. KGaA. Il Borussia Dortmund è stato il primo club di calcio tedesco ad essere quotato alla Borsa di Francoforte il 31 ottobre 2000. Il gruppo è proprietario dello stadio denominato: “Signal Iduna Park”. Tale nome è stato adottato dal 1° dicembre 2005, precedentemente si chiamava: “Westfalenstadion”. Lo stadio ha assunto il nome della società “Signal-Iduna” operante nel campo assicurativo-finanziario. Dal 2003 tale stadio è capace di ospitare 81.264 spettatori.
Il Fatturato consolidato per l’esercizio 2008/2009 è stato di 114.730 migliaia di euro contro 112.984 migliaia di euro del 2007/2008.Nel dettaglio il fatturato è così suddiviso:
- Ricavi da Biglietteria 22,2 milioni di euro (anno precedente: 22,6 milioni di euro);
- Ricavi da Sponsorizzazioni 39,1 milioni di euro (anno precedente EUR 39,3 milioni);
- diritti tv 22,4 milioni di euro (anno precedente: 26,0 milioni di euro);
- i trasferimenti 11,2 milioni di euro (5,3 milioni nel 2007/2008)
- Merchandising, ristorazione, licenze 17,5 milioni di euro (17,7 milioni di euro nel 2007/2008);
- Altri ricavi 2,1 milioni di euro (1,9 milioni di euro nel 2007/2008)
Escludendo i ricavi da trasferimenti il fatturato scenderebbe a 103.478 migliaia di euro, l’incidenza dei ricavi da biglietteria sarebbe del 21,43%, l’incidenza dei ricavi da sponsor sarebbe del 37,89%, l’incidenza dei ricavi da diritti TV sarebbe del 21,67%, l’incidenza dei ricavi da Merchandising, ristorazione, licenze sarebbe del 16,95%, mentre l’incidenza degli altri ricavi sarebbe del 2,06%.
In Germania la negoziazione dei diritti TV è centralizzata.

Osasuna
L’Osasuna gioca a Pamplona nello stadio denominato: “Reyno de Navarra” capace di ospitare 19,800 spettatori. Tale stadio fino al 2006 era denominato “El Sadar”.
Il cambiamento del nome rappresenta un’operazione di “marketing territoriale”, in quanto frutto di un accordo di sponsorizzazione col Governo della Navarra, in base al quale rinominando lo stadio il club ricevere 1,5 milioni di euro in tre anni, con la finalità di promuovere il turismo in Navarra.
Per quanto riguarda l’esercizio 2007/2008 il fatturato caratteristico è stato pari a 25.280.802,50, mentre il valore della produzione netta è stato di 28.881.199,68 euro.
La composizione del fatturato caratteristico nell’esercizio 2007/2008 è stata la seguente:
-Diritti TV pari a 12.948.965,44 euro contro i 10.782.634,42 euro del 2006/2007; con un’incidenza del 51,22%;
-Pubblicità pari a 5.498.509,45 euro contro i 5.169.323,00 euro del 2006/2007; con un’incidenza del 21,75%;
-Gare sportive pari a 817.259,00 euro contro i 4.206.417,02 euro del 2006/2007; con un’incidenza del 3,23%;
-Abbonati e soci pari a 6.016.068,61 euro contro i 5.859.171,93 euro del 2006/2007; con un’incidenza del 23,80%;
In considerazione della piccola capacità dello stadio, possiamo considerare elevato il tasso di fidelizzazione del tifoso, che contribuisce oltre che con la quota sociale annuale anche con l’abbonamento.
Tra gli altri componenti positivi nel bilancio al 30 giugno 2008 sono esposti gli “incrementi di immobilizzazioni per lavori interni” ossia il lavoro svolto dalla società per le sue proprietà pari a 2.400.000.00 euro.
Tra gli “Altri proventi di gestione” sono esposti:
Altri ricavi per euro 1.160.397,18 contro i 2.238.431,43 euro del 2006/2007;
contributi per euro 40.000,00 contro i 42.499,77 euro del 2006/2007.


Real Madrid
Il Real Madrid gioca a Madrid nello stadio denominato: “Santiago Bernabeu” capace di ospitare 87.000 spettatori. Per il gruppo che controlla il Real Madrid, il totale dei ricavi per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, ammonta a 365,8 milioni mentre al 30 giugno 2007 ammontavano a 350,9 milioni, l’incremento è stato del 4,25%.
I ricavi operativi sono composti da:
-ricavi da stadio e soci per 115,9 milioni di euro (94,4 nel 2007), con un’incidenza percentuale del 31,7%;
-ricavi da amichevoli e competizioni internazionali per 17,2 milioni di euro (17,5 nel 2007), incidono sul totale dei ricavi per il 4,7%;
-diritti tv per 118,5 milioni di euro (114,8 nel 2007) con un’incidenza del 32,4%;
-Ricavi da attività di marketing per 114,2 milioni di euro (124,2 milioni nel 2007), con un’incidenza del 31,2%.


Barcellona
Il Barcellona gioca nello stadio di proprietà denominato: “Camp Nou”, capace di ospitare 98.772 spettatori.
Il fatturato per l’esercizio 2007/2008 raggiunge la cifra di 308,8 milioni di euro con un incremento di 18,7 milioni di euro rispetto ai 290,1 milioni di euro dell’esercizio 2006/2007, ossia registra un aumento del 6,45%.
Le fonti che hanno generato il fatturato di 308,8 milioni di euro sono le seguenti:
-Proventi da Soci per 17,1 milioni di euro con un’incidenza del 5,54%;
-Ricavi da stadio per 87,6 milioni di euro con un’incidenza del 28,38%;
-Media-TV per 116,2 milioni di euro con un’incidenza del 37,64%;
-Marketing per 85,9 milioni di euro con un’incidenza del 27,83%;
-Altri ricavi per 1,9 milioni di euro con un’incidenza del 0,62%.
Se consideriamo unitamente i proventi derivanti dalle quote sociali e i proventi derivanti dagli abbonamenti pari a 32,2 milioni di euro, la loro incidenza sul totale del fatturato è pari al 16% circa, che testimonia l’elevato tasso di fidelizzazione dei sostenitori del club. Durante la stagione 2007/2008 il Fútbol Club Barcelona ha raggiunto la cifra record di 163.000 soci.
Nei ricavi da stadio sono compresi i proventi derivanti dalla gestione del museo e dei palchi.


West Ham United
West Ham United Plc è la società a capo del gruppo di cui fa parte il club di calcio professionistico del West Ham Untited, militante nella Premier League, attualmente allenato da Gianfranco Zola.
Il West Ham United gioca a Londra nello stadio di sua proprietà denominato: “Boleyn Ground”, capace di ospitare 35.595 spettatori.
Il Fatturato consolidato per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008 è stato di 81.543 migliaia di sterline (circa 90,6 milioni di euro); 57.302 migliaia di sterline (circa 63,7 milioni di euro) nell’esercizio chiuso al 31 maggio 2007
L'analisi del fatturato per classe di attività mostra quanto segue:
-Ricavi da gare e da attività connesse al calcio 18.337 migliaia di sterline (circa 20,4 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008; 16.967 migliaia di sterline (circa 18,8 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2007. Nel 2008 l’incidenza percentuale di tali ricavi sul totale del fatturato è stata di circa il 22,5%.
-Diritti TV e sponsorizzazioni centralizzate 40.790 migliaia di sterline (circa 45,3 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008; 23.911 migliaia di sterline (circa 26,5 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2007. Nel 2008 l’incidenza percentuale di tali ricavi sul totale del fatturato è stata di circa il 50%.
-Attività commerciali 12.504 migliaia di sterline (circa 13,9 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008; 8.549 migliaia di sterline (circa 9,5 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2007. Nel 2008 l’incidenza percentuale di tali ricavi sul totale del fatturato è stata di circa il 15,3%.
-Vendite al dettaglio e merchandising 5.357 migliaia di sterline (circa 5,9 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008; 3.155 migliaia di sterline (circa 3,5 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2007. Nel 2008 l’incidenza percentuale di tali ricavi sul totale del fatturato è stata di circa il 6,6%.
-Ristorazione e ospitalità 4.555 migliaia di sterline (circa 5 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008; 4.720 migliaia di sterline (circa 5,2 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2007. Nel 2008 l’incidenza percentuale di tali ricavi sul totale del fatturato è stata di circa il 5,6%. La totalità del fatturato è prodotto nel Regno Unito. Nonostante questi ottimi risultati di fatturato West Ham United Plc ha chiuso il bilancio consolidato alla data del 28 maggio 2008 con una perdita di 37.373 migliaia di sterline (circa 41,5 milioni di euro), soprattutto a causa di poste straordinarie. Nell’esercizio precedente chiuso alla data del 31 maggio 2007 la perdita era stata di 19.614 migliaia di sterline (circa 21,8 milioni di euro). Tuttavia, il Patrimonio Netto risultava ancora positivo per 32.557 migliaia di sterline (circa 36,1 milioni di euro).


Manchester United
Il Manchester United fa parte di un gruppo controllato dalla società Red Fooftball Shareholder Limited. Lo stadio in cui gioca è di sua proprietà ed è denominato: “Old Trafford”, capace di ospitare 76.612 spettatori, nella città di Manchester.
Il conto economico consolidato al 30 giugno 2008 mostrava un fatturato (esclusa la joint venture) pari a 256.239 migliaia di sterline (284,7 milioni di euro), mentre al 30 giugno 2007 risultava un fatturato (esclusa la joint venture) pari a 210.081 migliaia di sterline (circa 233,4 milioni di euro) con un aumento del 21,97% rispetto all’esercizio precedente .
I 256,2 milioni di sterline, provengono da tre fonti di entrate:
- Gare 101,5 milioni di sterline (circa 112,7 milioni di euro) per l’esercizio al 30 giugno 2008 (92,5 milioni di sterline nel 2007), con un’incidenza del 39,62% sul totale (44,05% nel 2007)
- Media TV per 90,7 milioni di sterline (circa 100,7 milioni di euro) per l’esercizio al 30 giugno 2008, (61,5 milioni di sterline nel 2007) , con un’incidenza del 35,40 % sul totale (29,28% nel 2007)
- Attività commerciale per 64 milioni di sterline (circa 71,1 milioni di euro) per l’esercizio al 30 giugno 2008, (56 milioni di sterline nel 2007), con un’incidenza del 24,98% (26,67% nel 2007).


Everton
Il gruppo cui fa capo la squadra di calcio dell'Everton risulta composto da tre società: Everton Football Club Company Limited , capogruppo controllante ; Goodison Park Stadium Limited, controllata al 100%, che si occupa della gestione dello stadio; Everton Investments Limited, controllata al 100%, che si occupa dell'attività finanziaria.
L'Everton gioca a Liverpool nello stadio denominato: “Goodison Park”, inaugurato nel 1892, ed ha in progetto di costruire uno nuovo. Il Goodison Park può ospitare 40.157 spettatori.
Il fatturato per l'anno 2008 ammontava a 75,7 milioni di sterline (circa 84 milioni di euro, considerando un cambio a 0,90 euro), nel 2007 era di 51,4 milioni di sterline (circa 57 milioni di euro), pertanto si è verificato un incremento del 47,14%, dovuto essenzialmente all'aumento dei diritti radiotelevisivi; infatti, la composizione del fatturato è determinata dalle seguenti voci:
- Ricavi da biglietteria per 20.460 migliaia di sterline (circa 22,7 milioni di euro), con un aumento del 19,72% rispetto al 2007;
- Ricavi da diritti radiotelevisivi per 46.637 migliaia di sterline (circa 51,8 milioni di euro), con un aumento del 69,82% rispetto al 2007;
- Sponsorizzazioni, pubblicità e merchandising per 5.465 migliaia di sterline (circa 6 milioni di euro), con un aumento del 18,80% rispetto al 2007;
- Catering per 880 migliaia di sterline (circa 1 milione di euro), con un decremento del 18,67% rispetto al 2007;
- Altre attività commerciali per 2.208 migliaia di sterline (circa 2,4 milioni di euro), con un aumento dell'87,44% rispetto al 2007.
La maggiore incidenza percentuale sul totale del fatturato è detenuta dai diritti radiotelevisivi per il 61,65%, nel 2007 tale incidenza percentuale era inferiore e precisamente pari al 53,42%. L'incremento dei diritti radiotelevisivi è dovuto al nuovo contratto triennale con inizio dalla stagione 2007/08, al quinto posto conseguito in classifica e all'aumento del numero di partite trasmesse.


Tottenham Hotspurs
Il Tottenham gioca a Londra nello stadio denominato: “White Hart Lane” capace di ospitare 36.236 spettatori. Al 30 giugno 2008 il giro d'affari è stato pari a 114.788 migliaia di sterline (circa 127,5 milioni di euro) con un incremento di circa l'11% rispetto al 30 giugno 2007.
La composizione del fatturato, calcolata in migliaia di sterline, è la seguente:
-ricavi da Premier League 18.274 (circa 20,3 milioni di euro, incidenza del 15,92% sul totale)
-ricavi dalle Coppe 10.341 (circa 11,5 milioni di euro,incidenza del 9.01% sul totale)
-ricavi da sponsor 27.778 (circa 30,8 milioni di euro,incidenza del 24,20% sul totale)
-ricavi da TV e media 40.329 (circa 44,8 milioni di euro,incidenza del 35,13% sul totale)
-ricavi da merchandising 9.723 (circa 10,8 milioni di euro,incidenza del 8,47% sul totale)
-altri ricavi 8.343 (circa 9,2 milioni di euro,incidenza del 7,07% sul totale)
Rispetto al 2007, sono stati i ricavi relativi ai diritti TV che hanno registrato il maggiore incremento in valore assoluto, infatti, nella presentazione dei risultati finanziari si legge che si è verificato un aumento sostanziale dei ricavi da TV e radiodiffusione del 20% assestandosi a circa 40,3 milioni di sterline (nel 2007 erano 33,7 milioni). Da ricordare che in Inghilterra la vendita dei diritti TV è centralizzata. Se si considerassero tutti i componenti positivi di reddito, come proventi finanziari e straordinari tra cui le plusvalenze derivanti dalla cessione dei “cartellini”, l'incidenza dei proventi da diritti TV sui componenti positivi di reddito scenderebbe al 30,33%.


Arsenal
L’Arsenal disputa le sue gare a Londra nel nuovissimo stadio denominato: “Emirates Stadium” capace di ospitare 64.355 spettatori.
Il fatturato del Gruppo escludendo i ricavi della joint-venture Arsenal Broadband Limited e i ricavi derivanti dalla gestione dei contratti dei calciatori, ammonta a 222.498 migliaia di sterline (+11,08% rispetto al 2007) e corrisponde a circa 247,2 milioni di euro. La composizione del fatturato è la seguente:
-biglietti da gare 94.580 migliaia di sterline (pari a circa 105 milioni di euro), con un'incidenza percentuale del 42,51% sul totale;
-diritti TV 68.360 migliaia di sterline (pari a circa 75,9 milioni di euro), con un'incidenza percentuale del 30,72% sul totale;
-merchandisng 13.052 migliaia di sterline (pari a circa 14,5 milioni di euro), con un'incidenza percentuale del 5,87% sul totale;
-sponsor 31.259 migliaia di sterline (pari a circa 34,7 milioni di euro), con un'incidenza percentuale del 14,05% sul totale;
-ricavi da proprietà immobiliari 15.247 migliaia di sterline (pari a circa 16,9 milioni di euro) , con un'incidenza percentuale del 6,85% sul totale.
Per quanto riguarda i ricavi del settore immobiliare, bisogna dire che essi risentono del fatto che nell'esercizio precedente si era verificata un'importante vendita nel complesso residenziale di Drayton Park. L’Arsenal ha abbandonato il suo vecchio stadio “Highbury”, dove sono stati costruiti appartamenti. Nonostante la vendita di appartamenti l’Arsenal si è dovuta indebitare per far fronte alla costruzione del nuovo stadio.


Chelsea
La società Chelsea Limited è la controllante del gruppo nel cui perimetro di consolidamento rientra il club di calcio professionistico denominato Chelsea Football Club Limited. In ultima istanza il controllore di Chelsea Limited risulta essere Roman Abramovich.
Il Chelsea gioca a Londra nello stadio “Stamford Bridge”, nel quartiere Fulham, capace di ospitare 42.055 spettatori.
Il 13 febbraio 2009 il gruppo con un comunicato pubblicato sul stito Chelseafc.com, ha reso noto i risultati economico-finanziari relativi alla gestione 2007/2008. Al 30 giugno 2008 il fatturato del Gruppo registra un aumento dell’ 11,9%, assestandosi a 213,1 milioni di sterline (circa 237 milioni di euro) a fronte di 190,5 milioni di sterline della stagione 2006 / 07. Il fatturato legato all’attività calcistica sale a 189,8 milioni di sterline (circa 210,9 milioni di euro), con un aumento del 14,8% rispetto alla stagione precedente. Nel fatturato legato all’attività calcistica sono compresi i ricavi derivanti dal settore dei media che ammontano a 77,6 milioni di sterline (circa 86,22 milioni di euro), con un’incidenza del 36,33% e con una crescita del 30,2% rispetto al 2006/2007. Gli altri segmenti di fatturato riguardano: attività alberghiera e servizio catering; merchandising, servizi per il tempo libero, gestione immobiliare, parcheggi e altri eventi. Per quanto riguarda l’attività alberghiera e servizio catering registra ricavi per 8,9 milioni di sterline (circa 9,9 milioni di euro) con un’incidenza del 4,17%; l’attività di merchandising ottiene ricavi per 9,6 milioni di sterline (circa 10,6 milioni di euro) con un’incidenza del 4,49%, mentre le altre attività producono ricavi per 5,3 milioni di sterline (circa 5,9 milioni di euro) con un’incidenza del 2,48%.


Olympique Lyonnais
L’Olympique Lyonnais fa parte di un gruppo e gioca a Lione nello Stade Municipal de Gerland, capace di ospitare 41.044 spettatori. E’ prevista la costruzione di un nuovo stadio.
Al 30 giugno 2008 il conto economico consolidato evidenziava "entrate" per un importo complessivo di 211.642 migliaia di euro a fronte di 214.077 migliaia di euro dell'esercizio precedente. Escludendo le "entrate" derivanti dalle cessioni dei contratti dei calciatori, i ricavi operativi ammontano a 155.712 migliaia di euro (140.553 migliaia di euro nel 2007).
Ricavi da biglietti per manifestazioni sportive. La vendita dei biglietti per le partite, nel 2007/2008, ha raggiunto la cifra di 21,8 milioni di euro, che rappresenta il livello più alto nella storia del gruppo e il miglior risultato di tutti i club francesi. Tali ricavi rappresentano il 14% dei ricavi operativi con esclusione delle cessioni dei contratti dei calciatori.
Diritti TV. I ricavi da diritti televisivi sono costituiti dagli importi percepiti a titolo di ridistribuzione dei diritti audiovisivi a livello nazionale: dalla Ligue Football Professionnel per la Ligue 1 e la coppa di Lega; dalla Féderation Football Française per la Coppa di Francia; dalla Uefa per la Champion's League. I diritti televisivi percepiti dall' OL Groupe sono aumentati e hanno toccato i 75 milioni, di cui 27,5 da competizioni internazionali. Tali ricavi rappresentano il 48,2% dei ricavi operativi con esclusione delle cessioni dei contratti dei calciatori.
Sponsor e pubblicità. I ricavi da sponsorizzazioni, pubblicità e partnership provengono dalla vendita di spazi pubblicitari, sponsorizzazioni e servizi di "ospitalità". Più di 500 società sono partner del Gruppo. Nel 2007/2008, i proventi netti da questa attività hanno raggiunto la cifra di 20,4 milioni, con un aumento del 12,9%. Tali ricavi rappresentano il 13,1% dei ricavi operativi con esclusione delle cessioni dei contratti dei calciatori.
Ricavi da sfruttamento economico del marchio. I ricavi "da marchio", comprendono tra gli altri, la commercializzazione dei prodotti come magliette e gadgets vari, la produzione e la distribuzione di immagini, le licenze di esercizio, i viaggi, signing fees e altro. Tali ricavi si sono sviluppati positivamente (+ 7,5 M ) a 38,5 milioni, con un aumento del 24,1%. Tali ricavi rappresentano il 24,7% dei ricavi operativi con esclusione delle cessioni dei contratti dei calciatori.
La commercializzazione di prodotti sportivi e simili con i colori dell'Olympique Lyonnais ha prodotto 12,7 milioni di euro di ricavi. Nel settembre 2007, OL Group ha firmato per un periodo di 10 anni a partire dalla consegna del nuovo stadio, un contratto con Sportfive riguardante la concessione in esclusiva dei diritti di marketing, diritti di "ospitalità", la pubblicità all'interno dello stadio, i diritti media dello stesso e il nome dello stesso ("naming right"). A fronte di tale impegno contrattuale Sportive verserà a titolo di diritti ("Droit d'entrée" o "signing fee") la cifra di 28 milioni di euro, da ripartire in quattro rate annuali di 7 milioni, a partire da dicembre 2007 fino a dicembre 2010. Da notare che Sportfive è la stessa società che ha siglato l'accordo con la Juventus di Jean-Claude Blanc. Nel mese di giugno del 2008, si è concluso un contratto di ristorazione con Sodexo. Sodexo ha pagato 3,5 milioni di euro. I ricavi prodotti da "OL Images" sono pari a 4,6 milioni nel 2007/2008.Altri ricavi ammontano a 10,34 milioni di euro.
L'ESEMPIO DELLA LIGUE 1
Premesso che nella contabilità del calcio francese, lo scambio di giocatori è considerato rientrante nella gestione ordinaria e partecipa alla determinazione del risultato operativo.
Dal conto economico aggregato, esclusi i trasferimenti calciatori, per l’esercizio 2007/2008 dei club della “Ligue 1” di Francia, elaborato dalla Commission de Contrôle des Clubs Professionnels, su un totale di ricavi pari a 988.588.000 di euro, emerge che l’incidenza dei diritti audiovisivi è del 56% (556.737 migliaia di euro).
I ricavi da sponsor e pubblicità hanno un’incidenza del 20 % (191.832 migliaia di euro).
I ricavi da gare incidono per l’14% (136.971 migliaia di euro).
Gli Altri ricavi, comprensivi del Merchandising, hanno un’incidenza dell’ 8% (82.283 migliaia di euro, di cui 15.072 migliaia di euro per Merchandising).
Le sovvenzioni e i contributi da enti territoriali hanno un’incidenza del 2 % (20.765 migliaia di euro).
L’incidenza dei diritti TV sul totale dei ricavi scende al 50% per quei club che fatturano oltre 55 milioni di euro, mentre sale per gli altri. In particolare per i club che fatturano meno di 30,45 milioni di euro tale incidenza sale al 63,5%.


CONCLUSIONE
Da questa rassegna di dati di fatturato riguardanti alcuni club di calcio esteri, accomunati dal fatto che sono possessori dello stadio in cui giocano, si può desumere che uno stadio che funzioni, o con alto tasso di capacità produttiva riesce ad attenuare la dipendenza di tali club dai diritti televisivi.

Luca Marotta
jstargio@gmail.com

Manchester United Merchandising Limited: un affare da 24 milioni

GIOVEDÌ 10 GIUGNO 2010

La società che controlla il merchandising del celebre club inglese, gestita dalla Nike, ha ottenuto al 31 maggio 2009 un incremento del 14% del fatturato.

Nike ha garantito 93 milioni di sterline al Manchester United per il periodo che va dall’1 luglio 2006 al 30 giugno 2010. La stessa Nike oltre ad essere sponsor tecnico, gestisce il merchandising, il licensing e le operazioni di vendita al dettaglio, tramite la società Manchester United Merchandising Limited, alla quale ha concesso una sublicenza in relazione a tali diritti. Manchester United Merchandising Limited è una società, con sede nel Regno Unito, controllata dalla società statunitense Nike Inc.

Manchester United Merchandising Limited è impegnata in tre attività principali, vale a dire: la vendita al dettaglio nel Regno Unito di prodotti con il marchio Manchester United; la concessione di licenze per la produzione, distribuzione e vendita di tali beni in tutto il modo e la gestione, sempre a livello mondiale, delle scuole calcio del Manchester United.

Sulla scia di un anno record di vendite, registrato nel 2008, la società ha continuato a crescere, conseguendo un altro record di vendite nel 2009. Ovviamente, i successi del Manchester United sono stati la “chiave” per poter conseguire questi risultati importanti.

Il fatturato per l’esercizio chiusosi il 31 maggio 2009 è stato di 20,1 milioni di sterline, che, considerando un cambio di un euro a 0,8271sterline, equivalgono a circa 24,3 milioni di euro. Nell’esercizio precedente il fatturato è stato pari a 17,6 milioni di sterline (circa 21,3 milioni di euro). L’incremento registrato è stato del 13,86%. Dal punto di vista geografico il fatturato è così suddiviso: 18,5 milioni di sterline nel Regno Unito (+ 11,9% rispetto al 2008); 1,6 milioni di sterline nel resto del mondo (+42,59% rispetto al 2008).

Dal punto di vista delle “aree business” il fatturato è suddiviso in tre grandi settori: Retail; Licensing; Soccer Schools.

Il settore Retail, ossia la vendita al dettaglio, registra un fatturato di 13,6 milioni di sterline, pari a 16,4 milioni di euro. Tale settore, nell’esercizio precedente, ha registrato la cifra di 12,1 milioni di sterline pari 14,7 milioni di euro. L’incremento registrato è stato dell’11,82%.

Il settore Licensing, ossia la concessione di licenze relative all’uso del marchio, segna un fatturato di 4,8 milioni di sterline, pari a 5,8 milioni di euro. Questo settore, al 31 maggio 2008, ha registrato la cifra di 4 milioni di sterline pari 4,8 milioni di euro. L’aumento registrato è stato dell’18,67%.

Il settore Soccer Schools, ossia la gestione delle scuole calcio del Manchester United, riporta un fatturato di 1,7 milioni di sterline, pari a 2,1 milioni di euro. Tale settore, nel 2008, ha registrato la cifra di 1,5 milioni di sterline pari 1,8 milioni di euro. L’incremento registrato è stato dell’17,59%.

Il costo del personale ammonta a 2,1 milioni di sterline pari a circa 2,5 milioni di euro. Tale costo segna un incremento del 12,46%. Le unità impiegate sono passate da 46 a 50. In occasione delle gare casalinghe del Manchester United sono state ingaggiate altre 88 unità con contratti di prestazione occasionale (nel 2008: 66 unità) e in più con le stesse modalità “precarie” sono stati ingaggiati 32 allenatori per le scuole calcio (30 nel 2008).

L’utile lordo prima delle tasse è pari a 0,8 milioni di sterline (1 milione di euro), con un decremento del 16,16% rispetto all’esercizio precedente, quando il risultato era stato pari a 1 milione di sterline circa pari 1,2 milioni di euro.

Lo stato patrimoniale presenta un attivo di 11,7 milioni di sterline (14,2 milioni di euro), con 0,4 milioni di sterline relative a immobilizzazioni materiali, 0,9 milioni di sterline relative a rimanenze, 10 milioni di sterline di crediti e 0,4 milioni di sterline di disponibilità liquide. Le passività espongono debiti a breve per 7,9 milioni di sterline. Il patrimonio netto ammonta a 3,8 milioni di sterline (4,6 milioni di euro) e risulta in aumento del 20,64%. Da segnalare che i crediti comprendono 7,5 milioni di sterline (9,1 milioni di euro) di crediti verso imprese del gruppo.

Luca Marotta

jstargio@gmail.com

Pubbicato su:

IL PALLONE IN CONFUSIONE

http://marcoliguori.blogspot.com/2010/06/manchester-united-merchandising-limited.html

Quella rosa del Manchester City che costa tanto

Luca Marotta jstargio@gmail.com

SABATO 31 LUGLIO 2010


L’analisi del bilancio al 31 maggio 2009, chiuso con una perdita di 89,7 milioni di sterline, della società dello sceicco Mansour riporta che il costo di stipendi e ammortamenti dei calciatori ha raggiunto i 122 milioni a fronte di un fatturato di 87 milioni

Una delle società che dovrà confrontarsi con il “Fair Play” finanziario dell’UEFA è senza dubbio il Manchester City, che manifesta un forte squilibrio strutturale dal punto di vista economico: a fronte di un fatturato di 87 milioni di sterline, la rosa giocatori costa 122 milioni di sterline tra stipendi e ammortamenti. Manchester City Football Club Limited è una società che ha per oggetto la gestione dell’omonimo club di calcio professionistico inglese. Al 31 maggio 2009, risultava che il controllore in ultima istanza di tale società era Abu Dhabi United Group Investment & Development, società registrata in Abu Dhabi e facente capo allo sceicco Mansour. La società Manchester City Limited figurava come holding intermedia, controllante di Manchester City Football Club Limited. Tra le società controllate da quest’ultima c’erano: Manchester City Investments Limited operante come società finanziaria e Manchester City Property Limited operante nel settore immobiliare.

Dal bilancio della società Manchester City Football Club Limited, relativo alla stagione 2008/2009, come già detto, emerge uno squilibrio strutturale generatore di perdite record, che hanno determinato un patrimonio netto negativo per 42 milioni di sterline, pari a circa 50 milioni di euro (al cambio: 1 EUR = 0,8414 GBP). Il 31 maggio 2009 la perdita registrata è stata di 89,7 milioni di sterline (106,6 milioni di euro), mentre l’esercizio precedente la perdita era di 29,7 milioni di sterline (35,2 milioni di euro).

Secondo gli amministratori, l'esercizio chiuso il 31 maggio 2009 ha segnato l'inizio di un periodo di significativi investimenti previsti in tutte le aree di attività del Club, ossia: la squadra di calcio, l'Academy, le infrastrutture, il sito web e i servizi tecnologici per i tifosi. E tali investimenti hanno avuto un impatto significativo sui risultati finanziari dell’esercizio in questione e continueranno, ad esercitare i loro effetti anche negli esercizi a seguire. L’obiettivo che ci si propone è quello di raggiungere il successo sia in campo che fuori dal campo.

Il fatturato al 31 maggio 2009 è aumentato del 5,76% registrando la cifra di 87,0 milioni di sterline (circa 103,4 milioni di euro), infatti, nel 2008 il fatturato era pari a 82.3 milioni di sterline (97,8 milioni di euro).

I ricavi da diritti TV, che rappresentano il 55,45% del totale dei ricavi, sono aumentati del 11,57% raggiungendo la cifra di 48,3 milioni di sterline (57,3 milioni di euro), anche a causa dei proventi da Coppa UEFA, che hanno compensato il leggero calo dei proventi da diritti TV da Premier League.

I ricavi da attività commerciali, che incidono per il 26,8% sul totale dei ricavi, sono diminuiti dell'8%, registrando la cifra di 23,3 milioni di sterline (27,7 milioni di euro). Tale decremento è dovuto principalmente a causa di una riduzione di ricavi da “eventi”; infatti, nell’esercizio 2007/2008, sono stati organizzati eventi come la finale di Coppa UEFA, concerti di musica e un grande evento di pugilato. A fronte della diminuzione dei ricavi da eventi si sono registrati incrementi nelle altre componenti di tale voce di ricavi. I ricavi da gare si sono incrementati del 13,2% passando da 13,6 milioni di sterline (16,1 milioni di euro) a 15,4 milioni di sterline (18,2 milioni di euro). La presenza media degli spettatori alle gare disputate in casa è stata di 42.890 con un aumento dell’1,92% rispetto alla media di 42.081 della stagione precedente. L’aumento dei ricavi da biglietteria di 1,8 milioni di sterline, è dovuto soprattutto alle gare di Coppa UEFA. Gli altri ricavi pari a 95 mila sterline incidono solo con lo 0,11% sul totale del fatturato.

All’aumento del fatturato si contrappone un significativo incremento del 44,5% dei costi operativi, che hanno raggiunto la cifra di 121,2 milioni di sterline (144,1 milioni di euro), a fronte di 83,9 milioni di sterline (99,7 milioni di euro) registrati nel 2008. La causa principale è da attribuirsi all’aumento delle spese per il personale.

Il costo del personale segna la cifra di 82,6 milioni di sterline (98.2 milioni di euro) con un’incidenza di circa il 95% sul fatturato. Nel 2008 tale costo ammontava a 54,2 milioni di sterline (64,4 milioni di euro) ed aveva un’incidenza del 65,89% sul fatturato. L’incremento è stato del 52,40%. Dal punto di vista numerico, il personale è passato da 258 unità del 2008 a 302 unità del 2009.

I costi relativi agli ammortamenti dei contratti dei giocatori sono aumentati nel corso dell'anno. Tale aumento ha comportato il raggiungimento della cifra di 39,4 milioni di sterline (46,8 milioni di euro) contro i 25,4 milioni di sterline (30,2 milioni di euro) dell’anno precedente e riflette ancora una volta i costi relativi alla costruzione “ex novo” della squadra.

Gli oneri finanziari ammontanti a 14,4 milioni di sterline (17,2 milioni di euro) sono aumentati notevolmente rispetto all’esercizio precedente, registrando un incremento dell’87,79%, a causa del più elevato livello di finanziamenti soci alle attività effettuate durante l'anno. Infatti, gli interessi passivi bancari ammontanti a 1,6 milioni di sterline registrano un incremento del 17,35%, mentre gli interessi sugli altri prestiti ammontanti a 12,6 milioni di sterline risultano incrementati del 102,27%.

Il totale delle attività si è incrementato del 35,25%, passando da 248,5 a 336,1 milioni di sterline, supportato da un forte incremento dell’indebitamento lordo del 63,62%.

Le immobilizzazioni immateriali nette ammontano a 131,8 milioni di sterline (156,6 milioni di euro). Rispetto all’esercizio precedente registrano un incremento del 188,02%. Segno del forte investimento effettuato nella rosa giocatori.

Le immobilizzazioni materiali nette pari a 175,3 milioni di sterline segnano un decremento del 2,86%. Esse sono composte da: terreni e fabbricati di piena proprietà per 3,5 milioni di sterline; terreni e fabbricati in leasing a breve per 516 mila sterline; terreni e fabbricati in leasing a lungo termine per 162,8 milioni di sterline; immobilizzazioni in corso e acconti per 1,2 milioni di sterline e arredi e attrezzature per 7,2 milioni di sterline. Il 5 agosto 2003 il vecchio stadio “Maine Road” fu scambiato per una concessione in affitto per 250 anni dello stadio "City of Manchester". Il contratto fu concepito alla stregua di un leasing finanziario, con un particolare meccanismo di rivalutazione basato anche sulla media degli spettatori. Le attività correnti ammontano complessivamente a 29 milioni di sterline (34,5 milioni di euro). Tra queste attività prevalgono le disponibilità liquide per 18,6 milioni di sterline (22,2 milioni di euro).

Dal lato del passivo si registra un patrimonio netto negativo per 42 milioni di sterline, debiti per 365 milioni di sterline (434,5 milioni di euro) e risconti passivi per 12,5 milioni di sterline. Durante l'anno 380.315 azioni ordinarie da 1 sterlina sono state emesse per un corrispettivo di 119,19 sterline per azione. Il corrispettivo totale è stato di 45.329.000 sterline ed il premio di 44.949.000 è stato incluso nel conto sovrapprezzo azioni.

I debiti come già detto segnano un incremento del 63,62% rispetto all’esercizio precedente, in cui segnavano la cifra di 223,4 milioni di sterline (265,6 milioni di euro). Tra i debiti con durata inferiore all’esercizio, ammontanti a 282,7 milioni di sterline (336 milioni di euro), spiccano i debiti verso i soci per 194,4 milioni di sterline (231 milioni di euro). I soci hanno incrementato il loro finanziamento nel club di 141,5 milioni di sterline (168,2 milioni di euro). I debiti a lungo termine, ammontanti a 82,9 milioni di sterline (98,5 milioni di euro), sono sostanzialmente invariati rispetto all’esercizio precedente (83,6 milioni di sterline). Tra questi debiti spicca la voce debiti per locazione finanziaria dello stadio “City of Manchester” per l’importo di 43 milioni di sterline (51 milioni di euro). L’importo di 414 mila sterline dello stesso debito è evidenziato tra i debiti a breve: l’importo complessivo è di 43,4 milioni di sterline. I risconti passivi per ricavi anticipati ammontano a 12,5 milioni di sterline (14,9 milioni di euro, segnano un decremento del 14%.

Tra gli eventi verificatisi dopo il 31 maggio 2009, sono segnalati l’acquisto di vari calciatori come Roque Santa Cruz (Blackburn Rovers), Gareth Barry (Aston Villa), Emmanuel Adebayor (Arsenal), Carlos Tevez (Manchester United), Kolo Touré (Arsenal), Joleon Lescott (Everton) e le cessioni di Elano Blumer (Galatasaray), Ricahrd Dunne (Aston Villa), Tal Ben-Haim (Portsmouth), Gelson Fernandes (Saint Etienne). L’importo netto investito è stato di 117 milioni di sterline (139 milioni di euro).

Luca Marotta
jstargio@gmail.com


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